Recensione POCO X5 5G: sicuro di voler RISPARMIARE?

recensione poco x5

Lo scorso anno POCO fece la saggia scelta di portare in Italia ufficialmente solo le varianti “PRO” di alcuni dei suoi dispositivi, incluso l’X4 che tra le altre cose mi era decisamente piaciuto. Quest’anno, come un fulmine a ciel sereno, POCO ha annunciato la nuova lineup della serie X e ha portato ufficialmente nel nostro paese anche la versione “standard” dell’X5, uno smartphone entry-level che soffre, secondo me, al cospetto del fratello maggiore.

Il POCO X5 Pro che ho provato solo pochi giorni fa è uno smartphone completo e con il suo perché; riuscirà questo POCO X5 a conquistare un’altra fetta di clientela, ovviamente differente? Scopriamolo insieme.

Recensione POCO X5 5G

Design e Materiali

Il fatto che POCO X5 si configuri come un prodotto economico ci fa capire subito che tipo di materiali dobbiamo aspettarci: plastica. Plastica nel frame, plastica nella back cover e nelle finiture che, per carità, sono buone e lo smartphone è ben assemblato ma quando lo impugniamo è evidente un po’ di flessione, soprattutto in corrispondenza del centro della cover. Le colorazioni in cui lo smartphone è disponibile sono tre: verde, nero e blu, le stesse colorazioni del Redmi Note 12, smartphone di cui questo POCO X5 probabilmente è un rebrand.

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Per il resto lo smartphone segue le solite linee iconiche del brand: badge nero con il marchio POCO in bella vista in alto a destra e camera bump con le tre lenti sulla sinistra, con sporgenze piuttosto limitate e tollerabili. Lo smartphone è grande 165.9 x 76.2 x 8 mm e pesa circa 188 grammi, nel complesso è tutto ben bilanciato e i lievi bordi arrotondati sul retro favoriscono un buon grip, nonostante le dimensioni importanti del dispositivo.

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Il frame, come vi anticipavo, è realizzato anch’esso in plastica con una finitura che riprende le colorazioni della back cover. Sul lato destro è stato inserito il bilanciere del volume, insieme al tasto power che integra un sensore biometrico. Di lui posso dirvi che POCO ha fatto un buon lavoro sia in termini di posizionamento, perché si raggiunge piuttosto velocemente e comodamente, sia in termini di precisione, perché davvero non perde un colpo. Il lato sinistro, invece, possiede lo slot ibrido in grado di ospitare due schede sim in formato Nano o una sim ed una microSD per l’espansione della memoria, cosa che nella versione X5 Pro non era possibile.

Molto interessante è stato notare la presenza del jack da 3.5mm per le cuffie oltre che della porta infrarossi per le solite funzioni di remote controller integrate nella MIUI. Allo stesso tempo, però, è stata un’amara sorpresa scoprire l’assenza di uno speaker stereo a favore di uno Mono, accanto al connettore USB-C per la ricarica. A livello di certificazioni, invece, anche lui gode di certificazione IP53 e non oltre.

Display

In quanto a display, pur trattandosi di un prodotto lievemente più economico, POCO non ha voluto risparmiare; il pannello è da 6.67” pollici con risoluzione FullHD+ e matrice AMOLED Dot Display. Il refresh rate è identico al modello più costoso, quindi raggiunge i 120HZ mentre la luminosità media è pari a circa 700nits con picchi fino a 1200.

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Insomma, sul fronte tecnico non gli si può dir nulla: la luminosità sotto la luce diretta del sole è eccezionale e non incontrerete mai problemi di visibilità, al contrario i colori ci costringono a qualche compromesso in termini di calibrazione, ma solo un occhio fine ed attento potrebbe rendersene conto. Per quanto riguarda l’HDR, invece, l’azienda non fa alcuna menzione in merito.

Hardware e Performance

L’hardware ragazzi, è qui che casca l’asino. Sì, perché forse questo è uno dei motivi per cui avrei preferito che POCO portasse (come l’anno scorso, d’altronde) sul mercato soltanto la variante PRO del suo X5, la quale mi ha estremamente convinto. Con questo POCO X5 cambiano un po’ le carte in tavola, soprattutto sul fattore hardware. L’azienda, infatti, ha optato per un processore Snapdragon 695 Octa-Core, GPU Adreno 619 e 6/8GB di memoria RAM di tipo LPDDR4X uniti a 128/256GB di storage interno UFS 2.2 espandibile con MicroSD fino a 1TB, possibilità mancante sulla variante PRO.

