Quando si parla di tablet si tende spesso a fare un po’ di confusione, questo perché siamo in presenza di un prodotto che, da una parte, non può essere identificato come un semplice smartphone con uno schermo più grande e, dall’altro lato, non può neanche essere considerato come una specie di computer da usare in mobilità. E’ difficile, quindi, posizionarlo in una fascia di mercato ben precisa.
I produttori hanno quasi totalmente abbandonato lo sviluppo di questa tipologia di prodotti, eccezion fatta per Apple che punta molto in questo settore. Ma nel panorama Android qualche competitor sente di poter offrire ancora qualcosa d’interessante al proprio pubblico, e tra questi spicca sicuramente Huawei. Quest’ultima ha recentemente presentato, infatti, due nuovi prodotti: il MediaPad T5 10 ed il MediaPad M5 Lite 10. Del secondo ne parleremo in maniera approfondita in questa recensione completa.
Recensione Huawei MediaPad M5 Lite 10 | Pensato per tutta la famiglia!
Unboxing
La confezione di vendita si presenta con uno stile frontale abbastanza minimale. All’interno di essa troviamo:
- Huawei MediaPad M5 Lite 10;
- cavo USB Type-C;
- alimentatore da parete, con tecnologia Quick Charge;
- breve manuale d’istruzioni;
- spilletta per lo slot SIM.
Design e materiali
Le dimensioni di MediaPad M5 Lite 10 sono 162,2 x 243,4 x 7,7 mm di spessore, proponendo un peso di 475 grammi. I numeri ben rappresentano il comfort restituito da questo tablet, che nell’utilizzo quotidiano è piacevole da tenere tra le mani, senza accusare mai troppa difficoltà. La scocca posteriore è realizzata totalmente in alluminio ed è interrotta da un’unica banda in plastica per le antenne, posizionata nella parte superiore. All’interno di essa sono scolpiti i fori che fanno spazio ai due dei quattro speaker totali, presenti su questo tablet. Oltre al nome dell’azienda, posteriormente spicca una fotocamera da 8 mega-pixel, che sporge di un buon millimetro rispetto al profilo della scocca.
Non essendo un prodotto votato al comparto fotografico era possibile ridurre drasticamente queste misure, rinunciando magari ad un sensore migliore, così da portare tutte le componenti hardware a filo ed evitare questo fastidioso scalino.
La colorazione in nostro possesso (Oro) non è quella che effettivamente verrà venduta sul nostro territorio, dove potremo trovare esclusivamente lo Space Grey. Ma per quanto riguarda il resto delle componenti, non ci saranno altre sorprese. Il lato sinistro offre, infatti, i tasti del bilanciere del volume e di accensione/spegnimento, mentre dalla parte opposta trova spazio lo slot SIM, l’ingresso USB Type-C ed il foro mini jack per le cuffie. In basso sono presenti gli altri due speaker di sistema, che fanno il paio con quelli superiori.
Frontalmente non mancano i sensori di prossimità e luminosità, così come la fotocamera ed un led di notifica RGB. Sotto al display troviamo, invece, un tasto soft touch che permette di sfruttare diverse gesture, eliminando così i tasti a schermo, integrando perfino un sensore biometrico. Quest’ultimo è abbastanza veloce e preciso nello sblocco del device, riconoscendo la nostra impronta circa 9 volte su 10. A proposito di quest’ultimo è necessario specificare come sia leggermente curvo lungo il perimetro, perdendosi sotto un piccolo bordo in plastica che divide lo schermo dalla scocca in alluminio.
Il trattamento oleofobico di entrambe le superfici, anteriore e posteriore, è discreto ma non eccezionale.
