Il mercato delle cuffie wireless è in costante evoluzione e negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente popolarità delle soluzioni open-ear. Questa tecnologia, che consente di ascoltare musica senza isolarsi dall’ambiente circostante, si è rivelata, quasi inaspettatamente, una soluzione molto apprezzata non solo da runner, ciclisti o sportivi in generale, ma anche da utenti che desiderano un comfort prolungato senza la pressione degli auricolari tradizionali, che alla lunga possono risultare fastidiosi.
HUAWEI, con la nuova serie FreeArc, entra con prepotenza in questo segmento, proponendo un prodotto che punta su comfort, leggerezza e una qualità audio migliorata rispetto ai precedenti modelli open-ear già lanciati, e lo fa con un prezzo competitivo e alcune caratteristiche interessanti che rendono queste cuffie una delle soluzioni più valide sul mercato per chi cerca cuffie sportive accessibili e funzionali.
Recensione HUAWEI FreeArc
Design, materiali e comfort
Se c’è qualcosa su cui soffermarsi in modo più approfondito, questo è senz’altro il design di queste cuffie. Le Huawei FreeArc, infatti, adottano una forma quasi ad uncino che si aggancia all’orecchio e garantisce una vestibilità stabile senza il bisogno di inserirle direttamente nel condotto uditivo. Questo approccio non solo migliora il comfort, ma riduce anche la sensazione di isolamento, un aspetto fondamentale per gli sportivi che necessitano di rimanere consapevoli e coscienti dell’ambiente circostante.
Sarò sincero però con voi: appena le ho unboxate, poichè non avevo mai usato un modello con questo design, ho un po’ tribolato per cercare di capire come indossarle nel migliore dei modi, e di fatto ho osservato le immagini fornite da HUAWEI per esserne certo al 100%. Realizzate con una combinazione di silicone morbido e lega di nichel-titanio, le FreeArc offrono una struttura flessibile e resistente; il cosiddetto “C-Bridge Design”, ovvero l’archetto che va ad appoggiarsi dietro l’orecchio, è stato testato per resistere a oltre 20.000 cicli di piegatura, quindi anche piuttosto duraturo nel tempo.
Naturalmente lo zampino di Huawei è evidente nella cura dei singoli dettagli; le colorazioni disponibili sono tre, verde, nero e grigio, quest’ultimo è quello che ho ricevuto io in prova, e si contraddistingue per una cornice satinata laterale e per il logo ben evidente, con la stessa finitura. Buon lavoro di ottimizzazione anche del peso delle singole cuffie, che sfiora i 9 grammi, praticamente impercettibili quando indossate all’orecchio.
Uno dei pochi aspetti critici di questo design è per i portatori di occhiali come me; nei primi utilizzi la parte posteriore della cuffia, detta Comfort Droplet, potrebbe risultare troppo invadente e scontrarsi con le aste degli occhiali indossati. Una volta fatta l’abitudine il problema non si pone, tanto da risultare una delle migliori soluzioni mai provate per l’attività sportiva. Trattandosi, poi, di un prodotto pensato principalmente per sportivi, le FreeArc godono di certificazione IP57, cosi da poterci sudare e persino riasciacquarle sotto l’acqua, cosa che a prescindere vi consiglierei di non fare, più che altro per allungarne la vita il più possibile.
Bene i comandi touch presenti sulla superficie delle cuffie, ma per un uso sportivo avrei preferito una cosa meno stilistica ma più funzionale, ovvero dei semplici tasti fisici da integrare sui due driver.
Connettività e qualità audio
Le Huawei FreeArc supportano la connettività Bluetooth 5.2, che garantisce una connessione stabile e affidabile con smartphone, tablet e altri dispositivi compatibili; è presente, inoltre, la compatibilità multi-point che consente di associarle contemporaneamente a due dispositivi, facilitando la gestione tra telefono e computer senza dover riconnettere manualmente.
