La tanto amata serie “A” di Xiaomi in collaborazione con il progetto Android One continua e dopo avervi portato la recensione dell’ultimo Xiaomi Mi A3 abbiamo deciso di confrontarlo anche con il modello precedente, ovvero Xiaomi Mi A2. Infatti, ad oggi il prezzo di quest’ultimo di è abbassato sensibilmente, arrivando a costare quasi la metà della nuova soluzione proposta dalla compagnia di Lei Jun. Conviene dunque fare l’upgrade o possiamo rimanere alla seconda versione senza rimpianti? Non ci resta che scoprirlo all’interno della nostra recensione completa!
Indice
ToggleConfronto Xiaomi Mi A3 vs Xiaomi Mi A2
Specifiche tecniche – Xiaomi Mi A3 vs Xiaomi Mi A2
Per non allungare l’articolo con continui numeri lasceremo qui sotto le schede tecniche di entrambi i dispositivi, in modo da poterle confrontare molto più velocemente.
Xiaomi Mi A3
- Display OLED da 6.088″ HD+ (1560 x 720 pixel) in 19.5:9 e vetro Gorilla Glass 5;
- dimensioni di 153.48 x 71.85 x 8.48 mm per 173 g;
- processore octa-core Qualcomm Snapdragon 665;
- GPU Qualcomm Adreno 610;
- 4 GB di RAM LPDDR4X;
- 64 GB di storage UFS 2.1;
- lettore d’impronte nel display e Face Unlock;
- tripla fotocamera posteriore da 48+8+2 mega-pixel con grandangolare a 118°, apertura f/1.8-2.2-2.4, autofocus PDAF e flash LED;
- fotocamera frontale da 32 mega-pixel con apertura f/2.0;
- supporto dual SIM 4G, Wi-Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.0, porta IR, GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou, mini-jack, USB Type-C;
- batteria da 4030 mAh con ricarica rapida 18W;
- sistema operativo Android 9 Pie.
Xiaomi Mi A2
- display da 5.99 pollici con risoluzione Full HD+ (2160 x 1080 pixel), rapporto in 18:9, densità di 404 PPI e protezione Gorilla Glass 5;
- dimensioni di 158.88 × 75.54 × 7.3 mm per un peso di 168 grammi;
- processore octa-core Qualcomm Snapdragon 660 fino a 2.2 GHz e architettura Kryo 260
- GPU Adreno 512 a 647 MHz;
- 4 GB di memoria RAM LPDDR4X;
- 64 GB di storage eMMC 5.1;
- dual camera con sensore Sony IMX376 da 20 mega-pixel con apertura f/1.75 e pixel da 1.25μm e secondo sensore Sony IMX486 da 12 mega-pixel, con apertura f/1.75;
- selfie camera Sony IMX376 da 20 mega-pixel;
- batteria da 3010 mAh consupporto alla tecnologia di ricarica rapida Qualcomm Quick Charge 3.0;
- lettore d’impronte digitali posteriore;
- Bluetooth 5.0, sensore ad infrarossi, supporto dual SIM LTE, Wi-Fi ac Dual Band, USB Type-C, GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou;
- batteria da 3010 mAh.
- Sistema operativo Android 9 Pie.
Design e costruzione
Rispetto alla scorsa generazione di passi avanti in termini di design ne sono stati fatti, in quanto lo Xiaomi Mi A3 ha delle dimensioni decisamente più contenute, una back cover in vetro, un modulo fotografico meno sporgente e delle cornici molto più ottimizzate. Insomma, il Mi A2 esteticamente parlando appartiene al passato, ma nonostante ciò il suo peso ben distribuito e lo spessore contenuto fanno di lui un dispositivo piacevole da portare con sé.
Come faccio presente in ogni recensione, la valutazione del design di uno smartphone può essere soggettiva e magari c’è chi preferisce la back cover in metallo satinato di XiaomiMi A2 a quella in vetro di Xiaomi Mi A3, ma secondo il mio parere quest’ultimo vince a mani basse, anche dal punto di vista della maneggevolezza.
Infatti, nonostante un pannello quasi identico nella diagonale del display, la differenza delform factor si fa sentire in mano e per chi ama gli smartphone compatti il nuovo entrato in casa Xiaomi è la soluzione ideale tra i due.
Nonostante la back cover leggermente curvata di Xiaomi Mi A2 mi piacesse molto, un aspetto decisamente negativo era quello relativo alla sporgenza del modulo fotografico che faceva ballare non poco lo smartphone una volta poggiato su una superficie piana. In parte è stato corretto il tiro con il nuovo modello, ma il problema un po’ ancora rimane. Fortunatamente, però, la cover in silicone fornita in dotazione ci mette una pezza e andrà a livellare perfettamente il dislivello.
Per il resto la configurazione dei tasti e delle porte è rimasta la stessa, quindi a bordo di entrambi troviamo sia l’ingresso USB Type-C che quello mini-jack. L’unica differenza è che sul nuovo modello è stato tolto il sensore fingerprint sulla back cover e ne è stato integrato uno sotto al display, proprio come le ultime tendenze (oltre che lo sblocco facciale). Non vi è dubbio quindi che la serie “A” sia stata svecchiata.
