Recensione Dreame W10: il primo (VERO) “mocio robot”

Tenetevi forte, perché questo Dreame W10 costa ben 1099 euro. È questo il prezzo di vendita ufficiale che, grazie al link che trovate in basso potreste far scendere a 889,90 euro applicando il coupon di 210 euro direttamente nella pagina del prodotto su Amazon. E sì, è un prezzo decisamente alto per un robot aspirapolvere altrettanto “innovativo”, se così si può dire.

Perché sì, il Dreame W10 potrebbe essere definito il primo vero “mocio robot”, grazie a due enormi mop che vengono lavati ed asciugati nell’enorme base di ricarica, ma arriva in commercio con alcune rinunce molto importanti ed una serie di compromessi che bisogna valutare bene prima dell’acquisto.

Per capire il concetto del funzionamento del Dreame W10, la cosa migliore è pensare alle operazioni che tipicamente si fanno quando si lava il pavimento. Per prima cosa si elimina la polvere dalla superficie, poi si bagna il panno per lavare, si lava il pavimento, poi lo si sciacqua e si strizza. E sì, sostanzialmente è proprio questo che fa anche questo particolare robot aspirapolvere.

Recensione Dreame W10: il primo (vero) “mocio robot”

Design e materiali

Sin dal primo approccio, si nota subito che il Dreame W10 è un robot molto diverso dai suoi competitor. Il robot di per sé non è più circolare, ma è caratterizzato da una forma a D (molto simile a quella dei Necato), e la base di ricarica è decisamente più grande rispetto a tutte quelle che abbiamo visto fino ad oggi. Il design bianco con i dettagli rossi lo rende comunque molto riconoscibile, e la torretta LASER circolare posizionata superiormente è quella tipica dell’azienda.

Inferiormente ci sono due grandi spazzole di tipo circolare che fungono da mocio e che girano ad una velocità di 180 volte al minuto: in questo modo, e anche grazie ad un sistema meccanico che permette al Dreame W10 di esercitare una minima pressione sul pavimento, si ottiene una pulizia della superficie migliore.

Sollevando il coperchio superiore si accede al contenitore per lo sporco da 450 ml che no, non è particolarmente capiente e di certo non è tra i più grandi in circolazione, ed è proprio questo contenitore che ci porta al primo grande compromesso di questo Dreame W10: nonostante la base di ricarica sia enorme, questo robot non si pulisce da solo. E questo è un po’ come tornare indietro nel tempo: dover svuotare il contenitore dello sporco ad ogni lavaggio rende l’automatismo della pulizia un po’ meno “automatico”, soprattutto perché bisognerà fare altre due operazioni, ma sulla base di ricarica, e perché per svuotare il contenitore bisognerà estrarre ogni volta il robot dalla stessa base.

Come avrete notato poi, nel robot non c’è alcun contenitore dell’acqua visto che le spazzole vengono lavate direttamente dalla base: ed è proprio la presenza di due contenitori dell’acqua di ben 4 litri che ha reso praticamente impossibile a Dreame di integrare un sistema di auto svuotamento.

A questi due contenitori si accede alzando il coperchio della base, in prossimità del piccolo display Oled, ed il discorso è semplice: prima di ogni lavaggio andrà riempito quello dell’acqua pulita, al termine di ogni lavaggio andrà svuotato quello dell’acqua sporca. Dopodiché, durante il processo di pulizia, il Dreame W10 andrà a risciacquare e pulire i due mop rotanti ogni 5 metri quadrati puliti.

Capirete quindi che è un sistema piuttosto ingegnoso e maio visto in un robot aspirapolvere, che però rende il processo di pulizia forse troppo “dipendente” dalla presenza di un essere umano e sicuramente meno veloce rispetto a quello di un qualsiasi altro prodotto Dreame: il punto che ogni tot di metri quadrati il robot interrompa la pulizia per sciacquare i panni, gli fa perdere molto tempo.

Potenza d’aspirazione e qualità del lavaggio

Per quanto riguarda la potenza d’aspirazione e la qualità del lavaggio sarò molto diretto: nonostante i suoi 4000 Pa, la qualità dell’aspirazione è un filo sotto quella del Dreame Bot Z10 Pro. Ma, tranquilli: è un problema che notereste solo se utilizzaste il robot in modalità solo aspirazione. Perché quando si attiva anche il sistema di lavaggio con l’acqua, il Dreame W10 è praticamente perfetto. L’unico limite forse è lungo i bordi del pavimento, una zona un po’ difficile da raggiungere ed in cui altri prodotti competitor fanno meglio, ma per il resto non c’è molto da ridire al Dreame W10.

