Il mercato degli smartphone sembra ormai incapace di sorprenderci e se molti continuano a propinarci prodotti con schede tecniche copia-incolla, design simili, arriiva Nubia Air, il nuovo smartphone ultraleggero di ZTE, a rompere la monotonia con il suo design ultrasottile, appena 5,9 millimetri, un valore che lo colloca tra i modelli più sottili mai visti sul mercato.
In un periodo in cui la tendenza dei brand premium è quella di proporre varianti “slim” o “Air”, e ovviamente mi riferisco ad iPhone Air o Galaxy S25 Edge, Nubia sceglie una strada più coraggiosa: offrire un design da top di gamma a un prezzo da medio-bassa gamma, mantenendo comunque una dotazione moderna con connettività 5G, display AMOLED da 120 Hz e batteria da 5.000 mAh.
Un’operazione ambiziosa, perché la leggerezza e lo spessore ridotto implicano inevitabilmente compromessi su potenza, audio e fotocamere. Ma la domanda che ci siamo posti durante il test è semplice: quanto si sacrificano davvero le prestazioni per ottenere uno smartphone così sottile? E ve lo anticipo, la risposta non è così scontata come potreste pensare.
Recensione Nubia Air
Design e materiali
Alla prima presa in mano, il Nubia Air trasmette subito quella sensazione di leggerezza estrema che il nome promette e, vi sarò sincero, se non ci avessi smanettato per un paio di giorni e lo avessi valutato solo esteticamente, sono quasi certo che lo avrei scambiato per un top di gamma, senza ombra di dubbio. Con uno spessore di soli 5,9 mm e un peso di 172 grammi, è uno di quei dispositivi che quasi scompaiono in tasca, ma che non passano inosservati quando li si impugna. ZTE ha curato ogni dettaglio per rendere l’esperienza visiva e tattile coerente con l’idea di “air”: superfici lisce, bordi leggermente arrotondati e una cornice metallica che regala solidità a un corpo tanto sottile.

La costruzione combina un telaio in lega di alluminio rinforzato con vetro frontale e back cover in policarbonato: una scelta che, pur rinunciando al freddo tocco del vetro, privilegia la resistenza ai graffi e una maggiore leggerezza complessiva. Il risultato è un dispositivo piacevole al tatto, con una finitura satinata che non trattiene le impronte e un design minimalista che richiama, ma senza copiarlo spudoratamente, quello dei modelli “Air” più blasonati del mercato.
Un aspetto interessante è però la robustezza strutturale: nonostante il profilo sottilissimo, il Nubia Air è stato sottoposto a test di torsione e caduta che ne confermano la solidità e la resistenza, aspetto sempre delicato quando ci si trova di fronte a prodotti così sottili e apparentemente così delicati. L’azienda dichiara oltre 600.000 cicli di tocco e 6.000 micro-cadute simulate, con risultati più che incoraggianti per uno smartphone di questa categoria che, tra le altre cose, gode anche di un’ottima resistenza a polvere e acqua vista la presenza di una certificazione IP68/IP69.

Esteticamente, dunque, il dispositivo punta tutto sulla pulizia delle linee: nessuna soluzione ardita, ma proporzioni equilibrate e una cura per i dettagli che lo fanno apparire più premium di quanto il prezzo lasci intendere. Anche la cover soft touch inclusa nella confezione è ben studiata, sottile, aderente, e capace di proteggere senza intaccare il profilo filiforme del dispositivo. Forse solo i bordi frontali sarebbero potuti essere ottimizzati meglio, ma considerando quanto costa questo smartphone, direi che Nubia ha già svolto un lavoro eccezionale e inattaccabile.
Display
Il punto di contatto principale tra utente e smartphone è sempre lo schermo, e nel caso del Nubia Air è chiaro che ZTE abbia voluto fare le cose per bene. Il pannello è un AMOLED da 6,78 pollici con risoluzione 1.5K e refresh rate a 120 Hz, caratteristiche che lo collocano nella fascia alta per fluidità e qualità visiva, nonostante il prezzo contenuto.

