È passato un po’ di tempo dall’arrivo nel mercato italiano della Mi Band 4 ed ormai Xiaomi è più che pronta a confermare il suo primato per quanto riguarda il posto sul podio più alto del mondo dei dispositivi indossabili. E lo fa, chiaramente, con la nuova versione della smartband più apprezzata dagli utenti di tutto il mondo, che arriva quindi alla quinta generazione che nonostante sia stata presentata ufficialmente lo scorso 11 giugno, attualmente è disponibile solo per il mercato cinese.
Parliamo chiaramente della Xiaomi Mi Band 5, la nuova smartband dell’azienda che stiamo ormai testando da qualche tempo e che nonostante non rappresenti un grande aggiornamento rispetto alla versione precedente, introduce delle novità decisamente interessanti che la rendono sotto certi aspetti anche migliore della Mi Band 4.
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ToggleRecensione Xiaomi Mi Band 5 vs. Mi Band 4: quali sono le differenze?
Design e display
Sostanzialmente, in termini di form factor e design la Xiaomi Mi Band 5 molto simile alla Mi Band 4 e, da spente, probabilmente nessuno riuscirebbe a distinguere i due modelli, almeno non a prima vista. Ma le differenze ci sono, e sono anche piuttosto importanti.
La prima novità che subito risalta all’occhio è che nella Mi Band 5 è stato utilizzato un display AMOLED leggermente più grande rispetto alla generazione precedente: si passa dagli 0,95 pollici agli 1.1 pollici. Ed anche se la differenza potrebbe sembrare minima, nella nuova smart band di Xiaomi lo schermo ha cornici più piccole ed un’area decisamente più grande con cui interagire e sulla quale leggere le informazioni. Insomma, anche se a primo acchito potrebbe sembrare che sia stato utilizzato un display identico rispetto alla quarta generazione, è proprio mettendo accanto le due smartband che ci si rende conto della differenza: sulla Mi Band 5 c’è quello spazio in più che realmente da accesso a maggiori informazioni.
Sempre per quanto riguarda il display, quelli di Xiaomi hanno fatto passi avanti anche nella luminosità massima, che arriva ora a 450 nits (la Mi Band 4 arrivava a 400 nits) e che rende la visualizzazione di testo e immagini più piacevole anche in condizioni di luce diretta. È stato però fatto un passo indietro per quanto riguarda la profondità dei colori, che passano dai 24 bit della generazione precedente ai 16 bit della Xiaomi Mi Band 5 ma, ammettiamolo, senza differenze tangibili che risaltano all’occhio. Purtroppo però, manca ancora la regolazione automatica della luminosità, e si è ancora costretti ad impostare il valore manualmente: il che è davvero una scocciatura, soprattutto di sera oppure quando ci si trova improvvisamente direttamente esposti alla luce.
Novità anche per i quadranti, che dovrebbero essere stati arricchiti con oltre 100 nuovi temi, ma che a quanto pare molti dei quali sono destinati esclusivamente alla versione cinese del prodotto: per inciso, noi abbiamo provato la Mi Band 5 versione Global ma senza modulo NFC.
Mi Band 5 migliora il metodo di ricarica
Anche se in effetti quando si parla di Xiaomi Mi Band, la ricarica è una procedura che va effettuata pochissime volte al mese, in realtà una delle cose più fastidiose della Mi Band 4 era proprio il doverla estrarre dal braccialetto per poi ricaricarla. Ebbene, a quanto pare gli ingegneri di Xiaomi hanno subito capito il problema, e con la Mi Band 5 l’hanno risolto introducendo un nuovo caricabatterie magnetico.
Per ricaricare la Mi Band 5 non sarà più necessario estrarre il tracker dal cinturino, ma basterà avvicinare il caricabatterie alla parte inferiore della smartband e lasciare fare tutto il lavoro al forte magnete: in pochi istanti il connettore sarà collegato al traker ed inizierà la ricarica.
Ricarica che però non è migliorata rispetto alla generazione precedente per quanto riguarda i tempi: per ricaricare la Mi Band 5 è necessario attendere esattamente lo stesso intervallo di tempo che era necessario con la Mi Band 4.
Aumentano gli sport rilevati, migliora il monitoraggio e arriva il punteggio PAI
Sempre in grado di rilevare il nuovo e sempre resistente fino a 5 ATM, la Mi Band 5 aumenta il numero di attività che è in grado di rilevare ed offre un totale di 11 sport (ricordiamo che la Mi Band 4 supportava 6 diverse attività), che è possibile selezionare tramite il menu dedicato. Non ho avuto modo (e voglia) di testare tutte le attività disponibili, ma per le poche che ho testato ho notato un lieve miglioramento nella rilevazione, anche se non è una miglioria per la quale mi sentirei di consigliare l’upgrade dalla Mi Band 4 alla Mi Band 5.
Quello che è migliorato sensibilmente però è il rilevamento del sonno, che ho trovato più accurato rispetto alla generazione precedente e che, indossando le due smartband contemporaneamente, è effettivamente in grado di rilevare particolari che fino alla Mi Band 4 rimanevano inosservati.
Ma oltre al monitoraggio delle attività sportive e del sonno, la Mi Band 5 integra anche altri rilevamenti relativi alla salute, tra cui un monitoraggio della frequenza cardiaca più intelligente, il test dello stress e il monitoraggio del ciclo mestruale femminile. In molti attendevano anche l’introduzione dell’ossimetro, ma il rilevamento del monitoraggio del sangue ad oggi rimane ancora un miraggio e nella versione attuale della Mi Band 5 non è disponibile.
