Una guerra fredda che di buono non sta portando quasi nulla, aggiunge a sé un nuovo tassello, stavolta ben più pericoloso di quello per Huawei. Il divieto d’acquisto di droni con parti cinesi deciso dal Dipartimento degli Interni degli USA porta infatti enormi difficoltà nello spegnimento degli incendi.
USA: il mancato utilizzo di droni cinesi rallenta i pompieri nello spegnimento incendi
Quando l’anno scorso David Bernhardt, Segretario del Dipartimento degli Interni, ha messo al bando i droni provenienti da aziende cinesi, esponendo al rischio incendi la nazione, in nome di una lotta alla sicurezza. Gli USA, proprio tramite questo Dipartimento, hanno programma nell’utilizzo di queste macchine con scopi civili, dal controllo della fauna a proprio la prevenzione contro i fuochi.
La flotta infatti non è stata in grado di volare, dato che gli 810 dovevano restare a terra fino a comprovata mancanza di rischio della sicurezza nazionale. Un grosso controsenso che ha portato solo il 28% dei droni nella gestione degli incendi negli USA. Tra l’altro, questa decisione ha bloccato l’acquisto di 17 nuovi modelliIgnis, dedicati proprio alle attività dei pompieri. Senza di essi, si mettono continuamente a rischio le persone utilizzando aerei inadeguati o non ha spento preventivamente l’incendio.
Insomma, un vero e proprio corto-circuito per gli Stati Uniti e l’amministrazione Trump, che sta continuamente ostacolando Huawei ed altre, ma rischia di mettere in pericolo il proprio paese.
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