Nelle scorse ore si è tenuto il Super Bowl, l’evento sportivo più atteso negli Stati Uniti che nel corso degli anni si è trasformato in una incredibile vetrina per gli spot pubblicitari mandati in onda nell’intervallo. Negli ultimi anni abbiamo visto i grandi brand sfidarsi a colpi di filmati emozionali, ironici e informativi, e quest’anno non poteva di certo mancare l’intelligenza artificiale. Lo spot di Google per Gemini, tuttavia, potrebbe essere l’ennesima demo fake nel percorso dell’AI di Big G.
Un’altra demo fake per Google Gemini: questa volta al Super Bowl
Fin dal lancio di Bard, fino alla trasformazione in Gemini, l’AI di Google è stata più volte protagonista di filmati montati ad arte per mostrare funzionalità magari ancora in via di sviluppo oppure velocità che non sarebbero mai potute essere raggiunte nei contesti mostrati. Con lo spot del Super Bowl per Gemini, la compagnia di Mountain View sembra aver di nuove messo il piede in fallo, mostrando contenuti non generati dall’AI.
Il filmato è incentrato sulla realizzazione di una descrizione del Gouda per il sito web di un produttore di formaggi, utilizzando proprio Gemini integrato in Workspace. Il problema, tuttavia, risiede proprio nel testo generato dall’AI: la stessa identica versione mostrata nel filmato, infatti, è già presente sul sito del produttore a partire almeno dal mese di agosto 2020, ben 3 anni prima che Gemini fosse disponibile al pubblico.
La descrizione che in teoria sarebbe stata scritta da Gemini, quindi, è stato in realtà scritta da un essere umano, facendo totalmente crollare l’intero senso dello spot pubblicitario mostrato al Super Bowl.
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