Quanti rugged phone abbiamo provato in questi anni, e quanti ne proveremo ancora! Sembra proprio che questo mercato non conosca crisi, almeno stando al numero di aziende che ancora sono fortemente impegnate nella progettazione di tali dispositivi. Oltre ad alcuni colossi dell’industria, come Samsung, ci sono tanti altri brand che utilizzano le proprie risorse per la realizzazione di questi prodotti. Una di queste aziende è, ad esempio, AGM che nel corso degli anni ha saputo dire la propria in tale ambito. Non è un caso, quindi, che oggi siamo proprio qui a parlare di uno dei nuovi modelli usciti sul mercato, ovvero AGM H3. Oltre la sua resistenza ad acqua, polvere e qualsiasi altro tipo di agente atmosferico e non, tale smartphone promette performance da primo della classe. Sarà davvero così? Avrà quella marcia in più che tanti si aspettano da prodotti di questo tipo? Scopriamolo all’interno di questa recensione completa.
Recensione AGM H3
Indice
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Capita spesso che dispositivi appartenenti alla famiglia dei rugged phone possiedano un numero di accessori maggiore rispetto a quelli contenuti nelle confezioni degli altri device. Anche in questo caso, quindi, questa “abitudine” non viene smentita. Dopo un veloce unboxing, infatti, sono stati rinvenuti i seguenti componenti:
- AGM H3;
- alimentatore da parete con presa europea;
- cavo USB Type-C per la ricarica ed il trasferimento dei file;
- adattatore mini jack/USB Type-C per l’ascolto in cuffia;
- breve manuale delle istruzioni;
- certificato di garanzia.
Design & Materiali
Questo dispositivo, come ogni rugged phone che si rispetti, è dotato di una scocca dura e resistente. Si tratta principalmente di plastica e gomma, di colore nero, che al tatto non restituisce una spiacevole sensazione. Anzi, lo smartphone è piuttosto solido e si tiene bene in mano, malgrado le dimensioni siano comunque generose. Nonostante tutto, in ogni caso, queste non vengono indicate sul sito ufficiale (ci sono solo i 12 mm di spessore), così come all’interno del manuale delle istruzioni, ma diciamo che sebbene la larghezza sia più o meno quella di un Google Pixel 4 la lunghezza supera ampiamente i 170 mm. Anche il peso non è poi così contenuto, restando sui 250 grammi. Siamo in presenza, in definitiva, di uno smartphone abbastanza impegnativo e che non calza proprio in tutte le tasche.
Dal punto di vista costruttivo l’azienda ha svolto un’ottimo lavoro, riuscendo a garantire grande robustezza pur mantenendo forme non troppo appariscenti. Oltre le parte in plastica rinforzata, lungo i quattro angoli, la scocca è tutto sommato compatta. Vediamo, poi, come il brand abbia inserito anche alcuni inserti di color arancione, per dare maggior carattere al prodotto. Come indicato sulla parte inferiore della scocca posteriore, poi, qui trovano sede le certificazioni MIL-STD-810H, IP68 e IP69K. Dunque non avrete alcun problema ad immergere il vostro telefono in acqua o a maltrattarlo con qualche urto di troppo. Dopo giorni di test, infatti, posso dire che sua qualità costruttiva è ottima e non lascia spazio a dubbi sulla bontà del prodotto.
Da un lato questo dispositivo potrebbe interessare ad una ristretta cerchia di utenti ma, da un altro punto di vista, questo potrebbe attirare la curiosità anche di altre persone. Non è, insomma, un prodotto pensato solo per coloro che lavorano costantemente i cantiere. Tanto che il brand ha voluto dotare questo AGM H3 di un buon comparto fotografico, disponendo sul retro una tripla camera coadiuvata dalla presenza di un singolo flash LED. Poco più in basso, poi, trova sede anche il sensore per le impronte digitali. Sul frame destro, inoltre, abbiamo il bilanciere del volume ed il tasto di accensione/spegnimento, mentre sul fronte opposto risiedono lo slot SIM, un tasto programmabile e, sapientemente protetto, un ingresso USB Type-C. Vi sono, poi, due microfoni posizionati in basso e sul retro e un singolo speaker che padroneggia sulla parte frontale, poco sotto il display.
