Da diversi anni i notebook convertibili si sono affermati nel mondo dei dispositivi portatili, acquisendo un’interessante quota di mercato. La versatilità di cui sono dotati, infatti, li rende appetibili per differenti categorie di utenti. Sebbene i grandi marchi producano spesso dei buoni prodotti dal punto di vista qualitativo, il mercato cinese tenta di insidiarli proponendo un rapporto qualità/prezzo schiacciante. Oggi andremo ad analizzare proprio uno di questi terminali, ovvero l’ALLDOCUBE iWork 3X. Si presenta come un convertibile 2-in-1 dalle discrete caratteristiche hardware, con processore Intel Apollo Lake e touch screen. Sarà effettivamente in grado di dare un colpo di coda a tutti gli altri dispositivi concorrenti? Scopriamolo all’interno della nostra recensione.
Recensione ALLDOCUBE iWork 3X
Unboxing
La confezione di vendita, realizzata in colorazione nera, presenta diverse scritte cinesi che descrivono le caratteristiche tecniche principali del prodotto. Al suo interno troviamo:
- ALLDOCUBE iWork 3X;
- alimentatore da parete con presa cinese;
- tessera di garanzia del prodotto.
Design e materiali
L’intera scocca è realizzata in metallo satinato, ad eccezione della banda in plastica superiore che facilita la ricezione delle antenne. Strutturalmente non presenta difetti degni di nota e maneggiandolo non si avvertono neanche particolari scricchiolii. Le dimensioni non sono esigue ed il peso, superiore ad 1 kg, è la caratteristica che più fa storcere il naso. In quanto a portabilità, quindi, non siamo del tutto soddisfatti.
Lo stesso discorso non vale, però, riguardo alla comodità d’uso del prodotto, che posteriormente presenta una kickstand reclinabile fino a quasi 90°. La solidità di questa componente non desta troppi dubbi, sebbene sia consigliabile non forzare troppo le due cerniere laterali che tengono in piedi il sistema. Oltre questa piccola accortezza, lo stand permette di utilizzare il device su una qualsiasi superficie, sia utilizzandolo come un tablet sia come un vero e proprio computer.
È bene ricordare che la tastiera, cui dovrebbe essere abbinato il prodotto, è venduta separatamente. In basso sono presenti, infatti, i pin magnetici e due fessure laterali, preposte all’inserimento della stessa.
Per quanto riguarda la dotazione di porte, su questa unità dobbiamo volgere lo sguardo al solo frame sinistro. Su questo lato sono presenti il foro mini jack per le cuffie, un porta USB Type-C, l’ingresso proprietario per la ricarica, uno slot micro SD ed un ingresso USB 3.0.
Il bilanciere del volume ed il tasto Power, invece, sono posizionati in alto, accompagnati dal primo microfono. Posteriormente, oltre lo stand, è presente anche una fotocamera da 5 mega-pixel, che fa il paio con quella anteriore da 2 mega-pixel. Infine, è presente il LED RGB di notifica, oltre a non mancare il sensore di prossimità.
L’ultimo aspetto da analizzare è la scocca metallica, che non si collega direttamente con il vetro frontale dato che è presente uno strato di plastica abbastanza evidente tra i due materiali. Una scelta che, a livello estetico, non si rivela vincente. Questa unità presenta anche due speakerlaterali che quasi non si vedono. Le fessure sono ricavate, infatti, proprio all’interno dello strato di plastica citato poco fa.
Display
ALLDOCUBE iWork 3X monta un display di matrice IPS da 12.3 pollici di diagonale e risoluzione 1920 x 1280 pixel. La riproduzione dei colori è poco satura, sebbene in alcuni frangenti risulti eccessivamente spenta. Gli angoli di visuale sono solo sufficienti e in ambienti esterni è leggermente più difficile distinguere i contenuti a schermo. Il vetro frontale non presenta, infatti, un trattamento anti-riflesso e la luminosità massima del display è davvero inadeguata sotto la luce diretta del sole.
Il display ha un touch screen a 10 tocchi, che si è dimostrato sempre abbastanza reattivo e preciso. I movimenti all’interno dell’interfaccia Windows non sono sempre semplici ma la qualità del pannello ha reso tutto meno frustrante. Purtroppo la superficie non è sufficientemente oleofobica e sarete costretti a pulire frequentemente il vetro, soprattutto dopo un’intensa giornata di utilizzo del tablet.
Hardware e prestazioni
Questo convertibile presenta un chipset Intel Celeron N3450 Apollo Lake, con processo produttivo a 14 nm. Parliamo di una CPU quad-core con frequenza di clock base di 1.1 GHz, con turbo boost fino a 2.2 GHz. La GPU integrata è una Intel HD Graphics 500 con frequenza di base di 200 MHz e frequenza massima pari a 700 MHz. Dal punto di vista delle memorie, troviamo una RAM da ben 6 GB coadiuvata da un SSD da 128 GB per l’archiviazione interna, che può essere ulteriormente aumentata per mezzo di una scheda microSD.
