Recensione Doogee S99: e CHI l’avrebbe MAI detto?

recensione doogee s99 smartphone rugged

Non so precisamente il perchè della quantità di smartphone che Doogee ha lanciato nell’ultimo periodo, ma di fatto me ne arrivato un altro qualche settimana fa: probabilmente sono entrato nelle grazie dell’ufficio marketing, altrimenti non si spiega come mai io riesca a mettere le mani su tutti gli smartphone sfornati dall’azienda.

Scherzi a parte, il protagonista è l’ultimo modello lanciato, ovvero l’S99, l’ennesimo rugged che questa volta si dovrebbe distinguere per via delle sue proprietà fotografiche: sarà vero? Chissà, l’ultimo Doogee V30, il primo rugged al mondo con eSIM, mi aveva convinto. Vediamo lui come va nell’uso di ogni giorno.

Recensione Doogee S99

Design e Materiali

L’ultimo Doogee che ho provato è stato il V30, smartphone che ho definito sicuramente “ricercato”, soprattutto se comparato con il piattume generale che avvolge il mondo degli smartphone rugged. Questo nuovo Doogee S99 perde quel velo di esclusività che contraddistingueva il V30, ma rimane sempre un prodotto nettamente superiore la concorrenza in quanto a costruzione e design. Certo, si tratta sempre di un prodotto rugged ma Doogee è uno tra i brand più attivi della categoria, e ormai ha imparato a realizzarli.

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Il telaio dello smartphone è un sapiente mix di alluminio nei frame e gomma nella back cover e negli angoli; le finiture si spezzano in più colorazioni che fanno capo al nero, come tonalità principale. Per il resto il Doogee S99 è uno smartphone come tanti altri sul fronte estetico: è grande 172 x 82 x 15.5mm e pesa circa 300 grammi, tantino, è vero, ma risulta essere ben distribuito e quindi ci si potrebbe abituare in breve tempo. Considerate che il V30, ad esempio, era pesante 376grammi.

Per quanto riguarda la gestione dei pulsanti fisici, questa volta si è andati lievemente fuori dagli schemi; il motivo è legato alla presenza di un sensore biometrico separato dal classico tasto power e, se questo poteva rappresentare un beneficio in termini di precisione e affidabilità, ha invece firmato la condanna definitiva per l’S99. In termini di sicurezza dei sistemi di sblocco non ci piove, perchè funzionano 5 volte su 10, sia il sensore biometrico sia quello facciale. Insomma, meglio tornare al PIN o alla sequenza, considerata anche la posizione troppo bassa in cui è stato inserito il sensore.

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Il resto invece è piuttosto standard: a sinistra c’è il solito tasto programmabile e lo slot per le due schede SIM in formato Nano e la micro SD (slot triplo) mentre a destra c’è il bilanciere del volume ed il tasto power, oltre il sensore prima citato. Su questo modello manca la porta da 3.5mm per le cuffie, ma in compenso è presente la USB-C per la ricarica ed il trasferimento dati.

Tornando ai dettagli tecnici e costruttivi dello smartphone, il Doogee S99 è certificato IP68IP69K e MIL-STD810H: non manca assolutamente nulla riguardo la costruzione, che si è dimostrata solida e robusta nei miei stress test.

Display

Il display in dotazione a Doogee S99 è un’unità da 6.3 pollici con risoluzione FullHD+, matrice IPS LCD con frequenza di aggiornamento delle immagini che non supera i 60Hz, ahimè. Continuo a ritenere fondamentale un upgrade su questo punto di vista,soprattutto al fine di garantire uno standard di partenza mai inferiore ai 90Hz per qualsiasi fascia di prezzo degli smartphone.

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Come al solito sul fronte qualità superiamo la sufficienza, ma non di più: i colori hanno la solita taratura un po’ fredda, e poco è migliorabile la situazione nel pannello delle impostazioni. Manca un po’ di brillantezza nei colori, che restano sempre un po’ spenti. Il lato positivo, ancora una volta, è la luminosità del pannello che è molto buona e consente una buona usabilità anche sotto l’esposizione diretta ai raggi solari.

Rispetto ad altri modelli anche più economici della stessa Doogee, inoltre, su questo S99 ho trovato migliorato il feedback aptico alla digitazione; siamo lontani dalla perfezione, ma è un grande miglioramento per un prodotto di questo tipo.

Hardware e Performance

Sul fronte hardware Doogee mi era piaciuta molto sull’ultimo V30 che ho provato, ma immaginavo che quello smartphone sarebbe stato una mosca bianca nel settore. Il nuovo Doogee S99, infatti, porta con sè una vecchia conoscenza in ambito Mediatek, il G96 a 12nm, un SoC forse un po’ anziano a dir la verità, ma che può ancora giocarsi ancora le sue carte senza troppi sforzi.

Si tratta di una CPU Octa-core (2×2.05 GHz Cortex-A76 & 6×2.0 GHz Cortex-A55) affiancata da 8GB di memoria RAM (a cui si possono aggiungere fino a 7GB di memoria ram virtuale), 128GB di storage espandibile fino a 1TB con microSD, mentre la GPU è una Mali-G57.

