Quest’oggi ho pensato di bene di fare insieme a voi un’analisi approfondita di due smartphone che ultimamente ho definito best buy grazie al loro incredibile rapporto qualità/prezzo. Sto parlando più precisamente del Redmi Note 7 e dello Xiaomi Mi 9, i quali possono vantare di ottime specifiche e un prezzo di listino più che onesto.
A questo punto, però, la domanda sorge spontanea: quanta differenza c’è tra questi due smartphone? Sono giustificati in qualche modo i 250 euro di differenza? Quale conviene acquistare? Mettetevi comodi perché in questo confronto analizzeremo nel dettaglio i due nuovi entrati in casa Xiaomi e Redmi.
Confronto Xiaomi Mi 9 vs Redmi Note 7
Specifiche tecniche
In seguito inseriamo la scheda tecnica di entrambi i dispositivi per semplificare la stesura del confronto e per non ripetere continuamente gli stessi dati nel corso dell’articolo.
Xiaomi Mi 9
- Display AMOLED da 6.39″ Full HD+ (2340 x 1080 pixel) con densità di 403 PPI;
dimensioni di 157.5 x 74.67 x 7.61 mm per 173 g;
- processore octa-core Qualcomm Snapdragon 855;
- GPU Adreno 640;
- 6 GB di RAM LPDDR4X;
- 64 GB di memoria UFS 2.1;
- lettore d’impronte nel display e riconoscimento facciale;
- tripla fotocamera posteriore da 48+12+16 mega-pixel con apertura f/1.75-2.2-2.2, autofocus ibrido e flash LED;
- fotocamera frontale da 20 mega-pixel con apertura f/2.0;
- supporto dual SIM 4G+, Wi-Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.0, NFC, Dual-frequency GPS/A-GPS/GLONASS/Galileo/Beidou, sensore IR;
- batteria da 3300 mAh con Quick Charge 4.0+ e ricarica wireless 20W;
- sistema operativo Android 9 Pie con MIUI 10.
Redmi Note 7
- Display IPS da 6.3 pollici Full HD+ (2340 x 1080 pixel), densità di 409 PPI e protezione Gorilla Glass 5;
- dimensioni di 159.21 x 75.21 x 8.1 mm per 186 g;
- processore octa-core Qualcomm Snapdragon 660;
- GPU Qualcomm Adreno 512;
- 4 GB di RAM;
- 64 GB di storage espandibile via microSD fino a 256 GB;
- lettore d’impronte posteriore e Face Unlock;
- dual camera posteriore da 48+5 mega-pixel con apertura f/1., autofocus PDAF e flash LED;
- fotocamera frontale da 13 mega-pixel;
- supporto dual SIM 4G+, Wi-Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.0, GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou, ingresso mini-jack, porta IR, USB Type-C;
- batteria da 4000 mAh con supporto Quick Charge 4.0.;
- sistema operativo Android 9 Pie con MIUI 10.
Design e costruzione
Sebbene le dimensioni tra i due smartphone siano molto simili, trovo che lo Xiaomi Mi 9 abbia una maneggevolezza migliore grazie a dei bordi affusolati. Infatti, lo spessore più fino rispetto al suo rivale gli conferisce una buonissima ergonomia.
Tuttavia, entrambi posseggono una back cover in vetro che tenderà a rendere gli smartphone più scivolosi del solito, oltre a costringerci a pulirli ogni 5 minuti. Il Redmi Note 7 ha un retro un po’ meno oleofobico ma è veramente molto facile e veloce pulirlo.
Nonostante ciò bisogna ammettere che tutti e due sono costruiti con un’attenzione maniacale nei dettagli e le sensazioni restituite sono di estrema solidità. Xiaomi ha svolto un gran lavoro sotto questo punto di vista, cercando di non rinunciare a nulla nemmeno nella fascia medio/bassa di mercato.
L’unico difetto che si può notare su entrambi è il modulo fotografico troppo sporgente, il quale ci renderà la vita difficile se vogliamo utilizzare gli smartphone su un tavolo.
Display
In questo comparto basta vedere la scheda tecnica per capire che non c’è molto da aggiungere. Xiaomi Mi 9 è decisamente superiore a Redmi Note 7, in quanto il pannello AMOLED restituisce dei colori più vividi e godibili, oltre ad avere una luminosità massima maggiore che ci consentirà un’ottima visualizzazione di contenuti anche sotto la luce diretta del sole.
Su Redmi Note 7 possiamo notare dei colori meno contrastati, ma si può cercare di correggere un po’ il tiro attraverso le apposite impostazioni presenti nel menù del display. Fortunatamente la MIUI mette a disposizione diverse personalizzazioni sotto questo punto di vista.
