La competizione nel settore degli smartwatch si gioca sempre più sul terreno dell’usabilità “hands-free”, ovvero la capacità di interagire con il dispositivo senza dover necessariamente toccare il display.
Mentre Apple e Samsung hanno consolidato da tempo l’uso di gesture avanzate nei propri ecosistemi, Google è rimasta finora un passo indietro, affidandosi a controlli più tradizionali.
Tuttavia, un’analisi approfondita del software, suggerisce che Mountain View stia preparando una significativa espansione delle funzionalità di input per la sua linea Pixel Watch, allineandosi finalmente agli standard fissati dai concorrenti diretti.
Pixel Watch, svelate le nuove modalità di interazione
Le recenti indagini condotte sulla versione 4.2.0.833802130 dell’applicazione Pixel Watch hanno portato alla luce stringhe di codice inequivocabili. Sebbene le funzionalità non siano ancora state attivate lato server per il pubblico, la presenza di riferimenti espliciti a nuove gesture conferma che il team di sviluppo è nella fase finale di implementazione.
Non si tratta di semplici speculazioni, ma di descrizioni testuali inserite direttamente nel firmware che spiegano all’utente come eseguire i nuovi movimenti.
La novità più attesa è denominata “Double-pinch”. Secondo quanto emerso, questa gesture diventerà un vero e proprio coltellino svizzero per la navigazione nell’interfaccia. Le stringhe di codice indicano che, pizzicando due volte indice e pollice, sarà possibile rispondere alle chiamate, gestire il flusso delle notifiche e persino scattare fotografie da remoto.
Quest’ultima funzione è particolarmente rilevante per l’ecosistema Pixel, integrandosi perfettamente con la fotocamera degli smartphone Google.
Di fatto, questa implementazione mira a replicare l’esperienza del “Double Tap” vista sugli ultimi Apple Watch e le funzioni di accessibilità presenti sui Galaxy Watch, colmando un gap funzionale che pesava sull’esperienza d’uso quotidiana dei dispositivi Wear OS di Google.
Il ritorno delle “Wrist Gestures”, un omaggio al passato
Oltre all’innovazione del doppio pizzico, Google sembra intenzionata a rispolverare una filosofia che risale agli albori di Android Wear. Il codice analizzato fa riferimento a una funzione di “Rotazione del Polso”.
Chi utilizza dispositivi indossabili Google da molti anni ricorderà come, prima di Wear OS 3, fosse possibile scorrere le schede o tornare indietro semplicemente ruotando l’avambraccio.
La nuova implementazione appare però più mirata e meno dispersiva rispetto al passato: la rotazione del polso servirà specificamente per azioni rapide e discrete, come silenziare una chiamata in arrivo o chiudere una notifica persistente.
Si tratta di una soluzione pragmatica per gestire le interruzioni durante riunioni o momenti in cui l’interazione fisica con l’orologio risulterebbe scomoda o scortese.
Tempistiche e compatibilità
Attualmente, l’offerta di gesture sul Pixel Watch 4 include opzioni basilari come “Alza per parlare” (introdotta per Gemini) o il “Tocca per attivare”. L’arrivo di questi nuovi controlli rappresenterebbe il salto di qualità necessario per rendere il dispositivo veramente maturo. Restano però aperti alcuni interrogativi tecnici.
Non è ancora chiaro se queste funzionalità saranno distribuite tramite il prossimo “Pixel Feature Drop” o se saranno vincolate a un aggiornamento maggiore del sistema operativo Wear OS.
Inoltre, il codice non specifica se le nuove gesture sfrutteranno sensori presenti in tutti i modelli di Pixel Watch o se saranno un’esclusiva delle versioni hardware più recenti, come il Pixel Watch 4, dotate forse di accelerometri e giroscopi più precisi o di processori in grado di elaborare meglio i micro-movimenti.