Abbiamo visto come la famiglia Mi 9 si sia arricchitta di nuovi prodotti in breve periodo, conquistando diverse fascie di mercato. Sembra quasi incredibile, infatti, come in poco tempo Xiaomi sia stata in grado di creare un’offerta così ampia, dando del filo da torcere a tanti concorrenti. Non si tratta, infatti, solo di smartphone dotati di un hardware da top di gamma, bensì anche e soprattutto della fascia media. All’interno di questa categoria, quindi, rientra sicuramente Xiaomi Mi 9 Lite, dotato di un SoC Qualcomm Snapdragon 710 e ben 6GB di RAM. Vediamo, però, come si è comportato nell’utilizzo quotidiano e all’interno di tutti i nostri test, nella nostra recensione completa.
Recensione Xiaomi Mi 9 Lite
Indice
ToggleUnboxing
Sebbene nelle nostre mani non avessimo la confezione di vendita, al suo interno sarà possibile trovare:
- Xiaomi Mi 9 Lite;
- breve manuale d’istruzioni, anche in lingua italiana;
- cavo USB/USB Type-C;
- alimentatore da parete con presa europea;
- spilletta per la rimozione dello slot SIM.
Design & Materiali
Dando un’occhiata a tale device, è possibile percepire fin da subito una grande qualità a livello costruttivo. Ogni sua parte, infatti, restituisce un senso di solidità ed in mano sembra quasi di avere un top di gamma. Tutta la superficie posteriore è in vetro, mentre sul profilo esterno troviamo un’anima di metallo caratterizzata dello stesso colore del device. Durante tutto il periodo di prova, comunque, non ho avvertito nessun problema nell’utilizzo quotidiano, risultando abbastanza maneggevole in ogni situazione. Dal punto di vista dimensionale, infatti, Xiaomi Mi 9 Lite misura 156.8 x 74.5 x 8.7 mm, con un peso di 179 grammi.
Osservando meglio la struttura esterna, troviamo sul retro una tripla fotocamera, coadiuvata dalla presenza di un singolo flash LED. Tutto questo comparto si sviluppa in verticale e, più in basso, trova spazio anche il logo dell’azienda, che contiene al suo interno un LED RGB in grado d’illuminarsi alla ricezione delle notifiche e durante la ricarica del device. Sul profilo destro, poi, abbiamo il tasto di accensione/spegnimento ed il bilanciere del volume, mentre dalla parte opposta risiede lo slot SIM.
Speaker di sistema, microfono ed ingresso USB Type-C trovano spazio sulla parte inferiore del device, mentre dalla parte opposta abbiamo il sensore ad infrarossi, il secondo microfonoper la soppressione dei rumori ambientali ed il foro mini jack da 3,5 mm per le cuffie.
Tutta la parte relativa ai sensori di prossimità e luminosità si trova sulla parte destra del notch a goccia. All’interno di tale componente, infatti, abbiamo anche una fotocamera frontale da 32 mega-pixel con apertura f/2.0, nonchè la capsula auricolare posta poco più in alto a filo con la scocca.
Display
Su Xiaomi Mi 9 Lite troviamo un display AMOLED da 6,39 pollici di diagonale con risoluzione FHD+ (2340 x 1080 pixel), con densità di pixel pari a 403 PPI ed aspetto di forma di 19.5:9. A protezione di tale pannello, poi, abbiamo un vetro Corning Gorilla Glass 5 che, in fin dei conti, non trattiene molte impronte e risulta sempre abbastanza pulito. Se andiamo ad osservare, poi, la scala cromatica di questo device, notiamo una buona fedeltà dei colori, che talvolta risultano leggermente troppo saturi. Nel caso in cui non siate in sintonia con tale calibrazione, comunque, potrete sempre regolare questa impostazione nel relativo menù.
Non ho riscontrato nessun problema nell’utilizzo quotidiano di questo smartphone, neanche sotto la luce diretta del sole. Grazie al sensore di luminosità, abbastanza reattivo, ho potuto sempre visionare i contenuti a schermo senza alcun problema. Su tale display, infatti, troviamo neri molto profondi e bianchi che, invece, tendono leggermente al blu a diverse inclinazioni del device. Nonostante questo ho potuto apprezzare la qualità di tale unità, che sicuramente all’interno della sua fascia di prezzo è una delle migliori sul mercato.
Anche per quanto riguarda il touch screen, poi, non posso lamentare alcun malfunzionamento. Durante tutto il periodo di prova, infatti, tale pannello ha sempre risposto in maniera rapida e reattiva, senza mostrare incertezze. Da qualche tempo, però, sui prodotti Xiaomi ormai anche questa componente è un’assoluta certezza. Altro punto del quale sono rimasto particolarmente soddisfatto è il sensore d’impronte posto sotto il display. Sebbene la superficie di contatto sia abbastanza limitata, tale unità è molto precisa e veloce nel riconoscimento del nostro dito, rendendo così più rapido lo sblocco del device. Nel caso in cui, però, non si voglia sfruttare sempre tale sensore, è possibile utilizzare il Face Unlock in 2D, anch’esso rapido e preciso, soprattutto in condizioni di buona luminosità.