Questo è uno degli aspetti in cui la differenza di prezzo tra i due è giustificata, in quanto oltre ad avere una tecnologia superiore abbiamo anche un software con più personalizzazioni pensate ad hoc per il tipo di matrice. Infatti, potremo attivare la modalità scura (e aumentare leggermente l’autonomia) o impostare l’Ambient Display a colori.
Hardware e performance
Se lo Xiaomi Mi 9 monta l’ultimo chipset prodotto dalla casa statunitense Qualcomm, ovvero lo Snapdragon 855 con GPU Adreno 640, 6 GB di RAM e 64 GB di memoria internanon espandibile, Redmi Note 7 possiede un onestissimo Qualcomm Snapdragon 660 con GPU Adreno512, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna espandibile tramite microSD.
La velocità è nettamente superiore sul top di gamma della casa cinese e questo lo si può notare anche dallo speed test che abbiamo realizzato di recente. Tuttavia, ho comunque notato come con il Redmi Note 7 si possano effettuare tutte le operazioni quotidiane che svolgiamo con Mi 9 senza che questo mostri delle eccessive difficoltà. L’apertura delle app è leggermente più lenta, ma lo smartphone riesce a reggere anche carichi di lavoro più pesanti come ad esempio PUBG a dettagli al massimo.
Infatti, il gioco viene riprodotto senza lag ed è fluido, anche se si può notare qualche fps in meno rispetto al top di gamma Xiaomi. L’unica differenza che mi sento di far presente è che il Redmi Note 7 diviene tiepido dopo qualche minuto di gioco, ma nulla di compromettente.
Fotocamera
Iniziamo con il dire che Xiaomi Mi 9 possiede una tripla fotocamera posteriore da 48 + 12 + 16 mega-pixel con apertura f/1.75-2.2-2.2, autofocus ibrido, flash LED e stabilizzazione digitale, a differenza del Redmi Note 7 che monta una dual camera da 48 + 5 mega-pixel con apertura f/1.8. Se nel primo smartphone il sensore principale da 48 mega-pixel è un Sony IMX586, nel secondo è un Samsung S5KGM1 e la differenza si può notare tranquillamente.
In termini di gamma cromatica si può constatare come lo Xiaomi Mi 9 catturi molte più sfumature di colore e come questi siano più contrastati rispetto al medio gamma. Inoltre, la gestione delle luci è indubbiamente migliore. Tuttavia, nonostante il livello di dettaglio sia superiore sul modello più costoso, in alcune situazioni viene messo in discussione.
Questo ci fa capire una cosa importante, ovvero che la differenza di prezzo tra i due giustifica sicuramente le discrepanze, ma probabilmente è il Redmi Note 7 lo smartphone che per la sua fascia fa meglio tra i due, in quanto con una buona mano ferma si riescono a raggiungere dei risultati simili a quelli del Mi 9.
In notturna le distanze tra i due sembrano accorciarsi (soprattutto per un demerito del top di gamma), in quanto il livello di dettaglio ed i colori sono su piano molto ravvicinati.
Per quanto riguarda la fotocamera frontale, invece, troviamo un sensore da 20 mega-pixel sul Xiaomi Mi 9 e uno da 13 mega-pixel su Redmi Note 7. Sul primo modello abbiamo un effetto bellezza (il classico che Xiaomi inserisce di base nell’algoritmo) meno pronunciato e dei selfie più dettagliati.
Grazie alla Google Camera entrambi gli smartphone cambiano faccia, o meglio saremo noi a cambiarla, in quanto è possible notare una qualità superiore in tutte le situazioni. Proprio in questo caso i due smartphone iniziano a spalleggiarsi, tanto da mettere in dubbio in alcune situazioni le mie preferenze.
Con la fotocamera posteriore le differenze tra la Google Camera e l’applicazione Stock sono meno evidenti ma fidatevi se vi dico che, una volta installata, il Redmi Note 7 vi darà grandi soddisfazioni.
In tutto ciò Xiaomi Mi 9 continua ad avere il vantaggio di una fotocamera grandangolare, oltre che di una stabilizzazione digitale migliore. Questa la si può notare soprattutto nei video dove, oltretutto, si replica quanto detto precedentemente in termini di colori e gestione delle luci.
