Recensione Eureka FC9: aspira, lava, asciuga e STERILIZZA le superfici

Probabilmente il nome Eureka non vi farà venire nulla in mente, almeno per quanto riguarda il mondo degli aspirapolvere. E questo è un peccato, perché stiamo parlando di un’azienda canadese che produce dispositivi per la pulizia della casa da oltre 100 anni, competendo ad alti livelli con i migliori marchi del settore. Quindi, diciamolo, non stiamo parlando degli ultimi arrivati.

E sì, lo so, vedendo a prima vista il nuovo Eureka FC9, potreste pensare che si tratti del solito aspirapolvere lavapavimenti 2-in-1, con le solite funzionalità ed ennesimo esponente di una categoria sempre più in crescita, destinata a diventare il main business per molti dei brand nel settore, soprattutto cinesi.

In realtà però, l’Eureka FC9 è uno dei modelli più tecnologicamente avanzati attualmente disponibile, e non perché utilizza l’acqua o perché ha una batteria in grado di garantire mezz’ora di autonomia, ma perché si tratta dell’unico modello in commercio che è in grado di sterilizzare le superfici senza la necessità di additivi sfruttando l’elettrolisi dell’acqua.

Recensione Eureka FC9: l’unico aspirapolvere lavapavimenti che sterilizza le superfici

Contenuto della confezione

Così come tutti gli altri esponenti della categoria, anche la confezione della Eureka FC9 è ricca di accessori e di dimensioni piuttosto ingombranti.

Al suo interno troviamo:

  • Eureca FC9;
  • Spazzola a rullo
  • Soluzione deodorante e detergente;
  • Filtro HEPA;
  • Strumento di pulizia;
  • Base di ricarica e lavaggio;
  • Supporto per accessori;
  • Alimentatore;
  • Manuale delle istruzioni.

Design e materiali

Se non fosse per la colorazione grigia e per alcuni inserti in colore viola, il design della Eureka FC9 potrebbe sembrare molto simile a quello della Tineco iFloor 3. Il corpo è piuttosto tozzo e ingombrante il giusto, la manica è ergonomica ed è dotata di tutti i tasti necessari per il funzionamento dell’aspirapolvere, e poi ci sono due serbatoi per l’acqua che – diciamolo – non sono tra i più grandi in circolazione ma non sono neppure tra i meno capienti: quello dell’acqua pulita è di 750 ml mentre quello dell’acqua sporca è di 650 ml, il che risolve (solo a metà) il problema del dover ricaricare e svuotare il liquido quando si utilizza l’aspirapolvere.

Integra anche un display a colori, sul quale si potrà tenere sotto controllo lo stato dell’aspirapolvere in tutte le relative fasi di pulizia, la carica della batteria e la necessità di dare il via all’autopulizia del rullo e del circuito aspirante, una volta riposto l’aspirapolvere sulla sua base di ricarica.

Posteriormente poi, c’è un tasto con il quale si potrà attivare o disattivare l’assistente vocale: quando si attiva per la prima volta la scopa elettrica l’assistente sarà in modalità attiva e, in soldoni, descriverà tutto il funzionamento del dispositivo. Premendo questo tasto lo si potrà semplicemente mutare.

Anche la spazzola motorizzata potrebbe sembrare sempre la solita: è piuttosto ingombrante, non si può smontare e sostituire (se non per il rullo), ma nonostante le dimensioni risulta comunque comoda e maneggevole da utilizzare. Una novità però c’è e riguarda il rullo, che è leggermente più grande della media, il che ha permesso all’azienda di risolvere uno dei più grandi limiti di questa tipologia di prodotti: la pulizia lungo i bordi del pavimento.

In soldoni, l’Eureka FC9 è uno dei pochi modelli in grado di garantire una buona aspirazione anche lungo i battiscopa, cosa che fino ad oggi riusciva difficilmente a questi aspirapolvere lavapavimenti 2-in-1.

Per il resto tutte le componenti sono facilmente estraibili e lavabili, sia a mano che tramite il processo automatizzato (dopo lo vedremo meglio). Questo conferma ancora una volta la facilità di utilizzo e di pulizia.

Aspirazione e lavaggio

L’Eureka FC9 è animata da due motori digitali in grado di garantire una potenza di aspirazione di 8000 Pa, ed utilizzarla è semplicissimo: dopo aver riempito il contenitore con l’acqua pulita, che può essere arricchito anche dal detergente profumato incluso nella confezione, basterà impugnarla e premere il tasto di avvio.

