OpenAI ha rilasciato GPT-OSS, il suo primo modello “open-weight” da quando l’azienda ha iniziato ad operare nel settore delle intelligenze artificiali. Gratuito e personalizzabile, può essere eseguito direttamente su un semplice laptop, segnando una svolta significativa nella strategia dell’azienda.
OpenAI adesso è davvero Open: ecco GPT-OSS, il primo modello completamente gratis
Disponibile in due varianti, da 120 miliardi di parametri (equivalente a OpenAI o4-mini, su singola Nvidia GPU) e da 20 miliardi di parametri (equivalente a o3-mini, 16GB di memoria), GPT-OSS è distribuito su piattaforme come Hugging Face, Databricks, Azure e AWS sotto licenza Apache 2.0, che ne consente ampie modifiche commerciali.
La decisione segna un cambio di rotta per Sam Altman, CEO di OpenAI, che in passato citava la sicurezza come ostacolo per i modelli aperti. Ora l’azienda riconosce di essere stata “dalla parte sbagliata della storia”, puntando a colmare il gap per i clienti che già usano modelli aperti. GPT-OSS offre ragionamento, navigazione web, scrittura codice e operazione di agenti tramite le API esistenti dell’azienda.
GPT-OSS è il modello più testato di OpenAI per la sicurezza, con verifiche esterne contro rischi cibernetici e biologici. Sebbene non ci siano benchmark contro modelli come Llama, DeepSeek o Google Gemma, le sue varianti eguagliano le performance dei modelli di ragionamento chiusi di OpenAI in compiti di codifica e test come “Humanity’s Last Exam”. L’obiettivo è abbassare la barriera all’accesso e stimolare l’innovazione, offrendo a sviluppatori e aziende un maggiore controllo sui dati.