Huawei e chip a 14 nm: la lotta al ban USA è ancora ardua

huawei chip

Il lancio della serie P60 ha messo nuovamente in luce le problematiche derivanti dal ban americano, che in più modi sta limitando la produzione tecnologica di Huawei. Nel caso di P60 il problema riguarda le memorie, ma più in generale la compagnia cinese si è ritrovata a passare da essere una delle maggiori potenze globali a un’azienda pesantemente ridimensionata, specialmente sul palcoscenico occidentale. Così come Apple e Samsung, Huawei divenne nota anche per la capacità di prodursi i chip da sola, ma ora non è più in grado di farlo in virtù del succitato ban, anche se in queste ore si sta parlando di come abbia fatto progressi nella produzione a 14 nm.

Huawei fa dei passi in avanti nella crisi dei chip, ma l’obiettivo è ancora lontano

huawei hisilicon kirin

Come riportano i media cinesi, un dirigente ha dichiarato che Huawei sia riuscita a realizzarsi da sola strumenti utili per l’automazione della progettazione elettronica, processo detto anche EDA (Electronic Design Automation). Detto in parole povere, con questo acronimo si indicano software per progettare microchip con cui creare schemi di circuiti, posizionare e connettere componenti, simularne il comportamento e verificare che il tutto funzioni correttamente.

In questo settore è l’occidente a comandare il mercato con aziende come le americane Cadence Design Systems, Synopsis e la tedesca Mentor Graphics (divisione di Siemens). La Cina, invece, non è riuscita a imporsi in tal senso nonostante la presenza di varie compagnie, e questo è un problema per Huawei perché il ban americano le impedisce di accedere ai software occidentali, bloccandole la progettazione di microchip. In tal senso, il fatto che Huawei abbia “compiuto progressi” nella creazione di questi software la fa tornare in pista nella realizzazione di semiconduttori, ma i dubbi rimangono.

Prima di tutto, bisognerà capire cosa si intenda con “progressi” e quanto tempo ci vorrà affinché il software sia operativo; in seconda battuta, si parla unicamente di chip a 14 nm, che per avere un metro di paragone è un processo produttivo vecchio di almeno 7 anni, quando nel 2016 Qualcomm lanciava lo Snapdragon 820 a 14 nm; anche se Huawei riuscisse a tornare a produrre chip del genere (e l’obiettivo è comunque ancora lontano), si ritroverebbe di diverse generazioni indietro rispetto alla concorrenza.

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