Confronto OnePlus 10 Pro vs Xiaomi 12 Pro: con questi TOP di gamma, il 2022 inizia bene

Snapdragon 8 Gen. 1, RAM di tipo LPDDR5, memoria interna di tipo UFS 3.1, display LTPO di seconda generazione e una configurazione a tre fotocamere con ultra-wide, principale e zoom ottico. In quanto a caratteristiche tecniche il OnePlus 10 Pro e lo Xiaomi 12 Pro sembrerebbero quasi fratelli gemelli, eppure non lo sono. Anzi.

E non lo sono non solo perché esteticamente sono molto diversi, ma anche perché – nonostante delle specifiche molto simili – l’approccio e soprattutto la gestione dell’hardware delle due aziende sono lontani anni luce tra loro.

Mai come quest’anno, poi, lo Snap 8 di prima generazione ha mischiato le carte in tavola, costringendo i brand a lavorare moltissimo sulla gestione delle temperature, per non palare dell’approccio relativo alle fotocamere: in questi giorni su InProva con Giz (il gruppo Telegram nel quale pubblichiamo tutti i backstage delle nostre recensioni e confronti), ho aperto una serie di sondaggi anonimi per vedere quali foto piacevano di più ai nostri utenti, ottenendo dei risultati molto interessanti.

Prima di andare al sodo però, è importante sottolineare una cosa: entrambi i sample dei prodotti che ho a disposizione sono nella versione cinese, quindi non hanno una ROM global e e c’è una piccola discrepanza anche con la compatibilità di alcune bande (Xiaomi 12 Pro, ad esempio, non ha la banda 20 mentre OnePlus 10 Pro sì), ma sono perfettamente utilizzabili e aggiornabili anche da noi. Il che vuol dire che non tratterò argomenti specifici come l’esperienza software: cercherò di valutare le differenze relative alle principali caratteristiche hardware e, sicuramente, ripeterò i test (compresi quelli fotografici) una volta che sarà disponibile la ROM Global.

OnePlus 10 Pro vs Xiaomi 12 Pro: i due primi top di gamma del 2022 messi a confronto

Bande

Ecco le bande compatibili con il OnePlus 10 Pro che abbiamo in prova:

5G: N1, N3, N5, N8, N28A, N40, N41, N78, N79;

4G: B1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 12, 17, 18, 19, 20, 26, 28A, B34, 38 ,39 ,40 ,41;

3G: WCDMA 850/1900/2100MHz;

2G: GSM 850/900/1800/1900MHz.

Ecco le bande compatibili con lo Xiaomi 12 Pro che abbiamo in prova:

5G: N1 / N3 / N5 / N8 / N28a / N38 / N40 / N41 / N77 / N78 / N79;

4G: B1 / B2 / B3 / B4 / B5 / B7 / B8 / B12 / B17 / B18 / B19 / B26 / B34 / B38 / B39 / B40 / B41 / B42;

3G: WCDMA 850/1900/2100MHz;

2G: GSM 850/900/1800/1900MHz.

Design e materiali

In quanto a materiali e qualità costruttiva, le differenze tra il OnePlus 10 Pro e lo Xiaomi 12 Pro sono relativamente poche. Entrambi gli smartphone sono decisamente di tipo premium, con back cover in vetro e display protetto da un Gorilla Glass Victus.

Anche le dimensioni sono piuttosto simili, parliamo di 163 x 73.9 x 8.55 mm per il OnePlus 10 Pro e di 163,5 × 74,6 × 8,16 mm per lo Xiaomi 12 Pro, ma già sotto questo primo punto di vista si iniziano a vedere le prime differenze: data la presenza di una batteria più capiente, il top di gamma di OnePlus è leggermente più spesso e pesante dello Xiaomi 12 Pro anche se, ad essere sinceri, si tratta di differenze minime che non influiscono più di tanto il touch and feel e l’esperienza utente.

Ciò che è totalmente stato rivoluzionato in queste nuove lineup è il camera bump. E se si cercasse di ricordare il modulo delle fotocamere della serie OnePlus 9, si potrebbe quasi immaginare che Xiaomi abbia avuto la brillante idea di prenderne il design ed utilizzarlo nei suoi nuovi dispositivi.

Nello Xiaomi 12 Pro il camera bump è decisamente meno vistoso, più elegante e quasi più anonimo: è un rettangolo posizionato verticalmente, diviso in più sezioni, in cui la grande fotocamera principale è stata posizionata superiormente, e le altre due fotocamere (assieme al flash LED) inferiormente.