Snocciolata la scheda tecnica, quel che posso dirvi è che sicuramente il Doogee S99 non è lo smartphone dell’anno (ma immagino che non l’abbiate pensato neanche per un istante), ma nell’uso quotidiano riesce a portare a casa praticamente qualsiasi operazione desideriamo. Non sono assenti alcuni microlag nell’interfaccia nelle operazioni di routine, ma sono sicuramente tollerabili in questa categoria.

Certamente uno schermo a 90Hz in questi scenari avrebbe aiutato a rendere migliore l’esperienza dell’utente finale, ma non piangiamoci addosso su quello che non c’è, piuttosto sfruttiamo quello che c’è. Per quanto riguarda l’esperienza videoludica, invece, con Call of Duty Mobile ho ottenuto delle performance buone, anche se con un caricamento iniziale un po’ più lento rispetto il normale. Il gioco viene riprodotto a dettagli grafici Medi e con un framerate costante a 60 fps.

Software

Il software del Doogee S99 è piuttosto tipico in relazione a quanto è solito offrire il brand; abbiamo Android in versione 12 con patch di sicurezza aggiornate ad agosto 2022. In termini di interfaccia grafica la ROM è identica alle altre viste sugli smartphone di Doogee, quindi poche personalizzazioni, ed è un bene, ed una fluidità del sistema comunque accettabile considerato l’hardware presente.

Fotocamera

La formazione schierata in campo in quanto a fotocamere, apparentemente, era di tutto rispetto: a disposizione, infatti, c’è una lente primaria da 108MP prodotta da Samsung, con apertura f/1.8 e supporto alla messa a fuoco PDAF, seguita da una lente ultrawide da 16MP con FOV a 130° e apertura focale f/1.8 e da una lente da 64MP per la visione notturna e gli scatti in bianco e nero. Frontalmente, invece, chiude il cerchio un sensore IMX616 di Sony da 32MP f/2.0.

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Allora, sarò onesto: sono partito un po’ prevenuto nel giudicare i risultati fotografici di questo smartphone, ma poi ho guardato uno per uno gli scatti sullo schermo del computer e devo dire che l’esito è stato tutt’altro che prevedibile. Le foto catturate dal Doogee S99, infatti, di giorno sono decisamente al di sopra delle aspettative: la definizione delle immagini è buona, la gamma dinamica anche, l’unica nota dolente è la luce, in quanto secondo me alcune foto potrebbero risultare sempre buie.

Piccolo appunto: è necessaria una mano molto ferma durante lo scatto, in quanto è molto facile che gli scatti vi risultino mossi (per lo più nelle foto ravvicinate). Straordinariamente anche la lente ultra-wide mi ha soddisfatto a pieno, ed in alcune circostanze i risultati ottenuti li ho reputato persino superiore alla lente primaria.

Buono il lavoro in notturna di questo Doogee S99; le luci non vengono gestite nel migliore dei modi, ma ancora una volta la definizione delle immagini, anche di notte, rimane piuttosto alta per un prodotto appartenente a questo segmento di mercato. I selfie sono buoni di giorno, un po’ meno di notte. Promosso sul fronte fotografico, decisamente.

Un po’ meno convincenti, invece, i video: la risoluzione massima è 2K, ma ho fatto i miei test sempre in FHD. La qualità qui sfiora la sufficienza; è migliore in termini di definizione la ripresa video con la stabilizzazione elettronica disattivata (ma il video è molto tremolante), perchè con EIS attivo l’immagine viene estremamente croppata ed è difficile portare a casa un buon risultato.

Autonomia

Sul fronte batteria questi smartphone ci danno ben poco di cui parlare; Doogee S99, infatti, monta a bordo un’unità da 6000 mAh sufficiente a garantire un’autonomia mai inferiore al giorno e mezzo, ma anche due, di utilizzo continuativo.

I tempi di ricarica sono da sempre un tasto dolente degli smartphone rugged, se non alcune rare eccezioni come lo stesso V30 di Doogee; questo S99, ad ogni modo, supporta la ricarica rapida cablata fino a 33W mentre è anche dotato di bobina per la ricarica wireless fino ad un massimo di 15W.

Prezzo e considerazioni

Per portarsi a casa questo nuovo Doogee S99 sono necessari circa 300 euro, una cifra piuttosto uniforme al resto del mercato degli smartphone rugged che si collocano, grosso modo, tutti sulla stessa cifra. Doogee S99, ad ogni modo, è un prodotto abbastanza tipico nel suo genere, con una grande sorpresa racchiusa nel comparto fotografico, dove è riuscito a convincermi a pieno.

Per il resto è uno smartphone rugged senza infamia e senza lode: a parità di prezzo,o per poche decine di euro in più, al momento punterei su Doogee V30, smartphone che ho menzionato più volte nel corso della mia recensione, che è diventato uno dei miei rugged preferiti del momento.