Recensione Eleglide F1: l’unica mountain bike elettrica (veramente) economica

Più si va avanti nel tempo, più il mondo delle biciclette elettriche cresce e si dirada in tanti sotto-mercati. In principio c’erano sostanzialmente solo le eBike da città, poi hanno iniziato a diffondersi tantissimo le fat bike elettriche e, infine, le e-mountain bike (cioè, le mountain bike elettriche) hanno iniziato ad interessare sempre più persone.

Un vero e proprio fenomeno sociale, che negli ultimi anni è cresciuto a dismisura soprattutto grazie alle diverse alternative economiche che il mercato ha iniziato ad offrire, proponendo al grande pubblico modelli tecnologicamente e meccanicamente molto avanzati, a prezzi decisamente competitivi.

Insomma, vedere una mountain bike elettrica venduta a meno di 700 euro non è cosa da tutti i giorni, e non solo perché il prezzo medio di questi particolari modelli supera di ben oltre i 1500 euro, ma soprattutto perché un prodotto come la Eleglide F1 tende a rispondere ad alcune delle necessità che, nel tempo, sono diventate sempre più marcate: batteria integrata, telaio pieghevole, e anima da mountain bike.

Tutte caratteristiche da non prendere sotto mano, soprattutto quando si parla di mountain bike, che difficilmente abbiamo visto in prodotti venduti a prezzi più “umani”, ma che troviamo in quella che potremmo definire la prima (vera) mountain bike elettrica economica.

Recensione Eleglide F1: la mountain bike elettrica economica, che non rinuncia (quasi) a niente

Unboxing

Realizzata totalmente in cartone, la confezione della Eleglide F1 è di dimensioni più importanti rispetto a quelle viste con gli altri modelli. Il motivo è chiaramente dovuto alle dimensioni della bicicletta, che uscirà dalla scatola semi-assemblata. In dotazione c’è tutto il necessario per assemblare le restanti componenti della bicicletta, assieme ad un alimentatore con presa europea e delle manopole aggiuntive con le quali la si potrebbe utilizzare in modalità full-electric.

Tutto sommato il processo di assemblaggio non è poi chissà quanto complicato, certo si perderà un po’ di tempo nel montare il manubrio e la ruota anteriore, per poi passare alla sella e ai pedali. Purtroppo però, la ruota anteriore non dispone di alcun meccanismo di sgancio veloce: è un vero peccato perché, soprattutto in questa categoria di prodotto, potrebbe essere una funzione decisamente comoda.

Design e materiali

Disponibile in un’unica colorazione e realizzata con un telaio in lega d’alluminio certificato IPX4, la Eleglide F1 è una delle poche mountain bike dotate di telaio totalmente pieghevole. Ripiegata su se stessa è grande 105x74x94 cm, ma sia chiara una cosa: nonostante la sua compattezza, i 23 Kg di peso non la rendono molto comoda da trasportare o da caricare in auto.

Ad ogni modo, la Eleglide F1 ha quel tipo di design che “o si odia, o si ama”, soprattutto per quanto riguarda la colorazione, ma va detto che le saldature sono realizzate ad opera d’arte e che la presenza di alcuni componenti meccanici di ottima qualità, a mio parere la rendono molto bella all’occhio: c’è ad esempio una struttura che collega l’ammortizzatore alla ruota posteriore che è particolarmente piacevole, e tutto il processo produttivo della bici è di alta qualità.

Ci sono poi anche due forcelle anteriori, realizzate in acciaio al carbonio, calibrate sulla giusta resistenza e che, assieme all’ammortizzatore posteriore, riescono a migliorare i tragitti in bici sia su terreni scoscesi che su fondi stradali uniformi.

Le ruote sono da 26” e, così come tutti gli altri esponenti della categoria, integra un sistema a doppio freno a disco di tipo meccanico (che garantisce una frenata piuttosto decisa) ed una luce anteriore a LED in grado di emettere un buon fascio luminoso. Ciò che manca è una luce posteriore che, a mio parere, andrebbe installata immediatamente qualora si volesse utilizzare la bici di notte.

Ciò che stona un po’ con il resto della bicicletta è il manubrio e tutto quello che integra. A partire dalla forma del manubrio che non mi fa impazzire esteticamente ma che, devo ammetterlo, è molto comoda, fino ad arrivare al campanello a mo’ di “bici per bambini” e al computer di bordo decisamente “old school” nel quale non è stato integrato alcun display, con tutte le conseguenti limitazioni: non è possibile controllare la velocità di percorrenza, i chilometri fatti e così via. Tutto quello che si potrà fare è accendere il sistema alimentato a batteria, e scegliere la modalità di pedalata assistita.

Sul manubrio però, c’è anche un’altra cosa di livello decisamente più alto rispetto al computer di bordo: il cambio. La Eleglide F1 è dotata di un ottimo cambio Shimano a 21 rapporti, che utilizza due selettori posizionati praticamente in maniera perfetta.

