Recensione Blackview Acebook 1: il tuttofare low-cost

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Approcciarsi alla recensione di un computer low-cost da poco più di 260€ non è mai semplice, un po’ per pregiudizio, un po’ perché in questa fascia di prezzo i ChromeBook sono sempre la scelta più sensata. Perché preferire dunque, un notebook con Windows 10 S (si può passare in due click alla modalità standard) come il Blackview AceBook 1? In realtà, come scopriremo, i motivi sono tanti e anche differenti fra loro.

Pensiamo al pannello risoluto che, per il prezzo a cui viene venduto, è un’eccellente soluzione fuori dagli schemi, oppure ancora alle sue dimensioni compatte e al peso estremamente contenuto. Nel vostro backpack quotidiano infatti, lui tenderà quasi a sparire. Dulcis in fundo, va molto bene per i carichi di lavoro quotidiani, ma non chiedetegli editing foto/video, operazioni pesanti e gaming spinto. Ma ora, mettiamoci comodi: dobbiamo fare un discorsetto.

Blackview AceBook 1: per l’università è la scelta vincente

Design e materiali

Devo ammetterlo: una volta che l’ho aperto, sono rimasto piacevolmente colpito dalla costruzione di questo laptop. In primo luogo perché è esteticamente molto gradevole: ha un corpo in metallo con una finitura opaca molto bella al tatto e alla vista, non trattiene le impronte e presenta il logo del brand al centro della cover dietro il display. Possiede i piedini sulla parte inferiore per poterlo appoggiare su tutte le superfici senza problemi.

Il peso è molto basso: parliamo di soli 1,32 kg che sono distribuiti in modo egregio. Per un notebook economico è un punto a favore. Pensiamo ad un utilizzo standard: chi va quotidianamente in università e ha bisogno di un laptop per seguire le lezioni, prendere appunti, scaricare file al volo, oppure ancora a chi, come me, necessita di un portatile con cui scrivere le note per le recensioni dei prodotti che provo in giro. In questi giorni che l’ho portato con me, spesso all’interno di uno zainetto super leggero e compatto, mi ci son trovato benissimo. Durante un caffè al bar, ho preso il PC e ho iniziato a rispondere alle mail, segnare due riflessioni al volo sulle note e guardare video su YouTube.

Sempre per quanto concerne la sua costruzione, ho notato che si riesce (quasi) ad aprire con una sola mano, sinonimo di una ottimizzazione dei componenti interni non da poco. Sul fronte dell’operatività, ho apprezzato la ricca dotazione di porte di cui è dotato. Sul frame laterale destro c’è una USB 3.0, una USB 2.0, una per la microSD e il jack per le cuffie da 3,5 mm. Dall’altro lato invece, abbiamo un’altra USB 3.0, una porta USB C, una HDMI completa e il buco per la ricarica del device. Per me che uso SSD e HDD esterni e provengo da un MacBook Pro 13″, è stata una gioia avere tutto all’interno dello chassis e non dover utilizzare così un fastidiosissimo dongle.

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Leggerezza

Le sue dimensioni, giusto per farvi un’idea, sono di 325 x 214,8 mm. È sottile, tanto sottile: 16,8 mm e, al contrario di quanto pensassi, non si piega, non scricchiola, non comunica mai una sensazione “cheap“. Versante estetico e materiali promosso a pieni voti, dunque.

Display

Il display del Blackview AceBook 1 è una bella sorpresa. Si tratta di un’unità da 14 pollici di tipo IPS con una risoluzione FullHD. No, non lo si può paragonare a quello di un laptop di fascia alta, ma spesso la concorrenza non offre display simili. Il rapporto schermo-corpo è dell’84% e le cornici sono simmetriche su ben tre lati. Solo il mento inferiore, ovviamente, è più spesso. Si tratta di una soluzione opaca e sotto il sole – purtroppo – riflette abbastanza. Possiamo dire che tira fuori il meglio di sé negli ambienti più buii o in condizioni standard: penso ad un ufficio, in un coworking, a casa, in camera. Insomma, se ve lo volete portare in spiaggia per “studiare” al mare in pieno agosto in vista della sessione autunnale, potreste riscontrare un po’ di criticità sotto la luce diretta.