Il monitoraggio della frequenza cardiaca (del sonno e delle attività) può essere attivato in modalità automatica, permette la scelta della frequenza del rilevamento ed integra anche un avviso di frequenza cardiaca anomala, mentre il nuovo sistema ti test dello stress e il sistema PAI aiutano gli utenti a valutare, tangibilmente, il proprio stato fisico.
Resto dubbioso sulla accuratezza del punteggio PAI, che funziona sostanzialmente con lo stesso concetto che abbiamo visto nell’Amazfit T-REX e nell’Amazfit Bip S, ma il sistema ha rilevato che sostanzialmente io sia una persona perlopiù stressata e decisamente fuori forma. E come dargli torto.
Gestione delle notifiche
La gestione delle notifiche della Mi Band 5 è praticamente identica rispetto a quella che abbiamo visto nella quarta generazione. Con la nuova smart band di Xiaomi si potrà accedere a tutte le notifiche ricevute sullo smartphone, che verranno visualizzate singolarmente ma che non permetteranno alcuna interazione. Insomma, se ve lo state chiedendo no, non si ha ancora la possibilità di rispondere ai messaggi ricevuti, ma è chiaro che con un display così piccolo forse è meglio così.
Sono inoltre presenti le notifiche in caso di inattività, è possibile attivare le notifiche e i promemoria di chiamata, sono disponibili i bollettini metereologici, è possibile rispondere alle telefonate (con le quali chiaramente sarà poi necessario utilizzare lo smartphone) e così via.
Xiaomi Mi Band 5 Global ha l’NFC?
Sulla questione dell’NFC ad oggi la situazione è ancora poco chiara. Quel che è certo, è che la Mi Band 5 nella sua versione globale sarà disponibile sia con che senza NFC, ma ciò su cui restano dubbi è la reale utilità della cosa. In Russia, ad esempio, anche la Mi Band 4 con NFC può essere utilizzata per pagamenti contactless tramite il circuito Mastercard, ma per quanto riguarda l’Italia ancora nulla.
È quindi plausibile che anche la Mi Band 5 con NFC, potrebbe essere utilizzata nel Bel Paese esclusivamente con i tornelli dei mezzi pubblici, come metropolitana o anche autobus, e difficilmente la si potrà utilizzare per i pagamenti mobile contactless. Staremo a vedere.
Xiaomi Mi Band 5 può essere utilizzata come telecomando per la fotocamera
Oltre ad essere uno dei tracker economici più interessanti del momento, la Mi Band 5 integra anche una nuova funzionalità che potrebbe far piacere ai viaggiatori solitari, oppure a chi esce sempre in coppia e poi non trova nessuno al quale affidare l’arduo compito di scattare una fotografia: si può utilizzare come telecomando per la fotocamera.
Sia chiaro, non permette ancora di gestire la registrazione dei video, ma avviando l’app fotocamera e la relativa funzione sulla smartband, la si potrà utilizzare per scattare una fotografia a distanza. Una novità tanto semplice quanto comoda, soprattutto in caso di foto di gruppo oppure per scattare fotografie utilizzando le funzionalità di astrofotografia, che richiedono uno smartphone perfettamente immobile.
Autonomia della batteria – Xiaomi Mi Band 5
L’autonomia della batteria integrata nella Xiaomi Mi Band 5 è di circa 15 giorni, ed è più o meno in linea con la generazione precedente. Certo, è un valore che può variare in base a vari fattori, come la frequenza impostata relativa alla rilevazione del battito cardiaco, al numero di notifiche visualizzate, a quante volte si effettua un’attività fisica e molto altro. Ma per una persona come me, che ha attivato un forte rilevamento della frequenza cardiaca e non fa praticamente mai sport, in circa una settimana la batteria è scesa del 43%. Il che non è affatto male: con rilevamento del battito cardiaco al massimo, e luminosità al massimo, l’autonomia arriverà a circa 10 giorni.
Qual è il prezzo della Xiaomi Mi Band 5 in Italia?
Mentre scrivo questa recensione, la Xiaomi Mi Band 5 non è ancora ufficialmente disponibile in Italia. Ma è comunque possibile acquistarla (trovate il link in basso) nella sua versione global ed usufruendo del nostro coupon sconto GIZBAND5 al prezzo di 45 euro.
Ed il prezzo di vendita in Italia della Xiaomi Mi Band 5 non solo è perlopiù in linea con quello della generazione precedente, ma è decisamente aggressivo, soprattutto considerando la qualità del prodotto e delle funzionalità integrate, oltre che – chiaramente – le migliorie introdotte con la quinta generazione.
Conclusioni
Insomma, sulla Xiaomi Mi Band 5 c’è poco da dire. È la degna erede della Mi Band 4, e la migliora e arricchisce in alcuni aspetti che di certo non sembreranno rivoluzionari, ma che nell’utilizzo comune risultano decisamente piacevoli: è una smartband che fa tutto quello che deve fare, anzi considerando il rilevamento dell’ossigeno nel sangue forse fa anche di più, e lo fa assolutamente bene.
La smartband di Xiaomi è, e probabilmente continuerà ad essere, una delle migliori alternative economiche in commercio, e lo schermo leggermente più grande, oltre che a tutte le altre novità introdotte, la rendono ancora più attraente. E se ve lo state chiedendo, no, non il nuovo caricabatterie non è compatibile con la generazione precedente e non è possibile utilizzare un cinturino della Mi Band 4 con la Mi Band 5: il tracker entra pure nel vecchio braccialetto, ma tende a sporgere forse troppo.
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