Display
Su questo MediaPad M5 Lite 10 troviamo un pannello LCD IPS da ben 10.1 pollici di diagonale e 224 PPI, con risoluzione pari a 1920 x 1200 pixel. E’ un piacere assoluto godere di tutti i contenuti multimediali su questa piattaforma, che presenta ugualmente qualche difetto tecnico. Passando da un colore all’altro della nostra tavolozza di test è possibile notare dei problemi con i bianchi, che virano su tonalità arcobaleno già ad esigue inclinazioni del tablet, e con i neri che sono assolutamente poco profondi, tendendo al grigio. In generale, comunque, i colori vengono riprodotti abbastanza fedelmente, proponendo una saturazione leggermente troppo marcata.
In ambienti esterni si soffre particolarmente il riflesso del vetro frontale, che sotto la luce del sole è praticamente illeggibile. Il sensore di luminosità è veloce nella sua risposta ma tende ad offrire un range poco ampio, illuminando in maniera poco esaustiva il display nelle condizioni più critiche.
Il pannello touch si è dimostrato, invece, reattivo e qualitativamente adatto ad un prodotto di questo tipo, non mostrando mai particolari impuntamenti o incertezze. In tutte le fasi di scrittura in cui l’ho testato non ho registrato nessuna criticità, sebbene una tastiera esterna rimanga la soluzione più comoda su un prodotto di questo tipo. Utilizzarlo con due mani, durante la scrittura di un testo, è molto complicato. Anche posizionandolo su un apposito supporto risulta difficile procedere speditamente nella scrittura.
Hardware e software
A bordo di questo dispositivo troviamo un HiSilicon Kirin 659, lo stesso processore presente, ad esempio, su Huawei P20 Lite. Siamo in presenza, quindi, di una CPU octa-core con 4 core ARM Cortex-A53 da 2.36 GHz e 4 core ARM Cortex-A53 da 1.7 GHz.
Questa potenza è più che sufficiente per far girare fluidamente la EMUI 8.0, basata su Android Oreo 8.0, con patch di sicurezza aggiornate al 5 maggio 2018. La personalizzazione non differisce quasi per nulla da quella proposta sugli smartphone della stessa azienda, e questa forse è la sua più grave mancanza. L’ottimizzazione non è, infatti, ancora degna di nota, sia per quanto riguarda la velocità di alcune animazioni, sia per quanto concerne la visualizzazione di certi menù che sono chiaramente una mera trasposizione su grande schermo di ciò che possiamo trovare su Huawei P20 ed affini.
La velocità di apertura delle applicazioni è abbastanza buona, così come la navigazione all’interno delle stesse, che offre una fluidità assolutamente sufficiente. I 3 GB di RAM a disposizione aiutano notevolmente il compito della CPU nel gestire più app contemporaneamente, non andando quasi mai in crisi. Anche i programmi più pesanti sono gestiti molto bene, seppur la scarsa fluidità nel passaggio tra un’app e l’altra sia cronica.
Il device si caratterizza per la presenza di una GPU Mali-T830 MP2 che permette di godere di tutti i titoli presenti sul Play Store, con un buon rendimento in termini di qualità e potenza. Su PUBG i dettagli vengono impostati automaticamente al minimo ma questo perché si vuole preservare l’esperienza generale del titolo, in termini di maggior fluidità. Nonostante questo il frame-rate risulta comunque basso e non del tutto soddisfacente. Su altri giochi, come Real Racing 3, non si avvertono particolari cali di frame, pur rimanendo su dettagli minimi.
Internamente troviamo, poi, 32 GB di memoria che permettono di immagazzinare parecchi contenuti multimediali. Lo storage può essere ulteriormente ampliato grazie all’espansione di memoria offerta dallo slot SIM, che contiene contemporaneamente una nano SIM ed una micro SD.
App dedicate
Huawei ha provato, comunque, ad ampliare il proprio pubblico di riferimento, rivolgendosi a tutta la famiglia. Su questo MediaPad M5 Lite porta, infatti, alcune applicazioni nuove, rivolte a diverse fasce d’età ed interessi. Le prime due di cui parliamo sono pensate in accoppiata ad un altro strumento, non ancora disponibile: la nuova Huawei M-Pen Lite, che permette di sfruttare il tablet con i suoi 2048 livelli di pressione.
