Arrivo dritto al punto: ho provato una marea di biciclette elettriche cinesi, ma mai nessuna mi è sembrata tanto estrema come la DUOTTS S26. Ed il motivo è semplice: oltre alle ruote fat da 26”, i freni idraulici, la batteria Samsung e tanto altro, questa enorme bicicletta elettrica è una delle poche dotate di ben due motori da 750w l’uno, posizionati su entrambe le ruote.
Insomma, è senza dubbio uno dei modelli più assurdi che mi è capitato di provare e, sì, è una di quelle bici che potrebbero andare bene anche per i percorsi cittadini, ma quando si sale in sella subito si capisce che nasce non per l’asfalto, ma per gli sterrati e le gite in montagna.
Indice
ToggleRecensione DUOTTS S26
Videorecensione DUOTTS S26
Caratteristiche tecniche – DUOTTS S26
- Potenza motore: 2 x 750w;
- Velocità massima: limitata a 25 km/h (sbloccatile a 50 Km/h);
- Carico massimo: 150 Kg;
- Batteria: rimovibile da 48v e 20 Ah;
- Pneumatici: fat da 26×4 pollici;
- 3 modalità di guida;
- Cambio Shimano a 7 rapporti;
- Luce anteriore LED;
- Telaio lega d’alluminio;
- Peso bici 42 kg (con batteria installata);
- Freno a disco idraulico anteriore/posteriore;
- Ammortizzatore anteriore/posteriore;
- Dimensioni: 190 x 113 x 71 cm.
Design e materiali
Va da sé che se desiderate una bicicletta elettrica con la quale passare inosservati, la DUOTTS S26 non è di certo il modello che fa per voi. Perché è grande, ha un telaio in lega d’alluminio con un design sportivo e che sicuramente salta all’occhio, ruote fat da 26” larghe 4” un doppio sistema ammortizzante, un portapacchi e un faro LED anteriore circolare in stile motocicletta.
Il telaio è solido e, a differenza della stragrande maggioranza degli altri esponenti della categoria, le saldature sono quasi invisibili. Anteriormente è presente un sistema di ammortizzatori a doppia forcella che si possono regolare e posteriormente è stato integrato un ammortizzatore posteriore HLT-100, che è collegato al telaio in un modo piuttosto singolare, ma effettivamente molto efficace: anche questo ammortizzatore è in grado di gestire bene gli urti e le vibrazioni, ma la sua impostazione più rigida e la sua stessa natura, non gli permettono di ottenere gli stessi risultati della forcella anteriore.
Poco male però, perché le ruote fat fanno il loro sporco lavoro e nella sella è stato inserito un ulteriore sistema ammortizzante con il quale tutto diventa morbido e privo di sollecitazioni fastidiose anche su terreni sterrati, pavé e binari dei tram.
L’impostazione potrebbe quindi sembrare quella di una bici da downhill, il che non è neanche sbagliatissimo, ma solo qualora non si installino il portapacchi ed il parafango. Perché se il portapacchi è di buona qualità e praticamente esente da qualsiasi scricchiolio, un appunto sui parafanghi è d’obbligo: sono gli stessi che troviamo sulle bici elettriche più “tradizionali” e qualitativamente non sono assolutamente all’altezza della DUOTTS S26.
Al centro del manubrio poi, è stato inserito un buon computer di bordo sul quale sarà possibile controllare la velocità attuale, i chilometri percorsi, la modalità di servoassistenza e la relativa potenza e che si vede piuttosto bene anche in condizioni di luce diretta. Il tutto viene controllato tramite un ulteriore controller che è realizzato davvero molto bene ed è facilmente raggiungibile mentre si è in sella.
Ci sono poi due freni a disco di tipo idraulico che, in quanto a progettazione, sono stati probabilmente la sorpresa più gradita di questa bici elettrica: nelle manopole dei freni sono state inserite due viti regolabili a mano, che permetteranno la regolazione della durezza di entrambi i freni.
L’unica nota negativa è la batteria: è esterna, protetta da uno strato in plastica opaca ed esteticamente non mi piace per niente. Vero è però, che si tratta di una bicicletta che pesa 43 kg e che, soprattutto, non è pieghevole: in soldoni, questo posizionamento della batteria era l’unica soluzione plausibile.
