Negli ultimi anni, la realtà aumentata è diventata un campo sempre più interessante per l’evoluzione della tecnologia indossabile. Imiki MyVu è un tentativo concreto di portare sul mercato un prodotto che fino ad oggi in pochi hanno visto dal vivo, capace di offrire informazioni direttamente nel campo visivo dell’utente e senza l’invadenza di un visore tradizionale, grazie ad un particolare “display” sul quale verranno visualizzati tutti gli elementi grafici.
Avrete capito, quindi, che a differenza di altri dispositivi simili, come i Ray-Ban Meta Smart Glasses o gli XREAL Air, gli Imiki MyVu non si concentrano sulla fotocamera o sulla registrazione video, ma piuttosto sull’AI, traduzione in tempo reale e notifiche visive e non sono occhiali che integrano alcuna fotocamera.
Ma sono davvero comodi da indossare ogni giorno? La qualità del display è all’altezza? E soprattutto, le funzioni AI sono davvero utili o solo un esperimento tecnologico? Lo scopriamo in questa recensione approfondita.
Recensione Imiki MyVu: i primi (veri) occhiali per la realtà aumentata
Unboging e design
Aprendo la confezione degli Imiki MyVu, troviamo gli occhiali accompagnati da:
• Custodia rigida magnetica per il trasporto;
• Cavo USB-C per la ricarica;
• Guida rapida all’uso.
Fin dal primo contatto, si nota quanto il design sia stato curato per offrire un’esperienza d’uso il più naturale possibile anche se, e questo dobbiamo ammetterlo, tutta la montatura risulta leggermente più spessa rispetto ad altri occhiali “smart”. Pesano 43 grammi, il che li rende più leggeri della media degli occhiali smart sul mercato: per fare un confronto, i Ray-Ban Wayfarer pesano 46 grammi, mentre i Meta Smart Glasses superano i 50 grammi.
Le aste sono leggermente flessibili, per adattarsi meglio a diverse forme del viso, e l’assenza di una fotocamera li rende meno invasivi rispetto ad altri dispositivi concorrenti. Se da un lato il design è minimalista ed elegante, dall’altro la disponibilità di un solo modello e colore potrebbe non soddisfare tutti gli utenti, soprattutto quelli che cercano maggiore personalizzazione o che hanno la necessità di utilizzare degli occhiali di dimensioni diverse che si adatterebbero meglio al proprio volto.
La ricarica degli Imiki MyVu avviene tramite USB-C ma non sfrutta la confezione, un vero peccato perché non solo rende piuttosto scomodo dover attaccare il cavo direttamente all’asta degli occhiali, ma non ne permette neppure la ricarica in movimento o magari mentre si è in viaggio.
Display AR e qualità visiva
Uno degli aspetti più importanti degli Imiki MyVu è il display AR integrato, progettato per fornire informazioni essenziali nel campo visivo dell’utente senza risultare ingombrante o distraente. Il sistema utilizza un proiettore microLED con una luminosità massima di 2000 nit, che consente una leggibilità ottimale anche sotto la luce diretta del sole. Il contenuto è visualizzato in verde monocromatico, una scelta pensata per migliorare la leggibilità e ridurre l’affaticamento visivo.
La superficie di proiezione integrata nelle lenti, però, può causare riflessi indesiderati, specialmente in ambienti molto illuminati. MyVu ha dichiarato che nei prossimi aggiornamenti sarà possibile acquistare lenti con rivestimento antiriflesso e lenti correttive personalizzabili ma, ad oggi, bisognerà fare l’abitudine a tutta una serie di effetti luminosi che si concentreranno perlopiù nella zona in cui andrà proiettata l’immagine.
La qualità delle immagini però è molto buona. Il display proietta un’immagine che appare grande quanto un palmo di mano a 50 cm di distanza, rendendolo l’interfaccia perfetta per la lettura delle notifiche, ma anche per la traduzione in tempo reale e la navigazione e la funzione di teleprompter. Non si tratta quindi di occhiali AR in grado di garantire un’esperienza più immersiva, ma a conti fatti gli Imiki MyVu fanno bene quello che promettono.