Le cose cambiano totalmente con OnePlus 10 Pro, ed anche qui è come se il brand avesse cambiato totalmente rotta rispetto all’anno scorso, abbandonando lo stile “tradizionalista” visto nelle serie precedenti (e ora anche nei nuovi Xiaomi 12), a favore di un design del tutto diverso: è quadrato, grande, sembra che integri una configurazione a 4 lenti con un flash LED di tipo circolare (ma non è così). Insomma, sembra che quelli di OnePlus abbiano pensato ad un camera bump del genere solo con lo scopo di rendere riconoscibile il dispositivo, e secondo me hanno centrato benissimo l’obiettivo.

In quanto a “bellezza” non mi esprimo, è una cosa molto personale e lascio a voi il giudizio, quello che posso dire in maniera molto più oggettiva è che il camera bump del OnePlus 10 Pro, probabilmente date le dimensioni ed il materiale utilizzato, tende molto di più a raccogliere impronte digitali e polvere rispetto a quello dello Xiaomi 12 Pro.

Il posizionamento dei tasti è del tutto diverso tra i due smartphone, e senza perderci in troppe chiacchiere arrivo subito al sodo: preferisco di gran lunga la struttura di OnePlus perché non solo i tasti sono più bassi e facilmente raggiungibili, ma nello smartphone è stato posizionato il bilanciere del volume sul lato sinistro, mentre a destra è presente il tasto d’accensione e lo switch fisico per le modalità sonore. Su Xiaomi invece è tutto sul lato destro, non è presente lo switch e, secondo me, il bilanciere del volume è troppo alto.

Gli altoparlanti stereo dello Xiaomi Mi 12 Pro sono tra i migliori nella fascia di prezzo ed anche a volumi molto alti, l’audio risulta sempre molto chiaro con un piccolo accenno di bassi. Anche quelli di OnePlus 10 Pro non sono male, ma in quanto a speaker lo Xiaomi si distingue: mentre il OnePlus sfrutta la capsula auricolare per garantire l’effetto stereofonico, lo Xiaomi ha due altoparlanti (a 2 vie ognuno) del tutto indipendenti, ed anche se sono stati posizionati in maniera asimmetrica (e poco intelligente), il lavoro fatto in collaborazione con Harman Kardon è esemplare.

Display – OnePlus 10 Pro vs. Xiaomi 12 Pro

Entrambi gli smartphone utilizzano un display AMOLED con una risoluzione massima di 1440p, una frequenza di aggiornamento massima di 120 Hz e di tipologia LTPO di seconda generazione. Varia leggermente la diagonale, ma davvero di pochissimo (nello Xiaomi 12 Pro è da 6.73 pollici, mentre nel OnePlus 10 Pro è da 6.7 pollici), e varia anche la luminosità di picco che, come al solito, vede in vantaggio Xiaomi: nel OnePlus 10 Pro è di 1300 nit, mentre nello Xiaomi 12 Pro è di 1500 nit. La densità di pixel per pollice poi, è molto simile: con i 521 ppi dello Xiaomi e i 525 ppi del OnePlus, la differenza è praticamente impercettibile.

Ciò che cambia particolarmente però, è la gestione della tecnologia LTPO 2.0. E prima che mi si venga a dire che si tratta di una differenza di poco conto, tengo a sottolineare che in fin dei conti non è proprio così: la gestione della frequenza di aggiornamento variabile è una caratteristica fondamentale che va a influenzare non solo l’esperienza utente, ma anche il consumo energetico.

In buona sostanza, la seconda generazione di LTPO è molto simile al ProMotion, e consente alla frequenza di aggiornamento di poter essere gestita in maniera adattiva da 1 Hz ai 120 Hz. A quanto pare però, è una tecnologia che varia molto in base alla gestione decisa dal brand che la utilizza e, ad esempio, tra lo Xiaomi 12 Pro ed il OnePlus 10 Pro, ci sono differenze piuttosto marcate.

Nonostante la possibilità di scendere ad 1Hz, ho notato che sul OnePlus 10 Pro la frequenza di aggiornamento minima raggiungibile è di 5Hz ma, è la gestione delle frequenze di aggiornamento in base alla luminosità ad essere molto diversa tra i due.

Ad esempio, per raggiungere i 5Hz nel OnePlus 10 Pro, la luminosità deve essere impostata al massimo, altrimenti con una luminosità media si ferma sui 10Hz e, addirittura, con una luminosità al minimo torna sui 120Hz.

