Da diverso tempo, ormai, si trovano sul mercato diversi emulatori di vecchie console da gaming. Questi software, spesso abbastanza grezzi, permettono di simulare un ambiente di gioco identico a quello originale. Motivo per cui quasi ognuno di essi richiede differenti risorse, pur potendo essere raggruppati spesso su un’unico dispositivo. Da qui, dunque, sono nati alcuni dei device portatili più azzeccati degli ultimi tempi, in grado di far girare sullo stesso hardware giochi per la PS1, così come titoli per Nintendo 64, Game Boy Advance e tanto altro. Oggi, dunque, vediamo come si è comportato uno di questi prodotti, ovvero RK2020, che fin da subito promette una dinamicità quasi unica nel suo genere.
Recensione RK2020
Indice
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Questo prodotto viene prodotto in Cina, dunque all’interno della confezione troviamo alcune principali istruzioni in lingua cinese e, per fortuna, anche inglese. Andando a vedere, però, più nello specifico che cosa si nasconde nel box di vendita, troviamo:
- Console RK2020;
- cavo USB/USB Type-C per la ricarica;
- breve manuale di istruzioni, anche in lingua inglese;
- chiavetta USB per il trasferimento dei giochi;
- microSD da 128GB, già inserita nella console e con giochi preinstallati.
Design & Materiali
Dal punto di vista estetico, questa console è davvero molto bella. Sebbene le su linee siano semplici, piuttosto in linea con quanto già visto nel corso di questi anni, non ho potuto fare a meno di innamorarmene. Ovviamente è realizzata interamente in plastica e, in questo caso, la sua superficie è trasparente, potendo dare uno sguardo fin nelle viscere del suo hardware. Malgrado tutto ciò, però, posso dirvi che in mano non restituisce tutto questo senso di robustezza e solidità, anche perché i tasti sono piuttosto ballerini. Scuotendo la console, quindi, si sente il tipico rumore dei tasti quando non sono ben saldi al proprio posto. Nella croce direzionale, inoltre, la freccia in basso è leggermente più morbida rispetto agli altri tasti. Potreste doverla cambiare magari, dopo diverso tempo, ma per fortuna la semplicità con cui è realizzato questo prodotto sapranno sicuramente aiutarvi. Basta svitare le quattro viti a stella presenti nella parte posteriore e si accede subito al cuore del prodotto.
Come possiamo vedere, tutte le varie componenti sono state posizionate in maniera piuttosto classica, come i vari tasti A, B, Y, X che ricalcano proprio la stessa filosofia adottata su Nintendo Switch. Sotto di essi, poi, trovano sede il tasto Select ed il tasto Start. Dall’altra parte, poi, abbiamo la croce direzionale ed il joystick. I classici R1 ed L1 sono stati posizionati sulla parte dorsale, dove troviamo anche altri due tasti più piccoli, che in alcuni giochi svolgono alcune particolari funzioni. Sul retro, invece, la console è completamente libera, mostrando molto bene, però, la batteria interna ed altre piccole componenti della scheda madre. Dando un’occhiata in basso, poi, notiamo la presenza dell’ingresso microSD ed un tasto Reset, mentre in alto abbiamo il tasto di accensione/spegnimento, un jack audio da 3,5mm, una USB Type-C ed un ingresso USB-A.
Si tratta di un prodotto molto piccolo, soprattutto se messo a confronto con una Nintendo Switch. Talvolta è anche difficile da maneggiare per chi come me è dotato di mani piuttosto grandi ma, tutto sommato, è abbastanza comodo da tenere in mano. Non ho le dimensioni ufficiali ma vi posso dire che pesa circa 200 grammi, dunque più o meno quanto un moderno smartphone.
Display
Come non notare, sulla parte frontale, il display IPS da 3,5″ con risoluzione 320 x 480 pixel. Siamo ormai abituati a schermi ben più grandi, dunque non vi mentirò dicendo che mi sono trovato bene su tale diagonale. Dopo qualche decina di minuti la vista comincia ad affaticarsi, costringendovi a mettere via la console. Questo, perlomeno, è quello che è capitato a me, soprattutto con alcuni titoli. Sotto certi aspetti, comunque, la definizione è piuttosto buona, così come la resa cromatica. Non avrei preteso, insomma, nulla di più da un prodotto di questo tipo.
Ovviamente la superficie non è touchscreen ma per muoversi nell’interfaccia sarà necessario sfruttare la croce direzionale o il joystick. Malgrado ciò, il display è risultato essere piuttosto reattivo ai comandi, non mostrando mai alcun problema. Attenti, però, a videogiocare in esterna con tale accessorio, perché la superficie lucica e la scarsa luminosità del pannello non vi permetteranno di vedere bene tutti i contenuti a schermo, soprattutto nel caso in cui siate sotto la luce diretta del sole.
