Sulla carta i numeri sono da top: display 2K, SSD da 512 GB, 16 GB di memoria RAM. Il tutto in un portatile che nell’aspetto di cinese ha ben poco. È questo il biglietto da visita del Chuwi GemiBook Pro, il nuovo arrivato nella lineup di una delle aziende che nel tempo più ha saputo convincerci con i suoi prodotti, soprattutto per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ma il punto è semplice: soprattutto in notebook del genere, spesso le specifiche tecniche possono solo illudere e a pagarne il prezzo sono (come al solito) gli utenti che, spinti da un hardware di buon livello, tendono a fidarsi ad occhi chiusi e concludono acquisti di cui potrebbero pentirsi. Ecco, è questo il senso della nostra recensione del Chuwi GemiBook Pro: tenteremo di capire se questo hardware da capogiro in realtà è in grado di garantire un’esperienza utente di livello e, soprattutto, se il gioco vale la candela.
Indice
ToggleRecensione Chuwi GemiBook Pro
Contenuto della confezione
Venduto nella tipica confezione cartonata di Chuwi, il GemiBook Pro viene accompagnato dai tipici accessori che si trovano nelle scatole di questa particolare tipologia di prodotto. Al suo interno, oltre al notebook cinese, è presente un caricabatterie con presa italiana ed attacco proprietario (da 24w, 12v e 2A), oltre alla solita manualistica.
Design e materiali
Con un peso di appena 1.5 KG, il Chuwi GemiBook Pro è un notebook decisamente compatto, ideale per essere trasportato con sé o per essere utilizzato in casa anche non sulla scrivania. Tutta la scocca è realizzata in alluminio, ma la finitura satinata ed il colore nero opaco gli donano un design elegante e molto pulito: è una cosa che ho apprezzato molto. Ottima anche la dotazione di porte: sulla parte sinistra è presente l’ingresso per l’alimentatore ed una porta USB/C (che, tra le altre cose, può essere anche utilizzata per la ricarica del notebook), mentre sulla destra sono presenti uno slot microSD, l’ingresso per il jack audio da 3.5 mm ed una porta USB di tipo 3.0.
Inferiormente invece si trova il solito slot libero per gli SSD M.2, e nonostante il fatto che la presenza di una sola porta USB 3.0 sia alquanto riduttiva, bisogna ammettere che il lavoro fatto in termini di design e di ottimizzazione degli spazi è notevole, soprattutto per un notebook cinese economico. Degne di nota anche le cornici del display da 14” con risoluzione 2K, che sono davvero ridotte all’osso: lo schermo, inoltre, può ruotare di 180° sulle cornici, che ho trovato però piuttosto larghe e che tendono spesso a perdere la posizione di inclinazione, soprattutto se si sposta il computer con il monitor aperto.
Continua ad essere presente la tastiera con layout US, che però questa volta è retroilluminata: la retroilluminazione è piuttosto uniforme ed è di colore bianco, ma tende ad attivarsi con un leggero ritardo rispetto alla prima digitazione.
Display
Lo schermo del Chuwi GemiBook Pro è un IPS da 14” con risoluzione 2K e cornici ridotte all’osso. E va da se, già guardando una sola volta la qualità del display, che si tratta di un notebook cinese praticamente perfetto per guardare contenuti multimediali. E lo è anche grazie ad una saturazione molto vivida e ad una calibrazione di fabbrica del colore ben equilibrata. Il pannello renderebbe possibile anche l’editing video e fotografico, certo non a livelli professionali, ma comunque con una buona resa cromatica e un’ottima qualità a schermo.
Buoni anche gli angoli di visione, con i quali si vedono tutti i pro della tecnologia con cui è realizzato il pannello, meno piacevole la profondità dei neri che, in alcuni casi potrebbero essere poco incisivi. Da sottolineare una leggera presenza di clouding, che è visibile soprattutto con immagini a prevalenza di nero, ma che non inficia assolutamente l’esperienza utente.
