Un recente studio dell’università della California ha evidenziato come una delle soluzioni più popolari contro lo spam non sia più effettivamente così valida. Stiamo parlando dei CAPTCHA, che si assicurano che visita un sito web sia effettivamente un essere umano e non un bot sguinzagliato da qualche malintenzionato. La sfida tra umani e robot ha visto un risultato davvero impressionante, che potrebbe richiedere nuove misure di sicurezza da implementare sui siti web.
I Captcha sono stati sconfitti: i bot ottengono una precisione del 99.8% nel risolverli
Un CAPTCHA è una specie di rompicapo che viene utilizzato su molti siti web per verificare se l’utente è effettivamente un essere umano o un programma automatizzato (come un robot o un software). I test sono spesso costituiti da immagini o puzzle che possono essere difficili per i computer da risolvere, ma relativamente semplici per le persone: o almeno questo è quello che si credeva in principio.
Uno studio, infatti, ha svelato che i bot sono diventati sempre più bravi nel risolvere questo tipo di test. L‘università della California ha chiesto a 1400 partecipanti allo studio di risolvere 14.000 CAPTCHA di diverse tipologie, facendo lo stesso con una serie di bot. Il risultato è stato più che evidente: i bot hanno una precisione quantificabile con un punteggio del 99.8%, mentre gli essere umani soltanto in un range tra il 50% e 84%.
I CAPTCHA, quindi, non sono più un metodo efficace per proteggerci dallo spam e rappresentano soltanto un piccolo inconveniente per i malintenzionati. Sembra quindi essere arrivato il momento di introdurre nuovi misure di sicurezza per assicurarsi che gli visita i siti web sia effettivamente un essere umano.