Ecco quali Xiaomi (e non solo) hanno il sensore di prossimità virtuale

xiaomi sensore di prossimità virtuale

Da qualche anno, Xiaomi ed Elliptic Labs collaborano attivamente per lo sviluppo e l’implementazione del cosiddetto sensore di prossimità virtuale. Una modifica che si è resa necessaria con l’avvento degli smartphone full screen, la cui conformazione non permette l’utilizzo di sensori tradizionali. Ma questa modifica ha comportato tutta una serie di lamentele da parte dei possessori di smartphone Xiaomi con questi nuovi sensori. Anche perché, parliamoci chiaro, avere un sensore di prossimità malfunzionante è una delle cose più fastidiose che possano esserci su uno smartphone. Proprio per questo, ho stilato una lista degli smartphone che hanno questa tipologia di sensore, in modo da aiutarvi a capire se sul vostro modello potreste incorrere negli stessi fastidi.

Ultimo aggiornamento: gennaio 2024

Xiaomi e sensore di prossimità virtuale: ecco quali modelli ne sono dotati

Partiamo dalle basi. Il sensore di prossimità è quell’elemento dello smartphone incaricato di capire se qualcosa si sta avvicinando allo schermo. Avete presente quando, effettuando telefonate, avvicinate lo smartphone all’orecchio e il display si spegne da solo? Ecco, ciò è possibile soltanto grazie a questo sensore. E lo stesso avviene, per esempio, quando si ascoltano messaggi vocali su WhatsApp, Telegram o Messenger. Nel momento in cui il sensore recepisce la vicinanza del volto, spegne lo schermo ma soprattutto passa l’audio dallo speaker alla capsula auricolare per una maggiore privacy. Ma lo stesso vale anche per la cosiddetta modalità Tasca: con alcuni smartphone, infilandoli in tasca a schermo acceso il sensore blocca il touch screen e impedisce che ci siano tocchi involontari.

In passato, il sensore di prossimità era di tipo hardware e funzionava emettendo un segnale ad infrarossi. Nel momento in cui questo segnale veniva interrotto ad una data distanza, lo smartphone capiva che si stava avvicinando qualcosa e agiva di conseguenza. Ma come anticipato, la nascita degli smartphone full screen ha fatto sì che lo spazio per questi sensori si riducesse all’osso. Era il 2016 quando Xiaomi lanciava il primo Mi MIX, il cui schermo tri-borderless impediva l’uso dei sensori tradizionali. E fu in tale occasione che Xiaomi iniziò a collaborare con Elliptic Labs, azienda norvegese che ha fornito i sensori virtuali che hanno caratterizzato anche i successivi modelli della serie MIX.

Perché il sensore di prossimità virtuale può dare problemi?

Il sensore di prossimità di Elliptics Labs si chiama INNER BEAUTY ed è un sensore di tipo virtuale AI. Provando a cercare sul sito del produttore, non troviamo dettagli sul suo funzionamento specifico. Ma basta farsi un giro sui social per trovare tutta una serie di video che dimostrano come le tecnologie di Elliptic Labs ruotino attorno al mondo degli ultrasuoni. Vediamo tecnologie di questo genere che sostituiscono il normale funzionamento del touch screen, potendo interagirci senza toccarlo fisicamente.

Come specificato, non ci sono dettagli ufficiali sul funzionamento del sensore di prossimità virtuale, ma indagando all’interno della community dovrei essere giunto ad una conclusione. Il suo funzionamento avviene tramite la commistione di vari componenti hardware e software. A partire dalla capsula auricolare, che invia un segnale ad ultrasuoni che, quando rimbalza sul viso, viene respinto e recepito dal microfono dello smartphone, che lo cattura e lo elabora. Nel mentre, lo smartphone analizza i dati del giroscopio: se lo smartphone è in verticale, allora lo schermo viene spento. Ma capirete da voi che ciò ci pone di fronte a delle limitazioni: usando lo smartphone da sdraiato o in movimento, i dati del giroscopio potrebbero venire interpretati in una maniera non voluta.

Lista degli smartphone

Qua di seguito trovate una lista degli smartphone targati Xiaomi, Redmi e POCO che sono ufficialmente dotati di questo tipo di sensore di prossimità virtuale. È basata sui modelli indicati sul sito ufficiale di Elliptic Labs, che però è solita parlare quasi solamente di quelli lanciati sul mercato Global, pertanto mancano quasi tutti quei modelli lanciati solo in Cina ma che sono comunque dotati di sensore virtuale.

  • Xiaomi
    • Xiaomi 12, 12 Pro, 12 Pro Dimensity Edition, 12 Lite, 12X, 12S Ultra, 11, 11 Pro, 11 Ultra, 11 Lite 4G, 11 Lite 5G, 11T, 11T Pro, 10, 10 Pro, 10 Ultra, 10 Lite, 10 Youth (Lite Zoom), 10T, 10T Pro, 10T Lite, 9, 9 SE
    • Xiaomi Note 10, Note 10 Pro
    • Xiaomi MIX 3, MIX 3 5G, MIX 2, MIX 2S, MIX, MIX Alpha
    • Xiaomi CC9 Pro
    • Redmi
    • Redmi K70E, K60E, K50, K50 Pro, K50 Gaming, K40S, K40 Gaming, K30, K30 5G, K30 Pro, K30S
    • Redmi Note 13, Note 13 Pro, Note 12 Pro, Note 12 Pro+, Note 12S, Note 11, Note 11 Pro, Note 11 Pro 5G, Note 11S, Note 11 SE, Note 11T Pro, Note 11T Pro+, Note 10, Note 10S, Note 10 Pro 5G, Note 9 Pro 5G
  • POCO
    • POCO F4, F4 GT, F3 GT, F2 Pro
    • POCO X6 Pro, X2
    • POCO M5s
  • Black Shark
    • Black Shark 5, 5 Pro, 5 RS, 4S, 4S Pro, 4, 4 Pro

Non solo Xiaomi, perché Elliptic Labs collabora anche con altri produttori di smartphone, ecco quali sono i modelli coinvolti:

  • vivo
    • vivo S18, S18 Pro
    • vivo Y100, Y78+ 5G
  • Honor
    • Honor V Purse
    • Honor 100, 100 Pro, 90, 90 Pro, 90 GT, 80, 80 Pro, 80 SE, 80 GT, 60, 60 SE, 50 SE
    • Honor X50, X50 Pro, X50 GT, X50i Plus, X40
  • OPPO
    • OPPO Find N3 Flip
  • OnePlus
    • OnePlus 7, 7 Pro, 7T, 7T Pro
  • Motorola
    • RAZR 40, 40 Ultra
  • Tecno
    • Tecno Phantom V Fold, Phantom V Flip, Camon 19, 19 Pro, 19 Pro 5G
  • Smartisan
    • Smartisan Nut R2, Nut R1, Nut 3

Come risolvere i problemi col sensore di prossimità

Data la loro natura, riuscire a far funzionare come si deve il sensore di prossimità virtuale sugli smartphone Xiaomi non è un’impresa facile. Vi rimando all’articolo dedicato dove trovate vari metodi che potrebbero aiutarvi.

⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.