I provvedimenti presi dall’Unione Europea con il Digital Markets Act sembrano stiano facendo scuola per gli altri paesi del mondo, che potrebbero aver finalmente capito quanto è importante avere una sana competizione anche nel mondo digitale. Il Regno Unito, per esempio, è l’ultimo (in ordine temporale) ad aver messo nel mirino Apple e il suo ecosistema chiuso, ma questa volta i grattacapi maggiori sembrerebbe crearli proprio il browser web Safari.
Il Regno Unito in linea con l’UE: Apple dovrà aprirsi ancora?
La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, infatti, ha concluso le indagini sugli eventuali abusi sul mercato da posizione dominante della compagnia statunitense, stabilendo come bisognerà prendere alcuni provvedimenti come quelli adottati dall’UE. In particolare, Apple dovrà garantire agli utenti che inizializzano il proprio iPhone per la prima volta la possibilità di scegliere quale browser utilizzare.
La famosa schermata di scelta del browser, infatti, è una dei requisiti del DMA che Apple ha dovuto necessariamente implementare con iOS 18 in territorio europeo, ma ben presto potrebbe essere necessario espandere questa funzionalità anche all’interno dei confini britannici.
“Il gruppo ha scoperto provvisoriamente che le regole di Apple impediscono ad altri concorrenti di offrire nuove funzionalità innovative che potrebbero avvantaggiare i consumatori. Altri provider di browser hanno evidenziato preoccupazioni per non essere stati in grado di offrire una gamma completa di funzionalità del browser, come il caricamento più rapido delle pagine web su iPhone. Molti sviluppatori di app più piccoli del Regno Unito ci hanno anche detto che vorrebbero utilizzare app web progressive, un modo alternativo per le aziende di fornire app agli utenti mobile senza scaricare app tramite un app store, ma questa tecnologia non è in grado di decollare completamente sui dispositivi iOS.” ha annunciato la Competition and Markets Authority.
Con la decisione del CMA, è arrivata anche la conferma della class action indetta dagli sviluppatori britannici, con una multa per Apple di quasi 1 miliardo di Euro. Nel dettaglio, circa 13mila sviluppatori contestano alla compagnia statunitense il raggiungimento di “livelli irragionevoli” per le commissioni di App Store. Nonostante ben due tentativi di blocco della causa, la class action contro Apple continuerà il suo iter burocratico.
Ultimo aggiornamento: 3 dicembre
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