Display
Non ci si è fatti mancare nulla su questo prodotto, proponendo un ampio display da 5,7″. Si tratta di un pannello LCD IPS con risoluzione HD (720 x 1440 pixel) che esprime tutto il suo potenziale solo quando ci si trova in ambienti chiusi. Devo dire, infatti, che sotto la luce diretta del sole non è poi così facile vedere tutti i contenuti a schermo a causa dei riflessi. Con la luminosità al massimo, comunque, si riesce in parte a mitigare questo problema. Avrei preferito sicuramente avere a disposizione tutta la superficie frontale ma, a differenza delle iniziali aspettative, l’azienda ha deciso di occuparne solo una parte con lo schermo. Posizionando lo speaker inferiormente e lasciando da parte i vari sensori e la capsula auricolare questo è il risultato che è stato possibile ottenere.
Dopo qualche decina di minuti di utilizzo il prodotto comincia a sporcarsi facilmente, mostrando tante ditate sul vetro frontale. Non è, però, un gran male per un prodotto di questo tipo che solitamente vive quotidianamente in condizioni ben peggiori. Acqua, fango, sporco e terra sono solo alcuni degli agenti con cui può entrare in contatto e contro cui ne esce sempre vincente. Non ho avuto alcun problema, inoltre, con il pannello touchscreen, anche se in questo caso è necessario fare una precisazione: esattamente come sugli altri smartphone non funziona bene con le dita bagnate o particolarmente sporche. In condizioni normali, invece, si comporta abbastanza bene anche nelle fasi di scrittura più concitate, perdendo solo qualche tocco. Come tutti gli IPS, poi, possiede dei bianchi tendenti all’azzurro e neri poco profondi.
Sistemi di Sblocco
Anche se si tratta di un rugged phone questo non vuol dire che non debba dotarsi dei sistemi di sblocco presenti su tutti gli altri device in commercio. Motivo per cui, anche su tale modello, troviamo lo sblocco facciale ed il sensore per le impronte digitali.
Del primo parlo sempre poco perché, a conti fatti, è quello che funziona peggio e che risulta essere poco sicuro. Si riesce a sbloccare il device solo di giorno mentre in notturna il sensore fotografico anteriore fa un’enorme fatica per riconoscere il volto. Non ne consiglio quasi mai l’utilizzo, soprattutto su smartphone di questo tipo, anche se riconosco che in situazioni estreme possa tornare utile. Se si ha una mano occupata e non si riesce ad impugnare il telefono, questo tipo di sistema può indubbiamente essere d’aiuto. In tutti gli altri casi vi consiglio di sfruttare il sensore d’impronte digitali che è molto più sicuro, veloce ed affidabile. Non è fulmineo come su altri modelli ma svolge ugualmente il suo lavoro.
Hardware & Prestazioni
Sotto la scocca batte un MediaTek Helio P22, dunque una CPU octa-core dotata di 4 x Cortex A53 da 2.0 GHz + 4 x Cortex A53 da 1.5 GHz. A questa si accompagna una RAM da 4GB e 64GB di memoria interna espandibili tramite microSD. Abbiamo, inoltre, una GPU PowerVR GE8320 che ovviamente si occupa di gestire gran parte della grafica.
Devo dire che mi sarei aspettato forse un po’ di più dalla dotazione tecnica, anche se forse l’Helio P22 comincia a mostrare le prime crepe. Nell’utilizzo quotidiano, infatti, questo smartphone riesce a sostenere solo i carichi di lavoro più blandi. Con la RAM piuttosto aggressiva è possibile fare poco, anche perché le ultime app aperte vengono chiuse dopo pochi minuti dal sistema stesso. Non siamo in presenza, quindi, di uno smartphone veloce, reattivo e che riesce a stare sul pezzo, bensì di un device che ha i suoi tempi e non fa nulla per nasconderlo. Vero è, però, che coloro che sono interessati a questo tipo di prodotti badano poco alle performance, accontentandosi di fare qualche foto, di mandare qualche Whatsapp e poco altro. Con questo, ovviamente, non dico che ci siano problemi nell’apertura di app come Instagram, Facebook, TikTok ed altro, ma semplicemente che la navigazione all’interno di esse non è paragonabile ad un buon medio di gamma.