Dal punto di vista audio, Huawei ha dotato le FreeArc di un driver da 17×12 mm con magneti in neodìmio-ferro-boro, tecnologia già nota sul mercato delle cuffie, ma solitamente impiegata nei modelli di fascia alta di Sony, Bose o anche addirittura Apple. L’implementazione di una membrana in poliuretano e polietilene rivestita in titanio consente una riproduzione bilanciata, con bassi sufficientemente presenti, medi puliti e alti cristallini, caratteristiche che, con tutta onestà, non ci si aspetterebbe da un prodotto con una simile conformazione. Che sia chiaro un dettaglio: se non avete mai usato cuffie di questa tipologia, il suono all’inizio potrebbe sembrarvi più piatto e decisamente meno rotondo di un paio di cuffie in-ear, ma rappresenta la normalità vista e considerata la “non aderenza” diretta all’orecchio durante l’utilizzo.
Un aspetto interessante è il sistema “Reverse Sound Waves“, che riduce la dispersione del suono verso l’esterno, minimizzando il rischio di disturbare chi ci sta intorno. Un aspetto che, per forza di cose, non poteva essere migliore di così è l’usolamento acustico pressochè inesistente; è vero, si tratta di un modello per sportivi e, come già detto, il fatto che non ci sia isolamento acustico è assolutamente un pregio, ma per chi cerca un auricolare “tuttofare”, senza doverne acquistare uno per l’attività sportiva e uno per le attività quotidiane, potrebbe non rappresentare la scelta giusta.
Se, tuttavia, consideriamo il prezzo estremamente vantaggioso a cui queste FreeArc vengono proposte sul mercato, personalmente non mi farei problemi ad usarle solo per l’attività sportiva ed abbinarle, magari, a delle FreeBuds Pro 4, che abbiamo provato qualche settimana fa.
App per smartphone
Huawei mette a disposizione l’app “AI Life“, che permette di personalizzare i controlli touch, selezionare profili audio preimpostati e aggiornare il firmware delle cuffie, qualora fosse necessario. L’app è disponibile su tutte le piattaforme, in primis sull’App Gallery di HUAWEI, ma anche sull’Apple Store; per Android, invece, è sufficiente scansionare il QR sulla scatola, che vi riporta automaticamente al download dell’app in pochi istanti direttamente dal sito web dell’azienda. Come al solito l’app su iOS è un po’ più limitata, ma in fin dei conti riesce a svolgere i task principali.
Questa applicazione, soprattutto sui dispositivi Android dunque, offre un controllo completo e altamente personalizzabile delle cuffie, dall’equalizzazione avanzata alla configurazione dei comandi touch per ciascun auricolare, ogni dettaglio è ottimizzabile in base alle proprie preferenze. Se avete già usato delle cuffie di Huawei anche in passato, diciamo che l’applicazione non è affatto cambiata, ed offre la solita (buona) esperienza di sempre.
Autonomia
Uno dei maggiori punti di forza delle Huawei FreeArc è l’autonomia. Con una singola carica, le cuffie offrono fino a 7 ore di riproduzione continua, mentre la custodia di ricarica estende il totale a 28 ore. La ricarica rapida consente di ottenere 3 ore di utilizzo con soli 10 minuti di ricarica tramite USB-C.
La custodia, seppur leggermente ingombrante rispetto ad altri modelli, assicura una protezione efficace e un’ottima durata della batteria, seppur l’assenza della ricarica wireless possa essere considerata un piccolo svantaggio rispetto ad alcuni competitor, che però sicuramente costano decisamente di più.
Prezzo e considerazioni
Le Huawei FreeArc sono disponibili a un prezzo di lancio di 119 euro, cifra che le rende a tutti gli effetti una alternativa più economica rispetto a concorrenti come Shokz OpenFit 2 o Bose Ultra Open Earbuds. Per il periodo di lancio iniziale, fino al 16 Marzo, grazie al coupon esclusivo di Gizchina, potrete pagarle soli 89 euro.
Per chi cerca una soluzione leggera, confortevole e con una buona qualità sonora per l’attività sportiva, le FreeArc rappresentano un’ottima scelta. Tuttavia, chi necessita di una maggiore qualità audio, di una migliore esperienza nelle chiamate vocali o di una cancellazione attiva del rumore dovrà orientarsi su modelli con caratteristiche nettamente diverse da queste Arc, che puntano tutto sulla comodità durante l’utilizzo.
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