Display
Parlando del display notiamo una grandissima differenza tra i due dispositivi, infatti, mentre lo Xiaomi Mi A3 possiede un pannello da 6.01 pollici Super AMOLED HD+ (720 x 1560 pixel, 286 PPI) con formato 19.5:9, il Mi A2 ne ha uno da 5.99 pollici Full HD (2160 x 1080 pixel, 403 PPI) e form factor in 18:9.
In termini di colori, il primo tende maggiormente a dei colori più caldi rispetto al secondo, il quale, invece, ha una temperatura più fredda e questo si nota soprattutto con i bianchi. In linea generale comunque, la resa dei colori sul pannello AMOLED sembra essere migliore, ma il fatto che su entrambi non si possano tarare mi infastidisce un po’.
La luminosità massima e il sensore automatico sono buoni su tutti e due gli smartphone e non ho riscontrato particolari problemi nemmeno con gli angoli di visuale. L’unico difetto da far presente è che con degli occhiali da sole polarizzati sarà impossibile utilizzare lo Xiaomi Mi A2 in posizione verticale, in quanto la polarizzazione del pannello non è stata fatta in maniera adeguata (ruotando lo smartphone non abbiamo problemi, ma chi utilizza il proprio telefono con un inclinazione di 45°?). Questo non accade con il nuovo modello.
Quest’ultimo, però, ha un particolare che abbassa un po’ la valutazione del display, in quanto abbiamo una risoluzione che si ferma all’HD, a differenza del Full HD del Mi A2 e sebbene la differenza non sia così marcata a prima vista, analizzandoli meglio si vede lo stacco nei dettagli tra i due, sia nelle immagini che magari nelle icone o nei widget.
Hardware e prestazioni
L’upgrade tra le diverse generazioni è stato fatto anche a livello hardware oltre che a livello estetico. Infatti, mentre lo Xiaomi Mi A3 possiede un chipset Qualcomm Snapdragon 665 con 4 GB di RAM LPDDR4X e 64 GB di memoria interna UFS 2.1 espandibile, lo Xiaomi Mi A2 ha un ancora ottimo Qualcomm Snapdragon 660 con 4 GB di RAM LPDDR4X e con 64 GB di memoria interna eMMC 5.1non espandibile.
Il passo avanti, oltre all’aggiornamento del processore, è stato fatto anche nelle memorie, in quanto il Mi A3 possiede finalmente un UFS 2.1 molto più veloce rispetto all’eMMC 5.1. In seguito vi lascio anche alcuni test benchmark:
Entrambi gli smartphone comunque si comportano bene nell’utilizzo quotidiano e non si notano evidenti differenze tra i due. La velocità nell’apertura delle app è quasi identica e tutti e due si confermano essere affidabili grazie anche alla presenza di un software stock sempre leggero e fluido. L’unico punto da far notare è che entrambi tendono a scaldare un pochino nella parte superiore durante le sessioni di gaming più intense con titoli impegnativi come PUBG.
Arrivando dunque al gaming, in questo caso troviamo una GPU Adreno 610 a bordo del Mi A3 e una Adreno 512 sul Mi A2. I giochi più leggeri vengono riprodotti senza alcun problema su entrambi i dispositivi e più nel dettaglio parliamo di titoli come Subway Surfers, Clash Royale o Brawl Stars, mentre quelli più pesanti e che richiedono maggior potenza di calcolo (come ad esempio PUBG) vengono riprodotti di default a dettagli al massimo sul nuovo entrato in casa Xiaomi, mentre a dettagli medi sul Mi A2. La fluidità è buona per tutti e due, ma ho riscontrato una migliore fruizione sullo Xiaomi Mi A3.
Fotocamera – Xiaomi Mi A3 vs Xiaomi Mi A2
Anche in questo comparto troviamo delle belle differenze perché la tripla fotocamera di Xiaomi Mi A3 è composta da sensori da 48+8+2 mega-pixel con grandangolare a 118°, apertura f/1.8-2.2-2.4, autofocus PDAF e flash LED, a differenza dello Xiaomi Mi A2 che possiede una dual camera con sensore Sony IMX376 da 20 mega-pixel con apertura f/1.75 e pixel da 1.25μm e secondo sensore Sony IMX486 da 12 mega-pixel, con apertura f/1.75.
Prima di analizzare gli scatti, dobbiamo far notare anche che il softwaredella fotocamera (come da tradizione) è quello di Xiaomi, ma il Mi A2 ha un’applicazione non completamente aggiornata come quella del suo rivale. Ad esempio la modalità notte non è la stessa modalità che si trova ora sulla maggior parte degli smartphone (esposizione lenta e tempo di scatto prolungato per catturare più luce), così come non troviamo la modalità AI, oltre che qualche chicca in più. Per questo motivo ho confrontato gli scatti tra i due in modalità HDR automatica e senza intelligenza artificiale per vedere come si comportavano.
