Ci sono smartphone che seguono il sentiero battuto, e altri che provano a tracciarne uno nuovo. Il Realme P3 5Gappartiene con orgoglio a questa seconda categoria. Al primo sguardo alla sua scheda tecnica, è impossibile non fermarsi un attimo a riflettere. Realme ha messo in campo uno dei primi smartphone dotati di Snapdragon 6 Gen 4 con cui però, almeno secondo il brand, sarà possibile giocare senza troppe limitazioni.
Dopo averlo usato intensamente, posso dirvi che questa non è una scommessa azzardata, ma una visione chiara e precisa del futuro del mercato. E per molti, potrebbe essere la risposta che stavano aspettando.
Recensione Realme P3 5G
Design
Il design è sobrio e funzionale, il policarbonato di qualità offre un’ottima sensazione al tatto e il sensore d’impronte integrato nel display è sempre veloce e affidabile. Partiamo dal materiale: la scocca è interamente realizzata in un policarbonato che, bisogna ammetterlo, è di ottima fattura. La sensazione al tatto è molto distante da quella “plastica economica” che a volte si trova su dispositivi di questa fascia. La back cover della nostra colorazione “Starlight Green” ha una finitura satinata, quasi vellutata, che compie due piccoli miracoli: è praticamente immune alle impronte digitali, restando sempre pulita, e offre un grip eccezionale. È una scelta che privilegia l’uso quotidiano, e personalmente la apprezzo sempre di più. La tonalità stessa non è un verte “piatto” ma, a seconda di come viene colpito dalla luce, vira verso altre sfumature di colore.
Realme, come quasi tutti i produttori oggi, sposa la tendenza dei bordi piatti, ma lo fa con intelligenza. Gli spigoli del frame non sono vivi, non “tagliano” il palmo della mano come accade su alcuni competitor. C’è una micro-smussatura, quasi impercettibile alla vista ma molto piacevole al tatto, sia intorno al display che alla back cover. Questo piccolo dettaglio migliora il comfort in modo esponenziale durante l’uso prolungato.
Molto bene la distribuzione del peso, che è di 188 grammi. In sostanza è uno di quei telefoni che, una volta presi in mano, sembrano più leggeri di quanto dichiarato sulla carta anche grazie al bilanciamento dei pesi interni che “sbilanciano” il dispositivo verso la parte alta.
I tasti fisici, tutti sul lato destro, hanno una corsa breve, un “click” secco, deciso e per nulla “gommoso”. Sono posizionati all’altezza giusta, facilmente raggiungibili anche da chi non ha mani grandi. Il modulo fotografico è un rettangolo di vetro che sporge il giusto, senza creare un “gradino” fastidioso: una volta inserita la cover in silicone presente in confezione, la sporgenza viene annullata completamente, rendendo il telefono perfettamente stabile quando lo si appoggia su un tavolo.
Chiude il quadro la certificazione IP66/IP68/IP69.
Display
Uno dei cavalli di battaglia di questo Realme P3 è senza dubbio il suo display. Parliamo di un pannello AMOLED da 6.67 pollici con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel) e, soprattutto, un refresh rate a 120Hz. La qualità è davvero notevole per la fascia di prezzo. I colori sono vividi, brillanti, con quel contrasto assoluto tipico della tecnologia OLED che fa godere appieno di qualsiasi contenuto multimediale. La luminosità massima dichiarata è di 2000 nits di picco, e devo dire che la visibilità sotto la luce diretta del sole è più che buona; non ho mai avuto problemi a leggere notifiche o a scattare foto in una giornata di sole estivo.
Il software permette di scegliere tra la frequenza standard a 60Hz (per risparmiare batteria), quella a 120Hz o una modalità automatica che adatta il refresh rate in base al contenuto, che è quella che ho usato per la maggior parte del tempo e che funziona piuttosto bene.
Le cornici non sono da record, ma sono ben ottimizzate su tre lati, mentre il “mento” inferiore rimane leggermente più pronunciato, un classico di questa categoria. Ottimo anche il trattamento oleofobico: il display non si riempie di ditate troppo facilmente e si pulisce con un gesto. Insomma, sul display c’è poco da criticare: è un’unità che fino a un paio di anni fa avremmo trovato solo su top di gamma e che oggi, per fortuna, è alla portata di tutti. Promosso a pieni voti.
Hardware e prestazioni
In quanto ad hardware e prestazioni, il dispositivo è animato da uno Snapdragon 6 Gen 4 ed arriva in italia disponibile in tagli da 8/256GB e 12/512GB (con la RAM virtuale si arriva fino a 24GB) e, ve lo dico subito, nell’uso quotidiano, il Realme P3 è davvero molto reattivo. Le app si aprono molto velocemente, il multitasking è istantaneo. Certo, quando si chiede al processore uno sforzo puramente computazionale, come un rendering video complesso, di certo non si potranno avere le prestazioni di un top di gamma, ma anche con i giochi le prestazioni sono davvero interessanti.
Giochi come Free Fire e Mobile Legends: Bang Bang girano con una fluidità impeccabile, mantenendo rispettivamente 120 e 90 frame al secondo senza incertezze. Il segreto non è solo la potenza bruta, ma soprattutto un’efficace dissipazione del calore. Il dispositivo è equipaggiato con la più ampia camera di vapore della categoria (6.050 mm²), supportata da un telaio in alluminio e un design interno che smaltisce il calore in modo efficiente.