Hardware & Performance
Andando a dare uno sguardo alla scheda tecnica, troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 710, quindi una soluzione octa-core con processo produttivo a 10nm e frequenza di clock massima pari a 2,2GHz. A questa si accompagna una GPU Adreno 640, ben 6GB di RAMLPDDR4X ed una memoria interna di tipo UFS 2.1 da 128GB (nella nostra versione). Nel caso in cui fosse necessario, è possibile espandere lo spazio d’archiviazione interno fino a 256GB con una microSD aggiuntiva, sacrificando così la seconda nano SIM.
Nello specifico, comunque, il sistema è fluido e scattante in ogni situazione. Grazie a questo processore, infatti, Xiaomi Mi 9 Lite può permettersi di offrire prestazioni veramente di rilievo, anche su applicazioni più pesanti. Giocando qualche ora a Call of Duty Mobile, infatti, non ho avvertito nessun particolare problema, sebbene la temperatura della scocca posteriore si faccia leggermente sentire. Nell’utilizzo quotidiano, invece, tale device non scalda mai, neanche durante le sessioni più stressanti. Come su ogni dispositivo Xiaomi, però, le app in background vengono spesso chiuse prima del tempo, motivo per cui da un lato si ha un risparmio notevole di energia e dall’altro non è sempre possibile ritrovarle aperte all’interno del multitasking. Con una RAM tale, però, non avrete davvero nessun problema a gestire qualsiasi tipo di carico nell’utilizzo quotidiano.
Su questo device, inoltre, grazie alla diagonale del display potrete dilettarvi senza problemi nella visualizzazione di contenuti multimediali su Netflix, Amazon Prime Video, YouTube e quant’altro. Tutto verrà gestito nella maniera esatta e non incorrerete mai in blocchi improvvisi o spiacevoli chiusure anticipate dei vostri programmi.
Benchmark
Software
Da questo punto di vista su Xiaomi Mi 9 Lite trova spazio la MIUI Global 10.3.6 basata su Android 9 Pie. Non mancano, quindi, tutte le funzioni che siamo abituati a vedere su questo software, come le gesture a tutto schermo, la Dark Mode all’interno delle impostazioni, la funzione Benessere Digitale arrivata da poco e, in generale, un livello di personalizzazione molto elevato. Storicamente, poi, sull’interfaccia di Xiaomi non mancano il Second Space e la pagina relativa ai Suggerimenti che si raggiunge con uno swipe verso destra dalla home.
Con un rinnovamento della MIUI, Xiaomi ha reso i propri dispositivi molto più completi e, nel caso in cui foste alla ricerca di una buona personalizzazione dell’interfaccia Android, questa rimane una delle soluzioni migliori. Non è possibile, però, dare un giudizio universale su tale aspetto perché ognuno, ovviamente, potrà farsi la propria idea a riguardo.
Qualità Fotografica
Se si osserva quello che viene offerto nella fascia media degli smartphone, non sono molti i device a nutrire un tale comparto fotografico. A bordo di Mi 9 Lite, infatti, trovano spazio ben tre sensori fotografici differenti, che rendono molto completo e dinamico questo dispositivo. Tale comparto è costituito dalla presenza di un sensore principale da 48 mega-pixel, nello specifico si tratta di un Sony IMX586 con apertura f/1.8. Non mancano, poi, una fotocamera grandangolare a 118° da 8 mega-pixel ed apertura f/2.2 ed un ultimo sensore da 2 mega-pixel con apertura f/2.4. Tutto il comparto, poi, è coadiuvato dalla presenza di un singolo flash LED, di una stabilizzazione EIS e della messa a fuoco automatica PDAF. Come su tanti altri modelli, poi, trova spazio anche l’intelligenza artificiale, preposta al riconoscimento delle scene.
Durante gli scatti effettuati nelle ore diurne ho potuto apprezzare la qualità del sensore principale, che ha restituito sempre un’ottima qualità anche in condizioni critiche. Effettuando qualche scatto in controluce, infatti, tale fotocamera non ha sovraesposto il cielo, mantenendo una fedeltà cromatica abbastanza buona. Talvolta, comunque, potrebbe venirvi in soccorso la modalità HDR, sebbene questa tenda in qualche occasione ad ingiallire troppo l’immagine, falsando tutta la scala cromatica. Come abbiamo visto, poi, su tale modello è possibile utilizzare anche il sensore grandangolare. Ovviamente da questo punti di vista si perde qualcosa in termini di qualità, pur riuscendo a riprendere una porzione di panorama maggiore.
