Che Xiaomi abbia tentato diverse strade per entrare nel mondo degli smartwatch è un dato di fatto. Il brand, famoso soprattutto per la sua Mi Band, le ha provate praticamente tutte, producendo orologi smart economici o meno, e dalle forme più disparate.
E se c’era una cosa che accomunava i vecchi modelli del brand, era la limitazione (sia grafica che funzionale) derivante dal suo sistema operativo, che nei nostri test non ci ha mai fatto impazzire.
Con lo Xiaomi Watch 2 Pro però il brand ha cambiato totalmente rotta, ed ha deciso di integrare nel suo nuovo smartwatch Wear OS, il sistema operativo di Google, con tutti i pro e i contro che questo comporta.
E, a mio avviso, ha fatto benissimo.
Indice
ToggleRecensione Xiaomi Watch 2 Pro: il primo per il brand con WearOS di Google, segna una svolta epocale
Design e materiali
Grande 47,6 x 45,9 x 11,8 mm e pesante 54.5 grammi, lo Xiaomi Watch 2 Pro è disponibile solo nella variante da 46 millimetri, il che lo rende praticamente perfetto per chi come me ha un polso “importante”, ma decisamente meno alle persone che hanno polsi più esili.
La cassa è realizzata in acciaio inox e sulla destra integra due tasti fisici ed una rotella, che rende molto più comoda la navigazione tra i menu e gli elementi visualizzati a schermo, perché si può ruotare per davvero.
Arriva dotato di un cinturino in silicone che non trasmette sicuramente un senso di qualità altissima ma che, assieme al peso dello smartwatch molto contenuto, rende lo Xiaomi Watch 2 Pro molto comodo in termini di vestibilità: è talmente leggero che sul polso quasi non si sente ed il suo spessore ridotto non darà fastidio qualora si dovessero indossare giacche o felpe con le maniche strette.
Lo smartwatch, poi, può essere immerso fino a 5 atmosfere e tutto sommato da un punto di vista esclusivamente costruttivo ci è sembrato più che bilanciato in termini di rapporto qualità/prezzo.
È comodo, ben rifinito, certo non trasmette quella sensazione ultra-premium che potremmo vedere in smartwatch top di gamma, ma la qualità costruttiva è piuttosto alta soprattutto se paragonata al prezzo di vendita.
Display
Xiaomi Watch 2 Pro utilizza un pannello da 1.43 pollici, molto ampio, di tipo AMOLED e con una risoluzione di 466×466 pixel. È un ottimo display, in grado di raggiungere una luminosità di picco di 600 nits che, no, non sono tantissimi ma che ne permettono l’utilizzo senza problemi anche in condizioni di luce diretta.
Integra un sensore per la luminosità automatica, che può essere regolata su ben 128 livelli ma che (probabilmente per scelta del brand) tende molto al conservativo, il che rende alcune volte lo schermo poco illuminato in base all’ambiente in cui viene utilizzato lo smartphone.
Il touch è ben responsivo e tutti gli elementi visualizzati sono ben visibili e chiari: i colori sono ben saturati, i neri praticamente assoluti.
Bene anche le cornici, che sono piuttosto ridotte e che difficilmente verranno notate da chi utilizza lo smartwatch: in primis perché c’è una ghiera, che non si può ruotare, che li copre in parte, ma soprattutto perché gran parte dell’interfaccia grafica di WearOS è nera.
Hardware e prestazioni
Xiaomi Watch 2 Pro è uno dei pochissimi smartwatch ad utilizzare il nuovo processore Qualcomm Snapdragon W5+ Gen 1 a 4 nanometri, che è più recente addirittura del processore utilizzato nel Google Pixel Watch 2 (qui la recensione).
Si tratta di un processore molto interessante, capace di offrire prestazioni 2 volte superiori con un consumo energetico inferiore del 50%, dimensioni ridotte del 30% rispetto alla precedente generazione ed in grado di supportare il nuovo protocollo Bluetooth 5.3 (anche se nello Xiaomi Watch 2 Pro è stata integrata la versione 5.2) e stati a basso consumo come Deep Sleep e Hibernate.
La memoria RAM è di 2 GB mentre quella interna è di 32 GB ed ovviamente integra l’NFC con cui si potranno effettuare pagamenti contactless tramite Google Pay.
Ottima la dotazione relativa alla connettività: Xiaomi Watch 2 Pro integra il Wi-Fi Dual Band ed il GPS a doppia frequenza con 5 sistemi satellitari coperti, utile per tracciare in maniera precisa i propri spostamenti e allenamenti soprattutto se ci si trova in città.
Inoltre dotato di uno speaker ed un microfono con i quali non solo si potrà interagire con l’Assistente Google, ma anche rispondere alle telefonate: nei nostri test dobbiamo dire che abbiamo trovato questa accoppiata molto di qualità, e siamo sempre riusciti a portare a termine le nostre conversazioni telefoniche senza troppe rinunce seppure l’audio dello speaker fosse potente ma non potentissimo.
Insomma, un hardware di tutto rispetto che garantisce allo Xiaomi Watch 2 Pro ottime prestazioni, nonostante come è noto il sistema operativo di Google non sia tra quelli più leggeri in circolazione.
