Nonostante il panorama dei tablet Android sia in crisi da diversi anni, Chuwi Hi9 Pro ha deciso di porre fiducia in questo sistema operativo puntando l’attenzione nel gaming, con la presenza e l’arrivo di titoli videoludici molto interessanti, in primis PUBG e Fortnite. Come se la sarà cavata? Scopritelo nella nostra recensione.
Recensione Chuwi Hi9 Pro
Unboxing
All’interno della confezione troviamo la seguente dotazione:
- Chuwi Hi9 Pro;
- caricatore EU da 5V 2A;
- cavo USB / USB Type-C;
- spilletta per lo slot SIM;
- manualistica.
Design e qualità costruttiva
Esteticamente questo Chuwi Hi9 Pro si presenta con delle linee classiche, piacevoli ed una bella colorazione nera opaca, con il dettaglio rosso sul tasto Power, l’unico aspetto a richiamare il mondo del gaming. Le dimensioni sono 217.4 x 128.9 x 7.9 mm ed il peso di 384 g ma grazie ai bordi stondati si tiene abbastanza bene in mano.
Il problema è la qualità costruttiva: la struttura scricchiola frequentemente anche senza applicare forti pressioni ed è un aspetto da considerare in ottica di longevità del terminale. La scelta di risparmiare nella costruzione si vede anche dalla quantità di impronte e macchie che restano impresse sia sul vetro sia sul retro del dispositivo.
Display
Il display è senza dubbio uno degli aspetti migliori di questo tablet: è un 8.4 pollici, la tecnologia è IPS ma di ottima qualità: i colori non sono sbiaditi, buoni neri ed angoli di visione, così come l’omogeneità della luminosità. Inoltre, la risoluzione è di ben 2560 x 1600 pixel con una densità di 352 PPI. Discreta la visione all’aperto, anche se a peggiorare la situazione c’è il vetro un po’ troppo riflettente.
Hardware e software
Se si definisce tablet da gaming un buon hardware non può mancare. A bordo è presente una vecchia conoscenza, ovvero il MediaTek Helio X20 (anche se CPU-Z mi ha rilevato il SoC x23 MT6797D). Il chipset a 20 nm include una CPU deca-core con frequenza massima di 2.31 GHz. Un processore prestante che, assieme ai 3 GB di RAM LPDDR3 e alla GPU ARM Mali-T880 MP4, rende il tablet reattivo e sfruttabile in ambito gaming. È inoltre possibile inserire una espansione di memoria microSD per espandere i non troppo capienti 32 GB a disposizione.
Purtroppo, però, quando si fa un utilizzo leggero lavora solamente un core ad alta frequenza invece che quelli a basso regime, portando ad una scarica piuttosto veloce quando è in stand-by. Le temperature inoltre sono abbastanza elevate: 60° C con utilizzo normalizzato, 70° C nel gaming e negli stress test quasi 90° C (temperature registrate con 25°C esterni ). Il software è Android 8.0 Oreo, piacevolmente stock e cosa rara su dispositivi economici.
Gaming
Il tablet, come riportato sul sito ufficiale, è incentrato nel gaming e come tale non delude, pur non avendo un hardware al top. I caricamenti non sono tra i più veloci, con Real Racing che impiega circa 30 secondi ad avviarsi mentre PUBG qualche secondo di più. L’importante è l’esperienza di gioco, risultata positiva: discreto il frame rate anche in scene più complesse senza cali drastici, anche impostando una buona qualità di gioco. I comandi sono risultati reattivi, non ci sono lag o impuntamenti anche in sessioni prolungate. Alla fine Chuwi mantiene la parola, offrendo un prodotto valido in relazione al prezzo per sfruttare tutti i titoli Android.
Qualità foto/video
Il comparto fotografico di un tablet è generalmente uno degli aspetti negativi, soprattutto quando si parla di prodotti economici. Ed infatti questo Chuwi Hi9 Pro non rivela grosse sorprese. Le fotocamere sono rispettivamente da 8 e 5 mega-pixel: gli scatti risultano molto rumorosi, mossi e per ottenere un risultato discreto bisogna prestare particolare attenzione. Le cose non cambiano chiaramente per i video 1080p, sia per la fotocamera posteriore che quella anteriore, con una qualità che resta appena sufficiente.
Connettività e audio
Caratteristica interessante per questo tablet è la connettività in 4G LTE tramite Nano SIM. Non sono stati riscontrati problemi in tal senso, con un segnale affidabile e sempre presente e che rende possibile giocare online anche fuori casa. C’è naturalmente il Wi-Fi ac e non manca il Bluetooth 4.1. Come porte è presente la USB Type-C e c’è l’ingresso mini-jack, spesso fondamentale nel gaming, anche se l’audio non è tra i migliori. Idem per lo speaker posteriore, collocato in una posizione dove spesso si appoggiano le mani. Risulta comunque con un volume accettabile ma privo di bassi e di corposità.
Autonomia
Dopo le considerazioni fatte sul processore e una batteria da soli 5000 mAh per un tablet, i risultati non sono sorprendenti. Nel gaming si raggiungono all’incirca le 2 ore e mezzo con luminosità massima, in un contesto normale svolto con internet e social si arriva a fine giornata ma da un tablet io pretendo molto di più. La ricarica avviene con un alimentatore 5V 2A in circa 1 ora e mezza.
Conclusioni
In un periodo in cui i tablet Android sono poco accattivanti, nemmeno questo Chuwi riesce a coinvolgere. Le prestazioni ci sono, il display è bello, viene mantenuta la promessa di offrire un prodotto economico adatto al gaming ma per i limiti del sistema operativo, per rendere l’offerta interessante, questo tablet non offre abbastanza. La struttura scricchiola, l’autonomia non è delle migliori e quindi a quel punto si pensa che uno smartphone possa bastare. Se però volete assolutamente un tablet Android per giocare spendendo poco, allora può essere una valida alternativa. Lo trovate online ad un prezzo che si aggira sui 120€.
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