Sul nostro canale Youtube, qualche settimana fa, abbiamo pubblicato parecchi video provenienti dall’IFA 2018 di Berlino, dove molteplici prodotti sono stati svelati per la prima volta al grande pubblico. Tra i tanti brand presenti alla fiera c’era anche Chuwi, che ha lanciato tre nuovi dispositivi, uno dei quali è stato oggetto di un approfondito test da parte del nostro staff. Stiamo parlando del Chuwi LapBook SE, notebook della fascia low-cost del mercato che punta principalmente alla sostanza, pur mantenendo sempre un occhio di riguardo per le linee estetiche. Sarà riuscito a non deludere tutte queste attese? Scopritelo nella nostra recensione.

Recensione Chuwi LapBook SE

Unboxing

La confezione di vendita, realizzata in cartone, rivela qualche dettaglio tecnico riguardante il notebook. La dotazione è, comunque, davvero essenziale. Al suo interno troviamo:

  • Chuwi LapBook SE;
  • breve manuale d’istruzioni;
  • alimentatore da parete con presa italiana.

Design e materiali

Chuwi LapBook SE possiede una superficie esterna in alluminio satinato che presenta linee così morbide da assomigliare molto a quelle proposte da casa Apple. Le dimensioni sono abbastanza generose ed il peso, di circa 1.5 Kg, non lo rende uno dei portatili da 13 pollici più leggeri sul mercato. Dal punto di vista costruttivo, però, è solido e non presenta nessuno scricchiolio. Tra le altre cose, la parte frontale presenta il logo con LED dell’azienda che Chuwi, in questo caso, ha deciso di rendere più accattivante. Durante l’utilizzo del notebook, infatti, questa scritta s’illumina, rimanendo accesa fino al momento in cui l’utente non entra in modalità standby o spegne completamente il pc.

Chuwi Lapbook SE

Le sue dimensioni lo rendono adatto all’inserimento di un numero di porte per la connettività abbastanza generoso. Sul frame destro trova spazio, infatti, un ingresso USB 3.0, il foro mini-jack per le cuffie ed il vano per una micro SD.

Chuwi Lapbook SE

Dal lato opposto, invece, oltre ad un altro ingresso USB 3.0, sono presenti una porta di ricarica con standard proprietario, il LED di stato ed un ingresso mini HDMI.

Chuwi Lapbook SE

Nel momento in cui il notebook è aperto, si rivela la tastiera posta al suo interno. Questo elemento presenta una superficie molto ampia, andando quasi a filo con la scocca. I tasti sono abbastanza grandi, con una corsa breve e decisa, che difficilmente porterà ad errori frequenti in fase di scrittura. La plastica che ricopre i singoli componenti dovrebbe essere oleofobica, anche se dopo intense sessioni su Word qualche segno rimane impresso sui tasti. In seguito all’acquisto di questo portatile dovrete abituarvi ad un altro tipo di layout, quello americano, che richiede una certa pratica. In alternativa potrete munirvi di appositi stickers che, in parte, risolveranno la situazione.

Chuwi Lapbook SE

Il plus di questa tastiera è, oltre al buon feedback restituito in fase di scrittura, la retroilluminazione. Quest’ultima si basa su due livelli d’intensità che permettono di avere una buona esperienza anche al buio o in luoghi particolarmente cupi. La luce non è così uniforme come su altri device di fascia ben più alta, ma è un compromesso più che accettabile per un prodotto di questo tipo.

Chuwi Lapbook SE

L’intera superficie interna è realizzata in plastica e non flette particolarmente. Le dimensioni del Chuwi LapBook SE, tra l’altro, permettono di avere anche una buona base d’appoggio per i polsi, facilitando così il lavoro su questo terminale. Il touchpad centrale si caratterizza anch’esso per una buona superficie, risultando rapido e preciso in quasi tutte le occasioni. Quest’ultimo presenta anche le gestures di Windows, come il trascinamento con le tre dita che permette di muoversi rapidamente da una finestra all’altra.

Chuwi Lapbook SE

Display

Il Chuwi LapBook SE monta un display di matrice IPS da 13.3 pollici di diagonale e risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel). Presenta, inoltre, una particolare laminazione che lo rende quasi a filo con il vetro frontale, migliorando ulteriormente l’angolo di visuale. Purtroppo l’azienda non ha provveduto a ridurre maggiormente le cornici attorno ad esso, un tipo di dettaglio che in questo momento storico potrebbe fare la differenza.

Chuwi Lapbook SE

La superficie frontale non possiede un vetro anti-riflesso, a differenza di qualche altro concorrente, e questo pone qualche problema in più negli ambienti esterni. Il display è caratterizzato, inoltre, da una luminosità massima insufficiente, che peggiora ulteriormente la situazione. In definitiva, quindi, i colori sono abbastanza fedeli, tendendo leggermente verso un’eccessiva saturazione. Questi dettagli, però, si rivelano all’utente solo in luoghi chiusi e ben illuminati.

La cerniera, posta al di sotto della struttura contenente lo schermo, è stabile e permette una rotazione di circa 130°.

Hardware e prestazioni

Questo notebook presenta un chipset Intel Celeron N4100 Gemini Lake, con processo produttivo a 14 nm. Parliamo di una CPU quad-core con frequenza di clock pari a 1.1 Ghz, con turbo boost fino a 2.4 GHz. La GPU integrata è, invece, una Intel HD Graphics 600 con frequenza di base pari a 200 MHz e frequenza massima a 700 MHz, in grado di riprodurre filmati in 4K a 60 fps.