Dopo un ciclo di pulizia il pavimento risulta effettivamente molto pulito, sia in quanto a particelle di polvere che in quanto a macchie, ma una cosa va detta: neppure questo Dreame W10 è in grato di rimuovere le macchie più ostinate. Il livello di pulizia e lavaggio dei pavimenti è sicuramente molto alto ed è al top della categoria, ma con lo sporco più importante neppure questo modello riesce a fare miracoli.

Dopo l’ultimo aggiornamento software poi, il Dreame W10 è ora perfetto anche nell’evitare gli ostacoli: inizialmente capitava che si bloccasse difronte ad un oggetto non rilevato in fase di mappatura, ma con l’ultimo update le cose sono decisamente cambiate in meglio.

Al termine della pulizia poi, il robot effettuerà un ciclo di lavaggio più approfondito dei due mop, che verranno anche asciugati da un sistema ad aria calda che impiega circa 3 ore a terminare. È un sistema silenzioso, ed essenziale per evitare che i tessuti si impregnino di cattivo odore.

Applicazione

Così come tutti i prodotti dell’azienda, anche il nuovo Dreame W10 viene totalmente gestito da Xiaomi Home, l’applicazione dell’ecosistema di Xiaomi che – a parer mio – è ormai diventata una vera e propria marcia in più per questi prodotti. Tramite l’applicazione non solo si potrà scegliere la potenza di aspirazione e la quantità di acqua da utilizzare, ma anche ogni quanti metri quadrati il dispositivo dovrà tornare sulla base a ripulire i mop.

Così come nella stragrande maggioranza dei robot gestiti dall’app di Xiaomi, le stanze vengono create del tutto autonomamente ed è possibile associare un nome ad ogni stanza: in questo modo si potrà scegliere anche tra la pulizia a zone o quella a stanze, che può anche essere ripetuta per due volte consecutivamente. Si può decidere inoltre ogni quanto attivare il sistema di auto-svuotamento del robot, oppure impostare il grado di sensibilità del riconoscimento dei tappeti o la modalità DND (non disturbare).

È inoltre possibile attivare i programmi di pulizia programmata, ognuno dei quali può essere personalizzato in base alle modalità di pulizia, alle zone da pulire e – chiaramente – all’orario ed è possibile gestire con estrema semplicità anche i muri virtuali e le zone di esclusione: in questo modo si potrà evitare che il robot passi a pulire oltre un determinato confine, oppure in una particolare zona del pavimento. E sì, la precisione con la quale il vacuum cleaner di Xiaomi segue queste direttive è centimetrica. Ottimo lavoro.

Autonomia della batteria

Ad animare il Dreame W10 ci pensa un’enorme batteria da 6400 mAh, con la quale il robot potrà pulire circa 300 metri quadrati con u’unica carica. Considerando che, dato il meccanismo di pulizia, per pulire circa 100 metri quadrati impiega 60 minuti e che deve ritornare frequentemente alla base per pulire i panni, è un’autonomia niente male.

Ciò che invece è molto lento è il tempo di ricarica: data la capienza della batteria, per una ricarica completa possono volerci circa 6 ore.

Prezzo e considerazioni

Dreame W10 arriva sul mercato italiano l’11 febbraio 2022 ad un prezzo decisamente premium: 1099 euro. Tramite il link che trovate in basso però, potreste acquistarlo in sconto su Amazon grazie ad un coupon che dovrete attivare direttamente sulla pagina e che farà scendere il prezzo a 889,90. Ora, il punto è questo: vale la pena spendere tutti questi soldi per un robot di questo tipo? La realtà dei fatti è che il Dreame W10 alza notevolmente l’asticella nel mondo del lavaggio automatizzato dei pavimenti, e sicuramente diventerà il nuovo punto di riferimento per lo standard.

Il suo sistema di lavaggio poi, colma il divario che ha con i suoi concorrenti in quanto a qualità di aspirazione, ma tutto il sistema di funzionamento non è ancora perfetto. Bisogna svuotare lo sporco manualmente, bisogna ricordarsi di riempire e svuotare i contenitori dell’acqua al termine di ogni lavaggio, altrimenti l’acqua inizia ad avere un pessimo odore, ed il fatto che il robot entra totalmente nella base di ricarica rende lo svuotamento un po’ più noioso.

Insomma, il Dreame W10 è il migliore della categoria? Sì, ma l’intervento umano di manutenzione è ancora troppo alto per i miei gusti.




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