Da quando Chuwi è entrata nel mercato dei laptop ha lanciato un guanto di sfida a tutti gli altri produttori, soprattutto di stampo asiatico. Molti dei suoi dispositivi, infatti, sono dotati di un ottimo rapporto qualità-prezzo che li rendono quindi appetibili per la maggior parte del pubblico presente là fuori. Non si tratta solo di device pensati per il lavoro e lo svago, ma anche e soprattutto per le nuove esigenze che durante la pandemia di Coronavirus sono venute a galla. Ad oggi, dunque, diventa sempre più importante avere con sé un prodotto come questo Chuwi HeroBook Pro+, utile per tutti coloro che oggi sono in smart working o che sono costretti a seguire scuola a distanza. Non è sempre facile, però, battere la concorrenza di altri marchi noti in tale panorama, come Teclast o Bmax, che sanno ugualmente concorrere con Chuwi in tale ambito. Andiamo a scoprire, quindi, se tale dispositivo ha saputo rispettare le nostre attese, all’interno di questa recensione completa.
Recensione Chuwi HeroBook Pro+
Indice
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Come su tutti gli altri prodotti del brand, anche in questo caso la confezione di vendita è realizzata interamente in cartone rigido. Non viene mostrata, quindi, alcuna immagine del prodotto. All’interno di questa scatola, dunque, troviamo:
- Chuwi HeroBook Pro+;
- alimentatore da parete (24W), con presa europea;
- breve manuale delle istruzioni, anche in lingua inglese.
Design & Materiali
Chuwi ha optato per una soluzione più economica rispetto ad altri suoi prodotti, realizzando questo HeroBook Pro+ interamente in plastica. Non ci sono parti in metallo a vista, ad eccezione delle viti presenti sul retro. Devo dire, quindi, che mi sarei aspettato qualcosa in più in tal senso, dato che sotto il profilo tecnico non sembra restituire una gran senso di solidità. Questo materiale, inoltre, non contribuisce in maniera importante nella riduzione del peso, dato che ci attestiamo più o meno su 1,16 Kg. Ovviamente non è proibitivo sotto questo aspetto, ma comunque si fa sentire nello zaino. C’è anche da dire, però, che tutte le componenti sono state inserite in uno spazio esiguo, dato che il laptop misura solo 330,0 x 220,8 x 18,5 mm, quindi è maneggevole e può essere inserito in qualsiasi zaino che si rispetti. Occhio solo a non trattarlo male, perché la plastica si rovina molto facilmente, quindi dopo poche settimane potreste già trovare sulla sua superficie diversi segni d’usura.
Dando un’occhiata a questo prodotto si nota subito la missione di Chuwi, ovvero quella di emulare in qualche maniera il design dei dispositivi dell’azienda di Cupertino. Ci sono riusciti solo in parte, però, perché comunque lo spessore di HeroBook Pro+ è importante. Questo perché sotto la scocca trovano spazio tutte le varie componenti che compongono il laptop, ma non solo. A differenza di un MacBook, infatti, qui abbiamo diversi ingressi relativi alla connettività. Sul frame destro, quindi, risiedono una porta USB-A 3.0, il jack audio da 3,5 mm ed il vano per la microSD, mentre dall’altra parte abbiamo il foro per l’alimentazione, un altro ingresso USB-A 3.0 ed una mini-HDMI. Molto più dello stretto necessario, anche se manca una porta USB Type-C che tanto avrebbe fatto comodo in questo periodo storico.
Gli speaker trovano sede sulla parte inferiore del laptop. Qui, però, non è presente alcun vano per l’inserimento di un SSD esterno, per espandere la memoria interna. Accedere all’interno del dispositivo, però, è molto semplice. Bisogna svitare tutte le viti sul retro e, dopo poco, è possibile mettere le mani su tutto l’hardware.
