Negli ultimi anni, Motorola è riuscita a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante nel panorama degli smartphone, grazie a una strategia che ha saputo coniugare innovazione, qualità costruttiva e prezzi competitivi. Dopo un periodo di incertezza, il brand ha saputo rilanciarsi con dispositivi capaci di distinguersi sia nel segmento medio che in quello premium, puntando su design curati, software pulito e prestazioni decisamente affidabili e degne di nota.
Tra le linee più apprezzate dagli utenti e dalla critica c’è senz’altro la serie Edge, che ha saputo evolversi generazione dopo generazione, affinando l’esperienza utente e alzando costantemente l’asticella delle aspettative. Con il nuovo Motorola Edge 60 Pro, l’azienda promette un ulteriore salto di qualità, puntando su potenza, eleganza e funzionalità avanzate per competere ad armi pari con i grandi nomi del settore. Ancora una volta arriva sul mercato al lancio con un prezzo molto aggressivo, e con le offerte che sicuramente lo vedranno protagonista nelle prossime settimane, potrebbe diventare facilmente uno smartphone da tenere sotto controllo.
Recensione Motorola Edge 60 Pro
Design e materiali
Quello che Motorola negli anni ha fatto, è stato senza dubbio coinvolgere i propri clienti, emozionarli sin dall’unboxing. Come lo fa? Con la solita confezione profumata, un dettaglio che per noi addetti ai lavori è diventato ormai scontato quando si parla di Motorola (ma sempre estremamente piacevole), ma che per il cliente finale, ovvero voi che guardate le nostre recensioni, il semplice atto dell’unboxing diventa così un’esperienza multisensoriale. È un piccolo lusso, un tocco inaspettato che racconta molto dell’approccio di Motorola a questo dispositivo: non solo tecnologia, ma anche emozione, cura, e un’estetica pensata per lasciare il segno.
Il Motorola Edge 60 Pro è uno di quegli smartphone che, appena preso in mano, riesce a trasmettere un senso di cura e attenzione per i dettagli, qualcosa di non comune a tutti i brand, neanche i più blasonati. Il design quad-curve non solo dona eleganza e fluidità alle linee, ma riesce anche nell’intento di farlo sembrare più sottile e compatto di quanto la diagonale da 6,7″ lascerebbe immaginare. Il pannello frontale è protetto da un Gorilla Glass 7i curvo, mentre la parte posteriore riprende le stesse curve avvolgenti, realizzata in plastica di alta qualità con finiture sorprendenti, quasi da sembrare in similpelle, tanto fa grip e tanto è piacevole al tatto. Certo, il design curvo potrebbe non essere la soluzione giusta per tutti, soprattutto per una questione puramente estetica, ma io che sono un amante di questa categoria, non c’è stato un momento in cui non l’abbia adorato.
Motorola ha puntato molto sull’identità visiva e tattile di questo modello, proponendolo in tre varianti firmate Pantone, ciascuna con un’anima diversa: una finitura ispirata al nylon (quella Dazzling Blue in mio possesso), una effetto legno e una in similpelle vegana (come nella variante Grape). Oltre a risultare esteticamente sofisticate, tutte le versioni sono resistenti alle impronte e piacevolissime al tatto, capaci di offrire grip e comfort anche senza custodia, accessorio che comunque trovate nella confezione di vendita.
Il telaio, in plastica con finitura spazzolata, è sottile e ben proporzionato, con una leggera espansione alle estremità per ospitare speaker, microfoni e porte. Il pulsante AI dedicato, i tasti volume e accensione sono ben posizionati e facilmente raggiungibili. L’Edge 60 Pro è inoltre certificato IP68 e IP69, a prova di polvere, immersioni e persino getti d’acqua ad alta pressione, oltre ad essere conforme a vari standard MIL-STD-810H per resistenza a urti, temperature estreme e altitudine, dettagli che francamente non ci si aspetterebbe di trovare in uno smartphone con un design cosi curato.
Display
Lo schermo del Motorola Edge 60 Pro è senza dubbio una delle cose che più colpiscono dopo l’approccio dell’unboxing. Parliamo di un ampio pannello P-OLED da 6,7 pollici, con risoluzione 1220 x 2712 pixel e una densità di 444 ppi: numeri che si traducono in una nitidezza eccezionale e in una resa visiva che conquista fin dal primo sguardo. Ma è la qualità cromatica a fare la vera differenza: i colori sono avvolgenti, profondi, vividi, con una resa a 10 bit che consente di visualizzare oltre un miliardo di sfumature. Il supporto a HDR10+ rende la fruizione di contenuti compatibili ancora più spettacolare, con contrasti accentuati e neri perfetti.
Motorola ha dichiarato un picco di 4.500 nit di luminosità, anche se nei test reali in condizioni automatiche i valori registrati sono leggermente inferiori, circa 1.600 nit che comunque rendono questo display perfettamente leggibile anche sotto la luce diretta del sole. La luminosità minima è di 4 nit, leggermente più alta della media ma comunque abbastanza bassa per garantire un uso confortevole al buio.