Al di là dei paragoni con la variante PRO che potrebbero venire spontanei, questo hardware è una configurazione che abbiamo imparato a conoscere ormai in tutte le salse, vista l’ampia diffusione del SoC qui in analisi. Quello che ribadisco, ancora una volta, è che una soluzione di questo tipo si rivela “vincente” solo di fronte ad un’eccellente ottimizzazione software, senza la quale lo smartphone potrebbe trovarsi in difficoltà. POCO X5, infatti, è uno smartphone che perde qualche punto in termini di velocità proprio a causa della MIUI che sì, è una delle ROM più accattivanti in quanto ad interfaccia (de gustibus eh, non linciatemi!) ma anche tra le più pesanti per i nostri smartphone. Lui funziona bene in tutti i contesti, incluso il gaming dove dà il meglio di sé, ma dimenticatevi caricamenti fulminei, numeri nei benchmark ed interfaccia super fluida: bisogna investire qualche decina di euro in più per questo.

In quanto a connettività, ad ogni modo, questa soluzione hardware ci permette di entrare nel mondo 5G pur spendendo una cifra accettabile; in più vi starete chiedendo come mi sono trovato con il sensore di prossimità, e posso confermarvi che anche su questo modello è fisico e non più virtuale, dunque funziona bene ed è perfettamente reattivo.

Software

Una delle sorprese, in negativo, è stata trovare a bordo di questo POCO X5 la versione 13 della MIUI, dopo aver provato la versione 14 sul POCO X5 Pro, alla quale ho rivolto i miei personalissimi complimenti per l’eccellente ottimizzazione ed i miglioramenti apportati all’interfaccia.

In questo caso rimane Android 12, con la solita interfaccia della MIUI: i pregi ed i difetti sono i soliti di sempre, è inutile girarci troppo intorno. Un’ottimizzazione software migliore avrebbe fatto guadagnare qualche punto in più a questo POCO che, a causa dell’hardware, arranca un pochino.

Fotocamera

In quanto a dotazione fotografica il POCO X5 schiera in campo tre lenti: la primaria da 48MP f/1.8, seguita da una lente ultrawide da 8MP f/2.2 con 118° FOV e una lente Macro da 2MP f/2.4, inutile ma ormai immancabile in smartphone di questa categoria. Le due lenti, la principale e quella ultrawide, sono entrambe prodotte da Omnivision, mentre la selfie camera da 13MP f/2.45 è di Samsung.

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In linea di massima gli scatti realizzati dalla fotocamera primaria del POCO X5 sono adatti all’uso quotidiano, ma guardando poi attentamente al computer ci si rende conto che più da vicino è presente un po’ di rumore; un po’ limitata è anche la gamma dinamica, a prescindere dall’HDR che ho trovato un po’ instabile nel software, e anche la modalità “automatica” tende ad essere un po’ pigra (peccato manchi un tasto per attivare in modo permanente l’HDR).

Di notte tendenzialmente i risultati peggiorano, con foto più morbide e scarse di dettagli. La fotocamera ultra grandangolare sono adatti alla fascia di prezzo, ma avremmo potuto aspettarci certamente qualcosa di più: anche qui i colori sono affidabili ed il bilanciamento del bianco è ok, ma mancano i dettagli ed una buona definizione, di notte come di giorno.

Sempre lo stesso discorso,invece, sui selfie: la camera produce dei selfie accettabili, ma poi si nota un po’ di rumore su tutta la scena. Bene ma non benissimo insomma. La qualità video non è eccezionale, ma è sicuramente adeguata allo smartphone e alle limitazioni hardware che, per forza di cose, fanno un po’ da collo di bottiglia; ad ogni modo qui i video vengono registrati in FullHD fino ad un massimo di 30fps, con anche la possibilità di utilizzare la codifica h.265.

Autonomia

La batteria, come da tradizione in questa fascia di prezzo, è decisamente sufficiente e soddisfacente. A bordo l’azienda ha infatti inserito un’unità da 5000 mAh in grado di supportare un utilizzo anche stressante per una giornata intera senza alcuna difficoltà, ed in alcuni casi anche di raggiungere un giorno e mezzo.

In questa categoria di smartphone sono sempre più i prodotti che soddisfano in termini di autonomia, e personalmente ho trovato pochi dispositivi ancora non all’altezza; ad ogni modo POCO X5 supporta la ricarica fino a 33W, valore in discesa rispetto i 67W previsti sul modello PRO, che richiederanno poco più di 60 minuti per portare a termine una ricarica completa.

Prezzo e Considerazioni

POCO X5 parte da 299.90€ nella versione 6/128GB fino a 349,90€ della versione 8/256GB, e vorrei fare due riflessioni con voi sul prezzo finale. Un prezzo di circa 250 euro sarebbe una cifra piuttosto onesta per portarsi a casa uno smartphone di questo tipo, difficile mi viene da consigliare in caso di prezzi superiori a questa cifra, soprattutto per via dell’ingombrante presenza della versione PRO dello stesso POCO X5, il quale con un prezzo di partenza di 349€ nella versione 6/128 è sicuramente un acquisto migliore.

Se il budget è, invece, più ristretto, il mio consiglio è quello di puntare al POCO X4 PRO dello scorso anno: un bel design, una fotocamera superiore e sicuramente uno street price più appetibile.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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Prodotto venduto e spedito dallo store ufficiale Xiaomi

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