Negli scorsi giorni vi abbiamo proposto la recensione completa dello Xiaomi Mi Notebook Air 12.5, ovvero la versione “light” del nuovo ultrabook con cui l’azienda si è introdotta nel mercato. Oggi, invece, analizziamo la variante di fascia alta, ovvero lo Xiaomi Mi Notebook Air 13.3.
Quali sono le differenze con il precedente modello? Innanzitutto le dimensioni, come si evince dal nome, ma soprattutto la configurazione hardware, basata sul più performante Intel Core i5.
Ma non perdiamo altro tempo e passiamo alla nostra recensione completa.
Lo Xiaomi Mi Notebook Air 13.3 è disponibile all’acquisto sullo store italiano TopResellerStore ad un prezzo di 999 euro.
Unboxing
La dotazione della confezione vendita dello Xiaomi Mi Notebook Air 12.5 è identica a quella vista sul PC da noi già recensito, ovvero:
- Xiaomi Mi Notebook Air;
- caricatore USB Type-C con presa asiatica;
- manuale utente in cinese con certificazione per la garanzia.
Sul cartone della confezione, poi, troviamo le specifiche tecniche del dispositivo ed altri dati relativi al prodotto. Da segnalare la presenza dell’adattatore alle prese europee, fornito in questo caso da TopResellerStore.
Costruzione e design
Esteticamente il Mi Notebook 13.3 non varia minimamente rispetto al modello da 12.5”, con l’assenza di qualsiasi logo, scelta che personalmente non mi sento di criticare, in quanto restituisce una sensazione elegante e minimale.
Inoltre, bisogna considerare che in Cina, ovvero dove il prodotto è ufficialmente disponibile, è possibile far incidere a laser un logo personalizzato, così come Apple faceva con i vecchi iPod.
Anche stiamo parlando di un device di dimensioni maggiori, per la precisione 309.6 x 210.9 x 14.8 mm, la portabilità risulta molto buona, grazie anche ad un peso di 1.28 kg, tutto sommato contenuto (anche se non da record).
L’apertura del display è favorita da una comoda scanalatura, molto simile a quanto visto sui vari MacBook di Apple. Stessa cosa dicasi per la colorazione Silver utilizzata.
Molto buono l’assemblaggiodello chassis in alluminio qua presente, il quale restituisce un buon feeling al tatto, soffrendo, però, dello stesso problema segnalato sul modello minore, ovvero la poca oleofobicità e la conseguente propensione a sporcarsi.
Nella parte inferiore, oltre al doppio speaker, vediamo i 5 piedini gommati, i quali offrono un grip buono, ma non ottimo. Visto che non stiamo parlando di un dispositivo fanless come per l’altra variante, è presente la griglia d’aerazione per le 2 ventole interne, alle quali è collegata l’heatpipe in rame che si occupa della dissipazione. La rumorosità è relativamente bassa, in quanto esse si attivano soltanto in fase di gaming o multitasking spinto.
Aprendo il notebook vediamo il display IPS da 12.5 pollici Full HD caratterizzato da uno screen ratio dell’80.1%, grazie alle cornici ridotte lateralmente a soli 5.59 mm, a differenza della più evidente cornice inferiore, la quale ospita il logo di Xiaomi.
Nella parte superiore, invece, trova posto la webcam HD da 1 mega-pixel, affiancata dai due microfoni e da un piccolo LED di attività.
Tastiera e trackpad
Oltre al display vediamo la tastiera con tasti ad isola ed una corsa abbastanza ridotta (1.5 mm) ma godibile nell’utilizzo grazie al buon feedback restituito nell’utilizzo, oltre ad un rumore contenuto. L’impostazione è la QWERTY americana, anche se è impostabile il QWERTY italiano (a patto di conoscere bene la tastiera).
Buona la retroilluminazione, attivabile dall’apposito pulsante, uniforme e priva di bleeding, anche se essa si disattiva automaticamente dopo circa 15 secondi di inattività, per poi re-illuminarsi non appena si preme un tasto. Gli unici 2 tasti che rimangono sempre accesi sono il tasto Power ed il Caps Lock (se attivato).
Con una dimensione di circa 11 x 7 cm, il trackpad risulta molto fluido nell’utilizzo, grazie alla superficie in simil-vetro che permette un ottimo scorrimento delle dita, sia per il cursore che per l’utilizzo delle varie gestures utilizzabili.
Display
Oltre al comparto hardware, cambiano anche le dimensioni: il display è un’unità da 13.3 pollici con risoluzione Full HD 1920 × 1080 pixel in formato 16:9, densità di 166 PPI ed una luminosità di 300 nits.
Il pannello rimane l’ottima unità IPS Full Laminated visto sulla precedente variante: il range cromatico è ben tarato, bilanciato ma al contempo vivido, oltre ad offrire un contrasto di 600:1. Anche se non stiamo parlando di un’unità AMOLED, i neri risultano profondi e poco propensi a schiarire anche inclinando il display.