Con lo Xiaomi 12 Pro nei miei test non sono mai riuscito a scendere al di sotto dei 10 Hz, inoltre a differenza di quanto abbiamo visto nel nuovo top di gamma OnePlus, la questione della luminosità è gestita diversamente: per ottenere i 5Hz nello Xiaomi 12 Pro, la luminosità deve essere impostata al massimo, altrimenti con una luminosità al minimo torna sui 60 Hz.

Detto questo, ammetto di essere stato “stregato” di più dallo schermo dello Xiaomi 12 Pro, proprio per quanto riguarda l’impatto visivo. Certo, la luminosità di picco è maggiore sullo Xiaomi e sì, sul OnePlus le immagini sembrano quasi essere disegnate su un foglio di carta, ma ho apprezzato di più la gestione dei colori ed il bilanciamento nello Xiaomi, forze anche grazie alla tecnologia E4 di Samsung.

Fotocamere a confronto

“La prima foto parrebbe avere più dettagli se zoommata”, “No, è solo interpolata, ed è brutto, almeno a parer mio. Preferisco la seconda, sembra avere maggiore gamma dinamica”, “La prima sembra avere colori più naturali”, sono questi alcuni dei vostri pareri alle fotografie che ho pubblicato (senza specificare con che dispositivo sono state scattate) nel gruppo InProva con Giz. Quindi sì, il confronto fotografico tra OnePlus 10 Pro e Xiaomi 12 Pro potrebbe essere un argomento spinoso, dato l’approccio totalmente diverso tra i due brand, ma è senza dubbio un argomento molto interessante ed averne discusso con voi mi ha divertito molto: a mio parere le avete azzeccate quasi tutte. In questo confronto utilizzeremo uno scatto, che ho ritenuto significativo, per ogni fotocamera. Ma andiamo con ordine.

Nonostante i due smartphone utilizzino entrambi tre fotocamere, le differenze tra i due modelli sono marcate. OnePlus 10 Pro ha una fotocamera principale da 48 megapixel che utilizza un sensore Sony IMX789, un’ottica F/1.8 ed è stabilizzata otticamente, Xiaomi 12 Pro invece, ha una fotocamera principale da 50 megapixel, che utilizza il nuovo sensore Sony IMX707, un’ottica F/1.9 e la stabilizzazione ottica.

Ed è inutile girarci intorno: le fotocamere principali di questi due dispositivi sono di un ottimo livello. Vero è però, che in questo caso il nuovo sensore di Sony fa la differenza: con un crop piuttosto spinto sulle due immagini, si nota come la quantità di dettagli sia nettamente maggiore sull’immagine scattata con lo Xiaomi 12 Pro, una differenza che probabilmente non si nota poi così facilmente ad occhio nudo, anche perché la calibrazione del colore del OnePlus 10 Pro (nata grazie alla collaborazione con Hasselblad), rende la gestione dei toni e della gamma cromatica molto più naturale e meno “artificiale”.

E se, il linea di massima, il confronto tra le fotocamere principali di OnePlus 10 Pro e Xiaomi 12 Pro potrebbe anche finire con un pari (perché Xiaomi ha un sensore migliore, ma OnePlus una migliore calibrazione), le cose cambiano totalmente quando si parla di ultra-wide e zoom.

L’ultra-grandangolare della serie 9 di OnePlus è stata la migliore del 2021, c’è poco da fare. E sinceramente non riesco a capire il motivo per il quale l’azienda (ormai di Oppo) abbia deciso di cambiare rotta abbandonando la lente FreeForm ed al sensore grande 1/1.56” a favore di un’ottica fisheye con un Field of View di 150° che sì, può essere divertente, ma influenza negativamente la qualità degli scatti.

Mettendo a paragone le foto scattate con l’ultra-wide di OnePlus 10 Pro (che usa un sensore Samsung ISOCELL JN1 con ottica f/2.2 e FoV di 150°) e Xiaomi 12 Pro (che usa un sensore sensore Samsung ISOCELL JN1 con ottica f/1.9 e FoV di 115°) le differenze sono piuttosto marcate, a favore dello smartphone di Xiaomi: quando si croppano le due immagini, è palese notare come i dettagli e la gestione della gamma cromatica siano migliori sul 12 Pro, anche perché – data la lente fisheye – praticamente tutte le foto scattate con il OnePlus 10 Pro e la sua ultra-grandangolare, soffrono di importanti aberrazioni cromatiche lungo i bordi ed una marcata distorsione a barilotto (che il software tenta di correggere, fallendo), oltre ad evidenti Lens flare che potrebbero comparire quando si hanno sortenti luminose nell’inquadratura.

