Ogni volta che esce un nuovo Huawei, come nel caso dell’ultima serie Mate 70, c’è una certa curiosità attorno al microchip, in questo caso il Kirin 9020. Curiosità legata strettamente al ban USA, che ha imposto alla società cinese l’impossibilità di farsi produrre i semiconduttori da TSMC, chipmaker taiwanese dalle cui fabbriche escono i chip Apple così come quelli marchiati Qualcomm e MediaTek. Anche l’ultimo Kirin è stato conseguentemente affidato alla controparte cinese SMIC, ma come cambia rispetto al predecessore Kirin 9000S?
Kirin 9020: vediamolo più da vicino nel teardown di Huawei Mate RS Ultimate
A cavallo fra 2019 e 2020 avvenne la transizione dai 10 nm ai 7 nm, quando la succitata Qualcomm lanciò quello che Snapdragon 855 pilotava modelli come Samsung Galaxy S10, Xiaomi Mi 9, OnePlus 7 Pro, Google Pixel 4 ed LG G8 ThinQ (sì, c’era ancora LG). Da allora, TSMC ma anche Samsung hanno progressivamente evoluto i propri nodi produttivi, scendendo a 5, 4 e infine 3 nm. Essendo limitate dai vincoli statunitensi, SMIC e Huawei sono ancora ferme ai 7 nm, il ché le mette generazioni indietro rispetto all’occidente, anche se bisogna sempre fare attenzione alle bugie dei nanometri.
Siamo così passati da una Huawei pre-ban annunciava in pompa magna i suoi Kirin al grande pubblico a una Huawei post-ban che, pur essendo riuscita nell’impresa di tornare a produrli, sembra far di tutto per non parlarne. Andando sul sito ufficiale, non si trova nessun accenno al Kirin 9020 di Huawei Mate 70 così come ai Kirin di Mate 60 e Pura 70, e dobbiamo perciò fare esclusivamente affidamento a chi si prende la briga di svelarli in via ufficiosa.
Per esempio questo teardown di Huawei Mate 70 RS Ultimate, al cui interno si cela proprio l’ultimo capitolo della saga, un Kirin 9020 adesso analizzato più da vicino. Ciò che si scopre è che il nuovo System-on-a-Chip è effettivamente più grande del Kirin 9000S di Mate 60, sia in lunghezza che in spessore. Dato che per aumentare la potenza è importante aumentare il numero di transistor, e considerato che essendo apparentemente ancora prodotto a 7 nm questi non sono stati rimpiccioliti, serve che la superfice del SoC sia più ampia per poterne ospitare di più. Tuttavia, non aspettatevi miracoli dalle sue performance, come rivelano i benchmark.
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