I ricondizionati sono sempre più apprezzati: vendite in crescita

smartphone ricondizionati

Dopo la caduta economica del 2020, il 2021 ha significato un aumento delle vendite degli smartphone, in particolare di quelli ricondizionati. Il mercato complessivo ha registrato circa 1,39 miliardi di telefoni venduti in tutto il mondo, segnando un +4%. Per la prima volta dal 2017, lo scorso anno ha registrato un numero in positivo, quindi, ma al contempo la situazione non è delle più rosee. Dopo il picco di 5 anni fa, il mercato degli smartphone continua ad avere un trend negativo: c’è stato sì un +4% nel 2021, ma basta vedere il grafico per capire che è “merito” soltanto della forte decrescita del 2020.

Comprare uno smartphone ricondizionato è sempre più diffuso, come dimostrano i dati

È evidente che il mercato telefonico non sia più così sulla cresta dell’onda rispetto agli anni passati, e questo i produttori lo sanno. E lo si evince proprio dalla crescita di cui hanno goduto gli smartphone ricondizionati, sempre più nel mirino dei consumatori. Secondo i dati di Counterpoint Research, nel 2021 le vendite di ricondizionati hanno registrato una crescita annuale del +15%. I motivi sono diversi, a partire dall’aumento della sensibilità dei consumatori verso il concetto di riciclo e sostenibilità ambientale. Senza contare l’innalzamento dei prezzi e la minore disponibilità dei prodotti, entrambi fattori che dipendono anche e soprattutto dalla crisi dei semiconduttori.

smartphone ricondizionati

Se si confrontano 2020 e 2021, la crescita del +15% delle vendite di smartphone ricondizionati aumenta o diminuisce in base all’area geografica che si analizza. Per esempio, se in Cina e in Europa la crescita è del +10%, ci sono zone come India e Sud America che arrivano a registrare numeri maggiori, rispettivamente +25% e +29%.

smartphone ricondizionati

Nel giro dei produttori di smartphone, è sempre Apple la leader delle vendite di smartphone ricondizionati, ma anche Samsung sta aumentando le sue quote di mercato. E questo è un fenomeno che si alimenta da più parti, anche da coloro che acquistano top di gamma nuovi ma che al contempo danno indietro il vecchio smartphone. Ma anche il mercato B2B (fra aziende, insomma), con i governi dell’Unione Europea che incentivano la vendita di dispositivi precedentemente usati. Politiche vanno di pari passo con la spinta verso il diritto alla riparazione, di cui sia Apple che Samsung si stanno iniziando a fare vessilli.

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