In passato, Xiaomi ha più volte rimarcato la resistenza dei propri smartphone, anche se alcuni modelli non si sono dimostrati all’altezza delle aspettative. Penso per esempio a Redmi K30/POCO X2 o al più recente Redmi Note 10 Pro, entrambi finiti vittime del famigerato bend test. Tornando ai giorni nostri, c’è chi ha deciso di effettuare gli stessi per il più recente Redmi Note 11, lo smartphone di riferimento per la fascia media della compagnia asiatica.
Il test di resistenza ci mostra la coriaceità di Redmi Note 11
Prima di tutto, il test d’immersione: per quanto Redmi Note 11 abbia solamente una certificazione IP53, spesso smartphone anche non top di gamma sono in grado di resistere ai liquidi. E infatti lo smartphone di Redmi continua a funzionare anche dopo essere stato immerso nell’acqua per oltre 5 minuti. Va peggio alla scocca posteriore, che essendo realizzata in plastica significa non essere affatto resistente all’usura, come dimostra la facilità con cui si graffia. Ovviamente è in plastica anche il frame laterale, dato che parliamo di uno smartphone particolarmente economico.
Lo schermo di Redmi Note 11 esce dalla confezione protetto da una pellicola ad hoc ed è protetto da vetro Corning Gorilla Glass 3. E come praticamente ogni smartphone in circolazione, anche quello di Redmi si inizia a graffiare al livello 6 della scala di Mohs, così come il vetro che protegge la fotocamera posteriore. Il test di resistenza si conclude con il succitato bend test, che in questo caso restituisce