Hardware e prestazioni – Chuwi GemiBook Pro
Ad animare il Chuwi GemiBook Pro è un Intel Gemini Lake J4125, affiancato da 16 GB di memoria RAM di tipo LPDDR4X ed un SSD da 512 GB. E come in praticamente la totalità dei sistemi animati da questo processore che, ricordiamolo, è un SoC quad-core principalmente per mini PC economici, annunciato alla fine del 2019, che funziona a 2-2,7 GHz (Single Core Burst) ed è prodotto a 14 nm, la sezione grafica è affiancata ad un’Intel UHD Graphics 600. E quindi no, il Chuwi GemiBook Pro non è assolutamente un notebook da gaming, ma è un prodotto ottimo per svolgere tutte le attività quotidiane più “tradizionali”, come la navigazione web, l’elaborazione di documenti office e così via. Insomma è perfetto per lo smart working e per la didattica a distanza (DaD), ma per le operazioni più complesse sarebbe meglio scegliere altro.
Gli si può chiedere anche qualcosina in più, come l’esecuzione di app tipo Photoshop e affini, ma non bisogna gridare al miracolo soprattutto per un particolare che ha subito colto la mia attenzione: capita che il sistema non utilizzi tutti i 16 GB di memoria RAM e nonostante la CPU sia un modello piuttosto recente, nelle operazioni complicate tende a trovarsi spesso in pieno throttling, con un conseguente colo di bottiglia di tutto il sistema.
Ed è soprattutto nell’esecuzione degli stress test che, nonostante una gestione delle temperature piuttosto buona, si nota come la RAM non venga mai saturata ed, al più, ne venga utilizzata circa la metà di quella disponibile.
Ad ogni modo, si tratta di uno dei primi notebook cinesi dotati di compatibilità con il WiFi 6, e come ogni esponente della categoria affida il comparto audio ad un sistema di speaker stereofonici nella media di mercato, senza lode e senza infamia, in grado di riprodurre i suoni con un bilanciamento tendente alle frequenze alte, in cui quelle basse sono solo un lontano ricordo.
Insomma, ok, con il Chuwi GemiBook Pro si potranno eseguire alcuni dei vecchi giochi presenti nel Microsoft Game Store, ma sarebbe meglio utilizzarlo facendo ciò per cui è stato progettato. Cioè, non i giochi o le operazioni complesse.
Autonomia della batteria
La batteria del Chuwi GemiBook Pro è una 38 Wh che, anche grazie al TPD dell’Intel Gemini lake J4125 e all’ottima gestione termica, è in grado di garantire un’autonomia tutto sommato buona. Con un utilizzo medio, cioè con schermo con luminosità media ed eseguendo operazioni “tradizionali”, sono riuscito a raggiungere poco meno di 8 ore di autonomia.
Il che è un ottimo risultato ma, è chiaro, quello dell’autonomia è un fattore che varia tantissimo in base al tipo di utilizzo: soprattutto in sistemi di fascia bassa, qualora si eseguissero operazioni più complesse il battery drain sarebbe molto più marcato.
Prezzo di vendita e conclusioni – Chuwi GemiBook Pro
Il prezzo di vendita del Chuwi GemiBook Pro è di 459 dollari, ma con il nostro coupon (che trovate in basso) potrete portarvelo a casa ad una cifra decisamente più bassa: attualmente a circa 329 euro. Una prezzo più che adatto alla qualità del prodotto, che bisognerà acquistare però con la consapevolezza di poterci fare solo le operazioni quotidiane più “tradizionali”.
Si tratta di una macchina ben bilanciata e realizzata con materiali e tecniche di assemblaggio di buona qualità, soprattutto per il prezzo di vendita a cui viene proposto. Ok, probabilmente a prezzo pieno vi consiglierei altro, ma con il nostro coupon le cose iniziano a diventare molto interessanti.
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