Samsung presenta One Shot Challenge: scattare meno foto grazie a Galaxy AI, per più momenti di vivere

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Crediti: Samsung

Nell’era della fotografia digitale, il nostro rapporto con l’atto di scattare foto è diventato complesso. Una ricerca commissionata da Samsung ha messo in luce il cosiddetto “dilemma fotografico“: l’ansia di ottenere lo scatto perfetto porta gli utenti a perdere il momento che stanno vivendo, una distrazione che spesso si trasforma in rimpianto.

Per affrontare questa sfida, Samsung Electronics ha lanciato, in concomitanza con l’avvicinarsi delle festività, l’iniziativa One Shot Challenge. La campagna mira a incoraggiare gli utenti a godersi l’attimo e a scattare di meno, grazie alla capacità della Galaxy AI e della funzione Modifica Generativa, di perfezionare qualsiasi immagine con un unico scatto.

Galaxy AI, One Shot Challenge e il dilemma fotografico: quando la ricerca dello scatto perfetto distrae

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I dati della ricerca Samsung confermano che la pressione di ottenere “la foto perfetta” è un fenomeno molto diffuso, sentito dall’83% degli intervistati. Questa esigenza nasce dal desiderio di conservare ricordi duraturi (81%), ma anche dalla necessità di ottenere engagement sui social media e mantenere un proprio stile estetico (39%).

Il risultato pratico di questa ansia è la dispersione: in media, gli utenti scattano sei foto della stessa scena, mentre solo un minuscolo 4% si limita a un singolo scatto.

Questa abitudine comporta un costo in termini di esperienza: l’82% degli italiani intervistati ammette di distrarsi mentre scatta, finendo per non godersi l’istante importante. Più della metà degli intervistati (56%) ha riferito di aver perso momenti significativi durante visite a luoghi iconici o in vacanza, ma il problema si estende a concerti (32%), riunioni familiari (20%) e festività invernali come il Natale (15%).

A peggiorare il quadro, quasi un terzo degli intervistati (27%) non ha mai rivisto oltre la metà della propria galleria fotografica, accumulando immagini mai apprezzate.

La soluzione di Samsung: modifica generativa e AI in post-produzione

La One Shot Challenge propone un cambio di paradigma: catturare il ricordo e lasciare che l’intelligenza artificiale si occupi della perfezione in seguito. Otto intervistati su dieci (85%) notano infatti elementi indesiderati nelle loro foto, come i photobomber (42%), oggetti fuori posto (38%) o ombre e riflessi indesiderati (30%).

Per dimostrare l’efficacia di questa filosofia, Samsung ha collaborato con il celebre fotografo Tom Craig, che ha utilizzato la Modifica Generativa su un Galaxy Z Fold 7 nelle strade affollate di Londra.

Craig ha mostrato come sia facile eliminare il traffico da Piccadilly Circus o utilizzare Galaxy AI per completare gli elementi mancanti nell’immagine. Come ha sottolineato l’artista, è frustrante quando un elemento indesiderato rovina uno scatto, ma con l’AI non si deve rischiare di perdere l’attimo rincorrendo lo scatto perfetto, sapendo che Modifica Generativa può perfezionare l’immagine in un secondo momento.

Paolo Bagnoli, MX Marketing Director di Samsung Electronics Italia, ha ribadito che la sfida incoraggia a vivere l’attimo concentrandosi sull’esperienza, sapendo che Galaxy AI garantirà che ogni foto possa essere migliorata.

La One Shot Challenge di Samsung, supportata dalla potenza di Galaxy AI, non è semplicemente una campagna di marketing, ma un invito pratico a recuperare la gioia di vivere i momenti importanti senza la costante distrazione del telefono. Affidandosi alla Modifica Generativa, gli utenti possono evitare la pressione dei molteplici scatti e concentrarsi sull’esperienza, sapendo che l’intelligenza artificiale si occuperà di correggere retroattivamente quei difetti comuni come oggetti indesiderati o photobomber.