La risoluzione adottata in Full HD a1920 x 1080 pixel è una scelta azzeccata su questa diagonale, essendo in grado di offrire un’esperienza visiva senza troppi compromessi, il tutto a favore dell’autonomia.
L’angolo di visione risulta molto soddisfacente, permettendo di poter angolare il display nella posizione desiderata senza alterare particolarmente il range cromatico. A tal proposito, risulta ben fatto il meccanismo di inclinazione del display, garantendoci una decisa stabilità a qualsiasi angolo lo si posizioni, fino ad un massimo di 135°.
Ma a tal proposito è da menzionare un’eccessiva riflettività dovuta al vetro protettivo del display, visivamente molto bello, in quanto edge-to-edge, ma che penalizza l’utilizzo all’aperto del notebook sotto luce solare medio/intensa. Molto buoni i valori di luminositàminima e massima (circa 300 e 18 lux), quest’ultima inficiata, però, dal suddetto problema.
Per quanto riguarda la resistenza ai graffi, l’azienda dichiara un valore di 7 Mohs, paragonabile sulla carta al Gorilla Glass 4. Durante il nostro utilizzo non si sono verificati danni di questa natura, considerato che il notebook è stato trasportato per diversi giorni in zaino.
Prestazione e gaming
Passando alle specifiche tecniche del device, come anticipato il Xiaomi Mi Notebook Air 13.3 si basa sul processore Intel Core i5 6200U, soluzione su architettura SkyLake realizzata con processo produttivo a 14 nm.
Sono presenti due core fisici caratterizzati dalla tecnologia HyperTrading, che permette dunque di avere quattro thread logici, accompagnati da 3 MB di cache e da un TDP di 15 Watt (configurabile tra i 7.5 ed i 25 Watt). La frequenza di clock base è di 2.3 GHz fino ad un massimo di 2.7 GHz in Turbo Boost.
La potenza fornita dal SoC è ottima nell’utilizzo quotidiano, senza incappare in rallentamenti anche utilizzando Chrome con diverse Tab aperte. In fase di rendering video le performance ottenute sono in linea con modelli dalla stessa configurazione: buona per quanto riguarda il rendering in 1080p, mentre se si sale in 2K/4K è evidente un calo delle prestazioni, il quale è più che naturale per questa dotazione.
Un’altra differenza riguarda il comparto grafico, visto che a bordo troviamo una GPU dedicata NVIDIA GeForce 940MX con tecnologia GDDR5 e memoria di 1 GB, caratterizzata da un clock di 1122 MHz fino ad un massimo di 1242 MHz in Boost ed un minimo di 384 MHz. Presente il supporto alle DirectX 12, OpenGL e ai codec H265/HVEC.
La RAM installata ammonta ad 8 GB di tipo DDR4 ed opera in Single Channel a 2133 MHz. Anche in questo caso, nonostante il supporto fino ad un massimo di 32 GB da parte del processore, la RAM non è espandibile a causa della saldatura al PC.
Passando allo storage, troviamo un SSD Samsung PM951 da 256 GB PCIe x4 NVMe, accompagnato da uno slot M.2 SATA 2280 libero. Le performance offerte da questa unità sono molto buone in lettura ma calano in fase di scrittura.
Gaming
Vista la configurazione hardware di fascia più alta rispetto al fratello minore, ma soprattutto l’integrazione della GPU dedicata, uno degli aspetti probabilmente più interessante di questo portatile sono le effettive potenzialità nel gaming.
Giocando a titoli pesanti, come ad esempio GTA V, è possibile ottenere una giocabilità più che buona con un frame rate fisso a 30 fps in Full HD a dettagli medio/bassi (più bassi che medi).
Tuttavia, con giochi più recenti ed impegnativi sarà necessario abbassare necessariamente la risoluzione a 720p per non incappare in frame rate fastidiosi. Se si passa a giochi casual e decisamente più leggeri non si ha nessun problema, potendo tranquillamente impostare risoluzione e dettagli al massimo livello.
Detto ciò, lo Xiaomi Mi Notebook 13.3 è una macchina che sì, permette il gaming, ma non eccelle in questo ambito. In sostanza, se state cercando un portatile da gaming, questa non è assolutamente la scelta adatta.
Benchmark
Temperature ed autonomia
Partiamo col dire che sì, lo Xiaomi Mi Notebook 13.3 è un notebook che scalda abbastanza. Durante le fasi di gaming più concitate, infatti, si raggiungono 80-85° C, perciò dopo svariati minuti di gaming medio/intenso si inizierà ad avvertire calore anche sulla parte alta della tastiera, con picchi di 40/45° C: è sicuramente consigliato l’utilizzo di un controller.
Guardando il lato positivo, fortunatamente ciò non si ripercuote sulle prestazioni della CPU, visto che non ho notato praticamente nessun accenno di thermal throttling, né durante l’utilizzo quotidiano né in fase di benchmark, sintomo di un’ottima gestione da parte di Xiaomi. A risentire di queste temperature è invece la GPU, il cui clock in fase di gaming subisce un calo da 933 MHz a circa 750 MHz.
