Chiunque segua i nostri canali, saprà che l’argomento “smart ring” è tra i più in trend del momento. È circa un anno ormai che gli anelli intelligenti sono entrati nel mercato a gamba tesa e sono tanti i brand che hanno deciso di puntare su questa particolare tipologia di prodotto. Lo ha fatto Samsung con il suo Galaxy Ring, Amazfit con il suo Elio Ring, e così via: ma se c’è un comune denominatore tra tutti questi prodotti è che la stragrande maggioranza degli smart ring introdotti nel mercato del 2024 venivano accompagnati da un prezzo di vendita non proprio per tutte le tasche.
Ma non tutti: lo scorso aprile fummo tra i primi a testare il primo (vero) anello smart economico e senza la necessità di sottoscrivere alcun abbonamento, che è ora giunto alla seconda generazione. RingConn Gen. 2 diminuisce nelle dimensioni ed aumenta in autonomia e funzionalità integrate ed ora, a differenza di quanto accadeva l’anno scorso, è anche possibile acquistarlo su Amazon.
Ed anche se non rivoluziona la prima versione, RingConn Gen. 2 è il primo smart ring a poter rilevare l’apnea notturna, è tra gli anelli smart più sottili leggeri al mondo ed è compatibile sia con Android che con iPhone.
Recensione RingConn Gen. 2: dimensioni ridotte e autonomia maggiore per il primo anello smart che rileva l’OSA
Videorecensione RingConn Gen. 2
Design
Prima di acquistare il RingConn Gen. 2 è importante conoscere la misura del proprio dito. È possibile misurarla con uno dei tanti kit in vendita, oppure misurando la circonferenza del dito sul quale lo indosserete: in genere gli anelli smart vanno indossati sull’indice della mano destra, ma nei miei test mi sono reso conto che anche spostando l’anello ad un altro dito non ne è stato compromesso il funzionamento. Attualmente su Amazon è disponibile in 4 taglie (8,9,10,14) ma sul sito ufficiale avrete una scelta più ampia, la cosa importante però, è che lo smart ring sia ben aderente, in modo tale da permettere ai sensori di catturare quanti più dati possibile con la massima precisione.
Come già detto, RingConn Gen. 2 non si allontana molto dalla generazione precedente ma devo ammettere di essere stato comunque molto sorpreso di vedere come il nuovo modello sia in realtà cambiato molto più di quel che mi sarei aspettato. Il design rimane simile alla prima generazione, leggermente squadrato all’esterno, ma diminuiscono le dimensioni ed il peso: è ora 1 millimetro più sottile ed il peso può variare dai 2 ai 3 grammi in base alla dimensione che si sceglie.
È il più sottile e leggero del mercato, e questa differenza si sente particolarmente nella vita di tutti i giorni: anche se non siete abituati ad indossare un anello, vi basteranno poche ore di utilizzo per entrarci in confidenza e non sentirlo praticamente più.
Nonostante non ami gli anelli, personalmente non ho avuto problemi ad abituarmi nell’indossarlo e se in un primo momento non ero proprio convintissimo di questa forma più squadrata del solito, in realtà mi sono subito reso conto che in questo modo il RingConn Gen. 2 da meno fastidio: l’ho indossato sul dito indice della mano destra, e la forma con cui è realizzato l’anello non mi ha dato alcun fastidio al medio, cosa da non sottovalutare.
RingConn Gen. 2 è uno smart ring certificato IP68 che può essere immerso fino a 100 metri e, così come la generazione precedente, internamente integra un inserto in plastica nel quale sono stati posizionati tutti i sensori. È disponibile in tre colorazioni (nero, oro e argento) due delle quali sono lucide: l’unica colorazione opacizzata è quella nera, che personalmente preferisco, ed ha dei piccoli inserti lucidi lungo i bordi.
È un prodotto piuttosto resistente ma è importante ricordarsi una cosa: essendo un prodotto da indossare tutto il giorno tutti i giorni al dito, è possibile che si possa leggermente graffiare superficialmente. Nella mia esperienza non mi sono preoccupato minimamente di salvaguardarne l’incolumità, ma devo dire che (per ora) non ho avuto problemi di questo tipo.
Così come già visto nella precedente versione, anche RingConn Gen. 2 arriva con una custodia che non funge solo per il trasporto ma anche per la ricarica dell’anello e consente di ricaricarlo più volte anche quando non è collegata ad una fonte di alimentazione grazie alla batteria che integra internamente.
Caratteristiche e sensori
RingConn Gen. 2 è ancora una volta dotato di tutti i sensori e le caratteristiche tecniche necessarie per svolgere al meglio il suo compito. Ha il sensore per la misurazione dell’SpO2, ha il sensore per il battito cardiaco (con cui vengono anche misurati l’HRV, lo stress, e la qualità del sonno), ed ha un sensore per la temperatura della pelle.
Tutte rilevazioni che vengono suddivise in diverse sezioni nell’applicazione, fornendo una panoramica piuttosto completa del proprio stato fisico. È anche in grado di rilevare i sonnellini pomeridiani ma continua a non aggiungerli automaticamente nell’applicazione: speravo che con la nuova versione questa “limitazione” fosse corretta ma, purtroppo, nell’applicazione verrà chiesto se si vuole aggiungerli o meno, ad ogni rilevazione.
