Quando ho scoperto che questo laptop in prova non era un top di gamma bensì un dispositivo di fascia media, lo ammetto, un po’ ci sono rimasto male: nei giorni precedenti lo avevo provato intensamente, e tutto avrei detto tranne che fosse un dispositivo dal prezzo abbordabile e non un super laptop per cui indebitarsi.
Un display OLED di tutto rispetto, un design accattivanti e tante chicche che riconfermano Asus uno tra i maggiori e più importanti produttori di notebook.
Indice
Toggle
Recensione Asus Vivobook Pro 14X OLED
Design e Materiali
Sono tante le varianti di questo Vivobook Pro, a partire dalle dimensioni dello schermo che può essere da 14, 15 o 16 pollici; nel mio caso l’unità in test è la M7400, ovvero Vivobook Pro 14X OLED, la variante più potente a livello tecnico. A livello estetico, invece, tutte le versioni del Vivobook possiedono le stesse caratteristiche.
Il Pro 14X OLED possiede un corpo interamente realizzato in metallo, tant’è che il laptop è evidentemente robusto, non flette e non soffre di scricchiolii di alcun tipo: forse non è bellissimo, devo essere sincero, ma si percepisce da subito che ci si trova di fronte ad un prodotto di qualità e ben assemblato. Sulla parte superiore dello schermo c’è un insolito ma utilissimo sistema privacy nella webcam: ASUS ha inserito, infatti, una piccola levetta che copre o scopre l’obiettivo della webcam, GENIALE!
Dietro il display c’è un piccolo e anomalo (ma bello!) “gradino” all’interno del quale Asus ha inserito il nome del prodotto, oltre che un paio di hashtag del prodotto di cui, francamente, avrei fatto a meno. Anche nella parte interna, e mi riferisco alla tastiera, Asus non ha fatto le cose in modo convenzionale: i tasti, robusti e comodi da utilizzare, hanno una corsa di 1.35mm e delle colorazioni differenti. I tasti funzione, come ad esempio lo Shift, il Caps Lock, CTRL e tutti gli altri sono di colore grigio mentre gli altri di colore nero; in più il tasto ESC è di un arancione fluorescente anche al buio, per essere individuato più facilmente dal momento che, pare, sia uno dei tasti più utilizzati.
La dotazione di porte è ben distribuita sui due lati: a sinistra ci sono le due porte USB-A 3.2 con due led di stato (uno indica l’operatività del computer e l’altro che la batteria è in carica), mentre sul lato destro è presente un’altra porta USB-A, l’ingresso per l’alimentazione, la porta HDMI e l’ingresso Type-C (che non permette di ricaricare il computer nè di collegare dei monitor esterni).
Le dimensioni, tanto per citarle, sono pari a 31.7 x 22.8 x 1.7 per circa 1.45kg, decisamente un peso contenuto per la media di mercato. Le colorazioni disponibili sono due, questa black di cui ho un’unità in prova e quella bianca con finiture Silver. Non mi sono piaciute (ma parliamo solo di peculiarità estetiche) le feritoie un po’ troppo grandi per il raffreddamento; si intravedono già quando si utilizza il dispositivo nella parte alta, e piuttosto avrei preferito un’integrazione migliore nella parte inferiore o semplicemente una meno invasiva nella stessa posizione attuale.
Display
Senza dubbio il punto di forza del Vivobook Pro 14X è proprio il suo display; qui il pannello è un fantastico OLED da 14 pollici con una risoluzione 2,8K 2880 x 1800 pixel, velocità di aggiornamento fino a 90Hz e copertura al 100% della gamma cromatica DCI-P3; in più la luminosità massima raggiunge picchi di 400nit e a volte vi sembrerà persino troppo luminoso. La finitura è lucida, non opaca: forse l’avrei preferita, ma è anche vero che con una finitura opaca il display OLED perderebbe gran parte del suo fascino.
Tutta questa scheda tecnica si traduce in una sola parola: WOW. Il display è veramente bello, la risoluzione è molto alta, la qualità dei colori è incredibilmente di altissimo livello e nel momento in cui si lavora con il laptop per qualche ora davvero ci si rende conto di quanto siano indietro tutti gli altri prodotti.
È perfetto per usi professionali dal momento che è calibrato alla perfezione ed è, anzi, ottimizzato per app come Photoshop; il grande dubbio di sempre è se l’OLED, nel tempo, può rivelarsi una scelta azzeccata, tra i tanti pro e i tanti contro che lo contraddistinguono. Senza divagare troppo, questo display (a cui manca un pannello Touch screen che avrebbe chiuso il cerchio) è praticamente perfetto, l’ho amato in tutte le sue sfaccettature.
Altoparlanti e Qualità Audio
Come nelle generazioni precedenti di Vivobook, anche su questo modello Asus ha mantenuto il posizionamento dei due speaker nella parte posteriore, ma a differenza di altri produttori li inserisce sì sul retro, ma furbamente in una posizione angolare sui due lati, cosi da fornire una qualità migliore dell’audio in uscita.
Effettivamente ci riesce: il volume è sufficientemente alto, e il suono non rimbalza completamente sulla superficie d’appoggio, ma ciò che manca in particolar modo sono dei buoni bassi, che qui sono totalmente assenti.
Hardware e Prestazioni
ASUS ha commercializzato un bel po’ di versioni, sia con processore Intel che AMD; nel mio caso in test ho un’unità non di vendita con processore AMD Ryzen 9 9500HX 3.3Ghz, 32GB di memoria RAM DDR4 3200MHz e una GPU Nvidia RTX 3050 e 512GB di SSD(questa configurazione la trovate in commercio con la variante da 16 pollici), mentre la versione realmente in commercio possiede processore AMD Ryzern 7 5800H, 8/16GB di RAM e Nvidia RTX 3050.