Audio e controlli
L’audio degli Imiki MyVu è trasmesso attraverso un sistema a conduzione ossea combinato con piccoli altoparlanti direzionali integrati nelle aste. Questa configurazione permette di ascoltare notifiche e comandi vocali senza la necessità di auricolari, mantenendo al tempo stesso le orecchie libere per l’ambiente circostante.
Il volume massimo, tuttavia, non è particolarmente alto, il che potrebbe renderli meno efficaci in ambienti rumorosi. In ambienti silenziosi, invece, l’audio è chiaro e ben definito.
Per quanto riguarda i controlli, il sistema offre tre modalità di interazione:
- App per smartphone (disponibile sia per Android che per iOS);
- Controlli touch sulle aste, per navigare tra le opzioni con tocchi e swipe;
- Assistente vocale AI “Aicy”, attivabile con una pressione prolungata sul pulsante di accensione.
L’assistente AI può rispondere a domande piuttosto basilari, fornire traduzioni e gestire alcune operazioni con i comandi vocali, ma non può accedere ai dati personali dell’utente, rispettando le normative GDPR sulla privacy.
Funzionalità
La funzione più interessante degli Imiki MyVu è la traduzione in tempo reale, resa possibile da un doppio microfono con cancellazione del rumore. Durante i test, la traduzione si è dimostrata precisa e veloce, con una latenza minima tra il parlato e la visualizzazione del testo sulle lenti. Questa funzione è particolarmente utile per viaggiatori o professionisti che devono comunicare in più lingue.
Un’altra funzione AI interessante è il teleprompter virtuale, che permette di visualizzare testi o scalette direttamente sulle lenti. Questa caratteristica è perfetta per chi tiene presentazioni o discorsi pubblici, poiché consente di leggere senza dover abbassare lo sguardo.
Gli Imiki MyVu supportano la navigazione in tempo reale tramite head-up display, fornendo indicazioni stradali senza distrarre l’utente. L’integrazione con Google Maps permette di ricevere indicazioni visive direttamente nel proprio campo visivo, rendendoli particolarmente utili per ciclisti, motociclisti e pedoni. Tuttavia, l’utilizzo prolungato del GPS incide negativamente sulla batteria e potrebbe portare ad un leggero surriscaldamento delle aste.
Autonomia e ricarica
La batteria offre un’autonomia sufficiente per una giornata di utilizzo moderato, ma in caso di navigazione attiva o uso intensivo delle funzioni AI, la durata può scendere a 4-5 ore.
La ricarica avviene tramite porta USB-C e impiega circa 30 minuti per arrivare al 100%, un aspetto positivo per chi ha bisogno di un dispositivo sempre pronto all’uso. Come già detto però, purtroppo gli occhiali non si ricaricano con la custodia da viaggio, il che renderà necessario collegarli ad un cavo USB ogni volta che si vorrà ricaricare la batteria.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il prezzo di vendita degli Imiki MyVu è di 599,99 euro, una cifra piuttosto importante con la quale però è indubbio che ci si porterebbe a casa un dispositivo con il quale si potrà dare uno sguardo al prossimo futuro. Perché è indubbio che questi occhiali offrono un mix interessante di funzionalità AR e AI in un design leggero e discreto e la traduzione in tempo reale e il sistema di notifiche visive li rendono un prodotto innovativo, ma ci sono margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda il volume audio e i riflessi sulle lenti.
Tra i principali vantaggi troviamo il comfort, la qualità delle proiezioni, la traduzione precisa e la versatilità d’uso. D’altra parte, i riflessi sulle lenti, il volume audio limitato e l’impossibilità di non poterli ricaricare nella custodia da viaggio potrebbero rappresentare degli svantaggi per alcuni utenti.
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