Circa un anno fa Xiaomi lanciò le Mi In-Ear Headphones Pro, nome in codice: Xiaomi Hybrid Dual Drivers (trovate qui la nostra recensione).
Oggi, a quasi 365 giorni di distanza, ritorniamo a parlare di Xiaomi, che lancia sul mercato le Mi In-Ead Headphones Pro HD, nel tentativo di proseguire quella sorta di percorso di “innovazione a basso costo” cominciato l’anno scorso.
Sarà quindi doveroso una sorta di confronto tra i 2 modelli per capire realmente cosa è cambiato, per poi sviscerare i dettagli che Xiaomi ha saputo sapientemente nascondere sotto la scocca in alluminio, ferro e zircone di queste “Pro HD” o, più semplicemente, Hybrid 2.0.
Il packaging
Anche questa volta, come nel modello precedente, ci troviamo davanti ad una confezione molto semplice e senza fronzoli.
Sfilato l’involucro esterno troveremo la scatola vera e propria divisa in due scomparti, il primo contenente lo “scrigno” in plastica contenente gli auricolari e i gommini di riserva (in 3 taglie: XS, S ed L) e il secondo, nel quale ci sarà un piccolo scatolino in cartone contenente un sacchetto in tessuto per il trasporto.
Il design e i materiali
Si rinnova la collaborazione tra Xiaomi e 1MORE, infatti, è presente la peculiare inclinazione a 45 gradi del canale audio di uscita per un maggiore confort e una propagazione del suono più adeguata nel padiglione auricolare.
Le due camere acustiche, invece, sono prodotte a partire da una lega di alluminio e ferro e rifinite con un taglio CNC al diamante con una precisione di 0,01 mm.
Sulla parte posteriore troviamo nuovamente, invece, le microincisioni che formano il pattern “a cd“.
Come ulteriore rifinitura (e qui c’è la prima vera differenza col modello precedente) le Xiaomi Mi Hybrid Pro HD ricevono una sabbiatura in zircone, che non solo ne aumenta la resistenza ma le rende anche più “smooth” alla vista e al tatto.
Lo strato più esterno degli auricolari, poi, riceve un trattamento anodizzante per essere ancora più resistente ai graffi.
Le altre differenze tra i due modelli riguardano il cavo, che questa volta è interamente in TPE (classe di materiali plastici molto resistenti al calore e alle deformazioni) e i pulsanti di controllo, che questa volta sono in metallo.
Nessuna differenza per quanto riguarda, invece, il microfono integrato e il jack audio da 3,5 mm rivestito in oro.
Specifiche tecniche
Cominciamo subito col dire che le Xiaomi Mi Hybrid Pro HD possiedono la duplice tecnologia (per l’appunto, ibrida) del driver ad armatura bilanciata e dei due driver magneto-dinamici, per ottenere un bilanciamento ottimale tra le frequenze.
Il driver dinamicopiù grande è responsabile per le frequenze basse mentre quello più piccolo si occupa delle frequenze più alte.
Il suono che ne deriva è quindi il risultato della combinazione di questi 3 driver, i due dinamici e quello ad armatura bilanciata.
Un’importante novità è rappresentata poi dal diaframma in grafene, che riesce non solo a dare maggiore pastosità e dettagli alle frequenze medio-basse ma, grazie alla sua duttilità, risponde benissimo anche alle frequenze più alte, riproducendo un suono “affilato” e cristallino.
Riuscendo poi a condurre circa il 100% dei segnali elettrici che lo attraversano, garantisce un’elevatissima fedeltà del suono.
A dirigere i lavori, infine, è nuovamente il pluri-premiato produttore discografico Luca Bignardi.
Passiamo ora al classico listone delle specifiche tecniche:
- Nome del prodotto: Mi In-Ear Headphones Pro HD;
- Trasduttori: doppio magneto-dinamico, singolo ad armatura bilanciata;
- Risposta in frequenza: 20 – 40,000 Hz;
- SPL (Pressione Acustica): 98 db;
- Impedenza: 32 Ω;
- Potenza: 5 mW;
- Lunghezza cavo: 1,25 metri;
- Peso: 17 grammi;
- Standards: Q / WMSX004-2016
Purtroppo non sono riuscito a trovare informazioni dettagliate sul grado di distorsione armonica totale e sull’attenuazione dei rumori ambientali.