Bene anche il refresh rate fino a 120Hz, gestibile tramite tre modalità: Smart (che bilancia efficienza e fluidità), Hyper Smooth (fissa a 120Hz per massima reattività) e Efficiency First (limitata a 60Hz per risparmio energetico). La regolazione dinamica consente al sistema di adattare il refresh rate a seconda del contenuto, passando automaticamente a 60Hz per i video o le schermate statiche. Sotto lo schermo, inoltre, Motorola ha inserito il lettore di impronte ottico integrato, velocissimo nello sblocco. Io come sempre l’ho abbinato a quello facciale, anche lui istantaneo, soprattutto se attivate la funzione “solleva e sblocca”, con la quale possiamo in un istante accedere allo smartphone senza tocchi sullo schermo o premere pulsanti.
Hardware e prestazioni
Il Motorola Edge 60 Pro, non punta a convincere solo sul fronte estetico e costruttivo, ma anche su quello prestazionale, pur non rientrando nella categoria dei top di gamma. Sotto il suo design curato ed elegante, si nasconde una dotazione tecnica decisamente ben bilanciata; il cuore pulsante è il MediaTek Dimensity 8350 Extreme, un processore realizzato con processo produttivo a 4 nanometri, composto da una CPU octa-core e affiancato dalla GPU Mali-G615 MC6. La novità rispetto alla generazione precedente (Dimensity 8300) è l’introduzione del motore grafico StarSpeed, ottimizzato per migliorare soprattutto l’esperienza nei videogiochi e nelle animazioni complesse; per farla breve, un chip più performante sotto ogni punto di vista. A completare il corredo, 12GB di RAM e 512GB di memoria UFS 4.0.
Nei benchmark, l’Edge 60 Pro si comporta molto bene sia in single core, che in multi-core; i punteggi, non vi nascondo, sono stati al di sopra delle mie aspettative per questa CPU di Mediatek, perciò le basi lanciate da Motorola sono decisamente solide, perchè alla fine questi numeri si traducono in un’esperienza d’uso pratica dove il telefono risponde sempre in modo scattante e senza esitazioni. In ambito gaming, il telefono riesce a gestire titoli complessi come Genshin Impact o Call of Duty: Mobile con buona fluidità, soprattutto nei primi minuti di gioco. L’esperienza è piacevole, con dettagli alti e frame rate stabili. Tuttavia, ad essere onesto, la GPU mostra qualche limite soprattutto in caso di utilizzi prolungati: le prestazioni grafiche scendono anche di un 30% rispetto al picco iniziale, segno che il sistema, pur ben raffreddato, preferisce abbassare la potenza per mantenere temperature più gestibili, un comportamento tutto sommato piuttosto diffuso in questa fascia di prezzo. Anche per questo il telefono non scalda mai in modo fastidioso.
Molto bene anche in termini di connettività e ricezione, pezzo forte di Motorola da sempre; lo smartphone supporta le reti 5G ovviamente, doppio slot SIM e compatibilità con eSIM. Il Bluetooth è 5.4, mentre il Wi-Fi solamente 6E.
Software
Il Motorola Edge 60 Pro arriva con Android 15 preinstallato, accompagnato dalla solita Hello UI di Motorola, ormai familiare e collaudata, capace di offrire una stabilità come poche altre. La filosofia del software resta fedele alla linea: un’esperienza pulita, fluida e vicina all’Android stock, con l’aggiunta di funzionalità intelligenti e ben integrate, che non appesantiscono il sistema ma anzi lo arricchiscono in modo sensato e mai superfluo. Motorola promette 3 major update del sistema operativo e 4 anni di patch di sicurezza, non la copertura migliore trovata in questa fascia di mercato, ma comunque molto buona per un medio di gamma.
Le principali novità, ovviamente a tema intelligenza artificiale, sono accessibili tramite la nuova app Moto, un vero e proprio hub dove gestire temi, gesture, personalizzazioni e funzionalità smart. L’organizzazione è stata affinata, con una categorizzazione più chiara che facilita l’accesso anche alle opzioni più avanzate. Una delle novità di punta è Moto AI, l’assistente virtuale proprietario che affianca Google Gemini, accessibile tramite il tasto AI laterale, un doppio tocco sul retro del telefono o una comoda bolla fluttuante. Moto AI, come tanti altri assistenti intelligenti sviluppati dai vari produttori di smartphone, può svolgere una lunga serie di compiti: riassumere notifiche, trascrivere e sintetizzare contenuti a schermo, salvare screenshot, note, persino generare immagini da zero.
Interessante anche il nuovo Smart Connect (ex “Ready For”), che ora funge da centro unificato per tutte le funzioni di connettività multi-dispositivo: streaming wireless, modalità desktop, clipboard condivisa, sincronizzazione con PC e tablet. Con l’arrivo di Android 15, Motorola ha aggiunto anche comandi vocali AI per controllare facilmente le connessioni e cercare file o contenuti su più dispositivi.