Da segnalare un surriscaldamento in fase di ricarica, non eccessivo ma presente, della parte della scocca in corrispondenza del touchpad e di dove si poggiano le mani, visto che la batteria è alloggiata proprio in quella sezione. C’è anche da dire che si tratta di un prodotto pensato prevalentemente per essere utilizzato scollegato dalla corrente, però è giusto segnalarlo.
Autonomia
Per quanto riguarda l’autonomia di questo Xiaomi Mi Notebook 13.3, essa è garantita da una batteria da 40 W con una densità di 578 Wh/L.
Con un utilizzo medio/leggero del portatile, ovvero con browsing e luminosità al 50% ed aprendo qualche app leggera ogni tanto, si riescono a raggiungere circa 6 ore di autonomia. Con un utilizzo intenso ed in fase di gaming, invece, l’autonomia praticamente di dimezza, scendendo a circa 3 ore di autonomia.
Per quanto riguarda la ricarica, invece, sono confermati i valori dichiarati dall’azienda, con circa 40 minuti per raggiungere il 50% e 90 minuti per una carica completa.
Multimedia e software
Il comparto audio è gestito da una scheda audio Realtek ALC255 e da un doppio speaker AKG. Visto l’output da 4W complessivi, questo Mi Notebook è un’ottima scelta per chi desidera un portatile a cui non vadano necessariamente abbinate delle casse esterne, visto il volumedecisamente alto.
Tuttavia, il posizionamento inferiore, per di più in corrispondenza di dove poggiamo le mani in fase di digitazione, fa sì che l’audio risulti leggermente ovattato mentre stiamo appunto scrivendo. Nulla di grave, grazie alla potenza degli speaker, i quali riescono a sopperire a ciò.
Al di là di questi aspetti, la resa qualitativa è sopra la media, anche se non stiamo parlando di un livello tale da rimpiazzare un classico impianto 2.1 da scrivania. Il range di frequenze è ben riprodotto durante la visione di video o musica leggera, ma già ascoltando tracce audio con tanti strumenti si notano le limitazioni, in quanto le frequenze basse ed alte non risultano corpose e cristalline (pur essendo presenti).
In nostro viene il software di Dolby Audio Premium, il quale offre un equalizzatore per plasmare il suono all’evenienza ed alcuni presets a seconda del contenuto di cui stiamo per usufruire.
Software
Per quanto riguarda il software valgono le stesse considerazione fatte nella scorsa recensione, visto che di default il Mi Notebook arriva con una copia originale di Windows 10 in lingua cinese.
Sarà quindi necessario munirsi di una copia italiana del sistema operativo da installare e risolvere questa mancanza. I drivers sono tutti presenti online, perciò non avrete problemi di questo genere. Fatto ciò, il sistema risulterà fluido e privo di bug di alcun genere (a patto che installiate una versione genuina dell’OS).
Connettività
Lato connettività è presente un modulo Wi-Fi Intel AC-8260 802.11 b/g/n/ac Dual Band, dalla più che buona ricezione, e Bluetooth 4.1, il quale non mi ha dato alcun problema.
Da segnalare la presenza della webcam HD da 1 mega-pixel ed un doppio microfono integrato. Se la qualità audio risulta più che sufficiente, non si può dire altrettanto per quella video, visto che il frame rate della webcam cala vistosamente in condizioni di scarsa luminosità.
Gli ingressi disponibili differiscono in quanto, oltre alla porta USB Type-C per la ricarica/trasferimento dati, è presente una porta USB aggiuntiva, assieme alla porta USB 3.0, un’uscita HDMI 1.4 e l’ingresso mini-jack da 3.5 mm.
Stiamo parlando di un’aggiunta più che apprezzata, visto che lo spessore lo permette. Peccato per l’assenza di un lettore SD.
Conclusioni
Allo stato attuale, questo Xiaomi Mi Notebook 13.3 rappresenta un ottimo prodotto per quanto riguarda il mercato asiatico, visto il prezzo di 4999 yuan, circa 660 euro al cambio attuale, ben lontani dai 999 euro necessari per portarselo a casa qua in Italia.
Senza tirare in ballo l’ovvio discorso legato all’assistenza, a queste cifre è possibile trovare alternative con configurazione equivalente, basti pensare all’Asus Zenbook, il quale, inoltre, non risente dei problemi legati a garanzia, software e tastiera.
In definitiva, stiamo parlando di un prodotto molto valido dal punto di vista tecnico, ma che, per un motivo o per un altro, non risulta appetibile alla nostra utenza, se non a quella frangia di appassionati del brand in questione o più in generale della tecnologia che vogliano sperimentare qualcosa di nuovo nel panorama PC. Sicuramente un calo di prezzo sul nostro mercato renderebbe maggiormente consigliato l’acquisto.
Lo Xiaomi Mi Notebook Air 13.3 è disponibile all’acquisto sullo store italiano TopResellerStore ad un prezzo di 999 euro.
Vi ricordiamo che seguirci è molto semplice: tramite la pagina ufficiale