Il suono
La prima cosa che mi sento di dire è che questi auricolari hanno sicuramente personalità, un modo di riprodurre il suono riconoscibile e questo, per me, è un pregio immenso.
Le frequenze basse sono corpose e ben definite, le alte sono davvero molto cristalline ed enfatizzate, tanto da risultare talvolta fastidiose (con punte di leggera distorsione a volumi massimi) in alcuni generi musicali (rock e metal su tutti).
Le frequenze medie vengono riprodotte discretamente risentendo un pò, forse, dell’attenzione dedicata dai drivers alle altre frequenze; potrebbero essere migliorate ma parliamo di dettagli.
La spazialità del suono è buona, un po’ meno la profondità generale, ma ripeto, stiamo cercando il pelo nell’uovo.
Il volume è discretamente alto e, anche se non ho trovato dati tecnici in merito, l’abbattimento dei rumori ambientali è più che soddisfacente.
L’aspetto che più mi piace di questi auricolari è la possibilità di plasmare il suono a nostro piacimento grazie ad un’eccezionale interazione con gli equalizzatori, con i quali riusciamo ad ottenere, in ogni occasione, il tipo di sound che vogliamo.
Conclusioni
Ricapitoliamo: ottima manifattura, resistenza ai graffi, cavo resistente al calore e alla deformazione, triplo driver con tecnologia ibrida, diaframma in grafene, ottima resa sonora ed un prezzo che si mantiene al di sotto dei 30 euro.
Mi sento di promuovere pienamente il lavoro fatto da Xiaomi.
Questi auricolari sono un concentrato di tecnologia e riescono a regalarci ascolti superiori alla media, soprattutto se valutiamo i prodotti della stessa fascia di prezzo.
Le consiglio soprattutto a chi, come me, cerca degli auricolari che possano essere “manipolati” per ottenere le sonorità che vogliamo di volta in volta.
Se preferite invece delle cuffie più flat di certo quest non sono gli auricolari che fanno per voi.
Hybrid Dual Vs. Hybrid Pro HD: l’upgrade è necessario?
Secondo la mia modesta opinione i nuovi auricolari sono, a livello puramente sonoro, superiori ai precedenti.
Credo, però, che la scelta tra l’uno o l’altro dipenda principalmente da due fattori:
Che tipo di cuffie preferite? Con un equalizzazione più neutra (HybridDual) e quindi fruibili in maniera istantanea o con una più enfatizzata ma più “plasmabile” (HybridProHD)?
L’altro fattore è semplicemente quello economico. Come alcuni di voi mi hanno fatto notare le Hybrid Dual costano circa la metà delle Hybrid Pro HD (anche se si trovano già delle ottime offerte), una differenza di prezzo notevole e che (ovviamente) potrebbe farci protendere per le prime.
La scelta è, quindi, puramente personale.
Quello che posso consigliarvi è che, se siete già possessori delle Hybrid Dual, potreste tranquillamente aspettare che i prezzi calino prima di procedere ad un eventuale upgrade.
Se invece partite da zero e dovete scegliere io direi che con le offerte che si trovano in giro potreste acquistare le Hybrid Pro HD a un prezzo inferiore ai 25 euro o meno, soprattutto durante il periodo natalizio, che è un prezzo molto inferiore alla qualità intrinseca di questi auricolari.
Nella speranza di esservi stato utile (e soprattutto esaustivo) vi invito a commentare (come già fate) e a farci sapere le vostre impressioni su questi nuovi auricolari di Xiaomi, che anche stavolta è riuscita a portare sul mercato un prodotto notevole, con un rapporto qualità prezzo dei migliori.
Nel caso in cui foste interessati, potrete acquistare le nuove Xiaomi Mi Hybrid Pro HD sul noto store cinese GearBest a 23,54 euro.
Le Xiaomi Hybrid Dual le trovate, invece, in promozione a 15,39 euro.