A che serve uno smartwatch? A controllare le notifiche? Certo. A tenere traccia delle proprie attività fisiche? Certo. A monitorare la salute? Certo, o meglio, a volte. Sono tanti ormai i prodotti di questa categoria in grado di eseguire piuttosto bene questi tre compiti, ma nessuno (e sottolineo, nessuno) è in grado di monitorare la salute come il nuovo HUAWEI Watch D2.
Perché è un prodotto rivoluzionario, evoluzione del primo modello visto un paio di anni fa, che fa proprio del monitoraggio della salute la sua killer feature, ma lo fa diversamente da tutti gli altri smartwatch in commercio, al punto dal non avere minimamente alcun competitor e giocare da solo in quello che potrebbe essere considerato il settore più importante nel mondo degli smartwatch.
E, certo, le notifiche, le app, gli sport etc. sono funzioni comunque molto importanti in uno smartwatch, ma volete mettere potersi misurare la pressione ogni qualvolta che lo si ritiene opportuno con un prodotto che sembra un orologio ma che in realtà è un vero e proprio dispositivo medico certificato in Europa e che nel suo cinturino integra un cuscinetto che si gonfia e diventa uno sfignomanometro, in grado addirittura di portare avanti un holter pressorio per 24 ore e di fare anche gli ECG.
Il tutto in un dispositivo che a primo acchito potrebbe sembrare scomodo e ingombrante da indossare ma che in realtà, grazie alle sue forme che seguono quelle del polso, è tra gli smartwatch più comodi da indossare che ho provato negli ultimi tempi.
Indice
Recensione HUAWEI Watch D2: uno smartwatch unico nel suo genere
L’unico certificato per misurazione della pressione ed ECG
Prima di passare alla recensione vera e propria parliamo della questione certificazioni, perché è questa la chiave di volta che rende il HUAWEI Watch D2 uno smartwatch rivoluzionario, unico nel suo genere. HUAWEI Watch D2 è l’unico smartwatch ad avere la certificazione CE in Europa per la misurazione della pressione sanguigna e l’ECG, questo vuol dire che proprio come avvenuto già con la versione precedente (il Watch D), i dati che vengono rilevati dal dispositivo hanno una valenza medica. Certo, le diagnosi rimangono competenza dei medici professionisti, ma grazie al nuovo smartwatch del brand, ora i medici potrebbero avere un supporto in più proprio grazie a questo dispositivo che monitora costantemente tutta una serie di parametri relativi alla salute.
E badate bene, la prassi della certificazione è una di quelle cose lunghe e costose che non tutti possono portare a termine, ed il fatto che HUAWEI sia l’unica a disporre di un dispositivo CE certificato ben due volte (per ECG e Pressione ndr.), non solo sottolinea le capacità tecniche del brand, ma anche quanto stia puntando davvero sui suoi dispositivi indomabili e sui giovamenti che potrebbero portare ai propri utenti in termini di salute.
Per poter essere considerato un dispositivo per ABPM, acronimo di “monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa” (ossia Holter pressorio), bisogna riuscire a soddisfare dei requisiti ben precisi: devono esserci almeno due misurazioni orarie confermate durante il giorno e una durante la notte, ed almeno il 70% di queste misurazioni deve essere valido.
Chi vi scrive sa bene come funziona una procedura del genere e quanto sia fastioso, tra le altre cose, portare al braccio per 24 ore un macchinario che ad intervalli regolari si gonfia per misurare la pressione e prevede la presenza di un’ulteriore unità esterna che serve ad alimentarlo e a memorizzare tutti i dati: capirete bene, quindi, la comodità di utilizzare un prodotto come il HUAWEI Watch D2 al posto di un dispositivo tradizionale.
Anche perché la modalità ABPM sullo smartwatch di HUAWEI è studiata davvero bene e se durante il giorno con una notifica ricorderà all’utente i momenti in cui bisognerà misurare la pressione, di notte svolgerà il compito in totale autonomia anche grazie ad una batteria che, tra l’altro, ha un’autonomia eccezionale. Al termine della prassi, l’app genererà un PDF con tutti i dati relativi all’holter, con una differenza nelle misurazioni rispetto ai dispositivi tradizionali inferiore al 5%.
Design e materiali
Ma ora torniamo allo smartwatch, ed iniziamo a concentrarci sul design. L’aspetto del HUAWEI Watch D2 è piuttosto simile a quello che abbiamo visto con la generazione precedente, ha quindi un quadrante rettangolare che si sviluppa in verticale ed un cinturino semi rigido nel quale è stata posizionata la camera d’aria. Ma ci sono diverse novità, a partire proprio dal cosiddetto “airbag” che non è più rivestito, ma rimane comunque morbido ed in grado di non irritare il polso minimamente, anche quando si suda. È poi molto semplice da pulire e la nuova struttura pensata dal brand permette anche la sostituzione del cinturino, cosa che con la generazione precedente non era possibile.