Ad oggi RingConn Gen. 2 è in grado di rilevare solo quattro tipologie di attività sportive (corsa all’aperto, corsa indoro, ciclismo all’aperto e camminata all’aperto) ma il brand garantisce che ne arriveranno delle altre a brevissimo. E no, così come tutti gli smart ring neppure questo modello integra un chip NFC per i pagamenti contactless o un qualsivoglia motorino per la vibrazione con il quale potrebbe avvisare dell’arrivo di una notifica o di una particolare rilevazione dei suoi sensori.
Applicazione
Rispetto a quando provammo la prima generazione dell’anello, quelli di RingConn hanno fatto grandi passi in avanti anche per quanto riguarda l’applicazione. RingConn Gen. 2 si connette ad un’app disponibile sia per iOS che per Android, che ora è tradotta in italiano e che è stata quasi “stravolta” (in positivo) rispetto a quando provammo la prima generazione dell’anello smart.
Nella schermata principale sono raccolti tutti i dati più importanti della giornata, che sono anche visualizzati graficamente nella sezione “Equilibrio del benessere”, una particolare funzionalità in cui viene valutato il punteggio del proprio stato fisico e mentale in base alle rilevazioni del sonno, delle attività, dello stress e dei parametri vitali.
Dopodiché ci sono tutte le altre rilevazioni contenenti i dati del sonno, dell’attività fisica, dello stress, del monitoraggio cardiaco ed anche quello dell’apnea notturna. Perché sì, RingConn Gen. 2 è l’unico smart ring in grado di rilevare le apnee notturne, una patologia medica che spesso viene sottovalutata e che è stata messa “sotto la luce dei riflettori” dall’Apple Watch Serie 10.
Questa rilevazione di default viene eseguita solo su richiesta, ma è possibile renderla automatica nelle impostazioni dell’anello, consci però che la batteria si scaricherà un po’ più velocemente. Ad ogni modo, tutte le metriche raccolte sono visualizzate in tantissimi grafici con i quali è possibile anche rendersi conto della variazione giornaliera, settimanale, mensile o annuale, ed ancora una volta il brand è riuscito a creare un’applicazione ben fatta, molto chiara, la cui analisi dei dati e la cui interfaccia aiutano davvero a capire che impatto possono avere tutti questi dati sulla propria salute.
Tra la scheda “Tendenze” e “Piano” arriva una nuova sezione che sfrutta l’intelligenza artificiale: attualmente la f unzionalità di messaggistica Al è in versione beta e consente solo un”interazione iniziale e fornendo interpretazione e raccomandazioni sui dati sanitari; a marzo 2025, il brand integrerà un ampio modello linguistico che renderà questa funzione in grado di comprendere domande in linguaggio naturale.
La precisione dei sensori è davvero buona, quasi al pari di un Apple Watch Ultra 2 e personalmente ho utilizzato il RingConn Gen. 2 collegato ad un iPhone 16 Pro Max: in tutti questi giorni di test non ho mai avuto problemi di affidabilità o perdite di connessioni e, anzi, per iOS sono disponibili dei widget davvero molto comodi in cui si potranno visualizzare tutte le proprie informazioni senza dover necessariamente aprire l’applicazione.
Autonomia della batteria e ricarica
L’altra grande novità del RingConn Gen. 2 rispetto alla generazione precedente è l’autonomia. Da quando lo sto utilizzando ho dovuto ricaricarlo pochissime volte: in realtà anche l’autonomia varia in base alla taglia dell’anello (più è grande, più c’è spazio per la batteria), ma anche se il brand garantisce circa 12 giorni, personalmente ho dovuto ricaricarlo dopo circa 10. Il che è comunque una grande cosa, considerando le dimensioni del dispositivo.
La custodia, poi, garantisce circa 10/12 ricariche il che vuol dire che si potrà utilizzare l’anello per circa 4 mesi senza mai aver bisogno del collegamento alla presa di corrente.
Prezzo di vendita e considerazioni
RingConn Gen. 2 costa di più rispetto alla generazione precedente. È possibile acquistarlo su Amazon a 349,00 euro ma, tramite il box in basso, potrete acquistarlo con un piccolo sconto. Inoltre, per San Valentino 2024, utilizzando il codice VALENTINEG2 avrete il 10% di sconto qualora acquistaste due anelli.
In soldoni, la nuova generazione dello smart ring diventa più sottile e leggera, ma ha la migliore autonomia della categoria ed è l’unica in grado di rilevare le apnee notturne. Certo l’esperienza utente non è stravolta, ma la nuova versione dell’applicazione è migliorata tantissimo così come la precisione dei dati rilevati dai sensori.
È un prodotto che si rivolge più a chi vuole tenere sotto controllo la propria salute piuttosto che i propri sport, ma la strada intrapresa dal brand e dal mercato è quella giusta e quando arriveranno i pagamenti tramite NFC o la possibilità di ricevere le “notifiche” allora saranno davvero completi.
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