Le modalità di funzionamento sono 3, quella automatica, quella per l’aspirazione dei liquidi e quella elettrolitica. La prima si limiterà a portare avanti un processo di pulizia di tipo tradizionale adattando la potenza d’aspirazione e la quantità di liquido distribuita alla reale quantità di sporco presente sulla superficie, la seconda invece potrà essere utilizzata per aspirare eventuali liquidi caduti sul pavimento.

Ma, ovviamente, la più interessante è la terza, ossia la pulizia elettrolitica. Per attivare questa particolare modalità, bisognerà utilizzare un tasto posizionato nella zona alta del manico: in questo modo, sfruttando l’elettrolisi dell’acqua, l’azienda assicura che con l’Eureka FC9 si potrà disinfettare, decomporre, deodorare e persino ripulire da acari, batteri, ecc. senza aggiunta di soluzioni chimiche, con un tasso di sterilizzazione del 99,9%.

E nonostante la potenza d’aspirazione non sia tra le più spinte del mercato, devo ammettere che in quanto a pulizia tradizionale non ho trovato alcun difetto a questo modello. In queste settimane di prova mi sono trovato egregiamente con l’Eureka FC9, ed il fatto di poter aspirare e lavare contemporaneamente senza riscontrare grossi limiti lungo i bordi delle stanze è decisamente comodo: con questo prodotto tutta la polvere e i granelli che si posizionano nei pressi dei battiscopa verranno aspirati, e la qualità del rullo motorizzato permetterà di eliminare anche eventuali macchie più ostinate presenti sul pavimento.

Ed anche in questo caso, si tratta di un aspirapolvere lavapavimenti che lavora benissimo anche con i capelli ed i peli di animali domestici con in quale, una volta terminata la pulizia, basterà svuotare il serbatoio dell’acqua e dargli una sciacquata.

na volta terminata la pulizia del pavimento, arriva il momento di una delle funzioni più comode del Eureka FC9: l’auto-pulizia. Utilizzarla è semplicissimo: al termine di una pulizia (o qualora si dovesse accendere l’indicatore), basterà posizionare l’aspirapolvere sulla base di ricarica, svuotare il contenitore dell’acqua sporca e riempire quello dell’acqua pulita e premere il pedale dedicato che questa volta è stato posizionato direttamente sulla base di ricarica.

In pochi istanti il Eureka FC9 inizierà ad auto-pulirsi, e lo farà utilizzando proprio l’acqua, in modo da eliminare qualsiasi residuo di sporco. Il mio consiglio, è quello di utilizzare questa modalità al termine di ogni lavaggio e, soprattutto, di lavare bene il contenitore dell’acqua pulita quando non lo si utilizzerà più: in questo modo si eviteranno cattivi odori.

Autonomia della batteria

La batteria dell’Eureka FC9 è la tipica 4000 mAh che abbiamo visto in ormai tutti i prodotti di questa categoria. Si tratta di un pacco batterie in grado di garantire al motore da 200w circa 30 minuti di utilizzo nella modalità automatica anche se, sia chiaro, stiamo parlando di una modalità estremamente dipendente dalla quantità di sporco presente sul pavimento.

Nella modalità ad elettrolisi l’autonomia scende di qualche minuto: certo, questa modalità consuma leggermente in più, rendendo possibile l’utilizzo dell’Eureka FC9 per circa 25 minuti. Nella media la velocità di ricarica: per una ricarica completa la Eureka FC9 può richiedere poco più di 4 ore.

Prezzo e considerazioni

Il prezzo dell’Eureka FC9 è di 339,99 Euro su Amazon, grazie ad un’offerta lampo disponibile fino alle ore 23:59 del 10 dicembre. Una cifra che la piazza sostanzialmente nella fascia media di questa categoria di prodotti, e che – nonostante vada in diretta concorrenza con i prodotti di Tineco o Dreame – considero piuttosto adeguata. In molti potrebbero pensare che si tratti dell’ennesimo aspirapolvere lavapavimenti in circolazione, ma la possibilità di garantire un’aspirazione di qualità anche in prossimità dei bordi della stanza e – soprattutto – l’integrazione della tecnologia di sterilizzazione ad elettrolisi, rendono l’Eureka FC9 un prodotto unico.

Purtroppo però, nonostante l’azienda sia riuscita a risolvere uno dei problemi di questa categoria, a mio parere avrebbe dovuto lavorare di più per incrementare la dimensione dei serbatoi per l’acqua sporca e l’acqua pulita, perché qualora si dovessero lavare ambienti di grandi dimensioni, sicuramente potrebbe capitare di doverli svuotare e riempire per poter portare a termine l’operazione.


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