La resa cromatica è convincente: i colori risultano vividi ma non saturi, con neri profondi e un buon equilibrio complessivo che valorizza tanto i contenuti multimediali quanto la semplice navigazione quotidiana. Anche la luminosità massima è più che sufficiente per garantire una visione chiara sotto la luce diretta del sole, con un adattamento automatico che risponde in modo rapido e preciso ai cambiamenti ambientali. Poi anche grazie al refresh rate adattivo fino a 120 Hz, lo scorrimento di pagine, feed social e giochi leggeri appare sempre fluido e piacevole.
Gli unici appunti che farei sono legati in primis al feedback aptico quando si digita sullo schermo che non è impeccabile, anche per questa fascia di prezzo, e poi alla cornice inferiore che risulta essere leggermente più spessa rispetto agli altri lati, un dettaglio estetico che, però, non intacca la qualità generale del pannello. Bene anche il sensore di impronte integrato sotto il display che è indubbiamente preciso e rapido nello sblocco.
Hardware e prestazioni
Sotto la scocca sottilissima del Nubia Air batte un cuore hardware pensato più per l’efficienza che per la potenza vera e propria, e qui rispondiamo anche alla domanda iniziale riguardo i compromessi. Lo smartphone di Nubia è equipaggiato con un SoC Unisoc T7300, un octa-core realizzato a 6 nm con due core Cortex-A78 a 2,2 GHz e sei Cortex-A55 a 2,0 GHz, accompagnato dalla GPU Mali-G57 MP2. È una piattaforma che privilegia indubbiamente il consumo ridotto, e che si trova spesso su dispositivi di fascia medio-bassa dove conta più la stabilità che la velocità assoluta.
Il modello in prova dispone di 8 GB di RAM LPDDR4X espandibili con 12GB ulteriori, e 512 GB di memoria interna UFS 2.2, una variante questa distribuita in esclusiva in Italia da WindTre a 299 euro, contro i circa 250 della versione 8/256GB reperibile nei vari store online, senza alcun operatore. Considerato l’hardware sotto la scocca, all’atto pratico il sistema si muove in modo fluido nella maggior parte delle operazioni quotidiane: la navigazione web, la messaggistica e la gestione dei social scorrono senza impuntamenti. L’interfaccia Nubia basata su Android 15 è leggera, ben ottimizzata e aiuta a mascherare le limitazioni del processore.
Quando però si esce dal contesto “basic”, i limiti si fanno sentire. L’apertura delle app più pesanti richiede qualche secondo in più rispetto ai concorrenti diretti, e nei giochi 3D più pesanti come il solito Call of Duty, il frame rate cala visibilmente se si spingono i dettagli oltre il livello medio. Nulla di drammatico per chi gioca sporadicamente, ma chi cerca performance è bene che sappia che questo smartphone è pensato principalmente per altri scenari.
Lato connettività, il Nubia Air non delude: supporto 5G dual SIM, Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 5.4 e NFC a disposizione, con una ricezione sempre stabile. Peccato per l’assenza di compatibilità con le reti Wi-Fi 6.
Software
Il Nubia Air arriva con Android 15 personalizzato dall’interfaccia proprietaria di Nubia OS, un software che sorprende per leggerezza e semplicità, senza puntare a riempire l’utente di funzioni superflue. L’interfaccia si muove in modo fluido, anche grazie alla buona ottimizzazione tra hardware e software, con animazioni rapide, e una buona gestione delle app in background; insomma, è evidente che ZTE abbia lavorato più sulla stabilità e sull’efficienza che sull’estetica del software, anche perchè altrimenti con questo hardware una scarsa ottimizzazione avrebbe definitivamente mandato KO questo smartphonne.
Un elemento interessante è la presenza di alcune funzioni AI integrate nel sistema, che pur non essendo rivoluzionarie aggiungono un tocco di modernità. Tra queste troviamo strumenti per la trascrizione automatica di contenuti audio e video, la traduzione in tempo reale di chiamate e conversazioni, e le classiche ottimizzazioni intelligenti per batteria, memoria e prestazioni.
Sul fronte degli aggiornamenti, Nubia promette due major update Android e un ciclo di patch di sicurezza periodiche, anche se non mensili; ovviamente al momento Nubia non può paragonarsi ai brand più grandi sotto questo fronte, ma per un ritorno sul mercato Europeo è comunque una buona premessa.
