L’Antitrust USA contro Google: il DoJ vuole che Chrome sia venduto

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Crediti: Canva

Dopo aver etichettato Google come “monopolista” nel settore dei motori di ricerca online, il Dipartimento di Giustizia statunitense ha finalizzato le richieste per il giudice, che potrebbe applicare dei provvedimenti che stravolgerebbero l’azienda di Mountain View. Secondo quanto emerso dalle richieste degli avvocati, Google potrebbe essere costretta a vendere una parte importante del proprio business, oltre a lasciare maggiore libertà alla piattaforma Android.

Google sta per essere stravolta: tutti i provvedimenti che potrebbero arrivare dalla sentenza antitrust

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In questi giorni il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha finalizzato le richieste per il giudice, e la causa antitrust potrebbe portare a severi provvedimenti: il DOJ infatti ha richiesto che Google venda la divisione Chrome e che i servizi e le app della compagnia vengano resi opzionali su Android.

Il Dipartimento inizialmente sembrava intenzionato a chiedere anche la vendita della divisione Android, ma il governo avrebbe deciso di optare per una misura più leggera che permetta agli sviluppatori di decidere quali applicazioni e servizi installare sul sistema operativo mobile, senza dover necessariamente installare l’intero bundle. In particolar modo, secondo il DOJ, Google non potrebbe:

  • Rendere Google GSE, Search Text Ads o qualsiasi prodotto AI obbligatorio sui dispositivi Android
  • Ridurre, prevenire o interferire con la distribuzione di altri motori di ricerca, pubblicità o prodotti AI sui dispositivi Android

Per Google Chrome, invece, la situazione sembrerebbe essere più complicata: per il governo statunitense, infatti, il browser rappresenta una chiave d’accesso fondamentale per l’utilizzo di Google come motore di ricerca e di conseguenza una vendita potrebbe favorire il mercato offrendo maggiore scelta.

Nel mese di marzo, il Dipartimento di Giustizia statunitense ha ribadito l’intenzione di far rispettare l’imposizione della vendita di Chrome da parte di Google, per offrire un’opportunità agli altri concorrenti sul mercato ed indebolire il monopolio. Per Android, invece, non dovrebbe più scattare l’obbligo di vendita dato che il governo sembrerebbe essere interesso ad implementare dei cambiamenti che possano rendere il mercato più competitivo.

Nuovi dettagli sulla vicenda arriveranno quasi sicuramente in primavera, quando le parti saranno nuovamente ascoltate ad aprile 2025. Il giudizio finale, invece, è atteso ad agosto 2025, a seguito del quale ci saranno probabilmente i già annunciati ricorsi.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo

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