Recensione OPPO Reno 13: con la giusta offerta, potrebbe diventare un TOP

Come ormai da consuetutine ogni anno, OPPO lancia contestualmente sul mercato l’intera gamma di dispositivi della serie Reno, a partire dal 13 Pro che ho già provato poche settimane fa, passando per il Reno 13F, il più economico della famiglia, ed infine il Reno 13, protagonista della recensione odierna, e degli ultimi miei giorni di utilizzo,

Come già anticipato gli anni precedenti, OPPO ha l’abitudine di lanciare sul mercato smartphone davvero molto simili tra di loro, ma che in realtà nascondono un po’ di insidie, soprattutto per gli utenti più esigenti. Il nuovo Reno 13, infatti, poco differisce dal fratello più costoso, ma secondo me ha un grande senso, per più di qualcuno.

Recensione OPPO Reno 13

Design e materiali

Il design di OPPO Reno 13 5G è una combinazione riuscita di eleganza e praticità, d’altronde come già visto sullla variante Pro. E’ disponibile in due colorazioni quella in mio possesso, Plume White e quella Luminous Blue, senz’altro più particolare che si distingue per una finitura opaca anti-riflesso, più sobria e sofisticata; in più, il retro in vetro sfoggia un dettaglio unico, ovvero un bordo luminoso attorno al modulo fotocamera. E no, alt: non si tratta di un LED, soluzione già vista altrove in passato, ma di un particolare effetto di rifrazione della luce sulla protezione in vetro delle lenti, un tocco di design sottile ma efficace, che rende il dispositivo immediatamente riconoscibile.

recensione oppo reno 13

La qualità costruttiva è eccellente, con un frame in alluminio aerospaziale che non solo dona solidità al dispositivo, ma contribuisce anche a una migliore resistenza agli urti. La serie certificazioni di cui è dotato, ovvero IP66/68/69, oltre al display Gorilla Glass 7i, rendono lo smartphone di casa OPPO uno dei pochi dispositivi di questa fascia a garantire un’elevata resistenza a polvere e liquidi, inclusa la capacità di sopravvivere a getti d’acqua ad alta pressione.

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Nonostante il telaio in metallo e il retro in vetro, il peso di 181g lo rende comodo da usare anche per sessioni più lunghe, mentre la finitura opaca migliora il grip, sebbene chi ha mani particolarmente sudate potrebbe trovare utile una cover per una presa più sicura. La distribuzione dei tasti è canonica: il lato destro ospita il bilanciere del volume e il tasto di accensione, mentre quello sinistro rimane privo di pulsanti. Nella parte superiore troviamo tre fori: due per gli speaker e uno per il microfono, oltre a un sensore a infrarossi. In basso, invece, ci sono la porta USB-C, il carrellino per la SIM e due speaker.

Display

Tra le differenze primarie da sottolineare tra lui e la versione Pro, c’è senz’altro il display, ma se li metteste accanto l’uno all’altro, potreste addirittura non accorgetvi di nulla. Mi riferisco principalmente alla diagonale, che qui scende a 6,59 pollici (anzichè i 6,83″ del Pro), così come la risoluzione solo FullHD+, contro gli 1.5K del modello più costoso. A livello di tecnologie stiamo confrontando due pannelli molto simili tra di loro, ovvero un AMOLED, con supporto alla profondità di colore a 10 bit, refresh rate a 120Hz e HDR10+, caratteristiche che garantiscono colori vividi, un’ottima fluidità e un’esperienza visiva immersiva.

Un aspetto particolarmente positivo è la luminosità anche di questo schermo, poichè il pannello raggiunge fino a 1.204 nits in modalità automatica e 480 nits in manuale, che lo rende adeguato per l’uso all’aperto, anche sotto il sole diretto, oltre che decisamente confortevole.

Il refresh rate può essere gestito attraverso tre modalità: Auto, Standard (60Hz fisso) e Alto (120Hz fisso). La modalità Auto adatta dinamicamente la frequenza tra 60Hz e 120Hz, a seconda dello scenario d’uso, riducendo il consumo energetico quando non necessario. Molto bene anche l’ottimizzazione delle cornici ultrasottili che contribuiscono a massimizzare l’area di visualizzazione e migliorano l’estetica del dispositivo.

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca, OPPO Reno 13 5G è alimentato dal MediaTek Dimensity 8350, un chipset octa-core a 4nm, abbinato alla GPU Mali-G615 MC6; come avrete intuito, non cambia la CPU tra i due modelli, ma ciò che cambia è il quantitativo di memoria interna disponibile, che qui è pari a soli 256GB (sempre non espandibile), contro i 512 della variante pro. In entrambi i casi, invece, la memoria RAM è pari a 12GB di tipo LPDDR5X, caratteristiche che come nel modello Pro, anche qui riescono a garantire buone prestazioni.

Nell’uso quotidiano, poi, il dispositivo gestisce con facilità qualsiasi attività dall’apertura di app, social media, messaggistica, editing di documenti, foto e video, multitasking in split-screen, il tutto sempre senza rallentamenti o lag evidenti. Anche le funzionalità AI integrate, tra cui Gemini e la generazione di immagini con AI Studio, funzionano in modo fluido, senza intoppi o problemi di surriscaldamento.