Audio
Entrambi i dispositivi hanno un singolo speaker inferiore e non possono godere della modalità stereo. Nonostante l’audio del Redmi Note 7 sia abbastanza corposo e potente per la sua fascia di prezzo (infatti è uno dei migliori), Xiaomi Mi 9 ha un volume ancor più alto e un miglior bilanciamento delle frequenze. La differenza tra i due c’è, ma non è poi così tanto marcata come ci si aspetterebbe.
Per il resto il medio di gamma ha il vantaggio dell’ingresso mini-jack che è un aspetto da non sottovalutare.
Connettività
Sotto il punto di vista della ricezione Xiaomi Mi 9 si comporta sicuramente meglio, ma Redmi Note 7 riesce a difendersi bene grazie al supporto del 4G+. Sostanzialmente la differenza con il top di casa Xiaomi sta nell’assenza dell’NFC, del Dual Frequency GPS, della ricarica wireless e della tecnologia 2×2 MiMo per il Wi-Fi. Tuttavia, NFC a parte, le altre caratteristiche sono da top di gamma quindi queste mancanze possono essere accettate di buon grado visto che per il resto non rinunciamo a nulla grazie al Wi-Fi Dual Band, il sensore IR e il Bluetooth 5.0, il quale non è facile da trovare su dispositivi in questa fascia di prezzo.
Parlando invece dei metodi di sblocco, il sensore fingerprint posto sulla back cover del Redmi Note 7 è decisamente più veloce e reattivo del sensore d’impronte digitali situato sotto al display dello Xiaomi Mi 9. In linea generale questa tecnologia andrebbe migliorata ulteriormente perché al momento risulta essere ancora un po’ troppo lenta e imperfetta se paragonata ai vecchi sensori.
Software
Entrambi gli smartphone posseggono la MIUI 10.2 Global basata su Android 9 Pie ma, seppur Xiaomi Mi 9 abbia molte più animazioni personalizzate e chicche software come l’Always On display a colori o la Dark Mode o il tasto AI, questo possiede una versione ancora un po’ acerba.
Infatti, troviamo alcune sbavature legate alla modalità scura, alla ricezione di qualche notifica, alla registrazione di video nelle Instagram Stories o ancora nel funzionamento delle gestures di sistema, le quali non sono perfettamente compatibili con alcune tastiere o con alcune applicazioni (Telegram ad esempio).
Non riscontriamo nulla di tutto ciò sul Redmi Note 7, il quale presenta un sistema pronto all’uso e senza bug. L’unico aspetto negativo che accomuna entrambi i dispositivi è l’assenza delle icone di notifica alla sinistra del notch. Purtroppo tutti gli Xiaomi con la tacca ne sono affetti e speriamo che l’azienda cinese corregga il tiro al più presto.
Autonomia
Nemmeno a dirlo il Redmi Note 7 è il vincitore a mani basse grazie ad una batteria da 4000 mAh che ci permette di ottenere una media di 6 ore di schermo attivo a differenza dello Xiaomi Mi 9 che, con i suoi 3300 mAh, ci restituisce una media di circa 4 ore e 30 minuti di schermo attivo.
Quest’ultimo, però, supporta la ricarica wireless a 20 Watt, mentre entrambi supportano la ricarica rapida Quick Charge 4.0 seppur in confezione non sia presente un alimentatore con tale tecnologia.
Conclusioni
Partiamo subito dai prezzi perché Redmi Note 7 nella variante 4/64 GB è disponibile a 199 euro, mentre Xiaomi Mi9 nella variante 6/64 GB a 449 euro. Una differenza di 250 euro giustificata dalla scelta di componenti migliori tra cui l’hardware, il display, le fotocamere e diverse altre tecnologie.
Come detto nelle rispettive recensioni, entrambi sono dispositivi che all’interno della loro fascia spiccano per l’incredibile rapporto qualità prezzo, ma quello che probabilmente ci sorprende di più è il Redmi Note 7, in quanto sotto alcuni punti di vista si avvicina molto alle performance offerte del top di gamma della casa asiatica. Tra questi è importante menzionare anche il comparto fotografico, in quanto installando una Google Camera faremo rinascere questo Redmi.
Durante il confronto mi sono reso conto di una cosa che sembrerà strana da dire, ma lo Xiaomi Mi 9 sembra comportarsi come un Redmi Note 7 potenziato e abbellito. Quindi se il vostro obiettivo è quello di avere un device super reattivo con fotocamera grandangolare, ricarica wireless e display AMOLED allora vi consiglio il Mi 9, ma se volete risparmiare e cercate il vero affare con un dispositivo incredibilmente economico, prestante, dall’ottima autonomia e con una fotocamera dal gran potenziale, allora dovete acquistare Redmi Note 7.