Connettersi ad internet, se fino ad una decina di anni fa era un lusso riservato a pochissimi e solo in determinate circostanze, oggi restare connessi alla rete è fondamentale per qualsiasi operazione di routine. Nel corso del tempo i progressi di questo settore tecnologico hanno fatto passi da gigante, sia come infrastruttura di base sia come accessori a supporto dell’infrastruttura: modem, router, extender, repeater e chi più ne ha, più ne metta.
A tal proposito sto provando da alcune settimane il nuovo TCL LinkHub 5G, un router tutto fare che, come avrete intuito dal nome, ci permette in primis di collegarci ad internet mediante l’utilizzo di una scheda SIM con un piano dati attivo laddove, magari, non siamo raggiunti dalla connessione cablata. Questo, però, è solo una delle sue potenzialità.
L’evoluzione avvenuta negli anni in ambito accessori per internet è stata non solo sul fronte funzionale, ma anche su quello estetico e costruttivo: trattandosi di prodotti ultra diffusi in ambienti domestici, avere un buon design è diventato una prerogativa fondamentale che gli utenti valutano in fase di acquisto.
TCL LinkHub 5G può vantare, dalla sua, di un design estremamente accattivante: lui è una sorta di cilindro con una base di appoggio più larga ed una forma più affusolata a salire. Sul fronte ci sono quattro led di stato che indicano lo stato di accensione del dispositivo, il funzionameento della rete Wi-Fi, e due LED 4G e 5G che si illuminano a seconda della tipologia di segnale che stiamo agganciando tramite la scheda SIM inserita dell’operatore che abbiamo scelto.
Il prodotto è realizzato interamente in plastica, possiede una bella finitura opaca al tatto ed ha una colorazione bianca con una trama leggermente puntinata, in pieno stile moderno degli arredi domestici sempre più frequenti. In alto, poi, c’è una piccola fessura di dissipazione del calore mentre sul retro ci sono gli appositi ingressi per l’alimentazione, una presa telefonica per collegare apparecchi telefonici in VOIP (utilissimo per sfruttare a pieno la nostra scheda SIM), una porta LAN per il collegamento ad eventuali sorgenti sprovviste di rete Wi-Fi oppure ad uno switch per distribuire a più dispositivi la connessione, ed infine una porta WAN utile a far funzionare il TCL LinkHub 5G come un vero e proprio router, quindi installato a cascata con un modem principale oppure in seguito ad uno scatolotto ONT per la fibra.
Ci sono, sempre sul retro, due pulsanti: il primo utile ad accendere e spegnere il TCL LinkHub 5G mentre il secondo WPS per il pairing veloce con i dispositivi che supportano tale tecnologia e che, dunque, possono connettersi senza l’utilizzo di una password. Sulla parte inferiore, invece, c’è spazio per una porta USB di diagnostica e per lo slot NanoSIM, oltre che un piccolo tasto reset da premere, eventualmente, con una spilletta vista la sua posizione incassata.
Come funziona e come si configura
Come vi raccontavo nelle prime righe di questa recensione, il TCL LinkHub 5G è un prodotto sicuramente costoso, ma estremamente versatile: in primis il motivo per cui acquistare un prodotto di questo genere è senza dubbio la sua capacità di connettersi ad internet tramite rete 5G, perchè per il resto delle sue funzioni è sicuramente abbastanza costoso (seppur giustificato). Lui supporta le modalità rete 5G sub-6 GHz oltre che il 4G LTE Categ. 19; è in grado di garantire una velocità in Download (ovviamente velocità teorica che sono molto soggette alle zone e agli operatori) fino a 4,67Gbps in 5G.
Ad ogni modo nel caso in cui voleste utilizzarlo senza scheda SIM il router di TCL vi consente di installarlo a cascata dopo il modem fornito, solitamente, dal nostro operatore; dunque, supponiamo di avere un contratto con X operatore a casa, possiamo collegare mediante cavo LAN il modem principale al TCL LinkHub 5G ed utilizzarlo come router addizionale, dunque portare la rete Wi-Fi oltre oppure creare una rete con tecnologia Wi-Fi 6 se il nostro modem non supporta tale tecnologia.