Sul fronte gaming, la GPU regge bene i giochi più esigenti, vi consente di giocare agilmente a COD o PUBG anche con impostazioni grafiche elevate e frame rate generalmente alti. Non vi nego, però, che talvolta abbiamo riscontrato alcuni micro-scatti che potrebbero derivare dalla gestione del refresh rate o da una lieve instabilità della GPU, ma per un uso casuale va più che bene. Sul fronte connettività, invece, perdiamo la compatibilità con due SIM fisiche, ma per fortuna OPPO integra il supporto alle eSIM, sempre più sdoganato e diffuso anche tra gli operatori nazionali.

Software

Sul Reno 13, come tutta la gamma lanciata quest’anno, troviamo la nuova ColorOS 15 basata su Android 15, con patch di sicurezza aggiornate a di recente. OPPO promette fino a 3 anni di aggiornamenti Android e 5 anni di patch di sicurezza, un impegno che lo pone nella media dei mercato in termini di supporto software. Tra le funzionalità più rilevanti di questa versione spiccano le migliorie all’intelligenza artificiale, che spaziano dalla generazione di immagini con AI Studio, alla lettura avanzata dei testi, fino ai riassunti automatici, con un ecosistema sempre più smart e versatile.

L’esperienza utente, nel complesso, è fluida e ben ottimizzata, con una UI curata e animazioni reattive. Tuttavia, mi dispiace probabilmente essere ripetitivo, ma purtroppo OPPO continua a caricare il software con un numero eccessivo di bloatware: al primo avvio, ci si ritrova con poco più di una ventina di app preinstallate, tra cui numerosi giochi di dubbia utilità. Sebbene sia possibile disinstallarle, resta fastidioso dover perdere tempo a ripulire il sistema, soprattutto su un dispositivo di un brand come OPPO, non di certo il “novellino” del settore.

Fotocamera

OPPO Reno 13 offre un comparto fotografico composto da tre lenti: c’è il sensore principale da 50MP, Sony LYT-600,f/1.8, una ultra-wide da 8MP con FOV di 112 gradi e un sensore monocromatico da 2MP per migliorare il contrasto e la profondità. Avrete intuito che qui, a differenza della variante PRO, manca il teleobiettivo, che li invece è rappresentato da una lente 2x da 32MP.

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In buone condizioni di luce, il sensore principale scatta immagini ben bilanciate, con colori vivaci e una discreta quantità di dettagli, seppur OPPO applichi una leggera saturazione in post-produzione, che rende gli scatti sicuramente un po’ meno naturali, ma decisamente più pronti per una rapida condivisione sui social network, senza l’uso di ritocchi. La fotocamera ultra-wide si comporta bene, mantenendo una qualità vicina a quella della principale senza introdurre distorsioni eccessive ai bordi. Molto piacevole anche la modalità ritratto, che offre tre focali preimpostate (26mm, 35mm e 51mm), e garantisce un buon controllo sulla profondità di campo, con un bokeh morbido e naturale, anche se in alcuni scatti più complessi l’algoritmo fatica a separare perfettamente il soggetto dallo sfondo, lasciando piccoli artefatti.

Le foto notturne sono accettabili per la fascia di prezzo; molto bene il lavoro del software che fa il massimo per ridurre il rumore di fondo e migliorare la luminosità delle foto.

A livello di intelligenza artificiale, poi, le funzionalità sono le mdesime viste sul modello più costoso; sono presenti, infatti, AI Erase, per eliminare oggetti indesiderati dalle immagini, AI Unblur, utile per migliorare la nitidezza di foto mosse, ma anche AI Reflection Removal, che rimuove i riflessi dalle superfici lucide. Il Reno 13 supporta la registrazione video fino a 4K a 60fps con la fotocamera principale, mentre la ultra-wide è limitata a 1080p a 30fps. Una piccola limitazione fastidiosa è l’impossibilità di passare direttamente alla fotocamera ultra-wide mentre si registra in 4K: per farlo, bisogna prima scalare la risoluzione a 1080p e poi selezionare la lente grandangolare.

La fotocamera frontale si difende bene, offrendo anche lei la possibilità di registrare video fino a 4K a 60fps, un dettaglio non sempre scontato in questa fascia di prezzo. Inoltre, la stabilizzazione elettronica (EIS) è disponibile in tutte le modalità, dettaglio che contribuisce a mantenere le riprese fluide anche in movimento.

Autonomia

Reno 13 è dotato di una batteria da 5.600mAh, poco più piccola del modello Pro, che invece vanta 200 mAh in più. Si tratta, comunque, anche in questo caso di una capacità più che adeguata per garantire un’ottima autonomia, tant’è che con un utilizzo standard, il dispositivo riesce tranquillamente a coprire una giornata e mezza, mentre con un uso più intenso arriva comunque a fine giornata senza troppi problemi.

La ricarica SuperVOOC da 80W si dimostra estremamente veloce, come da tradizione, e permette di raggiungere il 50% in meno di 25 minuti, ma anche una ricarica completa in circa 50 minuti.

Prezzo e considerazioni

Al momento in cui sto scrivendo questa recensione OPPO ha reso disponibile una promozione molto interessante, ch vi potrebbe consentire di acquistare il nuovo Reno 13 a 499 euro, anzichè i 549 euro previsti dal listino. Ragionando in modo puramente numerico, questo smartphone, rispetto alla variante PRO, è nettamente più furbo, soprattutto per il prezzo di vendita a cui viene proposto sul mercato che, ok, non sarà economico, ma è senz’altro più interessante, considerate le pohe differenze tecniche con la variante Pro, che abbiamo già provato qualche settimana fa.

Tra qualche settimana, in attesa di offerte migliori, questo OPPO Reno 13 potrebbe far segnare dei bei numeri nelle vendite sul mercato italiano, ne sono più che certo.

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