Software
È chiaro che la novità più importante dello Xiaomi Watch 2 Pro si nasconde nel software. Perché nonostante il nuovo smartwatch del brand non sia animato dall’ultima versione di WearOS (la 4, che ad esempio troviamo nel Pixel Watch 2), aver utilizzato WearOS 3.5 apre le porte a tantissime funzionalità non presenti negli smartwatch Xiaomi animate dall’OS proprietario.
È ovviamente possibile rispondere alle notifiche, che sono da sempre un punto debole degli indossabili di Xiaomi, e lo si può fare utilizzando la tastiera integrata oppure la dettatura vocale. Per non parlare della presenza del Play Store che permetterà il download di innumerevoli app e quadranti.
Va detto però che l’esperienza non è proprio quella che si avrebbe con uno smartwatch di Google. Xiaomi Watch 2 Pro è infatti stato personalizzato dal brand con la MIUI for Watch, un’interfaccia grafica che dona comunque allo smartwatch la tipica “personalità Xiaomi” ma che, allo stesso tempo, ho la sensazione che tenda a “frenare” le prestazioni grafiche del dispositivo e che cambia un pochino le gesture.
Ad esempio, i toggle rapidi nello smartwatch di Xiaomi sono accessibili dal basso, mentre dall’alto si potranno leggere le notifiche, fortunatamente però i widget restano accessibili tramite gli swipe laterali.
Inoltre la lista delle applicazioni appare come una griglia di icone, così come abbiamo visto nei precedenti smartwatch di Xiaomi, ma fortunatamente è possibile attivare la visualizzazione a lista: è molto più comoda, soprattutto considerando che ci si può navigare utilizzando la rotellina posta al centro tra i due tasti laterali.
Il tutto viene gestito dall’app Mi Fitness, ossia la stessa con la quale il brand ha deciso di gestire le sue Smart Band, che nonostante sia semplice e chiara, sotto alcuni aspetti andrebbe migliorata, soprattutto nel riepilogo delle sessioni sportive e nella “frammentazione” delle versioni per iOS e Android.
Sensori e fitness
Molto completa la dotazione di sensori ed il relativo tracciamento delle attività sportive. Xiaomi Watch 2 Pro è in grado di rilevare il battito cardiaco, lo stress, la temperatura cutanea, lo stress, il sonno, l’ossigenazione del sangue e può effettuare l’analisi della composizione corporea.
E quasi tutte queste funzioni possono essere eseguite sia manualmente che in maniera automatica e continuativa dall’orologio, chiaramente però portando un impatto negativo sull’autonomia della batteria.
Ci sono app singole per ognuna di queste rilevazioni e, inoltre, Xiaomi Watch 2 Pro è in grado di rilevare ed analizzare oltre 150 sport che verranno visualizzati con un’interfaccia piuttosto chiara e semplice da utilizzare.
Insomma, in quanto a sensori e alle relative analisi c’è ben poco da criticare allo Xiaomi Watch 2 Pro: tutte le rilevazioni sono veloci, precise e ben comprensibili, purtroppo però l’app Mi Fit non è in grado di interfacciarsi con Google Fit, il che a mio parere rappresenta una brutta limitazione.
Autonomia della batteria
In quanto a batteria, è piuttosto chiaro che con lo Xiaomi Watch 2 Pro dovrete dimenticare l’autonomia vista mei modelli precedenti: in realtà, il nuovo SoC di Qualcomm migliora sotto questo aspetto, ma l’autonomia dello smartwatch di Xiaomi non è di certo un miracolo.
Utilizzando lo Xiaomi Watch 2 Pro con always-on e tutte le rilevazioni attive, ci si potrebbero fare circa 32/33 ore di utilizzo, il che vi permetterebbe comunque di indossarlo di notte per tracciare il sonno. Disattivandolo poi, si arriva ad un paio di giorni pieni, e si potrebbe utilizzare anche per due notti senza doverlo ricaricare.
Quindi, certo, non sono prestazioni esaltanti per uno smartwatch, ma questo solo in via generale perché sappiamo benissimo quanto il sistema operativo di Google tenda a consumare (e pure tanto) la batteria: considerando proprio questo fattore, va detto che l’autonomia dello Xiaomi Watch 2 Pro è tra le migliori nel mondo Wear OS.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il prezzo di vendita dello Xiaomi Watch 2 Pro è di 269,00 euro sullo store ufficiale del brand, che diventano 329,00 euro per la variante LTE (che è quella che abbiamo ricevuto in prova), con la quale potrete effettuare chiamate ed utilizzare le app in maniera del tutto indipendente dallo smartphone (a patto che ci abbiniate una e-sim).
Ed è inutile girarci intorno: è davvero un buon prezzo di lancio, anzi, a mio parere lo Xiaomi Watch 2 Pro è di sicuro uno dei migliori smartwatch come rapporto qualità prezzo.
Quindi sì, è uno smartwatch che mi sento di consigliare non solo per via delle funzionalità che integra, ma anche per le prestazioni del nuovo processore di Qualcomm e soprattutto per l’autonomia perché è uno dei pochi Wear OS che vi permetterà di poterlo utilizzare anche per due notti consecutive.
Certo, non è perfetto e qualche compromesso è stato dovuto accettare, ma la scelta fatta da Xiaomi di utilizzare il sistema operativo di Google è vincente, ed il prezzo al quale è venduto lo rende ancora più interessante.
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