Non ci sono più i due tasti fisici laterali che abbiamo visto nella generazione precedente, ma arriva un’ottima corona che si può utilizzare per tornare alla schermata principale e si può ruotare per scorrere i menu. Sotto la corona c’è un tasto tradizionale dedicato alle funzioni relative alla salute, che si può programmare per l’avvio veloce di una delle tante misurazioni disponibili ed integra un sensore con il quale si potrà effettuare l’ECG.
Detto questo, il design del Huawei Watch D2 tutto sommato è moderno e minimalista, ed è caratterizzato da una corona in metallo e, soprattutto, dalla certificazione IP68 per l’acqua e la polvere.
Display
Il display del Huawei Watch D utilizza un pannello AMOLED da 1.82 pollici con una risoluzione di 480×408 pixel ed un’ottima densità di pixel per pollice. Come al solito per i dispositivi del brand, si tratta di un pannello di ottima qualità che, grazie a neri profondi, una buona luminosità di picco e una giusta saturazione, ci ha pienamente soddisfatti. Ma da Huawei non ci aspettiamo che questi ottimi risultati.
La cosa buona però, è che oltre all’always-on, Huawei Watch D2 integra un sensore per la luminosità che gli garantisce la possibilità di regolare automaticamente la retroilluminazione dello schermo, ed è una cosa comodissima soprattutto considerando che si tratta di un dispositivo che andrebbe indossato anche di notte per analizzare ed elaborare tutti i parametri vitali, compresa la qualità del sonno.
Insomma è un ottimo display, il touch è molto reattivo e c’è ben poco da criticare al pannello utilizzato dal brand se non delle cornici che potrebbero sembrare un po’ troppo spesse. Ciò che non mi ha fatto proprio impazzire è la qualità (anzi, lo stile) dell’interfaccia grafica e dei quadranti, ma di questo ne parleremo a breve.
Hardware e sensori
Rispetto alla generazione precedente, Huawei Watch D2 fa qualche passo in avanti anche per quanto riguarda l’hardware nudo e crudo. La nuova generazione ha ora il WiFi oltre che il Bluetooth ed anche se continua a non essere disponibile una versione dotata di LTE, questa volta il brand ha ben pensato di integrare anche uno speaker ed un microfono per rispondere alle telefonate quando il dispositivo è connesso allo smartwatch (iPhone o Android) tramite Bluetooth.
Integra anche l’NFC ma, purtroppo, per ora non può essere ancora utilizzato per eseguire i pagamenti contactless e sotto la cassa è presente il sensore TrueSense che da davvero una marcia in più a tutti gli smartwatch di HUAWEI. È un sensore eccezionale che personalmente ritengo il migliore della categoria, in grado di misurare oltre 60 indicatori di salute e fitness ed è in grado di monitorare sei dei principali sistemi del corpo umano. Che si tratti del rilevamento del sonno, dell’ossigenazione del sangue, della temperatura corporea, dei passi e così via, ad oggi non c’è uno smartwatch che si è dimostrato preciso quanto quelli di HUAWEI.
Il monitoraggio delle attività sportive praticamente impeccabile, grazie anche all’intelligenza artificiale in grado di correggere, per così dire, dove vengono rilevate delle lacune nelle misurazioni effettuate dal sensore a bordo anche se, a dirla tutta, dati i suoi materiali non è un prodotto che utilizzerei per andare a correre, nonostante la qualità dei sensori sia di altissimo livello.
Come già detto, poi, Huawei Watch D2 è in grado di eseguire gli ECG con precisione certificata CE ed è anche in grado di rilevare il sonno, lo stress, l’ossigenazione del sangue e la temperatura corporea con la solita, tipica, alta precisione a cui ci hanno abituati i dispositivi del brand.
Ovviamente, poi, Huawei Watch D2 è in grado di misurare la pressione grazie ad un sistema che prevede l’utilizzo di una piccolissima pompa che ha lo scopo di gonfiare il cuscinetto posizionato nella zona interna del cinturino: le misurazioni sono veloci ed incredibilmente precise. Abbiamo provato più volte ad effettuare le misurazioni con un misuratore per pressione di tipo tradizionale, ed i risultati sono sostanzialmente molto simili, con un margine d’errore davvero minimo. Insomma, Huawei Watch D2 nasce per la misurazione della pressione, e lo fa maledettamente bene.