Se andiamo ad osservare gli scatti notturni notiamo una perdita di qualità considerevole. Con il sensore principale, infatti, si fa fatica a gestire bene le luci artificiali, tanto che tutte le foto scattate nelle ore più buie presentano alcune parti bruciate proprio in corrispondenza delle fonti di luce. Tutto cambia, però, quando si utilizza la modalità notte. Nel corso di questi anni, infatti, abbiamo visto come Xiaomi ha lavorato parecchio dal punto di vista software per migliorare tale componente. Dai risultati ottenuti, dunque, sembra abbia svolto un egregio compito. Dando uno sguardo a qualche foto, infatti, si nota come venga completamente stravolta la gestione delle luci ed il contrasto, mostrando un immagine meno fedele alla realtà ma molto più nitida. Non consiglio, infine, l’utilizzo della fotocamera grandangolare nelle ore notturne a causa di un rumore fotografico elevato ed una risoluzione inferiore, sebbene la Night Mode sia comunque utilizzabile su ogni tipo di ottica.
Sulla parte frontale trova spazio il sensore da 32 mega-pixel, dotato di apertura f/2.0. Sono rimasto abbastanza soddisfatto di tale unità, in quanto riesce a gestire bene anche le situazioni più difficili. Sfruttando l’HDR, poi, talvolta è possibile risolvere il problema della sovraesposizione del cielo dietro di noi, calibrando meglio la luce. In generale, comunque, grazie a questo sensore sarà possibile scattare ottimi selfie, anche in notturna, potendo sfruttare, tra le altre, la modalità bokeh.
Dal punto di vista dei video, è possibile utilizzare il sensore da 48 mega-pixel per registrare in 1080 a 60fps ed in 4K a 30fps. In entrambi i casi, però, la stabilizzazione lascia molto a desiderare, sebbene la qualità dell’immagine rispecchi abbastanza quanto detto in precedenza in ambito fotografico.
Connettività & Audio
Xiaomi Mi 9 Lite offre un buon comparto connettività, mostrando prima di tutto un Wi-Fi Dual Band dall’ottima copertura. Anche nei punti della casa più difficili da raggiungere, tale smartphone si è sempre comportato egregiamente, permettendomi di navigare senza alcun problema. Anche in esterna, poi, grazie alla rete LTE, sono sempre riuscito a sfruttare il 4G+ muovendomi per Torino. A bordo di questo device, inoltre, ricordo che è attivo il dual SIM VoLTE, avendo a disposizione la possibilità di montare contemporaneamente due nano SIM. Non mancano poi il Bluetooth 5.0, il GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou/Galileo, NFC e bussola elettronica.
Dal punto di vista audio questo smartphone si comporta abbastanza bene, mostrando un volume molto elevato. Nonostante questo mancano leggermente i bassi, situazione che tende a restituire, quindi, un suono poco corposo. Tutto cambia nel momento in cui si utilizzando un paio di cuffie cablate di buona qualità, da poter collegare all’ingresso jack da 3,5 mm posto sulla parte superiore del device. Durante una comune chiamata, poi, l’audio è chiaro e pulito, sia per noi che per il nostro interlocutore. Non si assiste mai, dunque, ad un’interruzione della conversazione o a più semplici segnali di disturbo.
Autonomia
All’interno di questo dispositivo risiede una batteria da 4030 mAh. Grazie ad essa ho potuto raggiungere più di 5 ore e 30 minuti di schermo acceso su una base di 16 ore e 30 minuti di utilizzo continuo. Non si tratta, dunque, di un device che vi costringerà a cercare una postazione di ricarica prima della sera. Nonostante abbia mantenuto, infatti, tutti i sensori attivi e abbia sfruttato il device in maniera molto intensa, con un misto di Wi-Fi e 4G+, questo smartphone mi ha portato sempre almeno fino a sera.
Andando poi a sfruttare l’alimentatore da parete da 5V/2A, ho potuto ricaricare sempre tale unità in circa 1 ora e 30 minuti.
Conclusioni
Xiaomi Mi 9 Lite è venduto ufficialmente in Italia al prezzo di 256 euro su Amazon, nella versione da 6/64GB. Quello che abbiamo avuto in prova, invece, è il modello da 6/128GB ed è venduto a 274 euro circa. Si tratta, dunque, di un prezzo assolutamente congruo alle prestazioni offerte da tale device. Nel momento in cui le cifre dovessero avvicinarsi ai 250 euro, poi, sarebbe davvero perfetto.
Tale smartphone rappresenta, dunque, un best buy nella sua fascia di prezzo. A mio avviso, infatti, sotto tutti i punti di vista questo smartphone gode di un’affidabilità unica nella sua categoria. Sebbene non spicchi in nessuna caratteristica particolare, tutto quello che offre è di buona qualità, a partire dalla fluidità e reattività del sistema. Non ho trovato un comparto dove fosse più scarso rispetto ad altri device della stessa fascia di prezzo. Se siete alla ricerca, dunque, di un buon medio di gamma, questo Xiaomi Mi 9 Lite potrebbe essere la scelta giusta per voi.