Tastiera e TouchPad
Come su tutti gli altri dispositivi di questo tipo, risulta fondamentale capire come si comportino nell’utilizzo quotidiano la tastiera ed il touchpad. Analizzando la prima componente di queste due, devo dire di essermi trovato piuttosto bene. Oltre ad una corsa dei tasti precisa e non troppo profonda, credo che la distanza tra gli stessi sia più che accettabile. Dopo qualche ora di utilizzo, insomma, non sbaglierete quasi mai durante la digitazione. Ovviamente, però, dovrete fare i conti con un layout non italiano, un problema risolvibile in diversi modi. Qui, infatti, mancano le accentate ma questo è un problema piuttosto relativo, dato che basta ricordarsi dove sono posizionate normalmente, ed il gioco è fatto. In alternativa, invece, potreste acquistare dei pratici sticker da incollare sui tasti, così da non confondervi più.
Con il touchpad non mi sono trovato bene, perché ritengo che le sue dimensioni siano piuttosto esigue. Sono abituato a sfruttare quello presente sul mio MacBook Pro e, in effetti, tornare ad una soluzione più piccola è quasi un trauma. Malgrado questo, si tratta di una parte che non spicca per affidabilità e precisione, restando nella media dei prodotti di questo tipo. Ad essere sincero, però, non mi sarei potuto aspettare nulla di meglio in tal senso, dato che si tratta di una parte piuttosto critica che in pochi riescono ad azzeccare.
Concludo questo paragrafo con un’ultima considerazione sui materiali utilizzati. Vi ho già detto, infatti, come tutta la struttura sia realizzata in plastica e questo pone un problema di rigidità. Anche se in fase di scrittura non emerge più di tanto, premendo sulla parte centrale della tastiera si nota una flessione importante della stessa che non fa ben sperare per il futuro.
Display
Sulla parte frontale di Chuwi HeroBook Pro+ trova spazio un display LCD IPS da 13,3″ con risoluzione 3K (3.200 x 1.800 pixel) e form factor in 16:9. Dando una rapida occhiata sul sito ufficiale si nota proprio come l’azienda punti molto su tale aspetto, anche se in realtà allo stato attuale non lo trovo un punto di forza, non in questo caso. Devo dire, infatti, di non aver notato una nitidezza tanto più elevata su questo dispositivo rispetto a quella presente su prodotti con risoluzione Full HD. Nonostante tutto, però, i colori sono abbastanza ben tarati ed i contrasti sufficienti.
Quello che avrebbe potuto fare davvero la differenza sarebbe stato un display dotato di un vetro anti-riflesso, ideale per lavorare anche in esterna. Mancando, quindi, avrete qualche difficoltà a visualizzare tutti i contenuti a schermo sotto la luce diretta del sole o in condizioni di forte illuminazione, a causa dei continui riflessi presenti sul vetro. Non è presente, però, un pannello touchscreen, quindi almeno da questo punto di vista non c’è il pericolo di lasciare le impronte sul display.
Chuwi ha optato per una soluzione piuttosto “datata”, non preoccupandosi quindi di ridurre al minimo le cornici laterali. Queste sono davvero marcate ma, in compenso, proteggono meglio il pannello da eventuali cadute o urti.
Hardware & Prestazioni
HeroBook Pro+ propone un Intel Celeron J3455, dunque una CPU quad-core con frequenza di clock base pari a 1.5 GHz e turbo boost fino a 2.3 GHz. Non è la prima volta che proviamo, nell’ultimo periodo, un dispositivo dotato di tale hardware, dato che anche KUU A8S propone lo stesso tipo di soluzione. Al di là di questo aspetto, comunque, troviamo una RAM LPDDR4 da 8 GB e 128 GB di memoria interna, di tipo eMMC.
Questo prodotto, come molti di voi avranno intuito, monta un chipset vecchio di qualche anno che a livello di performance non se la passa troppo bene. Ogni qual volta ci si muove all’interno di qualche programma si nota una certa farraginosità nell’eseguire anche le più semplici operazioni. Anche se su Chrome non si avvertono grossi problemi, dovrete stare attenti a non saturare la RAM con diverse tab aperte, perché in quel caso sarete costretti a chiuderne qualcuna. Sebbene qui la riproduzione di contenuti in 4K sia consentita, poi, non sono riuscito sempre a riprodurre in maniera pulita tutti i video di test che solitamente utilizzo su tali prodotti. Questo vuol dire che il sistema non digerisce bene tutti i formati con diverso bitrate. Non disperate, però, perché comunque è possibile godere in maniera piuttosto soddisfacente di tutto il pacchetto Office, potendo dilettarsi anche in qualche modifica su Photoshop e nel montaggio di brevi video. Anche in questo caso, comunque, non è possibile spingersi oltre un certo limite, potendo solo eseguire alcune delle più basilari operazioni.