Fotocamera
Motorola, pur non essendo tradizionalmente nota per l’eccellenza fotografica dei suoi smartphone, ha dimostrato negli ultimi anni un impegno crescente nel migliorare questo aspetto, e d’altra parte l’Edge 60 Pro ne è un chiaro esempio, grazie ad una dotazione tecnica ambiziosa, affiancata da un’esperienza d’uso sempre più matura e rifinita.
La fotocamera principale, una 50 megapixel con sensore Sony LYTIA 700C, rappresenta uno dei maggiori punti di forza dello smartphone: supportata da stabilizzazione ottica e autofocus multidirezionale, riesce a produrre immagini molto dettagliate, dai colori vivaci e realistici. L’intervento di Pantone nella calibrazione cromatica sembra dare i suoi frutti: le foto risultano fedeli e ben bilanciate, anche in condizioni di luce difficili o con soggetti in movimento. Il sensore, però, ha un’apertura leggermente inferiore rispetto al passato (f/1.8 contro f/1.4 del modello precedente), il che potrebbe penalizzare leggermente gli scatti in ambienti molto bui. In condizioni di scarsa luminosità si comporta in modo molto convincente; le immagini risultano luminose, con buoni dettagli, colori fedeli e un rumore ben contenuto. La modalità notte automatica si attiva in modo intelligente e produce risultati solidi, spesso indistinguibili da quelli ottenuti forzandola manualmente, che in alcuni casi possono addirittura risultare più morbidi.
Anche la fotocamera ultra-grandangolare migliora rispetto lo scorso anno; qui è presente un sensore Samsung da 50 megapixel dotato di autofocus, una caratteristica rara e molto apprezzabile su questo tipo di lenti. Grazie a questa scelta, Edge 60 Pro riesce a catturare immagini più nitide rispetto alla media, con una distorsione ai bordi quasi assente e un buon controllo del rumore. L’autofocus, inoltre, permette di utilizzarla anche per suggestivi scatti macro, rendendo il tutto ancora più versatile anche se, tuttavia, i colori e l’esposizione non sempre si allineano perfettamente con quelli delle altre due fotocamere, creando una certa discontinuità quando si passa da un modulo all’altro.
Il teleobiettivo da 10 megapixel, con zoom ottico 3x, mantiene lo stesso sensore Samsung già visto in passato, ma con una focale leggermente più lunga (73mm contro i 67mm del predecessore). Questo modulo si comporta bene sia di giorno sia in notturna, offrendo una resa cromatica coerente con quella della camera principale, una buona nitidezza e un contrasto ben dosato. Sul fronte selfie, troviamo un sensore da 50 megapixel, lo stesso usato anche per l’ultra-grandangolo, ma purtroppo privo di autofocus. Al di là di questo limite, però, la qualità è più che soddisfacente: i toni della pelle sono realistici, la gamma dinamica ben gestita e il livello di dettaglio elevato.
Il comparto video è altrettanto coerente poichè tutte le fotocamere supportano la registrazione in 4K a 30 fps, con una stabilizzazione adattiva che contribuisce a mantenere i movimenti fluidi. I filmati risultano ben dettagliati, con una buona gamma dinamica e fedeltà cromatica, ed inoltre è anche possibile scegliere tra i codec AVC/h.264 e HEVC/h.265 per ottimizzare lo spazio occupato dai file.
Autonomia
Uno dei punti di forza del Motorola Edge 60 Pro è senza dubbio la sua autonomia. Con una batteria da 6000 mAh, superiore a quella della maggior parte dei concorrenti nella stessa fascia, garantisce fino a due giorni di utilizzo con una singola carica. Anche con un uso intenso, riesce a coprire circa un giorno e mezzo, valori del tutto inaspettati se si pensa a quanto è sottile e leggero questo smartphone.
La scelta di una batteria al silicio-carbonio ha permesso di ottenere una capacità elevata mantenendo dimensioni contenute. Anche la ricarica è molto rapida: con supporto a 90W via cavo, il telefono si carica completamente in circa 45 minuti. La ricarica wireless da 15W è meno potente rispetto al passato, ma rimane una presenza gradita.
Prezzo e considerazioni
Il Motorola Edge 60 Pro si conferma uno smartphone completo e ben bilanciato, grazie ad un’autonomia pazzesca, ad un display dagli ottimi colori e ad un software che, come al solito, si distingue per ottimizzazione, interfaccia e fluidità. La fotocamera, pur non essendo rivoluzionaria, è migliorata rispetto al passato e offre risultati convincenti nella maggior parte delle situazioni.
Il prezzo di listino, pari a 649 euro, potrebbe senz’altro sembrare elevato rispetto ad alcuni concorrenti diretti, ma va detto che online sono riuscito a reperire numerose offerte e promozioni nelle quali il dispositivo si trova facilmente ben al di sotto dei 500 euro, cifra che rende estremamente più appetibile questo smartphone.
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