Anche sotto stress, come dopo 30 minuti di sessione di gioco, la scocca rimane tiepida, con una temperatura che si mantiene al di sotto dei 39 gradi, senza mai risultare fastidiosa al tatto. È anche disponibile il profilo GT Boost: attivandolo, un’intelligenza artificiale ottimizza CPU e GPU per sostenere le performance nelle sessioni più lunghe e mantenere il frame rate il più costante possibile.
Fotocamere
Anche lato fotocamere, la filosofia del brand è chiara: meglio puntare tutto su una singola fotocamera davvero buona. Perché sensore principale Sony da 50MP con OIS è davvero ottimo, soprattutto per la fascia di prezzo in cui si inserisce lo smartphone, mentre la seconda fotocamera da 2 megapixel farà solo da “supporto” alla principale.
Le foto sono di molto buone per la categoria, sia di giorno, con colori bilanciati e grande dettaglio, sia soprattutto di notte. È qui che la stabilizzazione ottica fa la differenza, permettendo di catturare scatti luminosi, fermi e puliti. Insomma, è una fotocamera principale su cui si può fare affidamento, sempre.
Il sensore anteriore è sempre Sony ma la risoluzione è da 16 MP. La fotocamera garantisce ottimi risultati in condizioni di luce favorevoli e si difende bene anche negli ambienti interni, a condizione di evitare il controluce diretto. Quando si attiva la modalità ritratto per i selfie, l’effetto è piacevole e naturale: lo scontornamento del soggetto è preciso e la sfocatura dello sfondo (effetto depth) risulta convincente, senza artefatti eccessivi.
Passando al comparto video, il realme P3 5G permette di registrare in 4K a 30 fps e in 1080p fino a 60 fps. La qualità generale delle clip è buona, caratterizzata da un buon livello di dettaglio e da colori realistici. L’efficacia della stabilizzazione elettronica è notevole, specialmente nelle riprese in Full HD. Per i video in 4K, si consiglia una mano ferma o l’uso di un supporto per minimizzare le vibrazioni.
Software
Realme P3 arriva con Android 15 e la Realme UI 6.0. L’utilizzo quotidiano del dispositivo è molto piacevole e le animazioni dell’interfaccia grafica sono perfettamente sincronizzate con i 120 Hz del display, restituendo una sensazione di fluidità e immediatezza a ogni tocco. L’interfaccia include tutte le funzionalità essenziali a cui siamo abituati, ma supporta anche le finestre flottanti, lo split-screen per il multitasking e pratiche gesture a tre dita per screenshot e registrazioni schermo.
Esteticamente, l’interfaccia si presenta più pulita e leggibile, grazie a nuove icone e a un centro di controllo riorganizzato. A questo si aggiunge un buon grado di personalizzazione con temi e font. Anche l’Always-On Display, che si attiva su notifica, è minimale e funzionale ma mi sarebbe piaciuto che il brand lo avesse reso sempre attivo indipendentemente dalle notifiche.
C’è anche un pacchetto di funzioni AI. Troviamo Circle to Search di Google, che permette di cercare qualsiasi elemento sullo schermo semplicemente cerchiandolo, e la suite NEXI AI con cui lo smartphone è capace di creare riassunti testuali da registrazioni audio e di suggerire dinamicamente le app più pertinenti per l’azione che si sta compiendo, velocizzando le operazioni.
Lato update, il brand ha garantito almeno due aggiornamenti di Android e tre anni di patch, in linea con la concorrenza. L’unico aspetto migliorabile rimane la presenza di alcune app preinstallate non indispensabili, sebbene la maggior parte sia facilmente disinstallabile.
Autonomia e Ricarica
Su questo fronte, c’è poco da analizzare. L’accoppiata tra lo Snapdragon 6 Gen 4 e la batteria da 5260 mAh vi darà un’enorme autonomia. È un telefono che non ti lascia mai a piedi, capace di coprire due giorni di utilizzo medio senza problemi. E quando serve, la ricarica a 45W è in grado di ricaricare da 0 a 100% in circa 70-75 minuti, con un passaggio dal 20 all’80% in poco meno di 40 minuti.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il prezzo di vendita del realme P3 5G è di 299,9€ e 349,9€ per la versione da 8/256 GB e quella da 12/512 GB. Entrambi i modelli saranno in offerta lancio su Amazon fino al 4 luglio, a 199,9€ e 259,9€.
Insomma, è uno smartphone che centra pienamente il suo obiettivo: offrire un’esperienza utente solida e completa, senza fronzoli. Non cerca di eccellere in un singolo aspetto, ma si distingue per l’incredibile equilibrio generale. La base hardware, con il processore Snapdragon 6 Gen 4, un ottimo display AMOLED e una batteria che copre senza problemi la giornata, è una garanzia di affidabilità.
È perfetto? No, ovviamente. Ma è senza dubbio un dispositivo estremamente concreto, forte di un rapporto qualità-prezzo reso ancora più aggressivo dalle offerte di lancio.
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