La configurazione è estremamente semplice: può avvenire, se siete poco esperti, tramite l’app per smartphone oppure tramite Gateway su browser (la classica pagina 192.168.1.1, per intenderci). Nel caso decideste di non cambiare i parametri di fabbrica posso dirvi che il TCL LinkHub 5G è praticamente autoconfigurante; se inserite la SIM e lo accendete, utilizzando password e nome della rete predefiniti potrete essere connessi ad internet in praticamente meno di 5 minuti, in qualunque luogo (se ovviamente c’è campo, ma questo è scontato) e con una sola presa di corrente.
Nel caso voleste, invece, personalizzare il router oppure utilizzarlo NON tramite scheda SIM ma come router a cascata, personalmente vi consiglio di collegarlo via cavo LAN al PC e fare la configurazione tramite browser: richiede un po’ di praticità ed esperienza in più, ma posso garantirvi che pur essendo un prodotto consumer e non un prodotto professionale (come può esserlo un FritxBox! ad esempio) ci sono un sacco di impostazioni che potrebbero tornarvi utili, come la rete ospite, oppure le limitazioni per singolo dispositivo connesso, e via discorrendo.
Test pratici
Ho avuto in test questo gioiellino di TCL per un periodo che è cascato a fagiolo con la “momentanea pausa” che la mia rete FTTC ha deciso di prendersi per qualche giorno; ho usato, dunque, questo TCL LinkHub 5G nella modalità per cui nasce, ovvero con una scheda SIM WindTre Business inserita al suo interno, con ovviamente la compatibilità sia a livello infrastturale che a livello di offerta con il 5G.
Voglio precisare un aspetto, però, al fine di evitare qualsiasi commento: vivo in un comune nel quale il 5G è stato attivato da pochissimo e, come tale, siamo lontani da quelle che sono le velocità teoriche del 5G che siamo abituati a vedere negli screenshot dei colleghi americani. Ci tenevo a puntualizzarlo.
Detto ciò, quelli qui in alto sono dei test che ho eseguito con il TCL LinkHub 5G installato semplicemente sulla scrivania, senza utilizzare trucchetti come il posizionamento vicino alla finestra oppure in esterna: unboxato e collegato alla corrente, nulla di più. Il bello di questa soluzione è l’estrema versatilità in termini di spostamenti: chi lavora spesso in giro o magari per una casa secondaria una soluzione come questa è una manna dal cielo, ormai ci sono moltissime offerte da parte di operatori mobili con più o meno GB e anche senza una connessione cablata si possono ottenere dei buoni risultati.
A livello di copertura Wi-Fi, inutile dire che supporta tutti gli standard più recenti 802.11 a/b/g/n/ac/ax e fino a 256 dispositivi connessi contemporaneamente; la copertura del segnale è ottima, così come la degradazione dello stesso è più che convincente. Fino a 3 muri e 3 stanze di lontananza, per circa 6 metri lineari, il segnale è rimasto ad un 75% di qualità, perciò sufficiente a coprire un’intera abitazione senza problemi.
Prezzo e Considerazioni
In apertura vi ho parlato di un prezzo poco popolare, ma tutto ha un perchè: il TCL Linkhub 5G ha un costo di listino di 399.90€, online lo si trova a qualcosina in meno, ed è sicuramente superiore alla media dei modem commerciali reperibili in rete, ne sono certo. Nella fase d’acquisto, però, dovrete attentamente valutare le vostre esigenze e, soprattutto, rendervi conto che stiamo parlando di un prodotto che vanta a suo favore la piena compatibilità con gli standard 5G, e in più, in grado di offrire una rete Wi-Fi 6 stabile e senza alcun rivale.
Certamente, dunque, è un prodotto che vi consiglio se intendete utilizzarlo in questo modo e quindi con scheda SIM inserita, mentre è decisamente una spesa troppo elevata se stavate valutando di utilizzarlo come router in cascata, in quel caso potreste risparmiare qualcosina optando per un prodotto senza slot 5G. Garantito.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.
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