E le cose cambiano totalmente anche con lo zoom. Sia chiaro, Xiaomi 12 Pro utilizza uno zoom ottico 2X, sempre con sensore sensore Samsung ISOCELL JN1 da 50 megapixel, con un’ottica f/2.2 non stabilizzata, mentre OnePlus 10 Pro è vero che utilizza un sensore con una risoluzione minore (8 megapixel), ma con un’ottica stabilizzata in grado di garantire uno zoom 3.3x. Insomma, sono profondamente diversi.

Ma nel sondaggio che ho aperto su InProva con Giz il vostro verdetto è stato quasi unanime sul vincitore, e fondamentalmente sono d’accordo con voi: le fotografie scattate con lo zoom ottico del OnePlus 10 Pro sono migliori, grazie ad una migliore gestione dei colori, a dettagli più nitidi ed un’elaborazione software meno marcata.

E ora parliamo di foto notturne. Non voglio dilungarmi troppo sull’argomento, ma guardando i sample è facilmente intuibile che sarebbe meglio fotografare di notte con entrambi i dispositivi utilizzando solo le fotocamere principali.

Le foto notturne scattate con la fotocamera principale di OnePlus 10 Pro, grazie ad una gestione del colore migliori, sono a mio parere più gradevoli e meglio bilanciate di quelle scattate con lo Xiaomi, ma nonostante un colore meglio gestito ed una nitidezza maggiore nel OnePlus, i dettagli sono più marcati in quelle scattate con lo Xiaomi 12 Pro.

Le foto notturne scattate con il OnePlus 10 Pro però, soffrono di tutti i problemi elencati con quelle diurne, ma amplificati: i dettagli sono pochi, la gestione della gamma dinamica è pessima, e tutte le aberrazioni sono evidenziate all’ennesima potenza. Sia chiaro, non è che le foto scattate con lo Xiaomi 12 Pro facciano gridare al miracolo, ma qualitativamente sono le migliori tra i due smartphone.

Con lo zoom, poi, meglio che andar di notte. Le foto scattate di notte con con OnePlus sono perlopiù pastellate, i colori sono più naturali ed il fattore d’ingrandimento è maggiore, è vero, ma nonostante una minore nitidezza che le caratterizza, foto notturne scattate con lo zoom dello Xiaomi sono leggermente migliori. Per chiarire meglio il concetto: non sono soddisfatto di nessuno dei due smartphone con lo zoom di notte, ma tra i due sceglierei Xiaomi.

Le fotocamere frontali sono entrambe di qualità media e sono caratterizzate da un particolare assurdo: sono in grado di cambiare l’età.

In quanto a gestione delle tonalità cromatiche, della gamma dinamica e della saturazione sono ad un livello piuttosto simile, ma il sistema di elaborazione software è del tutto opposto tra i due dispositivi: quella di Xiaomi tende a spingere troppo sulla pulizia dell’immagine, facendo sembrare più giovane il protagonista del selfie, mentre quella di OnePlus tende a spingere troppo su contrasto e nitidezza, aggiungendo almeno 10 anni in più al povero malcapitato inquadrato.

Hardware e prestazioni

Per quanto riguarda l’hardware invece, va subito fatta una premessa: in entrambi gli smartphone l’esperienza utente è da primi della classe, e non ci sarà alcuna operazione impossibile da svolgere con questi dispositivi. Quello che cambia molto però, è la gestione del nuovo Snapdragon 8 Gen. 1 che, sì, è un SoC molto potente ma che soffre di un problema da non sottovalutare: il surriscaldamento. Ma pensiamo prima ai numeri.

Il test della CPU con Geekbench 5 è stato portato a termine in maniera leggermente più veloce dal OnePlus, che ha totalizzato 1002 punti in Single-Core e 3353 punti in Multi-Core punti contro i 1180 punti in Single-Core e 3429 punti in Multi-Core totalizzati dallo Xiaomi: è un risultato piuttosto scontato, considerando che i SoC sono praticamente identici, hanno lo stesso numero di core e lavorano alla stessa frequenza, che però non è per niente distante da quello ottenuto l’anno scorso con lo Snap 888.