È bene precisare fin da subito che i componenti hardware citati sono adatti ad un tipo di uso non professionale. Sarà possibile installare, infatti, diversi programmi per l’editing di video e foto, pur con prestazioni non eccellenti. Su Adobe Premiere, ad esempio, la manipolazione dei file è abbastanza difficoltosa, tenendo conto del fatto che la CPU raggiunge la sua massima potenza durante l’utilizzo di questo programma. Le anteprime del nostro lavoro girano con un frame rate bassissimo e questo rallenta molto tutta la produttività.
Contemporaneamente è possibile utilizzare Chrome, Spotify, Youtube e qualche altro applicativo relativo alla scrittura. I video in 4K, da Youtube stesso, presentano alcuni problemi di caricamento e la fluidità nella riproduzione non sempre è garantita, pur con l’assenza di altre finestre aperte in background sul browser. I 6 GB di RAM, per mansioni più professionali, sono pochi e tendono a saturarsi molto facilmente. Non dovrete, però, preoccuparvi nel caso in cui utilizziate questa macchina per la scrittura di testi, la modifica basilare di qualche immagine su Photoshop o la visione di video su Youtube. Anche le temperature, pur sotto stress, non raggiungono mai valori preoccupanti, attestandosi su una media di poco più di 50°. I maggiori valori della CPU si attestano sui 60°, che possono facilmente essere raggiunti anche durante il gaming.
È possibile usufruire di alcuni titoli videoludici presenti sul Microsoft Store, che spesso fanno riferimento all’universo delle app Android. Uno dei giochi più utilizzati è stato Modern Combat Versus, con cui ho registrato una buona esperienza, pur con una grafica bassa ed un frame-rate solo sufficiente. Per ulteriori delucidazioni sulle prestazioni generali e sui dati relativi alle velocità del sistema, vi invito ad aprire le immagini qui sotto che fanno riferimento a tutti i test e benchmark effettuati.
Benchmark
Connettività, audio e fotocamera
Riguardo la connettività, ALLDOCUBE iWork 3X si dota di un modulo Wi-Fi ac Dual Band che offre ottime prestazioni in ogni situazione, anche nei punti difficilmente raggiungibili dal segnale. Durante l’intera esperienza con questo tablet non ho registrato nessun malfunzionamento del sistema. Vale lo stesso discorso anche per il Bluetooth 4.0, che mi ha permesso di utilizzare mouse e tastiera esterna, entrambi targati Apple, senza problemi.
Per quanto concerne l’audio, il dispositivo è dotato di due speaker laterali che offrono una qualità non sufficiente per un prodotto votato anche alla multimedialità. Il volume è abbastanza basso ed i toni alti prevalgono troppo sulle tonalità medie. Il suono risulta, quindi, piatto e poco coinvolgente.
ALLDOCUBE iWork 3X presenta due fotocamere: quella frontale è da 2 mega-pixel mentre quella posteriore è da 5 mega-pixel. Entrambe non raggiungono la sufficienza nelle foto, ma sono più che adatte ad un utilizzo rivolto, ad esempio, alle videochiamate. Il sensore posteriore, inoltre, può girare video in 1080p a 30fps, mentre quello frontale arriva fino a 720p a 30fps. L’audio catturato dal microfono in fase di ripresa è abbastanza buono, sebbene risulti leggermente metallico.
Autonomia
La batteria montata su ALLDOCUBE iWork 3X è un’unità da 5000 mAh. Impostando la luminosità al 25%, con prestazioni medie ed un utilizzo principalmente dedicato alla scrittura di testi e alla visione di qualche video su Youtube, ho totalizzato circa 7 ore di utilizzo continuo. Ho notato che in standby la carica scende non sempre lentamente, a causa forse di qualche processo in background che talvolta consuma più del dovuto. In generale, comunque, potrete superare tranquillamente la vostra giornata lavorativa.
L’alimentatore aggiunto in confezione presenta una presa cinese, che ha bisogno di un adattatore. L’output offerto è pari a 12V 2.5A, che permette di ricaricare completamente il tablet in poco meno di 2 ore.
Conclusioni e prezzo
ALLDOCUBE iWork 3X è attualmente in vendita su Gearbest a circa 230€, tastiera esclusa. A fronte di queste cifre penso che le richieste economiche per il prodotto vadano leggermente oltre le attese. Questo tablet ha delle discrete caratteristiche tecniche, che lo rendono appetibile principalmente dagli universitari, da chi ne faccia un uso molto scolastico o da chi lo utilizzi solo per la multimedialità. Il mercato offre, però, dispositivi concorrenti ben più completi, a prezzi anche inferiori.
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