Con le temperature possiamo stare tranquilli, dato che anche dopo intense sessioni di gaming il device scalda poco. Durante i test è venuto spesso fuori qualche fenomeno di thermal throttling, dunque in realtà il calore generato dal sistema ha messo sotto torchio il dispositivo. Nonostante questo ho assistito raramente alla chiusura improvvisa delle applicazioni o all’arresto di alcune operazioni, segno che comunque l’hardware è ancora all’altezza della situazione.
Benchmark
Software
A bordo di questo AGM H3 è stato installato Android 11 con patch di sicurezza risalenti al 5 luglio 2021. Dunque si tratta di una versione del software anche piuttosto aggiornata ma che, ovviamente, non sappiamo se verrà supportata anche in futuro. Non è detto, infatti, che tale modello possa ospitare nuovi aggiornamenti nei prossimi mesi. Al netto di questo, in ogni caso, siamo di fronte ad un prodotto dotato di un sistema praticamente stock, che non mostra alcun tipo di personalizzazione. Da parte dell’azienda, dunque, è stata presa una precisa strada.
Oltre alcune delle applicazioni di Google più comuni c’è la possibilità di scaricarne altre sul Play Store, senza alcun vincolo. Non è molta la memoria a disposizione per l’archiviazione dei dati ma è comunque sufficiente per permettere agli utenti di svolgere tutte le principali mansioni quotidiane.
Fotocamera
Entrando all’interno del sito ufficiale vediamo fin da subito come il brand abbia puntato su un aspetto in particolare, ovvero il comparto fotografico. Come prima cosa, infatti, viene esposto un confronto con altri illustri smartphone del panorama internazionale, come Xiaomi Mi 11 e iPhone 12. Dalle immagini pare chiaro, quindi, come la visione notturna integrata da AGM porti risultati migliori rispetto agli altri modelli. Oltre questo, però, è necessario capire prima quali sono le ottiche scelte su tale smartphone. Qui, dunque, abbiamo una fotocamera principaleCMOS da 1/2.8″ e 12MP, coadiuvata dalla presenza di un sensore secondario ad infrarossi da 13MP e, infine, da un obiettivo da 2MP per le macro. Non manca, poi, un singolo flash LED a completare le tre ottiche già presenti, nonché un selfie camera da 8 MP.
Osservando gli scatti diurni devo ammettere di non aver avvertito alcuna differenza con l’utilizzo della funzione HDR, in quanto le immagini risultano sempre essere piuttosto sovraesposte. Mi sarei aspettato, quindi, una resa migliore sotto tale aspetto. C’è anche da dire, poi, che i colori non sono molto accesi e che la qualità lascia a desiderare. Dando un’occhiata più da vicino alle foto, infatti, ho notato una cura per i dettagli non proprio eccezionale, risultando comunque sufficiente per un prodotto del genere. Vi segnalo, inoltre, la presenza della modalità macro che, però, solo parzialmente riesce a restituire uno scatto degno di nota.
Di notte la situazione muta drasticamente, rilevando pochi dettagli e foto, in generale, poco definite. Qui viene fuori in maniera ancor più preponderante il rumore fotografico digitale che, purtroppo, sporca fortemente l’immagine. Anche in questo caso, poi, non vi consiglio di perdere tempo con l’HDR, semplicemente perché tale feature non funziona. Molto meglio, comunque, gli scatti effettuati in prossimità di qualche fonte di luce, che perlomeno è riuscita a rilevare dei volti in modo abbastanza preciso. Detto questo, lo smartphone non è stato creato per svolgere a dovere tale funzione, quanto più per sfruttare la modalità notturna ad infrarossi. Grazie ad essa, dunque, è effettivamente possibile visionare alcune immagini ed alcuni dettagli altrimenti impossibili da immortalare. C’è un unico problema: utilizzando questa opzione le immagini risultano essere piuttosto sfocate e perdono ogni tipo di dettaglio. A queste condizioni, quindi, non la trovo poi così utile.