Nebo è rivolta ai disegnatori e a chiunque abbia bisogno di registrare sul tablet qualche appunto. Ne abbiamo avuto un assaggio in fase di presentazione e sembra essere un buon prodotto, ma ci riserviamo di poterla provare magari in futuro per darne un giudizio più autentico.
My Script Calculator è, invece, un convertitore digitale di funzioni aritmetiche. Sono presenti una vasta serie di operatori e costanti che permettono di svolgere alcune tra le più complicate operazioni. Anche senza l’utilizzo di una penna capacitiva è possibile fruire di questa applicazione, che funziona molto bene ed è precisa nella rilevazione del tocco.
Le novità, però, non finiscono qui. Huawei ha pensato, infatti, di rendere il proprio tablet ancora più smart, indirizzando i propri sforzi verso la realizzazione di due app particolari, rivolte ai bambini più piccoli.
- Kids Corner: il tablet, attivando questa applicazione, propone un ambiente nuovo, con un’interfaccia diversa ed una differente impostazione concettuale. Sono presenti alcune particolari app, pensate per un pubblico infantile, che rivolgono la loro attenzione all’apprendimento del bimbo. In termini di sicurezza è tutto gestito dal genitore, che attraverso un sistema di password e controlli, gestisce completamente ogni aspetto del tablet. E’ possibile, infatti, impostare le fasce orarie entro il quale utilizzare il prodotto, modificare la fascia d’età a cui è rivolto l’apparecchio, accedere alla lista delle applicazioni esterne che è possibile integrare in questa interfaccia, e tanto altro ancora;
- Classe Mostro: questa app, compresa in Kids Corner, è un enorme contenitore di ulteriori programmi, scaricabili direttamente sul tablet, che permettono di escludere qualsiasi tipo di pericolo derivante dall’accesso al Google Play Store. Sono presenti varie categorie, tra cui Giochi, Audio, Libri e Video, tutti votati all’apprendimento del bambino. In quanto a sicurezza, nel caso in cui il volto davanti lo schermo sia troppo vicino alla minima distanza consentita, scatterà un alert che intimerà al soggetto di allontanarsi, o di illuminare la stanza attorno a sé nel momento in cui si registri una condizione di buio totale.
Qualità fotografica
L’interfaccia della fotocamera è ricca tanto quanto quella presente, di default, sulla EMUI. Questo è un aspetto che può far solo piacere, sebbene questo MediaPad M5 Lite non sia votato alla fotografia. Il sensore posteriore è un’unità da 8 mega-pixel, con apertura f/2.0, coadiuvato da un buon autofocus digitale. Gli scatti risultano, in ogni caso, solo sufficienti per un device di questo tipo, che non fa della cura dei dettagli e della definizione dell’immagine il proprio motto. Le stesse considerazioni valgono anche per il sensore anteriore da 8 mega-pixel, con apertura f/2.2, che presenta anche una modalità Portrait che, però, è abbastanza deludente. La presenza di questi moduli è pensata più che altro per le videochiamate, via Skype ad esempio, dove la qualità è un fattore pur sempre marginale.
Connettività
Media Pad M5 Lite 10 è dotato di un modulo Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac (2.4 GHz, 5 GHz) o, alternativamente, di una connessione dati LTE. In entrambi i casi ho potuto constatare una ricezione ottima: l’antenna Wi-Fi di questo tablet riesce a prendere il segnale anche in zone della casa generalmente più ostiche ed il 4G di Fastweb si comporta ugualmente bene, permettendoci di navigare tranquillamente anche in mobilità.
In questo caso le applicazioni non sono ancora ben ottimizzate però. Ho tentato di utilizzare, infatti, una mezza giornata questo dispositivo con la mia SIM principale, sfruttando tutte le applicazioni che di solito utilizzo con il mio smartphone. Su Telegram e Whatsapp, ad esempio, non dobbiamo passare la mano sul sensore di prossimità durante la riproduzione di un contenuto audio, pena lo sfarfallamento del display e della traccia sonora, che presenta molte interferenze.
