Aggiornamento 24/05: nuove voci di corridoio sulle tecnologie “auto-curanti” del display del primo iPhone pieghevole, le trovate nell’articolo.
Quando arriverà il primo iPhone pieghevole? Non è facile prevederlo: Apple è solita mantenere un certo riserbo sui suoi prodotti più importanti, anche se le voci di corridoio non mancano, anzi. Sin dalla comparsa dei primi smartphone pieghevoli sul mercato, fu chiaro che la compagnia di Cupertino avrebbe preferito attendere il momento giusto per realizzarne la propria versione. Secondo gli ultimi rumor, l’impressione è che il progetto sia tutt’altro che certo, ma c’è anche chi afferma che Apple starebbe preparando un foldable che arriverà più tardi ma più avanzato della concorrenza.
Apple sta preparando il lancio del suo primo iPhone pieghevole: cosa aspettarsi
Al netto dei dubbi sulle tempistiche, il primo iPhone capace di piegarsi arriverà anni dopo la concorrenza.Apple ci ha comunque abituati che, quando arriva sul mercato dopo la concorrenza, lo fa proponendo ai consumatori prodotti con “tecnologie più avanzate“, come confermato dalla fonte in questione.
Nella fattispecie, questo iPhone sarebbe “più sottile e leggero di quelli della concorrenza” e punterebbe a “prevenire i segni della piega con cui i concorrenti lottano“. E forse non è un caso che, in più occasioni, in rete siano apparsi brevetti depositati da Apple che riguardano proprio un display pieghevole realizzato con l’obiettivo di avere una piega poco evidente se non proprio invisibile.
Ciò sarebbe possibile utilizzando un processo chimico per l’assottigliatura dello schermo in corrispondenza della famigerata piega. Affinché questo non crei problemi strutturali, verrebbe adoperato uno strato di copertura trasparente con un polimero che rafforzerebbe il pannello laddove è stato assottigliato. Si parla anche della possibilità di usare materiali diversi per la composizione del vetro, per esempio sostituendone le parti in sodio col potassio, il ché migliorerebbe la resistenza a graffi e usura.
Non finisce qui: vi ricordate LG G Flex, quel vecchio smartphone che nel 2013 fece scalpore per la sua scocca posteriore in grado di “curarsi” da sola quando si graffiava? Ecco, negli ultimi brevetti vediamo un rivestimento auto-rigenerante per il display contro graffi e ammaccature, proposto in due modalità: una (più costosa) con l’elemento rigenerante (a base di polimeri in elastomero) infuso in tutto il display, l’altra solamente nella piega centrale.
I brevetti spiegano in maniera vaga come funzionerebbe questa tecnologia: si parla di auto-riparazione autonoma così come di una sua attivazione mediante calore, luce, corrente elettrica o altri stimoli esterni, così come di uno strato riscaldante che ne permetterebbe la riparazione. Il brevetto si basa sullo smartphone, ma è una tecnologia che sarebbe applicabile anche a notebook, tablet e altre tipologie di prodotti.
Secondo le rivelazioni del noto analista Ming-Chi Kuo, il lancio del primo iPhone pieghevole era previsto slittasse al 2027, più in là nel tempo rispetto alle previsioni iniziali. Sono anni che Apple maneggia diversi prototipi pieghevoli, ma i problemi produttivi incontrati lungo il percorso ne avrebbero provocato il rinvio temporale. Non è della stessa idea AlphaBiz, che cita un alto (e anonimo) funzionario Apple: “dopo un’attenta considerazione, Apple ha confermato il rilascio per il 2026“, un anno prima di quanto previsto da Ming-Chi Kuo.
Tuttavia, c’è anche chi crede che il 2026 non sarà l’anno X: gli ultimi rumor affermano che il lancio sarebbe stato effettivamente posticipato al 2027, permettendo ad Apple di svolgere “preparativi approfonditi su tutte le questioni, comprese l’offerta e la domanda del display pieghevole“. E non dimentichiamoci che all’orizzonte per Cupertino ci sono anche il primo iPad pieghevole e persino un MacBook pieghevole.
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