In 3D Mark invece, il OnePlus ha totalizzato 9572 punti contro i 10140 punti dello Xiaomi: qui si vedono i giovamenti della nuova GPU Adreno 730, con la quale le performance si sono praticamente raddoppiate rispetto all’anno scorso, e che è leggermente più performante nello Xiaomi 12 Pro.

Molto diversa la situazione con il test Work 3.0 di PC Mark. Lo Xiaomi 12 Pro ha totalizzato 13160 punti, contro il 11656 del OnePlus 10 Pro, nonostante i due grafici delle performance siano risultati piuttosto simili.

Il test più interessante è però quello di AnTuTu, perché è proprio con questo test che si mette in evidenza la diversa gestione del processore da parte delle due aziende: in quanto a punteggio, lo Xiaomi ha ottenuto 951145 punti contro i 941653 punti del OnePlus, ma lo ha fatto raggiungendo una temperatura prossima ai 41 gradi, mentre il OnePlus è rimasto fermo sui 37 gradi.

Ed è una differenza molto importante, che con lo stress test di AnTuTu è ancora più divertente valutare: in questo test di 15 minuti, lo Xiaomi 12 Pro ha sfiorato la temperatura di sicurezza di 45 gradi, mentre il OnePlus 10 Pro è arrivato circa a 41 gradi. Quindi sì, il OnePlus gestisce meglio lo Snap 8 di prima generazione e si surriscalda meno.

Ma come fa? Per capirlo basta guardare il grafico relativo alle performance della CPU e alle frequenze di Clock: perché è vero che nel OnePlus le frequenze di Clock sono molto più stabili e lineari, ma è nello Xiaomi che le performance del processore hanno meno picchi negativi. Insomma, tirando le somme, Xiaomi lascia un po’ più libero lo Snap, mentre OnePlus lo “castra” (perdonatemi il termine” ad intervalli regolari, e probabilmente proprio per tenerne a bada le temperature.

Quale sia la migliore strategia? Secondo me quella di OnePlus perché, in linea di massima, è vero che nei benchmark lo Xiaomi 12 Pro ha ottenuto dei risultati migliori, ma si tratta di una differenza che nella vita di tutti i giorni non verrebbe proprio percepita dagli utenti, a differenza del surriscaldamento: quello sì che lo percepirebbe chiunque.

Batteria e ricarica

La batteria del OnePlus 10 Pro è una 5000 mAh, più capiente della 4600 mAh integrata nello Xiaomi 12 Pro. E, senza girarci troppo intorno, le autonomie sono più o meno le tipiche: con il OnePlus sono riuscito ad arrivare a circa 7 ore e mezzo di display acceso, mentre con lo Xiaomi ho di poco superato le 7 ore. Quindi sì, è vero che la batteria dello Xiaomi è meno capiente, ma la gestione più conservativa delle frequenze di aggiornamento, assieme alla tecnologia Micro Lens del display evidentemente garantiscono una gestione migliore dei consumi.

Ciò che è del tutto diverso però è la tecnologia di ricarica e, in questo, lo Xiaomi è avanti anni luce. E lo è grazie alla presenza del chip Surge P1, che permette una ricarica veloce a 120 w su una batteria a singola cella, ben più prestante di quella da 80w che caratterizza il OnePlus.

Conclusioni

Insomma, come finisce questo confronto tra OnePlus 10 Pro e Xiaomi 12 Pro? Trarre una conclusione non è semplice. E personalmente non mi sento in grado di dirvi se sia migliore lo Xiaomi 12 Pro o il OnePlus 10 Pro. Fatto sta però, che quest’anno esteticamente mi piace di più lo Xiaomi, così come il suo display.

C’è da dire però, che la gestione dello Snap 8 da parte di OnePlus è stata fatta decisamente meglio rispetto a quella che caratterizza lo Xiaomi e, tutto sommato, questa è una differenza importante.

La fotocamera dello Xiaomi però ha dei sensori e delle ottiche decisamente migliori, ma le foto sono anche influenzate dall’elaborazione software che ho trovato migliore nel OnePlus.

In quanto a ricarica poi Xiaomi non ha assolutamente rivali nel mercato, ed anche la qualità audio stereofonica è probabilmente la migliore in circolazione. C’è da dire però, che nonostante entrambi i dispositivi utilizzino una rom cinese, personalmente non amo l’esperienza utente della MIUI ma, anche qui, queste sono cose piuttosto perdonali.




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