OPPO spiega come funziona la sua fotocamera retrattile

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OPPO punta a rendere l’Inno Day 2021 un evento pieno di novità e tante feature che mirano a stupire, come questa fotocamera retrattile. Non soltanto abbiamo assistito alla presentazione del primo pieghevole Find N, l’NPU MariSilicon X e gli occhiali smart Air Glass: il brand non ha perso occasione di mostrare i suoi progressi nel campo della fotografia da mobile. Storicamente, infatti, spesso e volentieri OPPO ha dimostrato di volere e sapere innovare in ambito fotografico, anche con scelte decisamente peculiari.

Il concetto dietro a questa fotocamera retrattile è tanto semplice quanto complesso: risparmiare spazio ma senza andare a discapito della qualità. Specialmente quando si parla di sensori zoom, i produttori di smartphone devono decidere se sacrificare la qualità fotografica o la portabilità dello smartphone. Da quando gli smartphone più pregiati non possono non dotarsi di un teleobiettivo, l’ingombro della fotocamera è inevitabilmente aumentato. Per compensare a questo problema, è stato inventato il concetto di teleobiettivo periscopiale.

OPPO: quali sono le feature della fotocamera retrattile?

Nel caso della fotocamera retrattile di OPPO, invece, il punto è quello di evitare la struttura periscopiale e riportare in auge i sensori zoom in movimento. Avete presente le lenti per DSRL, che quando zoomi si spostano in avanti? Il punto è lo stesso, ma senza sacrificare la qualità: grazie a questo meccanismo, è possibile utilizzare un sensore avanzato da 1/1,56″ come il Sony IMX766 da 50 MP come teleobiettivo. Pur offrendo una lunghezza focale di 50 mm, cioè uno zoom 2x, lo si può integrare in uno smartphone da 8,26 mm di spessore.

Finora, quando si parlava di teleobiettivi non ci si è mai spinti così in là: per esempio, OPPO Find X3 Pro è spesso 8,3 mm, ha uno zoom 2x ma con sensore 13 MP da 1/3,4″, ben più piccolo del Sony IMX766. Ciò significa che usare una tecnologia del genere permette di avere una qualità zoom superiore e un effetto bokeh più accentuato grazie al sensore di dimensioni maggiori.

OPPO ci tiene a mostrare che, nonostante sia una parte in movimento, non manca d’impermeabilità, potendo così essere utilizzato anche su smartphone certificati contro l’acqua. Inoltre, in caso di cadute, tornerà all’interno dello slot grazie al sensore di movimento.

Non sappiamo se questa tecnologia di fotocamera retrattile sarà poi combinata la nuova NPU MariSilicon X, ma non è affatto escluso. E se la vedessimo quindi sulla nuova serie di flagship di OPPO, Find X4/X5. ? Anche questo non è escluso, ma fino a dettagli più concreti, non possiamo sbilanciarci ancora.

OPPO non è stata la prima

Questa tecnologia è inedita sul settore smartphone? Ufficialmente no, perché anche Xiaomi tempo addietro mostrò un suo sensore retrattile, ma non è ancora arrivato sul mercato. In alternativa, potrei citare anche Samsung Galaxy K Zoom, esperimento che azzardava l’unione fra smartphone e fotocamera, quindi non totalmente mobile come vuole invece fare OPPO.

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