Detto ciò, le prestazioni nel concreto sono da laptop di fascia alta, ed è dovuto a questo il mio stupore iniziale. L’uso da ufficio è superato, senza dubbio, ed il notebook di rivolge ad un pubblico di creator che hanno a che fare con app come Premiere Pro oppure Photoshop che qui, su questo Vivobook Pro 14X funzionano alla grande.
ASUS integra anche un po’ di funzionalità software volte a migliorare le performance del Vivobook; nell’applicazione MyAsus, infatti, si possono regolare i valori di salvaguardia della batteria, le prestazioni della CPU e la velocità delle ventole. Proprio a proposito delle ventole, ASUS le pubblicizza come estremamente silenziose, e questo è vero…solo in IDLE però. Già solo con l’avvio di app come Photoshop, Premiere o anche FIFA 21, le ventole cominciano ad essere sempre attive e piuttosto rumorose: la verità è che mantengono il computer davvero fresco, non c’è che dire, ma forse alla lunga risultano fastidiose (soprattutto se siete abituati a notebook molto più silenziosi).
Ho provato in gaming questo nuovo Vivobook e sono rimasto, anche qui, piacevolmente sorpreso dai risultati: ho provato sia Warzone che Fifa 21, trovandomi di fronte ad un notebook all’altezza della situazione, anche se avere uno schermo a 2.8K non è molto d’aiuto in questo caso, dal momento che la potenza richiesta è decisamente maggiore. I buoni risultati li ho avuti effettuando i test in FullHD e non a piena risoluzione, anche se, per esempio, FIFA 21 è perfettamente giocabile a massimi dettagli grafici e risoluzione.
Tutti i test sono eseguiti in modalità alte prestazioni e collegato alla rete elettrica, perchè a batteria e con modalità standard i risultati sono inferiori di circa un 12-15%.
Le temperature del Vivobook Pro 14X in gaming sono comprese tra i 75 e i 90 gradi, ma scendono molto facilmente grazie alla doppia ventola installata e al buon dissipatore che fa davvero in modo eccezionale il suo lavoro. Piccolo appunto, come già detto, le ventole le ho trovate un po’ rumorose.
Tastiera e Touchpad
Parto con il mettere in chiaro che la mia unità in prova non è una di quelle destinate al mercato italiano, bensì a quello americano dal momento che il layout tastiera non è quello dedicato al nostro paese. Tuttavia, analizzando gli aspetti relativi la costruzione, i tasti hanno una buona corsa ed un buon feedback: personalmente non amo il tasto “ENTER” così piccolo, ma è sicuramente una scelta studiata.
Ci manca il tastierino numerico sul lato destro, mentre non è assente il lettore biometrico integrato nel tasto POWER, utile in più scenari su Windows 11 oltre che all’avvio. I tasti possiedono una retroilluminazione regolabile su tre livelli, tutto sommato sufficiente.
Il touchpad, invece, possiede delle chicche software (e anche hardware, in parte) davvero niente male: si chiama DialPad la funzionalità introdotta da ASUS che crea una sorta di quadrante virtuale (attivabile scorrendo dall’angolo alto destro, vero il centro) per creare delle scorciatoie personalizzabili per singola applicazione: ad esempio zoom, taglia, incolla su Photoshop oppure altre funzioni di qualsiasi tipo su ogni applicazione installata.
Buona l’idea, ma personalmente non sono riuscito ad utilizzarla e ritenerla davvero una svolta nel mio workflow, un po’ come la touchbar sui Macbook Pro: figa, ma chi la usa?
Batteria
La batteria utilizzata da Asus sul Vivobook Pro 14X OLED è un’unità da 63Wh la quale assicura una buona autonomia, nonostante la presenza di un display da 2,8K piuttosto energivoro ed un processore, in fin dei conti, di fascia alta.
Per sintetizzare, in breve, l’esperienza d’uso e l’autonomia in varie circostanze posso dirvi che nello streaming video con Netflix alla massima luminosità e con audio dagli speaker l’autonomia si attesa intorno a circa 8ore; scende a circa 6 ore, invece, con utilizzo lavorativo del laptop quindi con mail, browser e via discorrendo.
In confezione l’azienda fornisce un alimentatore da ben 120W che assicura una ricarica completa in circa un’ora di tempo; non è supportata, come anticipato, la ricarica tramite USB-C.
Prezzo e Considerazioni
È stata una sorpresa, l’ho detto all’inizio. Asus Vivobook Pro 14X mi ha convinto a pieno, non tanto esteticamente quanto più a livello tecnico e di performance, dove è riuscito a dare il meglio. Certo, non è il più potente 14 pollici in circolazione (soprattutto dopo l’uscita dei nuovi Macbook, che però costano oltre il doppio di questo ASUS), ma riesce a gestire carichi anche piuttosto stressanti senza battere ciglio.
Il punto di forza del notebook di ASUS è il display OLED, che praticamente mi ha fatto innamorare e mi ha reso difficoltoso il passaggio al display del mio Macbook Pro M1 (2020). Prezzo di vendita? A partire da 1.199€, anche se la versione con Ryzen 7 si aggira attorno ai 1500€, per un computer con il quale, tutto sommato, potrete giocare, lavorare, guardare film e molto altro, senza preoccupazioni di alcun tipo.