Nessun problema su Netflix, così come sulle altre piattaforme di streaming video. Non fate troppo affidamento sul gaming, però, dato che la Intel HD Graphics 500, da 750 MHz, non è in grado di sopportare grossi carichi di lavoro. Giocando anche solo ad Asphalt 9, infatti, si nota un frame-rate piuttosto basso ed instabile, con una qualità grafica non all’altezza della situazione.
Benchmark
Software
Non può mancare all’appello, ovviamente, Windows 10 Home. Si tratta di un sistema che ormai la maggior parte di voi conosce bene e che, anche su questo prodotto, propone i medesimi servizi. Anche se non è necessario ripeterlo, vi ricordo che qui abbiamo la possibilità di ricercare diverse app sul Microsoft Store, potendo collegare all’occorrenza anche il proprio account Xbox. Oltre questo, poi, non mancano tutte le varie impostazioni di sistema che ci permettono di modificare diversi aspetti dell’interfaccia, e non solo.
Connettività & Audio
Qui, su questo HeroBook Pro+, risiede un modulo Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac Dual Band che, purtroppo, non è riuscito a soddisfarmi nei punti meno coperti della casa, dimostrando qualche difficoltà. Al di là di questo aspetto, poi, non mancano il Bluetooth 5.0, il jack audio per le cuffie e i due ingressi USB-A 3.0, nonché una porta mini-HDMI con cui collegare il laptop ad un televisore.
A livello audio, questo prodotto si dota di due speaker stereo sulla parte inferiore. Ovviamente queste componenti non avrebbero potuto essere posizionate in un punto peggiore, dato che il suono viene attutito quasi completamente su un certo tipo di superfici. Malgrado tutto ciò, devo ammettere che la qualità non è poi così buona. Non sono molto presenti i bassi e, al massimo volume, le diverse tonalità sono piuttosto impastate e poco distinguibili. Consiglio di sfruttare tali speaker, quindi, solo per la visione di film e serie TV, mentre per la musica opterei per qualche altro tipo di soluzione. Non dimentichiamo, poi, la webcam da 2 MP che è più che valida per le comuni videochiamate in famiglia, o per la scuola.
Autonomia
Chuwi propone una batteria da 38Wh, un’unità che con utilizzo piuttosto spinto è in grado di garantire un’autonomia di poco più di 4 ore e 30 minuti, ovviamente sempre con display attivo. Dipende poi molto dall’utilizzo che ne fate, ma personalmente ho sfruttato tale laptop per la visione di qualche puntata su Netflix, per la gestione di alcuni file su Excel, per la navigazione web e per la scrittura di questa recensione testuale. Ho mantenuto sempre attiva, inoltre, la connessione wireless ed il Bluetooth.
Prezzo & Conclusioni
Chuwi HeroBook Pro+ viene venduto attualmente sullo store ufficiale di Chuwi al prezzo di circa 234 euro.
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Diciamo che la concorrenza in questa fascia di prezzo è piuttosto agguerrita. Nel corso della recensione ho nominato già KUU A8S, uno dei laptop che abbiamo potuto provare poco prima di questo HeroBook Pro+ e che, rispetto alla dotazione hardware, è molto simile al dispositivo di Chuwi. Occhio solo alla memoria interna, che purtroppo su quest’ultimo è solo di tipo eMMC. Devo dire, quindi, che le prestazioni sono alla fine comparabili sotto tanti aspetti, anche se in quel caso ho potuto apprezzare una qualità costruttiva sicuramente migliore, nonché un trackpad più grande e confortevole. Nel caso in cui foste alla ricerca, però, di un prodotto più piccolo e maneggevole, questo HeroBook Pro+ potrebbe rappresentare la giusta alternativa per voi. Anche a fronte di un prezzo che, alla fine, è leggermente inferiore a quello proposto per il suo diretto rivale.