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Display

C’è anche una selfiecam per le videochiamate ma da “solo” 1 Mega che non è il top, anzi, non è nemmeno decente. Su Skype o Zoom, Teams, i vostri compagni di scuola, colleghi universatari, professori, amici a parenti vi vedranno “pixellati”. Un nostro consiglio è quello di accendere una lampada quando fate una videochiamata.

Per la fruizione dei contenuti multimediali come Disney+, Netflix, Amazon Prime Video, YouTube, va bene: è inutile qui fare la gara “al bitrate” o alla super risoluzione, visto che in parte dipende dalle piattaforme stesse o dalla qualità del segnale dati.

Altoparlanti audio

Sul fronte audio c’è un jack da 3,5 mm, comodissimo se siete degli audiofili amanti della buona musica su cuffie cablate, ma troviamo anche due speaker stereo BOX che suonano molto bene. Sorprendentemente, il volume di picco riesce a superare quello di un altro device portatile assemblato di cui dispongo e ho amato la corposità del suono, i bassi profondi e gli alti nitidi e cristallini.

Ascoltando una canzone come riferimento, “Closer to the Edge” dei 30 Seconds to Mars, ho potuto apprezzare al meglio le sonorità del brano, la presenza dei drum della batteria, le estensioni vocali di Jared Leto e molto altro. Nulla a che vedere con il suono ovattato di uno smart speaker come l’Echo Dot, giusto per intenderci.

Hardware e prestazioni

Partiamo dalla disamina della scheda tecnica. Sotto la scocca possiede un processore Intel Celeron N4120, coadiuvato da 4 GB di memoria RAM di tipo LPDDR4 e da uno storage da 128 GB (SSD). Si può estendere la memoria con una microSD, proprio come si farebbe con uno smartphone. La scheda grafica invece, è una Intel UHD 600. Bene: ma come gira?

Partendo dal fatto che è un SoC quad-core a 4 threads, con una frequenza di picco di 2,66 GHz, difficilmente potremmo chiedere al PC di editare un video o spingerci molto “in là” con il gaming. Con una navigazione su più finestre su Chrome (il mio browser di riferimento), riesco a lavorare senza problemi anche con diversi tab aperti. Il lag però, è dietro l’angolo, soprattutto quando i siti in questione sono molto pesanti.

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Uso in mobilità

Ho installato OpenOffice (uno dei migliori client per la gestione dei dati in Office, ed è anche gratuito) e sono riuscito ad utilizzarlo senza problemi, almeno per la scrittura standard. Diversa è la questione se si deve fare qualche grafico con il simil-Excel.

Una cosa che non ho apprezzato è che, quando va in sleep, il PC fatica un po’ a riprendersi e a riattivarsi. È come se necessitasse di un boost aggiuntivo per essere nuovamente operativo; da lì in poi però, è tutto lineare e procede senza intoppi. Attenzione: stiamo parlando di un notebook economico, che si rivolge ad un target ben preciso e che, come è normale che sia, non è un mostro di potenza e velocità. Per installare le applicazioni da Internet ho dovuto switchare alla modalità classica di Windows (c’è la S-Mode al momento dell’avvio): ci vogliono pochi istanti, potete star tranquilli.

Arriviamo ora alla parte intrigante: “ma va bene per il gaming?” Per un utilizzo blando con classici giochini sì, ma non chiedetegli qualcosa di impegnativo. Abbiamo anche provato a scaricare Fortnite. Già durante l’installazione abbiamo potuto notare dei rallentamenti al sistema, ma è anche vero che ho messo a scaricare diversi software in contemporanea.

Ho installato il Game Launcher di Epic Games e dopo aver installato una serie di app aggiuntive richieste per il gaming, ho finalmente avviato la partita a Fortnite. Inutile mentire: il Blackview AceBook 1 non è un notebook da gaming. L’esperienza utente è piena di lag, rallentamenti molto evidenti e per muovermi fluido all’interno del sistema dovevo fare una grande fatica. Ogni 4-5 passi, la schermata si “freezava” per qualche istante. I nemici mi hanno ucciso e io me ne sono accorto solo dopo qualche istante, perché sentivo l’audio che andava in “real time”, ma la schermata era ancora bloccata con il mio avatar che effettuava un salto.