Sono presenti anche altri piccoli bug che ne pregiudicano leggermente l’esperienza quotidiana in questo senso. Ma in assoluto troviamo anche il Bluetooth 4.2, che si è rivelato ottimo, ed i moduli GPS /A-GPS/GLONASS che rendono il fix del segnale molto veloce.
Audio
Il tablet è stato ingegnerizzato, anche in questo caso, in collaborazione con Harman/Kardon, che ha contribuito ad ottimizzare la resa dei quattro speaker presenti su questo dispositivo, proponendo una qualità impareggiabile in questo ambito. La resa dei bassi, infatti, è finalmente degna di nota e la potenza espressa durante l’ascolto di un qualsiasi contenuto audio è quasi stupefacente per un prodotto di questo tipo. Il suono tende ad espandersi all’interno della scocca in alluminio, fungendo quasi da cassa di risonanza e facendo vibrare fortemente l’intera struttura.
E tale dettaglio contribuisce a rendere l’esperienza multimediale davvero unica sotto questo aspetto, godendo della visione di film e serie tv, o più semplicemente di un video su Youtube, con un suono pulito ed avvolgente.
Autonomia
La batteria a bordo di MediaPad M5 Lite 10 è un’unità da ben 7500 mAh. Questo rappresenta sicuramente uno dei punti più lieti di questo device, perché pur stressandolo con un paio di ore di gioco e qualche puntata di una serie tv in streaming, ho superato le 8 ore e mezza di schermo attivo, su un utilizzo totale di circa 13 ore. Anche sotto connessione dati, per circa mezza giornata, non ha deluso le attese, fermandosi a 7 ore e mezza di schermo attivo su un utilizzo totale di 12 ore. Il device non scalda praticamente mai, rimanendo leggermente tiepido solo nelle fasi di maggiore stress, principalmente durante la visualizzazione di film o nel bel mezzo di una sessione di gaming.
L’alimentatore dotato di Quick Charge, con uscita a 5V/2A o 9V/2A, permette di ricaricare dal 10 al 100% in circa due ore e mezza, con schermo accesso. Questo è un vantaggio notevole in termini di tempo, potendo contare su un sistema di rigenerazione molto rapido.
N.B.gli screen relativi l’autonomia sono andati persi in seguito ad un reset del tablet, dovuto al malfunzionamento delle applicazioni di cui abbiamo parlato sopra, che comunque non ha risolto il problema. Rimangono fedeli le parole espresse a favore di questo comparto, grazie al quale ho potuto raggiungere 8 ore di schermo attivo pur con 4 ore di visione multimediale e 2 ore e mezza di gaming.
Conclusioni
La versione in nostro possesso (Wi-Fi + LTE) viene proposta a 349.90 euro, mentre quella che vi permette di sfruttare solo la connessione Wi-Fi costa 299.90 euro. Entrambe arriveranno sul mercato italiano per fine agosto.
La vera domanda è se valga davvero la pena spendere una cifra di questo tipo per portarsi a casa questo prodotto.
E la risposta non è così semplice, nonostante il mercato dei tablet Android non sia poi più così florido. A parte qualche produttore cinese sono poche le grandi aziende che investono ancora con vigore in questo settore. Il MediaPad M5 Lite 10 non eccelle, però, in nessuna delle sue caratteristiche, presentando più o meno sempre gli stessi problemi della maggior parte dei prodotti concorrenti: scarsa ottimizzazione del software e poca personalizzazione dell’interfaccia dedicata. Resta interessante l’implementazione della Pen e la suite software corredata.
I tablet Android, purtroppo, faticano ancora a trovare una propria dimensione in seguito ad una serie di motivi che ora non approfondiamo. E’ molto interessante, comunque, il fatto che in Huawei abbiano pensato di rivolgersi ad un pubblico più ampio possibile, puntando principalmente sulle famiglie.