Secondo le più recenti indiscrezioni, il processore Exynos 2600 di Samsung, atteso sui futuri Galaxy S26, mostrerebbe punteggi benchmark in single-core quasi identici a quelli del chip M5 di Apple, segnando un potenziale punto di svolta per il mercato degli smartphone.
Un chip per smartphone potente quanto quello di un PC, o è il contrario?
Una serie di report e presunte fughe di notizie sta scuotendo le fondamenta del settore dei semiconduttori: il prossimo processore di punta di Samsung, l’Exynos 2600, potrebbe offrire prestazioni in single-core paragonabili a quelle dei processori per laptop di ultima generazione di Apple. Se confermati, questi dati segnerebbero non solo un ritorno trionfale per la divisione Exynos, ma anche un grande salto in avanti per l’intera linea Galaxy S.
Il cuore di questa notizia sensazionale risiede in una presunta immagine di un test fatto con Geekbench 6, che attribuisce all’Exynos 2600 un punteggio di 4.217 in single-core e 13.482 in multi-core.
Il dato del single-core è ciò che fa notizia: si posiziona in modo quasi identico al punteggio per il chip Apple M5 (circa 4.260 punti), il SoC che anima i più recenti MacBook. Storicamente, Apple ha dominato in modo incontrastato le prestazioni single-core, un parametro fondamentale per la reattività generale del sistema.
Resta da notare che, anche secondo queste indiscrezioni, il chip M5 di Apple manterrebbe un vantaggio sostanziale nelle prestazioni multi-core (17.862 punti, circa il 32% in più rispetto all’Exynos).
Tuttavia, è indispensabile procedere con cautela. Come sottolineato dalla fonte, questi numeri strabilianti non sono attualmente reperibili nel database ufficiale di Geekbench. Ciò significa che i risultati potrebbero essere stati rimossi, essere frutto di una falsificazione o che il test potrebbe non essere mai avvenuto nelle condizioni dichiarate.
Se la veridicità di questi benchmark fosse confermata, l’Exynos 2600 non si limiterebbe a sfidare Apple. Surclasserebbe nettamente anche il suo diretto concorrente nel mondo Android, il nuovo e fiammante Qualcomm Snapdragon 8 Elite Gen 5, i cui punteggi si aggirano attorno ai volari di 2.800 in single-core e 9.500 in multi-core. Questo rappresenterebbe un capovolgimento di fronte epocale, dato che per anni gli Exynos hanno faticato a tenere il passo con le controparti di Qualcomm.
La vittoria di Samsung Foundry
Alla base di questa potenziale rivoluzione c’è la tecnologia produttiva. L’Exynos 2600 dovrebbe essere il primo chipset per smartphone ad essere prodotto da Samsung Foundry utilizzando il suo processo produttivo a 2nm. Questo nodo avanzato impiegherebbe transistor GAA (Gate-All-Around), progettati per prevenire le fughe di corrente e migliorare significativamente l’efficienza energeticae la potenza di calcolo.
Le specifiche trapelate descrivono una CPU deca-core (10 core) con un cluster 1 + 3 + 6. Il Prime Core raggiungerebbe l’impressionante clock di 4,20GHz, affiancato da tre core ad alte prestazioni a 3,56GHz e sei core di efficienza a 2,76GHz.
Questa ritrovata potenza sta apparentemente cambiando anche le strategie interne di Samsung. Voci di corridoio suggeriscono che non solo i modelli base Galaxy S26 e S26+ utilizzeranno l’Exynos 2600 nella maggior parte dei mercati, ma anche il modello di punta, il Galaxy S26 Ultra, potrebbe adottare il chip Exynos in Europa e Corea del Sud. Negli ultimi anni, il modello Ultra era quasi esclusivamente riservato allo Snapdragon, considerato più affidabile e performante.
Questo scenario rappresenta una rivincita straordinaria per Samsung. Tra il 2019 e il 2020, l’azienda fu costretta a chiudere il suo team di sviluppo di core personalizzati “Mongoose” a causa delle prestazioni deludenti. Inoltre, i problemi di rendimento (yield) di Samsung Foundry avevano spinto clienti chiave, come Qualcomm, a spostare la produzione dei loro chip di punta verso la rivale TSMC.
Il successo del nodo a 2nm e dell’Exynos 2600 non solo farebbe risparmiare a Samsung centinaia di milioni di dollari (evitando l’acquisto massiccio di chip Snapdragon), ma rilancerebbe la sua fonderia come concorrente credibile di TSMC.