Dal punto di vista delle memorie, abbiamo una RAM LPDDR4 da 4 GB ed uno storage interno affidato a ben due componenti: troviamo un modulo eMMC da 32 GB, accompagnato da un SSD da 128 GB, che eventualmente può essere sostituito grazie all’accesso diretto posto sul retro.

Questo comparto permette di raggiungere prestazioni assolutamente in linea con il prodotto. Grazie a Windows 10 Home sarà possibile muoversi agevolmente all’interno di tutti i menù contestuali senza alcun tipo di problema. La CPU è in grado, però, di sopportare carichi di lavoro ben maggiori. Possono essere gestiti, infatti, diversi programmi in contemporanea come Chrome, con una serie di finestre già attive, Spotify, Youtube con un video in 4K in background ed anche Adobe Premiere. È bene precisare che questo tipo di test stressa la CPU in maniera pesante, garantendo il 100% delle sue prestazioni. La fluidità è leggermente compromessa, dovendo spesso attende il caricamento del video in background o la corretta riapertura di Premiere, che può impiegare qualche istante prima di tornare operativo. In questo caso, però, ho trovato più fruibile il montaggio su questo terminale piuttosto che su altri portatili testati in passato, come il Teclast F5, che può vantarsi di una RAM da 8 GB.

È chiaro che il Chuwi Lapbook SE, oltre tutte le impressioni positive, non è pensato per un videomaker o per un videogiocatore assiduo. Sebbene sullo store di Microsoft sia presente qualche titolo accattivante, la macchina non permette di fornire elevate prestazioni. Potrete dilettarvi abbastanza bene solo con qualche titolo derivante dalla piattaforma Android, come Modern Combat Versus. Per ulteriori delucidazioni sulle reali prestazioni del notebook, qui sotto trovate tutti i benchmark.

Durante lo stress test le temperature della CPU non hanno mai raggiunto valori elevati, rimanendo su una media di circa 70°. Nella maggior parte dei casi, infatti, è possibile avvertire un leggero tepore nella parte sinistra della tastiera, senza che la superficie esterna si scaldi eccessivamente. I picchi più elevati, comunque, li ho raggiunti con lo streaming video, collegando il notebook ad una TV per mezzo della porta mini HDMI. In quest’ultimo caso il tepore ha lasciato spazio a temperature leggermente più elevate, con il device che non ha mai toccato livelli preoccupanti.

Connettività, audio e fotocamera

Riguardo la connettività, il Chuwi Lapbook SE si dota di un modulo Wi-Fi ac Dual Band che permette di navigare abbastanza agevolmente anche nei punti più critici della casa, dove solitamente tutti i device faticano a garantire una buona connessione. In qualche occasione il sistema di rilevazione delle reti ha smesso completamente di funzionare, non permettendomi di visualizzare più nessun modem nelle vicinanze. Questo particolare problema si è palesato saltuariamente alla riaccensione dello schermo, dopo una fase di standby. E’ presente anche il Bluetooth 4.0 che funziona perfettamente.

Tralasciando questa incertezza, il notebook è dotato anche di un sistema audio che fa riferimento ad un unico speaker. Le feritoie che facilitano il passaggio dei suoni sono poste, però, in un punto poco pratico. Queste si trovano, infatti, dietro la cerniera che tiene in piedi il display, un punto nel quale è difficile raggiungere in maniera ottimale lo spettatore. La qualità, comunque, è quasi sufficiente, con una totale assenza dei bassi. In ambienti esterni, a causa di questi difetti, è consigliabile l’utilizzo di un paio di auricolari.

Chuwi Lapbook SE

Lungo la cornice superiore, posta centralmente, troviamo la webcam da 2 mega-pixel. La qualità espressa da questo elemento è mediocre ma valida per qualsiasi tipo di videochat, come Skype. L’audio catturato dal notebook, inoltre, è discreto.

Chuwi Lapbook SE

Autonomia

Il Chuwi LapBook SE monta una batteria da 5000 mAh. Utilizzando il dispositivo principalmente per la scrittura, con qualche video su Youtube ed una leggera fase di gaming, ho raggiunto più di 8 ore di utilizzo continuo, senza che abbia mai utilizzato la modalità standby. La luminosità è stata impostata su 50% durante tutte le 8 ore, dato che in ambienti interni questa è più che soddisfacente. Con un utilizzo meno stressante sarà possibile superare tranquillamente la giornata di lavoro, sfruttando il terminale anche per parte della giornata successiva.

La ricarica avviene in poco più di 3 ore e 40 minuti. L’alimentatore in confezione presenta un output a 12V 2A, e le sue dimensioni non sono così contenute.

Conclusioni

Questo notebook è uno dei migliori prodotti di cui uno studente universitario potrebbe avere bisogno. Con un utilizzo scolastico, infatti, si possono ottenere grandi risultati in termini di prestazioni ed affidabilità. La tastiera di grandi dimensioni regala un ottimo feedback in fase di scrittura, per mezzo di una corsa decisa che diminuisce le possibilità di errore. Le uniche criticità sono rappresentate dalla mancanza di una porta di ricarica di tipo USB, che avrebbe reso più facili le operazioni di ricarica, ed il peso poco contenuto che sulle spalle si fa sentire.

RASSEGNA PANORAMICA
Design e Materiali
Display
Hardware
Performance
Sensoristica
Software
Fotocamera
Audio e Connettività
Autonomia
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Luca Armentano
Fin dalla tenera età coltivo la passione per tutto il mondo dell'elettronica, in particolar modo per quella che circonda i microprocessori. Da circa 3 anni la mia passione per gli smartphone ha preso forma e si è evoluta, sentendo sempre più il bisogno di condividerla con il maggior numero di persone possibili. Se mi si presenta davanti agli occhi un terminale con uno schermo? Devo provarlo!
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