Motore e cambio
Ad animare la DUOTTS S26 ci pensano ben due brushless da 750w con una coppia erogata di 130 nm. È affiancato da un Cambio Shimano a 7 rapporti (che si collega ad una corona singola a 52 denti) che è sempre preciso, veloce e affidabile e viene gestito da un selettore a scatto posto sul lato destro del manubrio ma che, a mio avviso, forse è troppo sottodimensionato per la tipologia di bici: mi sarebbe piaciuto vedere le tipiche 3 corone anteriori, che avrebbero portato il cambio ad avere 21 rapporti.
Ed in quanto a potenza del motore (o dei motori), c’è poco da dire: l’accoppiata con la batteria a 48v li rende tra i motori più potenti e scattanti che ho mai avuto modo di provare. È un sistema affidabile, sul quale si può sempre contare, anche nelle salite più ripide: nei miei test sono riuscito a percorrere una salita in cui alcuni tratti avevano una pendenza superiore al 25% senza perdere mai l’aiuto derivante dal motore ed il brand garantisce che questa DUOTTS S26 è in grado di gestire salite fino addirittura al 55°.
L’unica pecca è l’assenza del sensore di coppia perché, ok, la potenza erogata e proporzionata al livello di assistenza che si seleziona sul computer di bordo, ma a mio avviso quando si utilizza la modalità con pedalata assistita, i motori si attivano un po’ troppo in ritardo.
La prova su strada
È inutile dire quindi che la DUOTTS S26 è una bici con cui potreste andare ovunque e che le accelerazioni con entrambi i motori attivi sono davvero divertenti. Va detto però che la scelta di utilizzare due motori, uno nella ruota posteriore e l’altro in quella anteriore, non solo aumenta parecchio il peso della bici ma aumenta anche le vibrazioni sul manubrio, anche perché i due ammortizzatori di cui è dotata sono di qualità medio/bassa, e quindi non si può pretendere che gli urti e le vibrazioni vengano totalmente annullate.
Potreste usare la DUOTTS S26 come mountain bike, potreste andarci sulla sabbia, sugli sterrati, ma anche sull’asfalto e sui suoli cittadini sconnessi. È davvero una bici tuttofare che, però, difficilmente potrete caricare in auto o portare nei mezzi pubblici perché non solo è molto ingombrante, ma è anche decisamente pesante.
Presa confidenza con l’effetto che le ruote fat hanno con il suolo, e con il manubrio che come vi dicevo potrebbe soffrire di qualche vibrazione in più per via del motore, guidare questa bici elettrica cinese è davvero un piacere, soprattutto perché il connubio tra le ruote fat ed il doppio sistema di ammortizzazione la rendono decisamente adatta a tutti i fondi stradali.
È possibile guidare in tre diverse modalità e, data la potenza, i livelli di assistenza sono 5 ma vi dico una cosa: evitate di utilizzare questa bici senza sfruttare i motori. Il mio consiglio è quello di controllare sempre la carica rimanente della batteria, perché stiamo parlando di una bicicletta davvero molto pesante, e qualora si scaricasse la batteria e foste costretti a pedalare le cose potrebbero diventare un po’ problematiche.
Ad ogni modo sì, lo so, data la sua natura la DUOTTS S26 non è una bicicletta adatta a tutti, non è di certo comoda da trasportare quando non la si guida, ma una volta saliti in sella è piacevole sotto ogni aspetto e la sua assistenza è sempre garantita: il motore in grado di supportare un peso massimo di 150 Kg e la possibilità di gestire salite molto ripide, la rende davvero adatta a qualsiasi tipologia di utilizzo.
Autonomia della batteria
La DUOTTS S26 che abbiamo ricevuto in prova è il modello aggiornato del 2024 che, tra le novità, utilizza una batteria Samsung da ben 960 Wh (48v e 20 Ah). E senza troppi giri di parole, quando si guida a circa 25 Km/h in modalità elettrica, la batteria scende di circa il 20% ogni 10 Km, il che vuol dire che in full-electric è in grado di percorrere circa 50 Km con un’unica carica.
In modalità a pedalata assistita invece, si percorreranno senza problemi anche 100 Km con un’unica carica, ma attenzione: data la capienza della batteria, il processo di ricarica è piuttosto lento.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo della DUOTTS S26 è di 1449,99 euro, ma tramite il box in basso la potreste acquistare con il nostro coupon sconto che farebbe scendere la cifra a 1199,99 euro. Insomma, sì: è una bicicletta elettrica costosa, ma per quel che da neanche troppo.
Certo, non è un modello per tutti e di certo non è tra i più comodi da trasportare, ma è velocissima, ha due motori che sono sempre presenti e che non temono minimamente neanche le salite più ripide ed il sistema ammortizzante assieme alle ruote fat fa il suo dovere.
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