Non si tratta di essere “cultori del mondo videoludico”: purtroppo non siamo vicini – neanche lontanamente – ad un risultato accettabile su questo fronte. È pur vero però, che stiamo parlando di un notebook che costa poco più di 250 euro, pensato per un utilizzo molto diverso.

Fortnite e Epic Game

EDIT: durante la registrazione della video ho provato ad avviare l’Epic Game Launcher ma non è più partito, sia in giro con la rete hotspot che da casa mediante Wi-Fi. L’icona di Fortnite poi, è rimasta lì, sul desktop, a fare da “soprammobile”. Non funziona più, senza un particolare motivo.

Infine, sempre per testare al meglio l’hardware interno, abbiamo fatto il solito giro di app per i benchmark. Da Geekbench abbiamo appurato un punteggio di 381 in single-core e di 1217 in multi-core. Con CrystalDisk invece, abbiamo un tempo di lettura di 551.78 MB/s su disco e di scrittura di 418.05 MB/s. Risultati non male, considerando la fascia di prezzo.

Trackpad e tastiera

Il trackpad è molto reattivo, forse anche troppo. Ad un certo punto, diventa quasi snervante, ma vi suggeriamo di ridurre la velocità dalle impostazioni per fronteggiare – in parte – il tutto.

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Tastiera

La cosa che non mi è piaciuta però, è stata la tastiera. L’ho trovata molto plasticosa e non è nemmeno retroilluminata; andrà bene per il 99% di voi, ma io che scrivo come un trattore, pigiando sui pulsanti ad una velocità supersonica, come se li stessi torturando… bhè, diciamo che ho sentito un po’ troppo il materiale di cui sono fatti. C’è da dire che non è la peggior tastiera che abbia mai provato, anzi. Per un device che costa così poco è superiore alla media. Potreste trovarvi male solo se siete degli editor che battono velocemente a macchina utilizzando tutte le dita. Come detto prima, per un utilizzo universitario e lavorativo (ma in chiave light), va più che bene.

Batteria

La batteria – siamo sicuri di questo – vi stupirà. Giusto per capirlo, già durante la configurazione, l’autonomia è scesa di pochissimo. Dopo oltre 2 ore di display sempre acceso, sotto WiFi, per installare i primi programmi, ha perso solo 10 punti percentuale.

Ammetto che in due giorni, con un utilizzo standard (Chrome a “go-go”) e scrittura di un progetto su OpenOffice, non sono riuscito a scaricarlo del tutto, ma alla fine, con il 12% di autonomia residua, ho deciso di passare da casa a dare una piccola ricarica. L’azienda garantisce fino a 21 ore in standby, ma vi dico che, con un uso stress, la giornata la farete al 2000%. Per farvi un’idea ben precisa: la cella energetica è da 56Wh.

Prezzo e conclusioni

Blackview AceBook 1 è un computer che va contestualizzato: ha un’ottima costruzione, una finitura premium, è leggerissimo e compatto, dspone di un bel display e gira bene per le operazioni leggere. Certo, non è un fulmine e non gli si può chiedere l’impossibile, ma non è neanche questo lo scopo per cui è pensato.

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Leggerezza

Il laptop si rivolge a tutti coloro che stanno acquistando il loro primo computer e vogliono un prodotto leggero ma versatile, per la scuola o per l’uso casalingo/domestico. Va bene anche per il lavoro, per rispondere alle mail, navigare sul web o, perché no, guardare qualche video su YouTube. Non sarà perfetto per Fortnite o PUBG, ma per tutto il resto, posso confermare che è abbastanza valido. Se dovessi dargli un voto, questo sarebbe 8, proprio per via del rapporto qualità-prezzo e per il target di riferimento. Particolarmente consigliato per studenti.

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