In situazioni di ottima luminosità gli scatti sono molto simili nella resa generale e nella definizione, ma il Mi A3 possiede dei colori più fedeli alla realtà e una gestione delle luci migliore. Questo lo si può notare anche in notturna in cui spesso il Mi A2 tende a sovraesporre leggermente di più le fonti luminose più forti. Come se non bastasse alcuni colori (come il giallo) tendono ad essere più freddi e le foto in generale sono meno dettagliate (di poco).
Frontalmente, invece, Mi A3 possiede un sensore da 32 mega-pixel che si va a scontrare con i 20 mega-pixel del Mi A2.
In diurna il primo scatta dei selfie più dettagliati e con una gestione delle luci e dei colorimigliori. Infatti, qui l’HDR si comporta decisamente meglio rispetto al Mi A2 che tende a sovraesporre maggiormente le foto. In alcune situazioni di illuminazione sufficiente ed uniforme gli scatti sembrano anche avere una resa simile, ma effettuando dei crop notiamo un dettaglio e una precisione maggiore del Mi A3. Questo è dovuto anche al fatto che con il Mi A2 dovremo tenere la mano molto ferma per non far venir mosse le foto (soprattutto in notturna). Visto che si parla di foto di notte, anche in questo caso si ripete quanto detto precedentemente, confermando la superiorità del nuovo entrato in casa Xiaomi.
Audio e connettività
L’audio tra i due dispositivi a singolo speaker è veramente molto simile in termini di volume, mentre per quanto riguarda la fedeltà nella riproduzione delle frequenze il Mi A3 sembra avere una maggiore presenza dei bassi, sebbene la qualità rimanga comunque nella sufficienza per entrambi senza entusiasmare particolarmente.
Nessuna particolare differenza da segnalare per quanto concerne la connettività, in quanto il comparto è pressoché identico. Buona la ricezione su entrambi i terminali così come la navigazione satellitare. Purtroppo, e ribadisco purtroppo, è assente l’NFC su tutti e due gli smartphone.
L’unico cambiamento che dobbiamo menzionare riguarda i metodi di sblocco, in quanto Xiaomi Mi A3 offre un sensore fingerprint sotto al display e il riconoscimento facciale tramite selfie camera, mentre il Mi A2 solamente un sensore d’impronte digitali sulla back cover. Nonostante tutto, quest’ultimo è sempre il più veloce e reattivo, infatti basta solamente poggiare il dito per qualche frazione di secondo per sbloccare il dispositivo, a differenza del sensore del Mi A3 che a causa della sua tecnologia non garantisce una rapidità simile, sebbene sia abbastanza preciso.
Ovviamente la critica è rivolta ai sensori posti sotto al display in generale, i quali al momento non possono replicare le performance dei sensori di sblocco posti fisicamente sulla scocca.
Software
Non penso ci sia molto da dire riguardo al software dal momento che questa serie aderisce al progetto Android One e quindi possiamo contare su un software stock con tutti i suoi pro e i suoi contro. Infatti, l’interfaccia ha diversi vantaggi in termini di fluidità, rapidità, leggerezza e pulizia a livello visivo, ma pecca delle personalizzazioni tanto amate che troviamo sulla MIUI tra cui le gestures di navigazione, la clonazione delle app, la taratura del display e tanto altro ancora.
Tuttavia, non starò qui a discutere su quale tra i due software sia migliore dal momento che il confronto è tra due terminali con Android One e dal momento che chi è intenzionato a comprare Xiaomi Mi A3 o Mi A2 sa benissimo cosa vuole acquistare e quale UI preferisce.
Autonomia
Sul fronte dell’autonomia abbiamo una bella differenza, in quanto Xiaomi Mi A3 offre una batteria da 4030 mAh che ci porta sempre a sera con circa 5 ore di display attivo, mentre Xiaomi Mi A2 con la sua unità da 3010 mAh ci consente di arrivare ad una media di circa 3 ore e 30 minuti di display attivo.
Insomma, la differenza c’è e gli amanti dell’autonomia preferiranno probabilmente il nuovo modello al vecchio considerando anche che presenta il supporto alla ricarica rapida da 18W. Tuttavia, nella confezione di entrambi troviamo un alimentatore standard da 5V 2A.
Conclusioni – Xiaomi Mi A3 vs Xiaomi Mi A2
In conclusione di passi in avanti ne sono stati fatti tanti, alcuni non hanno rivoluzionato totalmente lo smartphone, mentre altri sì. Non si può negare dunque che lo Xiaomi Mi A3 sia un telefono migliore rispetto alla generazione precedente, ma quello che purtroppo fa storcere il naso è il display solamente in HD.
Ad oggi lo Xiaomi Mi A2 si trova quasi sempre a circa 150 euro su Amazon e questo ha fatto nascere in molti di noi una domanda: vale la pena spendere circa 100 euro in più per prendere il nuovo modello? Personalmente credo che la risposta sia: sì. Questo perché per quanto lo Xiaomi Mi A2 sia uno smartphone ancora affidabile abbiamo diversi aspetti legati al passato come per esempio il design e il form factor, l’assenza di una fotocamera grandangolare e una batteria con soli 3000 mAh. Quindi, qualora vogliate uno smartphone con software stock vi consiglio lo Xiaomi Mi A3.