È questa la funzione che fa la differenza rispetto a tutti gli altri concorrenti del mercato, e la cosa bella è che quelli di Huawei sono riusciti a rendere il processo estremamente semplice e veloce. Per effettuare la misurazione sarà però necessario stare seduti e spostare il braccio in una particolare posizione: le gambe devono essere poggiate a terra e si dovrà incrociare il braccio sul quale si indossa il dispositivo al petto: iniziata la misurazione si sentirà il cinturino gonfiarsi e dopo circa 30 secondi si avranno i valori.
In linea del tutto generale la precisione delle misurazioni è piuttosto buona, certo potrebbe capitare che il Huawei Watch D2 rilevi parametri leggermente più alti rispetto agli sfigmomanometri elettronici di tipo tradizionale, ma la percentuale di scarto è davvero irrisoria. Insomma, sì: io sono iperteso e prendo quotidianamente una pillola per regolare la pressione arteriosa, ma da quando ho al polso lo smartwatch di HUAWEI non controllo più i miei parametri con lo sfigmomanometro elettronico tradizionale, ma con l’orologio. Ed è davvero una cosa comodissima.
Software
Se paragonato alla prima generazione, il nuovo Huawei Watch D2 fa un passo avanti importante anche relativamente alle funzioni smart, ma manca ancora qualcosa. Sia chiaro però, per quel che mi riguarda considero questo smartwatch un vero e proprio prodotto medicale ed in quanto tale lo continuo a promuovere a pieni voti.
Ad ogni modo, è possibile visualizzare la notifiche, ma con un’interfaccia molto essenziale, non è possibile rispondere (a meno che non si vogliano utilizzare le risposte rapide) né tantomeno è possibile installare app di terze parti. Sono comunque disponibili le applicazioni relative al calendario e alle chiamate che, come detto, è possibile effettuare e direttamente dall’orologio purché sia connesso allo smartphone.
Insomma, è una GUI pensata per la salute ed un po’ meno per le operazioni “smart” o per le attività sportive, nonostante ne supporti circa 100. È possibile personalizzare le schede alle quali si arriva con uno swipe verso sinistra, che però possono essere visualizzate in un numero limitato, rendendo necessaria la scelta da parte dell’utente di quali informazioni relative alla salute vedere e quali no: ci sono il registro delle attività, l’analisi del sonno, l’analisi dello stress, gli esercizi di respirazione, il meteo, il cronometro con relative sveglie e timer, oltre che a quelle relative alla pressione arteriosa, all’SPo2 e alla temperatura corporea.
Ma, a mio avviso, sono tutti compromessi più che accettabili per un dispositivo da interpretare come nato per uno scopo preciso, che svolge egregiamente, ma che può anche supportare una limitata serie di funzioni smart.
Autonomia della batteria
Il fatto che Huawei Watch D2 sia un dispositivo in grado di eseguire un holter pressorio per 24 ore senza interruzioni, dovrebbe già darvi un’idea dell’autonomia della batteria che, in poche parole, è davvero eccezionale. Con un utilizzo tradizionale e tutti i monitoraggi attivi si arriva senza problemi a 10 giorni di utilizzo con un’unica carica, che diventano quasi la metà se si attiva l’always on o se si eseguono più misurazioni della pressione sanguigna.
Insomma, rispetto agli altri smartwatch in circolazione (soprattutto quelli animati da Wear OS) la situazione è molto più florea con i dispositivi di HUAWEI, e non dover ricaricare il dispositivo ogni 2 giorni è davvero una manna dal cielo. Come al solito, brava HUAWEI.
Prezzo e considerazioni
Huawei Watch D2 è già disponibile su HUAWEI Store a 399,00 euro. Chiunque lo acquisterà riceverà in omaggio delle HUAWEI FreeBuds 5i e, con 9 euro in più, potrà portarsi a casa anche la HUAWEI Scale 3, l’ottima bilancia smart. Inoltre, per tutto il periodo del Black Friday, utilizzando il coupon ABLACKF10 si otterrà un ulteriore 10% di sconto.
È uno smartwatch per tutti? No. È un prodotto unico? Assolutamente si. È un vero e proprio sfignomanometro miniaturizzato che lo rende un prodotto eccezionale e senza concorrenti, seppure nella sua piccola nicchia. Ha un’ottima autonomia, è comodo al polso e per chiunque soffra di ipertensione arteriosa potrebbe essere un prodotto rivoluzionario: per queste persone (me compreso) potersi misurare i valori preistorici in 30 secondi con un dispositivo da polso, potrebbe essere davvero la svolta.
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