Hardware & Prestazioni
Sotto la scocca, anche se non è visibile ad occhio nudo, trova spazio un SoC RockChip RK3326 basato su ARM Cortex-A53 da 1.3GHz. Dunque una CPU davvero modesta, ma più che sufficiente per una console per retro gaming di questo tipo. Tutta la parte grafica, poi, viene gestita da una GPU Mali-G31 Dvalin. Non mancano, poi, 1GB di RAM DDR3L da 786Mhz ed una microSD esterna, da 128GB, all’interno della quale trovano spazio già più di 1.500 giochi.
Non ho potuto svolgere alcun benchmark su tale macchina, ma vi basti sapere che va in crisi solo con alcuni titoli per PS1, quelli che richiedono un certo sforzo in termini grafici. Ho provato ad utilizzare Gran Turismo, ad esempio, e sono riuscito tranquillamente a districarmi su tutte le piste, senza alcun lag. Con un altro gioco, invece, chiamato Ducati Challenge, questa console ha avuto qualche problema, riproducendo il titolo a 8 fps. Molto probabilmente, però, vi state chiedendo in questo momento che tipo di giochi siano presenti su RK2020. Qui, su tale console, è possibile trovare già una selezione di più di 1.500 giochi, ma ne parliamo più nello specifico nel prossimo paragrafo.
Devo dire di non aver mai riportato alcun problema lato hardware, anche perché il 99% dei giochi presenti fanno parte di un’altra era videoludica. Qui, dunque, girano molto bene e non accusano il benché minimo lag. Sarà un assoluto piacere, quindi, riprendere in mano i più vecchi Super Mario Bros, o dilettarsi ancora una volta nei panni di Ash, su Pokémon. Non esiste forse una piattaforma migliore per poter godere di tutto questo in unico prodotto, anche perché i controlli sono piuttosto semplici ed immediati.
Software
Da questo punto di vista, RK2020 presenta un software tanto semplice quanto ben curato. All’interno del sito ufficiale lo chiama Retro Arch, salvo poi scoprire, una volta accesa la console, che si tratta di una versione di Emuelec. Grazie ad essa, dunque, è possibile godere di un’interfaccia molto chiara e pulita, con la possibilità di accedere a tantissime opzioni diverse. Cliccando su Start, dalla schermata principale, si accede alle varie opzioni di sistema presenti, trovandosi di fronte ad una varietà di voci davvero sterminata. Tutto può essere personalizzato al massimo, come la risoluzione dei giochi, il volume, il tema di sfondo, lo stile delle transizioni, i tool grafici, i controlli di sistema e tanto altro.
Di default verrà impostato il tema principale, che ci permetterà di avere una visione a 360° di tutte le console presenti, e non solo. Oltre a PlayStation e PSP, dunque, avremo a disposizione Residual VM, Scumm VM, RetroPie, Super Famicon, CPS I, COS II, CPS III, Dreamcast, Game Boy, Game Boy Advance, Game Boy Color, Sega Genesis, Mame, Sega Master System, Sega Mega Drive, Nintendo 64, Nintendo, PC Engine, Ports. Andando sulla cartella “All Games” ci si accorge come in tutto siano almeno 1.500 giochi, tutti contenuti nella microSD da 128GB che ospita, tra gli altri, anche il sistema operativo. Ma se questo non bastasse, potreste trovare altri videogames online, sul vostro PC, ed importarli qui. Anche all’interno delle istruzioni, infatti, viene spiegata tutta la procedura, piuttosto semplice, per portare nuovi titoli all’interno di questa console.
Devo ammettere che tra tutti quelli preinstallati, qualcuno non funziona per nulla. Ad esempio, tutta la sezione PSP non permette di avviare alcun gioco, sebbene dei titoli siano comunque presenti al suo interno. Nel caso, quindi, dovrete importarli manualmente. Al di là di questo aspetto, non ho riscontrato alcun problema durante tali operazioni, così come anche nell’utilizzo quotidiano di questa retro console.
Autonomia
Basta girare il prodotto per vedere, proprio sul retro, la batteria da 2.600 mAh. Questa permette di raggiungere anche 3 ore di utilizzo continuo, almeno in teoria. Non ho potuto testare a pieno questo comparto, infatti, dato che la ricarica di tale accessorio ha mostrato qualche problema di troppo. Andando a leggere nelle istruzioni, infatti, c’è scritto che il device deve essere ricaricato per circa 2/3 ore prima ancora della sua prima accensione. Mi sono subito attivato in tal senso, mettendo sotto carica la console. Dopo 6 ore, però, la batteria non aveva ancora raggiunto il 100% dunque ho provato ad utilizzare caricatori diversi, senza alcun buon risultato.
Prezzo & Conclusioni
RK2020 è una console dal prezzo non proprio contenuto, dato che parliamo di circa 80 euro su Banggood. Al momento, dunque, non mi sento di consigliarla per questa cifra, nonostante siano presenti tantissimi giochi al suo interno ed il catalogo sia espandibile. Nonostante questo, però, è una delle migliori soluzioni in tale ambito, riuscendo a combinare bene diversi aspetti, come quello della portabilità. A livello di prestazioni non è richiesto nulla di più di quello che già viene concesso, ma talvolta sarà necessario trovare proprio la ROM giusta per fare in modo che tutto sia più fluido e veloce.
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