La batteria, infine, è totalmente invisibile. La struttura è stata realizzata seguendo lo stile delle fat bike, e sia il pacco batterie che la centralina per il controllo dell’elettronica, sono stati inseriti nel telaio centrale: è una soluzione che mi piace tantissimo anche se, come al solito, qualora si dovessero percorrere strade particolarmente dissestate, la batteria potrebbe urtare spesso il telaio, producendo un rumore piuttosto fastidioso. Sia chiaro, nulla che non si può risolvere con un po’ di ingegno, ma è un problema tipico di questi telai con batteria integrata.

Motore e cambio

Partiamo subito da un presupposto: la Eleglide F1 è una mountain bike elettrica totalmente legale in Italia. E lo è non solo perché è dotata di un motore brushless da 250w, ma soprattutto perché non integra nessun tipo di acceleratore che le permetta di funzionare in modalità full electric. La realtà dei fatti è che quelli di Eleglide sono stati furbi: in confezione escono due manopole sostituire che, guarda un po’, integrano un acceleratore, dando così la scelta agli utenti. Si montano molto semplicemente ma hanno un unico neo: sono più bruttine di quelle originali presenti sul manubrio.

Ad ogni modo, tramite il computer di bordo è possibile scegliere tra 5 modalità di pedalata assistita, con un assistenza che non dispone di zero start: per far partire il motore, sarà necessario dare qualche pedalata ma, dato l’ottimo cambio, non sarà un problema neppure in salita. A patto che ci si fermi già con il giusto rapporto.

Ecco le diverse modalità di pedalata assistita disponibili sulla Eleglide F1:

  • Velocità 1: 12 km/h;
  • Velocità 2: 16 km/h;
  • Velocità 3: 20 km/h;
  • Velocità 4: 23 km/h;
  • Velocità 5: 25 km/h.

Sempre tramite il computer di bordo si può poi attivare una modalità comodissima, soprattutto per chi utilizza la mountain bike in montagna: la “Push Mode”. Si tratta di una funzione con la quale, qualora si dovesse avere la necessità di spingere la bici in salite super ripide, il motore darebbe una leggera spinta di 6 Km/h, facilitando il trasporto della bici.

La prova su strada

Guidare una mountain bike, non è come guidare una tradizionale bici elettrica o una fat bike. Soprattutto con questa tipologia di bicicletta è essenziale gonfiare i pneumatici alla giusta pressione per il fondo stradale dove la si guiderà.

Come ormai avrete avuto modo di capire, sono un tipo da città e non ho avuto poche difficoltà a trovare la giusta pressione per le strade di Avellino, ma devo ammettere che una volta trovato il livello perfetto divertito parecchio a girare con questa e-mountain bike.

La mountain bike di Eleglide è ben bilanciata, ha un motore che, certo, potrebbe spingere un po’ di già, ma tutto sommato (e grazie alle ben 5 modalità di pedalata assistita), guidarla anche per le strade cittadine è uno spasso.

L’accoppiata tra la forcella anteriore e l’ammortizzatore posteriore riesce a gestire bene gli urti e le vibrazioni, ed è proprio su terreni sterrati che si riesce a capire l’ottimo lavoro fatto dall’azienda con la Eleglide F1.

Insomma, è inutile girarci intorno: la Eleglide F1 è una vera moutain bike a tutto tondo che, in più, ha anche un motore elettrico di assistenza. Se cercate una bicicletta elettrica nuda e cruda, non è il modello più adatto, ma se cercate una mountain bike che – in più – ha un motore elettrico legale in Italia, è il modello che fa per voi.

Infine, giusto un piccolo appunto: la postura di guida è decisamente ribassata, e non è altissimo neppure il manubrio. Il che potrebbe farvi tendere a sfiorare il giunto centrale del vano batteria. Certo, nulla di fastidioso, ma è un fattore che dipende molto dallo “stile di guida” che si ha.

Autonomia della batteria

La batteria della Eleglide F1 è una 10.4Ah a 36v, che è in grado di garantire un’autonomia massima di circa 70km con la minima modalità di pedalata assistita. Portandola invece in modalità full-electric, sono riuscito a superare di pochissimo i 30 Km di autonomia, ed è una performance niente male soprattutto considerando il peso stesso del telaio.

Piuttosto lenti i tempi di ricarica: per ricaricare completamente la batteria, che può essere ricaricata anche estraendola dalla bicicletta, ci vorranno circa 5 ore con l’alimentatore da 42v e 2A incluso nella confezione.

Prezzo e considerazioni

Il prezzo della Eleglide F1 è di 897,70 dollari, ma tramite il nostro coupon (che trovate in basso) potrete portarvela a casa a 699,90 euro. E, credetemi, è una cifra ottima che non solo la rende tra le mountain bike elettriche più economiche del mercato, ma anche tra i modelli con il miglior rapporto qualità / prezzo di questa particolare fascia.

Stiamo parlando di una mountain bike a tutti gli effetti, che però si può ripiegare e che è dotata di un ottimo motore elettrico che, in simbiosi con una batteria ben dimensionata, darà il giusto aiuto nei momenti in cui ci sarà bisogno. Poi è un modello totalmente in regola con la legislatura italiana, ed è un particolare non da poco soprattutto per il panorama delle biciclette elettriche cinesi.



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