Abbiamo già parlato del sensore della fotocamera frontale e la qualità espressa da tale accessorio è insufficiente. Non tanto di giorno, dove le foto sono più o meno equilibrate , quanto più di notte e con la modalità effetto bokeh attiva. Credo che si tratti di un problema di sistema ma, ogni volta in cui ho provato a scattare qualche immagine con il filtro attivo, non ho assoltamente registrato un risultato positivo. Metà della faccia risulta essere completamente offuscata, quasi come se ci si stesse muovendo nel momento dello scatto. Spero, quindi, che tale problema possa essere sistemato quanto prima, magari proprio per mezzo di un aggiornamento software.
Audio & Connettività
Non sono rimasto soddisfatto del comparto audio per un semplice aspetto: lo speaker frontale predilige principalmente le tonalità medie e alte, con totale assenza dei bassi. Questo pone le basi per un suono piatto e poco corposo che, soprattutto durante il gaming o la visione di qualche video su YouTube, ne rovina l’esperienza. Risulta piuttosto chiaro, in ogni caso, come tale device non sia destinato ad un pubblico smanioso di dare sfogo a tutte le proprie fantasie in ambito multimediale. Diversa è la situazione, invece, in merito alla capsula auricolare che si sente bene e ci permette in quasi ogni momento di conversare in maniera piuttosto soddisfacente.
Da un altro punto di vista, quello legato alla connettività, devo ammettere che le cose funzionano leggermente meglio. Qui, infatti, trova spazio un modulo Wi-Fi ac Dual Band in grado di garantire una buona copertura anche nei punti un po’ più ostici. Vale lo stesso discorso anche per la rete LTE, che con il 4G di Fastweb permette di navigare in tutta la città senza alcun problema. Sono validi, poi, il Bluetooth 4.0 ed il GPS/A-GPS/GLONASS, sebbene la velocità di connessione con il satellite non sempre è impeccabile. Vi ricordo, infine, che tale smartphone è in grado di ospitare contemporaneamente ben due nano SIM in 4G o, in alternativa, una nano SIM ed una microSD.
Buona la ricezione telefonica dalla capsula auricolare, anche se il mio interlocutore ha sempre manifestato qualche dubbio circa la qualità della chiamata. Il suono, infatti, risulta spesso leggermente metallico e poco chiaro nelle situazioni più chiassose.
Autonomia
Quanto dura la batteria su questo AGM H3? Sotto la scocca trova spazio un’unità da 5.400 mAh e non avrete alcun problema ad arrivare fino a sera. Anzi, con un utilizzo intenso a fine giornata si registra una rimanenza ancora del 20-30% che ci fornisce un’ampio respiro nelle ore notturne. Dunque, utilizzando lo smartphone solo poche ore al giorno, è possibile superare tranquillamente due giornate consecutive senza alcun intoppo. Parliamo, quindi, di un’autonomia notevole e che non conosce eguali nel mondo degli smartphone più classici, ovvero quelli non appartenenti alla categoria dei rugged phone.
Con l’alimentatore da 10W presente in confezione è possibile ricaricare lo smartphone dal 10 al 100% in poco più di 3 ore, dunque un periodo di tempo ragguardevole.
Prezzo & Conclusioni
AGM H3 è attualmente venduto su AliExpress al prezzo di circa 160 euro.
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Per questa cifra lo smartphone può essere preso in considerazione, perché sul mercato le alternative non sono poi molte. A differenza di quello che avviene per tutti gli altri modelli, il mondo dei rugged phone è molto più ristretto e consta di poche differenti unita in competizione tra loro. Motivo per cui potrebbe essere venuto il momento di prendere in considerazione questo device tenendo sempre bene a mente tutto quello che abbiamo visto in questa recensione. Nel caso in cui foste, dunque, alla ricerca di un prodotto veloce, responsivo e reattivo in ogni momento, questo smartphone non è la scelta giusta per voi. Differente è la condizione di chi, invece, ha semplicemente bisogno di un terminale in grado di effettuare chiamate, fare qualche foto in cantiere, visionare i social e sfruttare tutte le principali app di chat come Whatsapp, Telegram e tante altre. Dovrete scendere, quindi, a qualche inevitabile compromesso per poter accaparrarvi tale modello.