Fotocamera
Il comparto fotografico del Nubia Air riflette la filosofia generale del dispositivo: semplicità, efficienza e qualche concessione all’intelligenza artificiale. Sulla carta il setup è triplo, ma nella pratica la vera protagonista è la fotocamera principale da 50 MP con apertura f/1.6 e autofocus PDAF, mentre i due sensori secondari, quello da 2 MP per la profondità e un piccolo ToF da 0,08 MP, hanno un ruolo marginale e contribuiscono più all’estetica che ai risultati concreti.

In buona luce, la fotocamera principale si comporta egregiamente: gli scatti sono nitidi, ben bilanciati e con colori realistici, senza eccessi di saturazione. Il software di elaborazione tende a preservare i toni naturali, un approccio che rende le immagini credibili anche senza ricorrere ai filtri AI. Quando la luminosità cala, però, emerge il limite del sensore: il rumore aumenta, i dettagli si ammorbidiscono e le zone d’ombra perdono definizione. Quando si fa buio ed interviene la modalità notte, invece, l’elaborazione dell’immagine risulta piuttosto aggressiva; se da una parte è vero che migliora la luminosità generale, dall’altra viene sacrificata senza dubbio molta della naturalezza dell’immagine.
La fotocamera frontale da 20 MP offre risultati più che discreti per selfie e videochiamate; i volti sono ben illuminati e il tono della pelle appare realistico, anche se l’effetto beauty che spesso questi brand cinesei attivano di default sui propri smartphone, tende a levigare un po’ troppo. Ovviamente è disattivabile all’occorrenza, ma è piuttosto antipatico doverlo fare ogni volta manualmente. Sul fronte video, il Nubia Air registra fino a Full HD a 30 fps con una qualità tutto sommato accettabile per un uso social o quotidiano, ma lontana dagli standard dei top di gamma. L’assenza di una vera stabilizzazione ottica si fa sentire, e anche la stabilizzazione elettronica non riesce sempre a compensare i movimenti più bruschi.
A livello software, invece, quello fotografico integrato a bordo di Nubia Air include diverse modalità AI, tra cui AI Magic Photos, AI Sport Snapshot e Dynamic Image, pensate per migliorare automaticamente contrasto, esposizione e messa a fuoco. Ovviamente non aspettatevi miracoli, ma aiutano a ottenere buoni risultati senza dover intervenire manualmente.
Autonomia
È quasi paradossale che uno smartphone così sottile riesca a ospitare una batteria così capiente, eppure il Nubia Air integra un modulo da 5.000 mAh, un valore che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile per un dispositivo con appena 5,9 mm di spessore. È una delle sorprese più piacevoli del telefono, e anche uno dei suoi veri punti di forza.
Nell’uso quotidiano, l’autonomia si dimostra più che soddisfacente, anche con un impiego misto tra social, navigazione, qualche foto e streaming, si raggiunge senza difficoltà la giornata piena di utilizzo, spesso arrivando anche alla mattina successiva con una singola carica. Se stressato pesantemente in gaming prolungato o con app troppo pesanti, la batteria scende più velocemente ma comunque grossomodo si riesce sempre a coprire il giorno intero di utilizzo. La ricarica rapida a 33 W consente di passare da 0 a circa il 50% in mezz’ora e di completare la carica in poco più di un’ora, mentre quella Wireless purtroppo è assente.
Prezzo e considerazioni
Il Nubia Air è uno di quegli smartphone che riesce a unire design ultrasottile, autonomia convincente e buona qualità costruttiva in un pacchetto che, nel complesso, risulta sorprendentemente maturo per la fascia di prezzo in cui si colloca. Non è pensato per chi cerca prestazioni da gaming o fotografie di livello professionale, ma per chi desidera uno smartphone leggero, elegante e affidabile per l’uso quotidiano: social, messaggistica, navigazione, chiamate, qualche foto e tanta autonomia.
Il prezzo ufficiale è fissato a 249 euro per la versione 8/256 GB, mentre la variante 8/512 GB viene proposta in esclusiva con WindTre a 299 euro. Tuttavia online è già possibile trovarlo a circa 220 euro di street price, una cifra che ne aumenta in modo significativo l’attrattiva, anche perchè a quella cifra, infatti, diventa un prodotto difficile da ignorare.
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