OPPO citata in giudizio da Nokia per violazione di brevetto 5G

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La questione dei brevetti è un argomento delicato che si trova spesso al limite tra il lecito e la violazione. Come nel caso dei brevetti 5G, che fanno capo con una certa frequenza ai colossi del settore come Huawei, Ericsson e Nokia. Ed è proprio Nokia la protagonista di questa vicenda che ha visto coinvolta anche OPPO, citata in giudizio per violazione di brevetto sul 5G.

OPPO: ecco quanto dovrà a Nokia per la violazione dei brevetti 5G

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I brevetti sul 5G relativi alla telefonia mobile di Nokia risalgono al 2018 e da lì in poi, chiunque dovesse usufruirne, è “costretto” a versare una tassa per ogni smartphone prodotto con tali tecnologie. Ciò è già capitato a Lenovo, che venendo citata a giudizio, ha trovato con l’azienda finlandese un accordo nell’aprile 2021 per la licenza autorizzata all’utilizzo di tali documenti.

Discorso diverso invece per OPPO, che per quanto riguarda il mercato cinese è esente da questa situazione, ma in Europa no e quindi deve sottostare al pagamento della tassa. Ciò al momento pare non sia avvenuto e quindi Nokia ha dovuto citare in giudizio la “Green Factory”. Ma a quanto ammonta il pagamento che dovrebbe elargire OPPO? Secondo quanto stabilito all’EPO (L’ufficio brevetti europeo), commercializzando smartphone in paesi come il Regno Unito, la Francia ma anche in India, deve al colosso delle telecomunicazioni un corrispettivo di 3€ per ogni smartphone prodotto con tali brevetti.

E considerando quanti ne produce OPPO, la cifra è tutt’altro che bassa. Come andrà a finire questa storia? Di certo non sarà semplice, ma è possibile che OPPO possa trovare un accordo simile a quello tra Nokia e Lenovo.

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